Editoriale di Ottobre 2019

Deezer HiFi si espande alle piattaforme mobile

[Deezer audiophile]

Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: Novembre, 2019

Nell'editoriale di Agosto 2018 annunciammo il lancio, da tempo atteso, del servizio di streaming lossless da parte di Deezer, piattaforma che sino a quel momento offriva soltanto file MP3 a compressione più o meno elevata: 128 kB/s per la versione free, supportata dalla pubblicità, o 320 kB/s per quella a pagamento senza pubblicità. Poco più di un anno più tardi, un po' per allinearsi con la concorrenza e un po' per rispondere alle richieste dei propri clienti, anche Deezer si è decisa ad aprire l'accesso al mondo mobile.

Fino a questo momento, un abbonato Deezer poteva usufruire dello streaming soltanto da apposita app su desktop oppure utilizzando sistemi compatibili di diffusori amplificati o dispositivi analoghi. Ora, a partire da metà novembre, il servizio dovrebbe essere accessibile anche da qualunque piattaforma Android, iOS e anche da xBox e Web Player. Deezer HiFi è anche compatibile con la maggior parte dei dispositivi Chromecast prodotti a partire dal 2015.

Per sfruttare tutti i benefici dello streaming in qualità CD, ovvero il play di file FLAC senza perdita di dati, è comunque necessario disporre di una connessione abbastanza veloce, da almeno 5 Mb/s. Se la velocità fosse superiore si potrebbe disporre di più streaming allo stesso momento e precisamente:

La versione audiophile di Deezer può comunque essere provata gratis per 30 giorni, trascorsi i quali si deve pagare 19.90€ al mese.

Ebbene, sembra davvero che tutti i servizi di streaming musicali stiano prendendo in seria considerazione il parametro della qualità! Evidentemente, questo prova che la richiesta per ascoltare musica con una qualità superiore a quella degli MP3 esiste e si fa sentire, altrimenti queste aziende non risponderebbero. Eppure fino a poco tempo fa sembrava fossimo destinati a doverci accontentare di streaming di file MP3. Questo è chiaramente il futuro, perché anche l'interesse verso l'acquisto di file ad alta risoluzione è in netto calo. Lo streaming la fa da padrone. Non saremo più proprietari della musica che ascoltiamo, ma vi potremmo accedere in ogni momento, da qualunque dispositivo, come se avessimo i CD a disposizione. Certo, noi nostalgici possiamo sempre fare affidamento su CD e LP, ma questi segnali sono a mio parere inequivocabili e stanno a significare che anche il grande pubblico non disdegna poter ascoltare meglio che con un semplice file MP3. C'è speranza! Infatti, per poter apprezzare tutta la differenza tra un file MP3 e un file non compresso serve ben altro che uno smartphone e un paio di cuffiette da 10 euro.

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