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The TNT Digital Cork®: uno stabilizzatore per CD fai-da-te

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Dopo mesi di esperimenti sono infine arrivato alla versione definitiva di questo rivoluzionario (?) stabilizzatore per Compact Discs da costruirsi in casa praticamente a costo zero.

Ogni promessa è debito e qualche mese fa sulla Rubrica della Posta preannunciavo la presentazione di un'idea intrigante per modificare per prestazioni di ogni lettore CD, in modo semplice e senza spendere neanche una lira o quasi.
L'idea non è nuova, in quanto di platorelli stabilizzatori per CD ce ne sono tantissimi sul mercato, qui cambiano i materiali e l'approccio *finanziario*.
L'alternativa economica a materiali esotici tipo la fibra di carbonio o chissà che altro ce la fornisce la natura ed è il Sughero, materiale leggerissimo, dalle grandiose proprietà smorzanti, facilmente lavorabile, economico e facilmente reperibile.
Vorrei ricordarvi che il tappetino per giradischi più diffuso al mondo è il RingMat, realizzato in cartone e quattro anelli di sughero.

Siamo pronti per la realizzazione del nostro Digital Cork®.

La lista della spesa

Presso un negozio di bricolage-fai-da-te trovate tutto ciò che vi serve: Questo è tutto. Il cutter è il solito taglierino per carta, cartoni e materiali simili, quello la cui lama è fatta a segmenti che quando perdono di *efficacia* si possano staccare per avere una lama sempre affilatissima.
Visto che ci sono, vi consiglio di lasciar perdere quelli economici in plastica nera ed arancione e puntare invece su un cutter in alluminio pieno come quello della Stanley, è più sicuro e preciso da usare.
Il foglio di sughero: l'ideale sarebbe, come da lista, un foglio non adesivo estremamente sottile.
Se davvero non riuscite a trovarlo ripiegate sui rotoli di sughero adesivo tipo dc-fix (gli stessi dei rivestimenti adesivi in finto legno, finto marmo etc.).
La colla rimovibile serve nel primo caso, cioè se il sughero non è già adesivo.
Il vantaggio è che uno stabilizzatore fatto di sughero adesivo è piuttosto tenace ed aderisce fin troppo bene sulla superficie del CD, mentre la colla rimovibile garantisce solo l'adesività necessaria e niente di più.
Per capirci, la colla rimovibile è quella che rende qualsiasi superficie un Post-it, quei foglietti gialli per appunti al volo.
Infatti la colla rimovibile è prodotta proprio dalla 3M, la Ditta che produce gli stessi Post-It.
Esiste in stick e, raffinatezza delle raffinatezze, in flacone spray.
Esistono naturalmente anche dei *cloni* di altre marche.
Al solito, non *fissatevi* sulla marca usata da TNT...che diamine! Una colla rimovibile è pur sempre una colla rimovibile! Non farà suonar meglio il vostro impianto... :-)

La costruzione

Facile, sempre più facile :-)
Basta ritagliare un dischetto di poco meno di 12 cm di diametro, con foro centrale di circa 3 cm. Mi raccomando la precisione, mano ferma col trimmer!
Se si tratta di sughero adesivo avete finito, basta staccare la carta che protegge la parte adesiva ed incollare, centrando il tutto con molta precisione.
Se si tratta di sughero non adesivo (raccomandato) distribuite la colla rimovibile sulla superficie, lasciate asciugare per 30 secondi e lo stabilizzatore è pronto per funzionare.
Ancor più facile se usate colla rimovibile di tipo spray.
AVVERTENZE. La precisione di tutta l'operazione è fondamentale, basta sbagliare il centraggio di poco per causare più danni che benefici.
Inoltre, lo stabilizzatore deve aderire perfettamente sul dischetto, in tutti i punti, state attenti a bolle d'aria o zone a scarsa aderenza. Lo stabilizzatore incollato male potrebbe causare un rifiuto da parte della meccanica di lettura.
Non c'è molto di cui preoccuparsi: se il lettore rifiuta di leggere il dischetto significa che la meccanica non gradisce *intrusi* al suo interno.
Se seguite le precauzioni di cui sopra non dovrebbe succedere niente ma, come al solito, non garantisco in alcun modo la riuscita dell'operazione, ne' mi assumo alcuna responsabilità per eventuali malfunzionamenti.
Vi consiglio di andarvi a leggere ATTENTAMENTE il nostro Disclaimer.

Quanto funziona

E' presto detto: su tutti i lettori CD coi quali l'ho provato l'effetto è sempre stato molto simile, e nessun lettore si è rifiutato di leggere il CD *stabilizzato*.
Quale effetto, quindi?
In definitiva il suono si inscurisce, il basso aumenta di presenza e profondità, ad esempio qualche nota di pedale d'organo che prima passava del tutto inosservata, con lo stabilizzatore diventa udibile e ben presente.
Il medio alto si scalda, con certe incisioni, pure troppo e la scena sonora arretra di un bel po', talvolta abbassandosi un pochino.
La dinamica rimane invariata, forse aumenta un po' quella in gamma bassa.
L'effetto, anche su lettori economici è sensibile, di quelli che non ci vogliono ore ed ore di prove e controprove per sentirlo: ascoltate un CD che conoscete bene prima *al naturale* e poi incollate il Digital Cork: il cambiamento dovrebbe essere notevole.
Per accertarvene, rimuovetelo e riascoltate il disco *nudo*.
Attenzione, non vi sto dicendo che il suono *migliora incredibilmente*, dico solo che cambia e pure tanto, da non credersi.
In meglio o in peggio sta a voi deciderlo, infatti tutto dipende dall'equilibrio timbrico del vostro impianto e dal vostro gusto personale: se il suono è già caldo, il Digital Cork potrebbe risultare eccessivo, viceversa, se l'equilibrio tende a privilegiare i medio-alti, lo stabilizzatore potrebbe apportare quel pizzico di calore e di corpo che magari riequilibra il tutto. A voi la scelta.
Per capirci sull'entità del cambiamento, vi posso dire che l'effetto è più sensibile che con lo stabilizzatore Sicomin o le pellicole Mixer. Ripeto, a volte, l'effetto diventa eccessivo.
Provare a ridurre le dimensioni del Digital Cork non aiuta tantissimo ma si può provare, molto dipende dal tipo di meccanica del vostro lettore CD.

Conclusioni

Il Digital Cork è un accessorio che funziona davvero e si sente.
Il suo intervento non passa mai inosservato e con certi impianti potrebbe pure rivelarsi eccessivo.
Però, su impianti troppo squillanti o carenti di corpo (e quanti ce ne sono!) la sua cura è portentosa.
Il costo della sua realizzazione è pressochè nullo, siamo sempre nell'ordine delle migliaia di lire, è riutilizzabile quante volte volete, è rimovibile, ecologico, non lascia tracce sui dischetti e, magari, se qualche Produttore Hi-end lo commercializzasse ad un prezzo folle tantissimi correrebbero pure a comprarlo.
Non ci vuole molto: un paio di recensioni positive, l'innamoramento di qualche guru, una confezione elegante (in legno d'acero o in sughero stesso, magari), il nome esotico c'è già, più un prezzo elevato ed il gioco sarebbe fatto.
Però ricordatevi che il progetto originale l'avete letto qui :-)

© Copyright 1998 Lucio Cadeddu

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