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Cavo di potenza UBYTE-2

[English version]

Circa 6 mesi fa, a seguito di alcune ricerche sui cavi di potenza, vari articoli, conversazioni con molte persone via Internet e parecchi messaggi Usenet provenienti da Jon M. Risch, ho realizzato la prima incarnazione del cavo di potenza UBYTE. Tale denominazione è stata coniata da Pat dell'Analog Research ed è l'acronimo del corrispettivo inglese della frase " La tua terribile ingegneria come al solito sconfigge ".

Questo cavo è simile al cavo coassiale da 75 Ohm a maglie incrociate Belden 89259 che Mr.Risch consiglia così caldamente. Ad ogni modo, decisi di non usare il Belden 89259, perchè di reperibilità un po' difficile. Inoltre, tutti i conduttori del cavo Belden sono multifilari. Secondo la mia esperienza questa non è una così buona idea.

Il cavo usato per connettere il sistema di altoparlanti nel mio impianto all'epoca consisteva in una "doppia mandata" di un cavo di categoria 5 per reti informatiche. Entrambe le mandate sono state attoricigliate l'un l'altra, seguendo un suggerimento di certi "Joe-netters" (la "Joe-Net" è il gruppo di discussione via E-mail di Soundpractices, principalmente rivolta ai problemi degli amplificatori single-ended a valvole dall'infimo livello di uscita, ma spesso fonte anche di utili informazioni).

Il nuovo cavo ha rimpiazzato il Mega-Cavo da 12 gauge venduto da Tandy/Radioshack (comunque non male, per un cavo di quel prezzo) ottenendo il miglior aumento di prestazioni per quanto riguarda chiarezza e trasparenza. Consiglio ancora caldamente il cavo di categoria 5 per reti informatiche come il più economico buon cavo di potenza, e per molte persone le prestazioni di un paio di questi cavi possono realmente essere ciò che hanno sempre voluto o di cui possano mai avere avuto bisogno.
Comunque, proprio come ogni soggetto affetto da Audiophilia Nervosa, per me non esiste mai qualcosa che possa essere abbastanza buono...

L'UBYTE originale differiva dal progetto proposto dal Sig.Risch nel fatto che adoperava un conduttore centrale solido (non costituito da più conduttori) ed una calza schermo costituita da una lamina di rame, con una sottile treccia sopra il rame. Sfortunatamente il materiale che costituisce il condotto nel quale scorre il conduttore centrale (e la base della calza schermo) è il PVC, non molto buono, ma in questo prodotto più o meno tollerabile. Questo cavo si vende sotto la sigla CT 100 o FT100, rispettivamente presso RS-Components e Maplin Electronic. Maggiori informazioni nella Guida alle risorse per l'autocostruzione dei cavi.

Si trattava di un cavo molto buono e mi aveva entusiasmato. E' rimasto nel mio impianto per un bel po', ma poi ho deciso di indirizzarmi verso i due aspetti che non mi soddisfacevano nell'UBYTE originale. Non ero contento dell'uso del PVC e (molto peggio) della calza schermo esterna intrecciata, perchè si introduceva nel cavo una certa multifilarità.
Nel caso in cui vogliate realizzarvi un cavo di potenza DAVVERO BUONO, appresso troverete dettagliate istruzioni sul come fare un cavo del genere. Riguardo ai parametri elettrici del cavo, io ho potuto misurare (per un cavo lungo 5.5 m) meno di 0.2 Ohm di resistenza ad anello chiuso (inclusi i due connettori a forcella) ed una capacità di circa 800 pF. Questi sono valori simili a quelli del cavo Kimber 4TC.

Dove l'UBYTE eccelle è l'induttanza bassissima, visto che il cavo costruito secondo questo progetto presenta un'induttanza ad anello chiuso inferiore ad 1 mH. Se paragonata a quella della coppia di cavi attorcigliati di categoria 5 per reti informatiche, l'induttanza si riduce di un fattore variabile fra 3 e 5, e di un fattore 2 se reffrontata al Kimber 4TC. Un altro aspetto positivo è dato dalla circostanza che questo cavo unisce due dei più individualistici (e buoni) modi di affrontare il problema dei cavi di segnale.

I cavi che adoperano un consistente conduttore solido di rame (come il cavo di potenza DNM/Reson) tendono ad essere molto buoni sulle medie frequenze e con le voci. Le frequenze estreme ricevono un trattamento minore. Dall'altro lato, i cavi che adoperano le lamine di rame (come il Goetz Alpha Core) hanno eccellenti prestazioni agli estremi banda, ma rappresentano un carico che molti amplificatori semplicemente non possono pilotare.
Miscelare entrambi questi approcci produce un eccellente bilanciamento fra il dettaglio delle medie e la naturalezza da un lato, e la buona estensione degli estremi banda dall'altro. Credo che questo cavo vada ascoltato. Per il mio impianto è stato un "salto in un'altra dimensione" simile a quello ottenuto con lo X-cable come cavo di segnale.

La Costruzione del Pitone Comune da tappeto

La vostra missione, se l'accettate, è di scendere al negozio di fai-da-te elettronico a comprare tutti gli ingredienti ed assemblare un paio di cavi di segnale UBYTE-2 fatti apposta per il vostro impianto, ed ascoltarli.
Sfida accettata? Avanti, leggete. Per farvi venire l'acquolina in bocca, ecco una foto del pitone comune da tappeto nel suo ambiente naturale.

[Cavo UBYTE-2 - cliccare per ingrandire l'immagine]

Andiamo a fare la spesa

Procuratevi del "cavo per satellite a bassa perdita" . Questo è molto importante perchè il magico cavo U-BYTE si fa solo a partire dalla base giusta. Questo cavo adopera un conduttore centrale solido di rame (alla larga dall'alluminio laminato in rame o dall'acciaio, ma prendetevi il rame solido placcato argento se ve lo offrono) da circa 1mm di diametro.
Il cavo presenta anche una calza schermo in lamina di puro rame (non una pellicola metallizzata o di alluminio: non usatele mai), con un'altra calza schermo intrecciata relativamente lasca posta sopra la lamina di rame. Se non ha la lamina di rame, non è buono per i nostri scopi.

Il cavo in questione presenta un isolante sia in schiuma di teflon, che in polietilene a camere d'aria (la schiuma di polietilene sarebbe migliore). L'intero diametro di ogni cavo sarà di 5-7 mm. Acquistatene il doppio della lunghezza necessaria (per esempio, per una coppia di cavi di segnale da 5 m, comprate 20 m di questo cavo). Dovrebbe costare circa 1-1.5 dollari americani al metro.

Comprate anche una guaina termorestringente con un diametro sufficiente a farci entrare due cavi per satellite affiancati. Deve essere abbastanza lunga da coprire l'intera lunghezza (per l'esempio di prima, più di 10 m di guaina da circa 20 mm di diametro una volta ristretta). Personalmente ho usato una guaina bianca. Ho anche scoperto, una volta tornato a casa, che il rocchetto da 10 m che avevo acquistato, invece ne aveva solo 8... Perciò nella foto qui sopra ci sono alcune parti del cavo non completamente ricoperte. Comunque, penso che renda più "tosto" il suo look...

Vi occorrerà anche una guaina termorestringente rossa ed una nera da circa 5 mm di diametro una volta ristretta: dovrebbe essere del tipo in poliolefine, o, ancora meglio, in Kynar o in Kyp, e deve essere della stessa lunghezza del cavo che avete comprato (tornando all'esempio: 20 m).
Comprate anche quattro delle vostre terminazioni preferite. Io mi oriento sulle forcelle placcate oro di Tandy/Radioshack (codice 316-A); sono di rame e a buon mercato; prendetele della misura giusta per cavi da 16 Gauge.

Vi occorreranno anche due rocchetti di Wire-wrap rosso e due di Wire-wrap nero da 30 Gauge. Un altro ingrediente (assolutamente non necessario, ma migliora l'aspetto del cavo) è costituito da 4 scatolotti rettangolari (di plastica o di metallo) da circa 30 x 30 x 100 mm.
Vedete anche se riuscite a procurarvi del nastro PTFE (nastro adesivo per idraulici); ne basteranno circa 5 m.

Ora recatevi al solito posto per reperire copiosi quantitativi di olio di serpente e polverina magica (compratene un po' in più...). Per questa realizzazione si raccomanda anche polvere di orecchie da pipistrello.
Una volta racimolato il tutto, approntate una fonte di calore (un accendino andrà bene), piombo da saldatura, saldatore Kester 60/38/1/1 SN/PB/AG/CU (chiamatelo saldatore delle meraviglie, spargetevi su della polverina magica e olio di serpente, oppure non seccate) e molto spazio (che, come tutti sanno, è la "ultima frontiera") (n.d.t.: citazione dalla frase iniziale di OGNI episodio o film di Star Trek).

Let's twist again, like we did last summer...

Avete tutto? Bene!
Il primo passo è di fare dei cavi per terminazione flessibili per il cavo. Iniziate con 36 fili, ognuno lungo 35 cm di "Wire-Wrap": li potete semplicemente infilare nella guaina termorestringente di taglia opportuna. Una migliore soluzione prevede che realizziate una "treccia" multipla attorcigliata.

Per fare ciò, prendete 6 fili di "Wire-wrap" e attorcigliateli con le dita. Attorcigliate il filo rosso in senso orario e quello nero in senso antiorario. Una volta attorcigliati 6 gruppi di 6 fili, attorcigliate questi 6 gruppi l'un l'altro, così da ottenere un cavo per terminazioni molto flessibile, a bassa induttanza e bello a vedersi. Come sempre, il gruppo di fili rossi va attorcigliato in senso orario e quello di fili neri in senso antiorario.

Inserite le terminazioni da voi scelte (Bananine WBT, forcelle Radioshack o quello che la fantasia vi abbia suggerito) su uno dei cavi per terminazioni così realizzati. Invero, ho notato che strappare via l'isolante da ciascun filo prima di intrecciarli ed attorcigliare serratamente solo questi capicorda agevola l'operazione di attorcigliamento. Inoltre, inserire tutti e sei i mini-cavi completati nella terminazione prima di iniziare l'attorcigliata finale dei sei gruppi di fili rende il lavoro più semplice. Controllate anche l'altro capo: che appaia serrato e che tutti i fili abbiano la stessa lunghezza.

Naturalmente potete anche comprarvi uno spezzone di cavo Cardas OEM (da 15 Gauge in su) o di ogni altro cavo che non impieghi conduttori multifilari. Alla fine, comunque, vi dovrete trovare con 4 cavi per terminazioni neri e 4 rossi terminati con qualche connettore. Io crimpo sempre molto forte i miei connettori a forcella di Radioshack, così da ottenere una "saldatura fredda".
Infine rimuovete l'isolante da ogni singolo filo dell'altro capo del cavo (quello senza connettori). Bisognerà disattorcigliarli per pochi cm e riattorcigliarli dopo aver rimosso l'isolante.

Più di un braccio per queste maniche

Ora prendete due spezzoni di cavo coassiale per ogni mandata di cavo (nell'esempio di prima: 4 capi da 5 metri). Fate un segno su ogni capo per identificare il verso di provenienza dal rocchetto. Non che abbia mai rilevato un comportamento direzionale dei cavi, ma non si sa mai. Quei segni di certo non faranno male.

La prossima mossa sarà prendere ogni capo del cavo coassiale e, a partire di lì, tagliare via con un coltello Stanley ben affilato sia la copertura in PVC che la trecciola esterna in rame. Per evitare di insozzare la lamina di rame è meglio che indossiate dei guanti.
Fate attenzione durante queste operazioni: è facile tagliare anche la lamina di rame se il cavo è troppo piegato, rendendo così quella mandata di conduttore totalmente inutilizzabile.

Dopo aver rimosso i residui della copertura e della trecciola saldate al cavo un conduttore stirato lungo più di 5 m (io uso un cavo di alimentazione a conduttore solido da 1 mm). Consiglio di saldare il conduttore stirato al capo di provenienza dal rocchetto (vi ricordate che ci avevamo fatto un segno?) di due dei cavi e all'altro capo degli altri due. Usate la guaina termorestringente rossa per i conduttori col conduttore stirato saldato sui capi di provenienza dal rocchetto e la guaina bianca per gli altri due.

Re-infilate il cavo nella guaina termorestringente di piccolo diametro (probabilmente sarà di 9.4 mm non ristretta). Il conduttore stirato aiuta moltissimo nel tirare il cavo lungo la guaina. Riscaldate la guaina lasciandola restringere con cura e un tratto alla volta (non arrotolate il cavo e buttatelo nel forno!).
Dovremmo ora avere ottenuto 4 mandate di cavo formato da un conduttore centrale solido di rame, un isolante in polietilene a camere d'aria, uno schermo in lamina solida di rame, il tutto serrato nella guaina termorestringente in poliolefine (o Kynar/Kyp). Due mandate saranno bianche ed altre due rosse. Ogni coppia avrà ancora saldata al suo capo una mandata da più di 5 m di conduttore stirato.

Prendete ora una delle mandate in bianco ed una in rosso ed adagiatele parallele sul pavimento, cosi che anche i cavi stirati siano paralleli. Infilatele nella guaina termorestringente di grande diametro, avendo cura di farla sporgere di circa 15 cm da ogni capo. Anche qui il conduttore stirato è di grande aiuto. Fate restringere bene la guaina. Si sarebbe anche potuto attorcigliare le coppie di mandate, ma, in considerazione della fragilità della lamina di rame, ho deciso di soprassedere.

Riempite il tutto di olio di serpente. Abbiamo ora due grezzi pezzi del "Pitone Comune da tappeto", che attende di essere terminato con i nostri cavi di uscita.

Terminator X

E' finalmente arrivato il momento di mettere assieme tutte queste cose piccole e grosse per ottenere un cavo funzionante. Poichè lo Zen è quello che è (e la realizzazione di cavi autocostruiti di questa complessità richiede un sacco di Zen, insieme ad un po' di birre...), dovremmo concentrarci sul processo, e non sul risultato, ma, in fin dei conti, non importa che aspetto avrà, perchè ciò che ci ha fin qui spinto è la MUSICA.

Prendete un capo di un cavo. Tagliate via circa 5 cm di uno dei due cavi. Non importa quale dei due, l'importante è mantenere la stessa consistenza di ogni metà della coppia stereo.

Con un trapano, praticate i necessari buchi nelle scatoline rettangolari che avete comprato, così da infilarci da un lato i due cavi coassiali con le loro guaine esterne, e dall'altro i capi flessibili dei cavi per terminazioni precedentemente realizzati. Se usate scatoline di metallo, inserite attorno ai fori una guaina di gomma, così da evitare che gli spigoli dei buchi taglino l'isolante del cavo.

Rivoltate 2.5 cm di guaina, lamina di rame e isolante interno del cavo più corto. Rimuovete altri 2.5 cm di isolante esterno. Tagliate la lamina di rame alla metà di questa distanza. Il capo del cavo ora dovrebbe avere questo aspetto

[I tappa dell'assemblaggio del cavo UBYTE-2 - cliccare per ingrandire l'immagine]

Ora ripetete le stesse mosse per il secondo cavo coassiale, ma qui spogliate il conduttore centrale per 5 cm, non per 2.5 cm. Il risultato dovrebbe apparire così...

[II tappa dell'assemblaggio del cavo UBYTE-2 - cliccare per ingrandire l'immagine]

Il conduttore centrale del primo cavo coassiale dovrebbe essere nudo per 2.5 cm; quello del secondo per 5 cm. Infilate questo capo del cavo nello scatolino preparato e fatecelo scorrere. Inseriteci anche i cavi per terminazioni, così che il nero stia vicino al cavo nella guaina bianca ed il rosso a quello nella guaina rossa.

Poi prendete il conduttore centrale spellato del primo cavo coassiale e piegatelo ad angolo retto sopra l'altro cavo coassiale. Fategli fare un mezzo giro attorno alla lamina di rame; poi inserite il cavo spellato del relativo cavo per terminazioni (il nero, nel nostro caso) fra il conduttore centrale così piegato e la lamina di rame. Spandete bene i conduttori, massimizzando il contatto metallico fra lamina e conduttore di uscita. Finite di avvolgere il conduttore centrale alla lamina di rame, serrandolo bene. Poi saldate il tutto velocemente, con molto piombo e molto calore.

SIATE RAPIDI, ALTRIMENTI FONDETE L'ISOLANTE INTERNO E CORTOCIRCUITATE IL CAVO!!! Un cavo così cortocircuitato vi distruggerebbe l'amplificatore!

Dovreste ora ritrovarvi con questo....

[III tappa dell'assemblaggio del cavo UBYTE-2 - cliccare per ingrandire l'immagine]

Ora piegate l'altro conduttore centrale, incrociandolo e piegandolo in basso (ora capite perchè deve essere di 5 cm) e ripetete i passi precedenti per questo lato. Il risultato finale dovrebbe avere questo aspetto...

[IV tappa dell'assemblaggio del cavo UBYTE-2 - cliccare per ingrandire l'immagine]

Naturalmente tutto ciò dovrebbe andare dentro lo scatolino di metallo o di plastica. In qualche caso questi scatolini nei quali ficchiamo le giunzioni possono essere usati per metterci la "mistica, magica, trattata con olio di serpente e polverina magica " stabilizzazione del carico U-BYTE, nonchè una rete antiinterferenza da radiofrequenza (ne parleremo in dettaglio in un altro articolo).

Con queste reti collegate, questi cavi possono essere usati anche con amplificatori della Linn, della Naim e della NVA (e con tutti gli altri che rifuggono dall'uso di reti di stabilizzazione del carico e, perciò, comportano seri avvertimenti su quali cavi usare e quali no). Sono anche di aiuto con sistemi di altoparlanti mal progettati, senza compensazione dell'induttanza del tweeter.

Ora prendete il nastro PTFE ed avvolgetevi (come una mummia) tutte queste giunzioni e rame spellato. Avvolgete stretto e schiacciate i vari strati, per espellere l'aria e prevenire l'ossidazione delle giunzioni.

Usate dei passa-cavo per alleggerire la tensione sia del cavo che dei cavi flessibili per terminazioni. Completate l'altro capo del cavo; avendo cura, stavolta, di tagliare i 5 cm dall'altro coassiale (quindi, se avete iniziato come suggerito a tagliare il cavo rosso, ora tocca al bianco) e completate il cavo numero due.
Dato che il tutto ha costituito un immane carico di lavoro, mettete tutto via e fatevi uno o due bicchieri del vostro liquido preferito. Il giorno dopo misurate il cavo, per sincerarvi di non averne confezionato uno più corto.

Applicate abbondante olio di serpente e polverina magica prima di connettere il cavo al vostro impianto in sostituzione del vostro costosissimo cavo (o dell'economico Monsterwire di Rattoshack).

Mettete su della musica. Il cavo può migliorare con l'uso, ma io spero che voi udiate immediatamente ciò che ho udito io quando lo ho usato per la prima volta.

Questo è tutto per oggi. Divertitevi e godetevi la musica.

P.S.: Se usate sistemi di altoparlanti senza compensazione dell'impedenza per il ramo delle alte frequenze, procuratevi una resistenza in composto di carbone da 6.2 Ohm (2 watts - non induttiva) ed un condensatore Siemens (o equivalente) a pellicola sovrapposta da 0.47 - 1 mF e connetteteli in parallelo ai cavi ai terminali delle casse.

Se usate amplificatori della NAIM (o di altri marchi che vi ammoniscono sull'uso di cavi ad alta capacità), fate tre avvolgimenti attorno ad un nucleo da 6 mm (un esempio economico: un pezzo di una penna a sfera di plastica) per ciascuno dei due cavi di terminazione dal lato dell'amplificatore, e connettete una rete di Zobel da 10 Ohm - 1 mF in parallelo ad ogni cavo per entrambi i lati della piccola bobina (realizzando, in sostanza, un filtro simmetrico a pi greco).

Ora abbiamo realizzato un cavo con una rete, che, per giunta, è direzionale. Questo, naturalmente, esige più polverina magica ed olio di serpente...

P.P.S.: spero che non prendiate alla lettera i riferimenti alla polverina magica ed all'olio di serpente. Sono sostanze costose e non necessarie alla realizzazione di questi cavi nella versione per autocostruzione. La versione commerciale ne avrà bisogno di notevoli quantità, naturalmente.....:-)

© Copyright 1998 Thorsten Loesch
Traduzione: Carlo Iaccarino

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