Un'intervista con Kondo San, fondatore di Audio Note Japan

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Negli anni '70 e '80 le misure erano la cosa più importante nell'audio, probabilmente anche perchè era più semplice, per il mercato di massa, far accettare un prodotto la cui eccellenza poteva essere descritta da un singolo numero, la percentuale di distorsione; solo poche persone consideravano la qualità del suono come l'elemento più importante. Ora vediamo invece che alcuni produttori HiFi si muovono nella direzione opposta, alcune volte scordandosi completamente delle misure. Qual'è la sua posizione su questo argomento? Quanto è importante il suono rispetto alle misure?

Kondo San >
Le regolazioni e le misure sono essenziali negli ampli a tubi in quanto c'è sempre una certa dispersione di caratteristiche nei tubi. Lo scopo fondamentale delle misure è di confermare che un dato componente sta funzionando come voluto.

Gli amplificatori di basso prezzo, per la produzione e il mercato di massa, devono per forza dimostrare buone prestazioni strumentali perchè altrimenti sarebbero difficili da vendere.

Non c'è modo di misurare la qualità del suono. Risposta estesa e bassa distorsione sono desiderabili, naturalmente. Questi due parametri sono stati utilizzati come criteri per giudicare la qualità del suono. Ciò è stato generato come sottoprodotto nell'era di transizione tra i 78 giri e gli LP a 33 giri.

Il criterio per la qualità del suono dipende dalla sensibilità del produttore e dell'utente finale. Quando Kiyoshi Yamashita (uno dei migliori artisti Giapponesi) vide i lavori di Picasso per la prima volta, esclamò "È molto difficile disegnare linee come queste!" Le linee possono sembrare semplici a molti di noi, solo chi approfondisce può capire il valore delle cose.

Il mio metro di giudizio personale per giudicare la qualità del suono è "Un Ballo in Maschera" di Giuseppe Verdi diretto da Toscanini(*). L'album è una registrazione dal vivo del 1954; il maestro 87enne soffrì di un attacco di amnesia proprio qualche giorno prima e il concerto fu vicino ad essere cancellato. Ad alcuni possono piacere le interpretazioni di Toscanini, ad altri no, ma la performance della NBC Symphony è veramente notevole; l'orchestra di lì a tre mesi sarebbe stata sciolta, quindi il loro modo di suonare racchiudeva tutta la loro tensione.
La registrazione mono su nastro da 30 pollici/secondo fornisce un basso di una vivacità eccellente e il diaframma del microfono, estremamente sensibile, cattura tutta la "spazialità della Carnegie Hall nei fortissimo dell'orchestra (sfortunatamente i microfoni a condensatore non possono captare il suono così).
Durante le prove il maestro gridò all'orchestra "non suonate come se doveste grattare la schiena ad un maiale col contrabbasso!". Da qui in poi le note di basso suonano in effetti diverse, più tese e vibranti, aumentando la tensione dell'intera esecuzione.

Riprodurre la performance del genio al suo meglio è il mio obiettivo assoluto. Io costruisco i miei microfoni e questa è una parte della mia ricerca per il miglior modo di riprodurre le registrazioni.

(*) "Un Ballo in Maschera" fu registrata il 17 e il 24 Gennaio del 1954 con la NBC Symphony Orchestra alla Carnegie Hall. I dischi pubblicati includono RCA 60301 (Vol 59, 2 dischi) e Memories HR 4146/7 (2 dischi).

TNT-Audio >
C'è un'altra grande diatriba nella riproduzione audio: è più importante raggiungere la fedeltà assoluta al suono registrato o ottenere il coinvolgimento emotivo dell'ascoltatore?

Kondo San >
Per me i due aspetti sono ugualmente importanti. Talvolta i sensi e la sensibilità dell'uomo possono crescere se propriamente stimolate. Si suppone che i costruttori di hi-fi offrano proprio questo tipo di stimoli ai loro clienti.

Se qualcuno che è un buon tecnico e gli piacciono le cose teoriche si mette a fare il progettista per un costruttore audio, le sue scelte saranno sbagliate. La musica non è solo un aggregato di suoni frammentati, ma ha anche una qualche forza magica che smuove i nostri sensi. La stessa cosa deve essere applicata alla riproduzione del suono.

Recentemente ho avuto occasione di ascoltare dal vivo un artista nativo Americano. Usando solo un tamburo e la sua voce, l'artista realizzava diverse espressioni delle sue emozioni e mi ha affascinato molto. Se riusciamo a costruire componenti hi-fi che possano riprodurre le performance dell'artista perfettamente, i sensi dell'ascoltatore potranno migliorare interessandolo di più alla musica.

TNT-Audio >
Usando condensatori in carta e olio si crea un soundstage molto speciale, realistico e profondo, ma se si fa un confronto diretto tra un condensatore C/O e un semplice filo di rame si realizza subito che il condensatore sta solo colorando, cioè modificando il suono.
È d'accordo con questi risultati, sperimentali ma soggettivi, e pensa che sia corretto usare questo tipo di componenti "coloranti"?

Kondo San >
Molti costruttori di condensatori sono interessati a rendere i loro prodotti sempre più economici mantenendo stabili le prestazioni, e venderne grandi quantità. I condensatori per audio dovrebbero suonare bene ma i costruttori audio non ne comprano in grandi quantità. Quindi i costruttori di condensatori non si curano molto di noi. Componenti in mylar riproducono, qualche volta, i suoni impulsivi della batteria o dei piatti in modo "esagerato" rispetto al normale. È il cosidetto suono "molto veloce", ma essi deformano la voce umana in quella di un robot.
Un amplificatore che non usasse condensatori potrebbe essere l'ideale, ma anche gli ampli accoppiati in DC hanno i condensatori nella sezione d'alimentazione ed eliminare VERAMENTE tutti i condensatori è virtualmente impossibile.

Questo potrebbe non essere molto conosciuto ma in realtà i condensatori sono usati anche nello stadio d'ingresso del convertitore DA (sebbene il segnale entrante non contenga componenti DC) e questi hanno una grande influenza sulla qualità del suono. I condensatori esistenti potrebbero essere considerati come un impiccio necessario.

Alla Audio Note Giappone facciamo ricerca su condensatori che non influenzino la qualità sonora ed abbiamo deciso di costrurci in proprio i condensatori in mdo da risolvere i problemi esistenti, anche se ciò è abbastanza costoso. I nostri condensatori KSL vengono ora impiegati sia nei nostri amplificatori che nei crossover dei nostri diffusori.
I condensatori nei crossover sono usati principalmente come filtri bypass e pensiamo, con questi condensatori, di aver eliminato la colorazione del suono, specialmente se confrontati con i condensatori elettrolitici e con quelli in mylar. Le differenze possono essere riconosciute istantaneamente. Con i KSL arriviamo un passo più vicini al famoso "filo con guadagno".

TNT-Audio >
Perchè ha scelto di lavorare solo con i tubi?

Kondo San >
I tubi lavorano con 1/10 della corrente con cui lavorano i transistor e con tensioni 10 volte più alte. Grandi correnti significano grandi campi magnetici e la mutua induttanza dei componenti dell'ampli può riflettersi negativamente sulla qualità sonora. Le basse correnti tipiche dei tubi sono una delle ragioni per le quali uso le valvole.
Inoltre le alte tensioni di lavoro possono accelerare il movimento degli elettroni migliorando il suono. I tubi con efficienza elevata non sono però di mio gusto.

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Cosa cerca in un tubo?

Kondo San >
Principalmente una buona qualità sonora. Penso che il suono gentile (dei tubi) ci aiuti a riconoscere la realtà. Nella sinfonia n. 6 di Tchaikovsky ci sono passaggi dove i corni francesi suonano delle note a bassa frequenza ad un livello molto basso. Sono abbastanza importanti nelle particolari immagini della sinfonia, e il pezzo suonerà significativamente differente senza quelle note. Io credo che i tubi possano riprodurle meglio di qualsiasi altro tipo di componente e questa è la "raison d'etre" dei tubi a vuoto.

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Quali caratteristiche, tecniche e sonore, specifiche presentano i suoi trasformatori con conduttori in argento rispetto a quelli normali?

Kondo San >
Quando ero giovane lavoravo per una grande compagnia discografica e sviluppavo le attrezzature di registrazione per i loro studi. Allora notai il caratteristico "sound" dei registratori Europei quali Neumann e Studer.
Specialmente il suono dello Studer era per me indimenticabile a causa dei suoi alti dolcissimi. Dopo aver studiato il registratore, dedussi che le chiavi del suo suono eccellente erano i trasformatori e il Permalloy usato nelle sue testine.

Subito dopo aver fondato Audio Note, mi concentrai sullo sviluppo di buoni trasformatori. Fortunatamente potevo ottenere materiali di qualità, come quelli usati negli Studer, ma presto capii che non potevo arrivare al livello degli Studer con i miei trasformatori di allora.
Mentre cercavo di migliorare, mi venne in mente l'idea di usare i fili d'argento. All'inizio non mi aspettavo molto, ma il risultato fu semplicemente incredibile. L'alta distorsione e la bassa risoluzione tipiche dei trasformatori esistenti non c'erano più e i nuovi trasformatori suonavano magicamente dolci!

Recentemente ho fatto un altro miglioramento ai miei trasformatori con la "tecnologia KSL." Questa nuova tecnologia ci permette di abbassare la distorsione intrinseca del conduttore d'argento e il miglioramento sonoro è valutato molto positivamente dai clienti e dalla stampa.
Il mondo dell'audio analogico è sconfinato e ci sono molte cose che devo ancora sviscerare.

TNT-Audio >
Qual'è l'effetto dell'invecchiamento dei materiali e qual'è la ragione fisica per questo effetto?

Kondo San >
Sia che siano di argento o di rame, tutti i conduttori ricevono uno stress meccanico considerevole quando vengono trafilati. Il trattamento di tempera viene utilizzato per ripristinare lo stato delle molecole del materiale scaldando e quindi raffreddando nuovamente il materiale prevenendo ogni ossidazione.
Sfortunatamente i trattamenti di tempera esistenti non sono perfetti per ripristinare lo stato originale delle molecole. I cavi, comunque, si ripristinano da soli quando lasciati riposare, nelle giuste condizioni, per un periodo molto lungo, diciamo 30 anni. In effetti qualsiasi cavo può suonar bene se invecchiato così tanto.
In modo abbastanza curioso, i materiali plastici termoformati come i CD ed i dischi in vinile suonano meglio quando sono stimolati da un raggio laser o da una puntina.

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Cosa pensa delle nuove tecnologie, SACD/DVD-Audio e Multi-canale?

Kondo San >
Non ho provato SACD e DVD-Audio. Piuttosto sono interessato a preservare l'enorme eredità del passato. La tecnologia multi-canale non è di mio gusto perchè mi sembra che indebolisca il nostro senso dell'immaginazione. Ogni volta che ascolto il terzo atto de "La Traviata" di Toscanini (registrata nel 1946), il palcoscenico si espande nella mia mente e i violini suonano melodie da ognuno dei due lati, talvolta suonando le stesse note quasi a spiegarmi le singole scene.

TNT-Audio >
Ha programmi per muoversi in qualcuna di queste direzioni?

Kondo San >
Prenderò in considerazione le nuove tecnologie seriamente solo quando i loro problemi intrinseci verranno risolti, e questo prenderà ancora un bel po' di tempo. Sono contro lo sfruttare queste tecnologie in breve tempo - proprio come sta avvenendo per le camere digitali e i personal computers.

Per gentile concessione di Kondo San di Audio Note Japan per TNT.

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Traduzione Inglese: Hiroshi Iwata - HTML: Paolo Saggese
Traduzione Italiano: Giovanni Aste