Editoriale di Dicembre 2020

L'incredibile storia di Ian Trainer, 82enne morto in carcere perché colpevole di ascoltare musica ad alto volume

[Ian Trainer]

Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: Dicembre, 2020

Che questo nostro mondo sia sempre più bizzarro è ormai un fatto più che palese, ma mai avrei immaginato di dover commentare una notizia surreale come questa. Ian Trainer, un signore 82enne (avete letto bene) di Aintree, un piccolo paesino della contea del Merseyside, Inghilterra, è morto poche settimane fa in carcere, dove era stato imprigionato, reo di aver più volte disturbato i vicini ascoltando musica classica ad alto volume.

Nel febbraio di quest'anno le porte del carcere di Liverpool si erano aperte per il signor Trainer, e là avrebbe dovuto scontare una pena di 24 settimane. Il reato? Aver violato l'ordinanza che lo obbligava a tenere la musica a un volume più basso, per non disturbare i vicini di casa (un vicino di casa, in realtà).

Ora, di certo l'attempato signore inglese non poteva deliziarsi i timpani coi Megadeth ascoltati a 110 dB, infatti ascoltava la sua Classic FM, un'emittente radiofonica inglese che trasmette solo musica classica. E la ascoltava di sera, a volumi però troppo alti per lo zelante vicino di casa. Pare fosse oltre i 65 (sessantacinque) dB, tra le 9 e le 10 di sera. Ora, 65 dB è il volume di una normale conversazione, è pertanto chiaro che il problema non fosse il povero signor Trainer ma il suo vicino di casa, intollerante. In ogni caso, stiamo parlando di musica classica, non di rumore o di tum-tum da house music.

Pare che l'appassionato signor Trainer fosse recidivo e che la storia andasse avanti da anni, tanto da esasperare il vicino di casa. Purtroppo il signor Trainer aveva un deficit uditivo e pare non potesse utilizzare le cuffie per via di un trattamento medico che aveva in corso. Alla corte il signor Trainer avrebbe dichiarato di ascoltare la musica a un volume che fosse di suo gradimento. Dopo un periodo di detenzione era stato rilasciato e poi nuovamente imprigionato per aver reiterato il “crimine”. È morto in ospedale, per cause ancora da accertare - pare avesse un brutto raffreddore...e di questi tempi chissà - durante il periodo di detenzione.

Qualche riflessione mi è d'obbligo:

  1. può anche essere che questo pover'uomo avesse qualche disturbo psichico e questo, sommato al suo deficit uditivo, lo abbia portato a non preoccuparsi troppo delle reiterazioni del reato. Forse, però, a 82 anni, una persona di questo tipo andrebbe seguita e curata, anziché essere sbattuta in carcere come un vero criminale. In fondo ascoltava solo musica classica, magari il suo unico sollievo per una vita di certo non semplice.
  2. Se il signor Trainer fosse stato il mio vicino di casa lo avrei invitato da me a sentire la sua musica preferita a 100dB! :-)
  3. Un appello ai miei vicini di casa: prima di denunciarmi, parliamone!
Avrei voluto raccontare una storia natalizia dove buon cuore e solidarietà traboccano, e invece è soltanto un'altra dolorosa e surreale notizia di questo folle 2020. Questa è per lei, signor Trainer, con tutto il cuore...so che avrebbe apprezzato.

[Trovaci su Facebook!]

© Copyright 2020 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com