Editoriale 2018: HiFi per principianti - Parte 2

[Negozio vintage di HiFi]

È ora di comprare qualche kit...

[English version here]

Autore: Graeme Budd - TNT Francia
Pubblicato: Novembre, 2018
Traduttore: Roberto Felletti

Torna alla Parte 1

È di nuovo periodo di mostre hi-fi, il che mi ha fatto pensare e ho pensato che avrei dovuto scrivere un seguito al mio articolo sull'hi-fi per principianti che ormai ha più di due anni (!) di vita. Vi avevo lasciati con qualche indicazione su come aiutare il nostro hobby, facendo in modo che la gente se ne interessi, e dandovi alcuni consigli sulle visite alle mostre hi-fi. Ma vi avevo un po' piantati in asso, senza darvi ulteriori consigli sull'effettivo processo di acquisto. E quindi ecco la seconda parte (in realtà una mini-serie composta da due parti) che spero sia meno deprimente di Broadchurch; è ora di comprare qualche kit.

Ora, presumo che siate interessati all'argomento e che abbiate avuto il permesso dalla vostra contabile/dolce metà di comprare qualche componente hi-fi. Presumo anche che i birrai domestici fai-da-te abbiano portato in soffitta i trenini elettrici e abbiano fatto un po' di spazio in soggiorno per questo nuovo hobby.

Pertanto, ho pensato che avrei potuto esaminare alcune delle opzioni disponibili per acquistare dell'hi-fi. Ci concentreremo esclusivamente su prodotti nuovi; alcuni miei colleghi hanno già pubblicato, proprio su questo sito, dei consigli per l'acquisto di superbi impianti di seconda mano, per cui vi invito a fare riferimento a quelli se siete tipi da hi-fi classico (e perché no?).

Allora, dove potete acquistare il vostro impianto nuovo?

Opzione 1: il negoziante di hi-fi

Iniziamo con la prima, tradizionale, opzione: il negozio specializzato. Ci sono negozi (e negozianti) buoni e negozi (e negozianti) meno buoni; e no, non farò nomi né disonorerò qualcuno, ma cercate di trovarne uno di quelli buoni. Prima di fare visita a qualunque negoziante, dovete stabilire il vostro budget. Prendete la cifra e sottraete il 10% per gli inevitabili cavi, che non saranno forniti con l'impianto. Poi sottraete un altro 20% per tenere conto dei componenti extra-budget che, probabilmente, il negoziante consiglierà (furbi essi sono direbbe senza dubbio Yoda, se andasse a fare acquisti hi-fi).

Poi dovete scegliere il negoziante. Se il vostro cuore batte per un componente in particolare, allora avrebbe senso andare dal negoziante che tratta quel prodotto, ma non ostinatevi su quello. Una mente un po' aperta può essere utile in questo caso, specialmente se è la prima volta che entrate nel negozio. Una volta dentro è ora di ascoltare, ma non subito la musica. Il vostro negoziante deve ascoltare voi e voi dovete ascoltare lui (o lei). Dovete spiegare cosa pensate di volere, quali sono le dimensioni della stanza e il summenzionato budget ritoccato. Poi dovete ascoltare quello che loro consigliano per decidere cosa ascoltare. Verificate anche che facciano del tè o del caffè decenti (con, preferibilmente, biscotti). Se dovessero essere come quei due nel video sottostante, allora consiglierei di cercare altrove...

È il momento di una veloce dritta su come decidere quali componenti ascoltare: attenti a Ivor Mate. Non fingo di inventare questa espressione, poiché l'ho letta per la prima volta nell'eccellente libro di David Mead “Chords and Scales for Guitarists”. Spero che non gli dispiaccia se riciclo il suo concetto. Molte persone hanno un amico a cui si riferiscono come Ivor Mate. Questo signore possiede già un hi-fi e ve lo ha consigliato. A nessuno piace rischiare di avere qualcosa di diverso che sia meno valido di quello che un amico possiede, così il potenziale acquirente insiste per avere il medesimo componente (o anche tutti) anziché ascoltare il negoziante che potrebbe avere una combinazione migliore, allo stesso prezzo, che sarebbe più che felice di proporre. Questo significa che alla fine le persone si ritrovano con impianti orrendi, ma si rassicurano reciprocamente di aver fatto la medesima scelta corretta!

Quindi, supponendo che siate riusciti a trovare un negoziante che sembri sintonizzato sulla vostra stessa lunghezza d'onda, abbiate fatto scorta di biscotti digestivi al cioccolato, abbiate lasciato a casa Ivor Mate e vi siate portati dietro un po' di musica, è ora della prova di ascolto...

Consiglio 2 - non ascoltate musica orrenda. Con “orrenda” intendo registrazioni audiofile che non hanno alcun valore musicale. Portatevi dietro musica che ascoltate normalmente e ascoltatene molta. Non concentratevi su particolari “crescendo” o sui colpi dei piatti. Lo scopo è avere un impianto che riproduca bene l'essenziale, NON un impianto che sia sbalorditivo sulla batteria elettronica di Phil Collins in Against All Odds ma che non sia in grado di seguire una melodia. E sì, ho conosciuto persone che ascoltano solo quello quando provano dei componenti; è qualcosa di abbastanza folle che nemmeno io sarei riuscito a inventare.

Durante il processo continuate a comunicare; se c'è qualcosa che a voi non sta proprio bene, ditelo al negoziante e senza dubbio lui/lei vi proporrà un'alternativa (ed è qui che entra in gioco la riserva segreta del 20%).

Così, alla fine avete trovato qualcosa che vi piace nella fascia di prezzo rientrante nel vostro budget ed è giunto il momento di separarvi dal vostro denaro. Non mi addentrerò nemmeno nella fase di negoziazione del prezzo; spetta a voi decidere se volete provare oppure no, ma dirò questo: è estremamente scorretto, secondo me, andare ad ascoltare in negozio e poi acquistare su Internet per risparmiare qualcosa. Parleremo delle vendite su Internet più avanti nell'articolo, ma se avete ascoltato qualcosa in negozio e avete constatato che fa per voi, allora la cosa giusta da fare è acquistare lì. Non aggiungerò altro sull'argomento, ma su questo aspetto spero che la mia posizione sia chiara.

E questo, effettivamente, ci porta all'opzione delle vendite su Internet (è quasi come avevo pianificato e non sto inventando le cose strada facendo).

[Internet]

Opzione 2: Internet (vedere la foto sopra)

Non avrei mai pensato di vedere le cose da questa prospettiva, perché ho un paio di negozianti preferiti dai quali ho acquistato un po' di roba in passato, ma la mia attenzione è stata rivolta agli acquisti online da un tizio che mi scrive ogni volta che, in una recensione, manifesto entusiasmo su qualcosa di costoso proposto da qualche marchio high-end. Egli sottolinea che la roba eccellente è disponibile su Internet tramite vendita diretta da parte del produttore, mi dice che spenderei meno per la medesima (se non migliore) qualità e mi sfida a mettere insieme un impianto in questo modo. Più avanti, nel corso dell'anno, ci proverò, presumendo di riuscire ad avere in prestito, contemporaneamente, i prodotti giusti. Esaminando i marchi consigliati, indubbiamente la qualità sembra buona e i prezzi sono ancora più buoni. Comunque, dovete sempre riservare una parte del budget per i cavi, ma in questo caso, come potete constatare guardando i prezzi sullo schermo, la riserva segreta del 20% non è più necessaria.

Allora, come funziona e quali sono le trappole? Di fatto, il modello economico di vendita diretta elimina gli elementi intermedi (distributori e negozianti) permettendovi di ottenere prezzi inferiori per un determinato livello qualitativo, poiché ci sono meno ricarichi. Sulla carta, questo sembra fantastico ed estremamente allettante. Il problema principale è l'impossibilità di ascoltare i prodotti prima di acquistarli, il che può rendere l'abbinamento dei componenti un potenziale incubo. Quindi, come potete evitare di acquistare un impianto che sia un potenziale deterrente contro i cani (se riuscissi a trovarne uno lo punterei verso i miei vicini; ma sto divagando) o più opaco di una Land Rover uscita da una palude? Fino a un certo punto è Internet stessa a venire in aiuto, grazie all'abbondanza di forum nei quali è possibile, almeno, leggere le opinioni sui componenti e farsi un'idea di come suonino (sebbene anche Ivor Mate legga i forum, senza intervenire nelle discussioni). E naturalmente c'è sempre TNT-Audio pronta a darvi una mano, ma sfortunatamente noi non possiamo provare tutto, anche se cerchiamo di proporre marchi meno conosciuti.

Sarei tentato di dire che l'acquisto in Internet favorisce decisamente i sostenitori del digitale, coloro che già possiedono una collezione musicale su PC e che vogliono farla esprimere al meglio. C'è un'immensa quantità di DAC, di pre-amplificatori, di amplificatori per cuffia, proposti da piccoli produttori, che spesso utilizzano chipset con specifiche molto elevate. Non sono sicuro che comprerei un giradischi costoso senza prima vederlo né ascoltarlo, ma il digitale... perché no?

L'altra opzione correlata a Internet è l'acquisto presso i rivenditori online. Come ho detto prima, considero questa scelta decisamente scorretta nel caso in cui abbiate ascoltato l'impianto al negozio (fisico); se, invece, volete tentare la strada della vendita diretta, la cosa è simile, nel senso che dovete pensare voi agli abbinamenti. Ovviamente, la maggior parte dei componenti apparterrà ai marchi più conosciuti; c'è ampia disponibilità di recensioni e di informazioni. Probabilmente, è un'opzione più semplice ma che vi farà risparmiare meno denaro; i soldi sono i vostri...

Se aveste tempo per condurre una ricerca seria e voleste risparmiare qualche soldo, direi che questa è un'opzione da considerare e io, certamente, sarei interessato a sentire le opinioni di quelli, tra voi, che l'hanno provata; e non vedo l'ora di sentire i risultati del mio impianto acquistato con vendita diretta una volta che l'avrò messo insieme.

Assemblare il tutto

Chiedo scusa a chi lo avesse già fatto precedentemente, ma questo è un articolo pensato per i principianti, quindi esaminerò ogni minimo dettaglio, anche se per molti di noi può sembrare ovvio. Presumendo che abbiate trovato l'impianto giusto, adesso dovete installarlo. Il negoziante potrebbe farlo per voi e questo dovrebbe aggiungere qualche punto in più al tipico scenario commerciale, ma spesso non è così e quindi supporremo che, nonostante abbiate acquistato l'impianto, ora vi ritroviate con una pila di scatole in casa. Questo è il momento giusto per mettere il bollitore sul gas e per ingaggiare qualcuno che vi dia una mano. Preparate il tè, tirate fuori i biscotti e accingetevi ad assemblare. Innanzitutto fate attenzione e non usate coltelli per tagliare il nastro adesivo (non sarebbe il caso di dirlo, ma per l'entusiasmo potreste fare dei danni). Se tra voi c'è qualche fan di David Guetta, prima di aprire qualunque cosa controllate che le frecce sulle scatole puntino verso l'alto. Non distruggete le scatole, anche se occupano spazio, perché potrebbero tornare utili in caso di assistenza, garanzia o successiva rivendita, quando vi morderà il tarlo dell'upgrade e avrete visto qualcosa su TNT-Audio che dovete semplicemente avere. Per l'installazione, vi consiglio di leggere le guide qui, su TNT-Audio, per sapere come posizionare i diffusori. Anche in Internet ci sono numerose guide; a me piacciono, in particolar modo, quelle Cardas, ma ce ne sono altre. Per l'installazione analogica prendetevi il tempo che vi occorre e controllate di avere le necessarie livelle e dime. Non è scienza missilistica o una particolare arte oscura. Non abbiate timore di fare domande nei forum, al vostro negoziante dal quale avete acquistato il tutto e anche all'amichevole staff di TNT-Audio; non mordiamo. Dopodiché potete sedervi e godervi il vostro nuovo impianto!

L'ultimo pezzo

Mi auguro che questo articolo vi abbia dato di che riflettere sul processo di acquisto e di assemblaggio di un impianto e sui modi per farlo. Naturalmente, non è tutto bianco o tutto nero. Potete mescolare e abbinare i modelli da acquistare per trovare la combinazione migliore per voi. È questo il divertimento; la medesima combinazione non può andare bene per tutti e questo è parte integrante di ciò che rende questo hobby quello che è. Buoni ascolti!

[Trovaci su Facebook!]

© Copyright 2018 Graeme Budd - graeme@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com