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I Progetti di Termoionica Applicata

MW Pre 01 - Preamplificatore Linea con ingresso Phono MM

Implementazione non comune di un progetto classico

Un sofisticato nipote del SIMPRE

Parte 6
[English version]

L'aspetto esteriore

Il granito nero è una bellissima pietra, ma sfortunatamente è tipicamente utilizzata, almeno qui in Italia, per tombe, lapidi e accessori...
Era assolutamente necessario studiare un aspetto che non ricordasse il suo uso normale. Decisi dall'inizio di utilizzare il legno per ridurre l'effetto drammatico (dovrei dire funereo...). Comunque, il rischio di realizzare un perfetto accessorio tombale restava molto alto. :-)
Inizialmente ho pensato di utilizzare un pannello anteriore di legno massiccio, di 13 per 43 cm, nascondendo dietro di questo la lastra di granito, con i lati neri; ho fatto un disegno a colori del contenitore, e, beh, era proprio funereo... quindi ho pensato di utilizzare pannelli laterali pure in legno, ma la vista laterale non era bella, con il pannello frontale ad altezza intera che si riduceva ad un più basso pannello laterale, mentre apparivano le due lastre. Fra l'altro c'era un ulteriore problema: il pannello frontale era veramente enorme, completamente piano e vuoto.
La decisione finale è stata di realizzare solo una fascia di legno rettangolare, da includere completamente fra le due lastre, i cui bordi lucidati sono visibili su tutti i lati del contenitore.
Il pannello frontale, a questo punto, è diviso in tre parti: due strisce da 2 cm di granito in alto ed in basso ed una striscia centrale da 9 cm di legno, di colore (quasi) naturale.
L'aspetto del pannello non è molto imponente, gran parte di esso è grigio scuro, e quindi poco visibile, mentre la fascia di legno è di altezza accettabile.

Raffreddamento

Per permettere un minimo di raffreddamento (forse comunque non sufficiente: ma ormai il tutto sta lavorando senza alcun problema da luglio [dell'anno scorso, NdT]...) del diodo raddrizzatore, ho dovuto praticare alcune aperture sui lati del contenitore.
Dopo un bel po' di studio, ed allo scopo di evitare problemi nella lavorazione dei pannelli di legno, ho deciso di fare queste aperture della forma e dimensione più semplice possibile. In alto ed in basso sul pannello laterale ho trapanato delle file di fori da 1cm di diametro.
Questi fori sono perfettamente visibili, perciò la loro precisione è assolutamente essenziale per ottenere un buon risultato estetico.
Ciò significa che si deve usare la massima cura quando si trapanano. Ma l'attenzione non è sufficiente: si devono ottenere dei margini perfettamente lisci e netti. Ho applicato una vecchia tecnica che si usa ai fori nei muri, ma non avevo mai pensato si potesse applicare al legno.
Per prima cosa si segnano con una matita e con la massima precisione i centri dei fori da praticare, tipicamente con una croce ampia parecchi centimetri, direttamente sulla superficie esterna del pannello laterale (il foro deve essere praticato dall'esterno verso l'interno).
Con uno strumento apputito e possibilmente rotondo si fanno a mano dei piccoli fori nella superficie del pannello esattamente al centro del foro da praticare; potete usare anche dei cutter acuminati, ma in questo caso dovete ruotarli per ottenere un foro perfettamente circolare e centrato.
Il vero trucco ora consiste nel coprire l'area da forare ed alcuni centimetri attorno con nastro adesivo di tipo "masking" (nastro adesivo in carta usato tipicamente per delimitare le aree da verniciare). Il nastro adesivo deve essere perfettamente aderente alla superficie del pannello. È meglio riportare sul nastro le croci che individuano i centri dei fori.
Quindi si inizia a praticare un foro con una punta di piccolo diametro (ad esempio 3mm), utilizzando il piccolo foro come guida e controllando l'assetto verticale del trapano; poi si allarga il foro aumentando di volta in volta il diametro della punta (ad esempio 6mm ed 8mm), fino al diametro finale (1cm). Dopo ciascuna operazione di trapanatura si deve verificare che il nastro sia ancora perfettamente aderente e che non si sia infiltrata segatura fra il nastro ed il legno, premendo ancora in modo da essere certi che sia ancora perfettamente incollato al legno.
Alla fine, quando togliete il nastro, (almeno si spera... io sono stato probabilmente solo molto fortunato...) troverete dei fori perfetti. Può essere necessario ripulire il bordo del foro sulla superficie interna del pannello, ma io non ho davvero incontrato nessun altro problema.
Ho deciso di aprire i fori su entrambi i pannelli solo per motivi di simmetria ed estetica; sul lato dell'alimentazione i fori sono rimasti aperti, e permettono il raffreddamento dell'alimentatore, mentre sull'altro lato i fori sono stati chiusi con un piccolo pannello di legno applicato con alcune viti alla superficie interna del pannello.

Un passo oltre

Un ulteriore consiglio. Ho deciso di utilizzare granito nero per le sue proprietà isotropiche e la sua grana omogenea, ma anche per il suo aspetto, e mi è stato detto che fare dei fori passanti è un lavoraccio.
Se doveste scegliere un'altra pietra, sarebbe meglio chiedere di praticare quattro fori nel pannello superiore ed inferiore, e poi praticare un foro verticamente attraverso la fascia di legno inserendovi delle lunghe viti che attraversando tutta la struttura dal pannello superiore fino al pannello inferiore la rendano solida e compatta.
Questo potrebbe dare ottimi risultati in termini di rigidità e stabilità della struttura; mi spiace veramente non aver richiesto la foratura, perchè la struttura non è solida quanto mi sarebbe piaciuto. Comunque, non c'è alcun reale problema di suono anche senza viti.
Dato che non avevo fatto forare le lastre, per rendere la struttura un po' più stabile ho usato molta colla per connettere due blocchi di legno alle facce interne delle lastre, lungo le facce interne dei lati e del pannello posteriore.
I pannelli laterali e posteriore sono poi connessi ai blocchi con delle viti, parzialmente nascoste dai fori di ventilazione laterali. Questo può evitare di prendere la scossa per errore, ma non è in grado di evitare che la struttura vada a pezzi se maneggiata in maniera non corretta.
Anche se prendete simili precauzioni, voglio ripetervi quanto dicevo all'inizio: la struttura è intrinsecamente non coerente e può andare in pezzi in ogni momento, se tentate di sollevarla prendendola per il pannello superiore o i pannelli laterali (il che è comunque assai difficile, dato il peso decisamente elevato).
NON STAVO SCHERZANDO: PUO' VERAMENTE ESSERE PERICOLOSO. SE AVESSI UN BAMBINO PER CASA, COME MINIMO RINCHIUDEREI L'INTERA STRUTTURA DENTRO UN CABINET NORMALE.

Disposizione dei blocchi funzionali

Ho già coperto questo punto, ma vorrei ripeterlo qui, per rendere tutto il più chiaro possibile; credo che questo sia uno degli elementi di progetto più importanti (e meno costosi...).
La disposizione complessiva dei blocchi funzionali è stata accuratamente progettata e verificata. Il maggiore problema è costituito dalla dimensione dei circuiti: sono tutti piuttosto complessi e fanno largo uso di condensatori di qualità, che normalmente hanno dimensioni piuttosto elevate, in particolare i carta ed olio.
Per evitare di avere un contenitore troppo grande ho dovuto comprimere tutto cosicchè solo pochi centimetri (o meno...) separano un blocco dall'altro.
Un'altro vincolo nel layout della struttura era dato dalla presenza delle prolunghe degli alberi del volume e del selettore di ingresso che attraversano tutta la struttura, dal pannello posteriore a quello anteriore. e non possono essere ovviamente piazzate, per motivi estetici, troppo spostate rispetto alla mezzeria orizzontale del pannello frontale.
Alla fine i blocchi sono stati disposti nel modo migliore possibile: prima l'alimentazione, con il raddrizzatore all'estremità del contenitore, in modo da ridurre il rumore irradiato, e con gli stadi di filtraggio dell'alta tensione piazzati in seguenza dal raddrizzatore verso il centro del contenitore; poi c'è un pannello di legno coperto di alluminio ed in contatto elettrico con i pannelli circostantiin modo da ottenere il massimo isolamento per quanto riguarda il rumore irradiato fra alimentazione e circuiti audio; quindi segue lo stadio linea e alla fine lo stadio phono, proprio davanti alla "scatola di controllo", cioè la scatola che contiene tutti i pin di ingresso, il selettore di ingresso, i potenziometri di bilanciamento e del volume e i pin di uscita, che è piazzata sul retro del mobile ed è completamente chiusa e schermata per garantire ulteriore isolamento.

Tubi & C.

Tutti i tubi sono ECC88/E88CC/6922. L'ECC88 (Va=130V max) è perfettamente adeguata in tutti gli stadi.
Per lo stadio fono si dovrebbero selezionare tubi a basso rumore. Il suono del preamplificatore dipende pesantemente dai tubi utilizzati. perciò vale la pena di scegliere tubi vivaci, musicali, ma non troppo brillanti, se utilizzate condensatori carta ed olio ovunque.
Non sono ancora riuscito a effettuare un test completo con tubi di produzione corrente. Vi suggerirei di usare tubi Sovtek nello stadio linea e qualche cosa di meno rumoroso, (ad esempio delle Golden Dragon a basso rumore) per lo stadio fono. Comunque i tubi Sovtek sono un po' più brillanti di quanto vorrei, e non sono stato ancora in grado di provare i Golden Dragon.
Attualmente uso delle Mullard gold pin nello stado linea e delle Philips ECG 6922 JAN nello stadio fono. Entrambe sono sfortunatamente disponibili solo come NOS [New Old Stock=tubo nuovo ma fuori produzione, NdT] (o usate...) ma sono estrememente musicali, molto più musicali di altre ECC88 che ho potuto ascoltare; Thorsten sta utilizzando dei tubi Philips Miniwatt (NOS) e dice che sono veramente buoni.
I tubi Sovtek non sono in realtà così diversi, sembrano solo un po' più brillanti, un po' meno corposi, e con tutti carta ed olio nel mio prototipo lo sono un po' troppo. Ma è veramente solo una questione di gusti.
Attenzione: ho trovato dei problemi con delle Philips ECG 6922. In base a quanto mi hanno detto, sembra che alcuni lotti di questo tubo abbiano grossi problemi, diventano rumorosi o si mettono a fischiare dopo un po' e le due metà sono molto diverse. Comunque ho utilizzato questi tubi nello stadio linea per un certo periodo, e non mi hanno poi dato troppi problemi (ma un suono veramente splendido).

Qualcosa sugli altri componenti.
Tutti gli ingressi e le uscite sono realizzate con pin dorati, isolati in teflon, di buona qualità.
Il selettore degli ingressi è un buon selettore assiale della Palazzo a 2 vie 6 posizioni (solo quattro sono utilizzate) con contatti dorati.
I potenziometri, come detto sopra, sono tutti al carbone, di basso costo. Anche se non sono stato capace di troverne di migliori, ce ne sono di qualità superiore sempre al carbone: vale probabilmente la pena di cercare qualche cosa di meglio, almeno per il potenziometro del volume.
Gli altri dovrebbero essere potenziometri semi fissi, quindi la loro resistenza all'ususra non è così importante. Ripeto il consiglio di cui sopra: ho completamente coperto il potenziometro del volume con nastro di teflon [usato dagli idaulici, si trova dal ferramenta NdT], nel tentativo di proteggerlo dalla polvere e simili piacevolezze, e (a parte il fatto che ora sembra un grosso bozzolo... oppure la mummia di un potenziometro) fino ad ora si è rivelata una buona idea.
Tutte le resistenze sono Holco non troppo costose, a basso rumore e molto precise. Tutto il cablaggio interno dell'alimetatore è o cavo solid core in rame OFC argentato da 1.2mm di diametro (per tutte le connessioni e i bus di terra) o cavo multi-core in rame OFC argentato isolato in teflon(per tutte le altre connessioni). I cavi dei filamenti sono strettamente ritorti assieme.
Tutti i conduttori di segnale interni sono cavo solid core in rame OFC argentato da 1.2mm di diametro isolato in tubetto sterling; unica eccezione, i conduttori fono dai pin di ingresso allo stadio fono sono realizzati con un cavetto coassiale molto sottile in rame OFC argentato isolato in teflon.

Specifiche del trasformatore di alimentazione

Primario

220-230V

Secondario

180+180V 100mA

6.3V 2A

5V 3A

© Copyright 1999 Giorgio Pozzoli per TNT-Audio, https://www.tnt-audio.com

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