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I cavi che presento in questo articolo li ho realizzati ormai diverso tempo fa, ma non ho mai seriamente pensato di proporli come progetto per TNT Audio. La presenza, sulle stesse pagine, dei conosciutissimi FFRC, per non parlare delle ulteriori numerose ideazioni sparse sulla rete, piuttosto che discusse sulla nostra Mailing List, tutte basate sul cavo informatico UTP di categoria 5, definivano un contesto che mi appariva fin troppo "inflazionato", ed ho così preferito evitare di dire la mia sull’argomento.
Questo fino a quando, in un periodo in cui ero particolarmente animato dalla voglia di sperimentare cavi di vario genere, ho praticamente realizzato un pò tutti i progetti suddetti, ed altri di cui ero a conoscenza, sempre basati sul categoria 5, trovandoli sistematicamente di prestazioni sensibilmente inferiori alla mia realizzazione (e questo accadeva un po' in tutti gli impianti nei quali avevo occasione di provarli).
Inoltre, considerato come alcuni audiofili, cui avevo "confidenzialmente" illustrato il mio progetto, risultassero ampiamente soddisfatti dei risultati ottenuti in seguito alla realizzazione dello stesso, ho deciso di rompere gli indugi e rendere noto il progetto a tutti i lettori di TNT Audio.
Intendiamoci bene: non sto dicendo che questo sia il migliore progetto di cavi di potenza realizzabile a partire dal cavo UTP di categoria 5, ma solo che, sulla base delle mie esperienze di ascolto, ed utilizzando i miei criteri di valutazione, semplicemente non ne ho trovati di migliori. Tutto qui.
I cavi, nel momento in cui sto scrivendo queste note, non hanno ancora un nome ma, considerata la geometria costruttiva, direi che "The Twisted Twins" potrebbe andare più che bene! :-)
Ma passiamo al sodo e vediamo come sono fatti questi benedetti "TNT tripleT"!
La materia prima è, come già detto, il cavo per reti informatiche UTP di categoria 5, con conduttori in rame solido da 24 AWG, della qualità migliore che riuscite a reperire.
Calcolata la lunghezza necessaria, se ne aggiunge circa mezzo metro per le perdite dovute alla "twistatura" ed alle terminazioni. In sostanza, nell’ipotesi di dover realizzare una coppia di cavi da 3+3 metri, si calcolano 3,5 metri e si moltiplica il tutto per 12 (es: 3.5 x 12 = 42 mt). Non è difficile trovare il cavo suddetto ad una cifra attorno alle 500 lire per metro (perlomeno nelle grosse città), e siete quindi poco oltre le ventimilalire di materiale.
Dal calcolo sopra effettuato, si evince chiaramente come, per ciascun canale, siano necessarie ben sei mandate di cavo, che assume quindi dimensioni piuttosto "importanti". Tali segmenti di cavo, organizzati in tre coppie "gemelle" appaiate, andranno poi intrecciati tra loro, sullo stile del nostro cavo di alimentazione TNT-TTS (le immagini direi che risultano piuttosto esplicative).
Raccomando di mantenere le coppie gemelle sempre appaiate, evitando di sovrapporle nel corso dell’operazione di intrecciatura, in modo da realizzare un cavo che si presenti di aspetto piuttosto "piatto".
Un paio di consigli: se il cavo che dovete realizzare è lungo, partite dal centro (risulterà più semplice lo sbrogliamento periodico dei cavi), e disponete nello stesso verso tutti i segmenti di cavo (è sufficiente osservare le scritte riportate sulla guaina dei singoli segmenti).
Al termine dell’operazione, fissata con del nastro la treccia in prossimità di ciascuna estremità, ad evitare che si sciolga, si provvede alle operazioni di spellatura dei cavi. Aprite le guaine per una decina di centimetri facendo attenzione a non intaccare i conduttori interni, e (nell’ipotesi in cui non disponiate di uno strumento specifico) utilizzate un semplice accendino per scaldare, ad uno ad uno, i vari cavettini, precedentemente liberati dalla twistatura originale, a circa un paio di centimetri dall’estremità (una passata veloce, mi raccomando, altrimenti si infiamma tutto: meglio far prima un po' di pratica su uno spezzone di avanzo... :-). Una volta scaldata, la guaina verrà via facilmente afferrandola con le unghie e tirando con decisione, senza cosi' produrre alcuno stress meccanico sul conduttore in rame solido.
Attorcigliate assieme tutti i cavi bianchi e tutti quelli colorati, e terminateli nel modo che preferite (occhielli, forcelle, bananine, stagno all’argento o meno, ecc.): la parte appena realizzata, sarà quella che verrà successivamente collegata all’amplificatore.
Dettaglio del TNT tripleT: attenzione ai segni colorati! |
Il "TNT tripleT" è predisposto per il biwiring, ragion per cui le terminazioni, lato diffusore, saranno un tantino diverse: per ciascuna via, si utilizza uno dei cavi di ciascuna "coppia gemella". In sostanza, si osserva attentamente il cavo realizzato, e si selezionano i cavi di destra delle rispettive coppie (considerare, a titolo di esempio, la figura col dettaglio dei cavi segnati in rosso). Eliminate la guaina dai tre cavi, liberate le coppie, dividete i bianchi dai colorati, ed attorcigliateli assieme.
Effettuata la stessa cosa per i rimanenti tre spezzoni (vale a dire i cavi di sinistra di ciascuna coppia gemella, quelli segnati in verde nella stessa figura), spellate i fili col solito sistema dell’accendino, e terminate il tutto nel modo che preferite.
Terminato il primo cavo, procedete con la realizzazione del secondo, ed i gioco è fatto!
Se poi non doveste utilizzare il cavo in bi-wiring, sarà sufficiente collegare entrambe le terminazioni alla singola coppia di morsetti del diffusore. Nel mio caso, avendo scelto le bananine per ovvi motivi di comodità (effettuando recensioni, ho spesso necessità di sostituire cavi, e le bananine sono il sistema più pratico e sbrigativo), sono riuscito a reperirne un tipo, peraltro piuttosto economico (circa 2000 lire cadauna), in cui risulta possibile collegare le une con le altre in cascata: in pratica, ciascuna bananina è maschio e femmina allo stesso tempo, ed il monowiring risulta così possibile semplicemente collegandone due ai morsetti del diffusore, e le altre due alle bananine precedentemente collegate! :-)
Il TNT tripleT è finalmente terminato! |
All’ascolto, inseriti i cavi in un impianto estremamente rivelatore, questi hanno evidenziato una gamma bassa adeguatamente estesa ed articolata, un medio-basso contenuto e mai invadente, medie frequenze tendenti al freddo ma dotate di uno spessore piuttosto buono, medio-alte decisamente lucide ed un estremo acuto rifinito ed accurato. Semplicemente ottime le doti di ricostruzione spaziale (addirittura incredibili se si pensa al costo della realizzazione), che costituiscono il vero punto di forza del "TNT tripleT", con parecchia aria tra gli elementi, che oltretutto risultano assolutamente stabili ed a fuoco (qui la differenza con le altre realizzazioni, che ho avuto modo di provare, diventa estremamente significativa!). Anche le doti dinamiche si attestano su livelli davvero buoni.
Una coppia di cavi di potenza dal carattere piuttosto deciso quindi, con un'impostazione musicale asciutta ed accurata, e che proprio per queste caratteristiche possono risultare persino un elemento di disturbo se inseriti in impianti già caratterizzati da una certa freddezza piuttosto che da un'estrema analiticità in gamma medio-alta, rendendo la riproduzione musicale eccessivamente aggressiva.
Tuttavia, ho avuto modo di utilizzarli con sicura soddisfazione con sistemi di vario tipo, purchè contraddistinti da un’impostazione sonora non eccessivamente brillante. Da segnalare come, in più di un'occasione, abbiano restituito dettaglio ed ariosità ad impianti che proponevano sonorità equilibrate ma un tantino opache (vuoi per sinergia tra i vari componenti, piuttosto che a causa di caratteristiche proprie dell'ambiente di ascolto), e come si siano magnificamente integrati in un sistema tutto valvolare, che sfoderava un suono di elevata qualità, ma con caratteristiche piuttosto "old style".
In conclusione, se consideriamo che la materia prima utilizzata ha sicuramente i propri "limiti acustici" (il cavo per reti informatiche UTP di categoria 5 è pur sempre un cavo progettato per risultare piuttosto economico, oltre che per scopi ben diversi da quelli tipicamente audiofili: niente rame OFC, argento, teflon, fibre esoteriche e roba simile…), direi che possiamo ragionevolmente ritenerci ampiamente soddisfatti dei risultati ottenuti. Tuttavia, non pretendete di inserirlo nella vostra sinergica catena audio da 50 milioni, e sentirlo suonare meglio dei vostri cavi "Hi End a Conduttore Gassoso" da mutuo bancario! :-)
È tutto: un saluto a tutti ed un augurio di buon divertimento a coloro che avranno voglia di cimentarsi nella realizzazione del nostro "TNT tripleT"!!!
Vi propongo altre 8 diverse varianti di configurazione del Triple T in questo articolo
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