Inter.Vista a Fabio Serblin della Fase Evoluzione Audio

di Lucio Cadeddu

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LC >
Il mercato HiFi in Italia vive una condizione piuttosto anomala: a fronte di una situazione di crisi e di calo d'interesse del pubblico nei confronti dell'Audio di qualità, continuano ad essere importati nuovi prodotti (settori trainanti: valvolari e diffusori) spesso ingiustificatamente costosi e destinati a pochi fortunati.
Ritengo che nella situazione attuale sarebbe più opportuno impegnarsi a proporre la cultura dell'Audio di qualità ad un pubblico più vasto portando così nuova linfa vitale nel mercato.
Qual'è la Sua opinione in proposito ?

FS > Se continuano ad essere importati nuovi prodotti a fronte di una crisi di mercato che certamente esiste significa che questi nuovi prodotti vengono comunque assorbiti dal mercato oppure che coloro che li importano hanno fatto dei calcoli sbagliati e che presto se ne accorgeranno; con la conseguenza che i suddetti prodotti avranno vita breve sul mercato. L'attuale fortuna dei prodotti valvolari risiede, credo, in almeno due ragioni :
Primo, le riviste del settore hanno fatto e stanno facendo una campagna di informazione e promozione del mondo valvolare trattando la storia e la riscoperta della tecnica valvolare. Certamente questo stimola una maggiore attenzione e curiosità del pubblico verso i prodotti valvolari.
Secondo, gli apparecchi valvolari hanno indubbiamente un fascino particolare ed un "calore" (inteso come sensazione generale mediata dall'oggetto ) che il prodotto più tecnologico a stato solido certamente non ha. Inoltre la linea di demarcazione, a volte non chiara o inesistente, tra un prodotto a stato solido di "consumo" ed uno "hi-end", nel caso del valvolare è riconoscibile all'istante per ovvie ragioni. Quindi è più facile, specialmente per i nuovi appassionati, identificare il prodotto "esoterico", ovvero la più alta qualità, con il prodotto valvolare. Per quanto riguarda il costo dei prodotti valvolari in genere ritengo che alcuni siano pienamente giustificati, considerando peraltro che si tratta di produzioni di piccolo cabotaggio, mentre altri rappresentino un'offesa al buon senso.
E' evidente che in un regime di libero mercato è perfettamente funzionale l'esistenza di un amplicatore da 500 milioni come lo è, in altro settore, la Ferrari Testarossa solo che in questo caso le differenze con un prodotto più comune sono maggiormente visibili e "sperimentabili " da chiunque.
Proporre la cultura dell'audio di qualità è senz'altro opera meritoria e credo che l'iniziativa dell'APAF riguardo la pubblicazione su "Il Giornale" di un articolo divulgativo sia un passo concreto in questa direzione.

LC >
Pur avendo a disposizione un'offerta nazionale piuttosto ampia di prodotti Audio di qualità estremamente concorrenziali, l'audiofilo italiano continuua a mantenere il suo carattere esterofilo, acquistando prodotti esteri il cui prezzo, per motivi diversi (tasse, trasporti e...ricarichi), è spesso doppio quando non triplo rispetto al Paese d'origine.
Intravede una possibile soluzione ? Esistono delle responsabilità se ora siamo in questa situazione ?

FS > Fino a pochi anni fa di prodotti hi-fi o hi-end italiani non ne esistevano proprio (salvo qualche meteora). Da qualche anno a questa parte la situazione sta velocemente cambiando e sono certo che, pazientando e costruendo prodotti validi, le soddisfazioni arriveranno. Del resto mi sembra giusto che noi si debba soffrire un po' per contrastare prodotti americani o inglesi che vantano una lunga e consolidata tradizione. Non esiste quindi la responsabilità di nessuno se il prodotto italiano è ancora un po' snobbato ma è semplicemente il pedaggio che, noi costruttori, dobbiamo pagare per costruirci una reale consistenza e credibilità. Voglio aggiungere che, al momento attuale, alcuni marchi italiani si sono meritati un notevole successo sia in patria che all'estero.

LC >
FASE Evoluzione Audio si occupa principalmente di amplificazione. Osservando il revival di prodotti costruiti 40-50 anni fa e recentemente anche reintrodotti sul mercato (McIntosh, Marantz etc.) vien da credere che la ricerca nel campo dell'amplificazione HiFi negli ultimi decenni non abbia compiuto passi davvero significativi.
Secondo lei è una moda passegera o c'è di più ?

FS > Fase evoluzione audio si occupa ora anche di diffusori avendo presentato al TOP AUDIO 96 il nuovo originalissimo diffusore ARIA e la nuova serie (tre modelli) di diffusori AMB ( nuovo produttore italiano ) di cui FASE cura la distribuzione.
Il revival dei prodotti di 40-50 anni fa è un fenomeno puramente commerciale e quindi transitorio. La ricerca nel campo dell'amplificazione ha fatto significativi passi in avanti negli ultimi venti anni sia per il notevole progresso dei componenti elettronici sia per la sperimentazione di topologie circuitali più lineari e veloci.

LC >
Con l'avvento delle nuove tecnologie parrebbe che anche l'Audio di qualità sia destinato ad essere inglobato in una visione multimediale dove TV, Home Theater, computer e HiFi convivranno insieme. Qual'è la posizione della FASE relativamente al multimediale ?

FS > La naturale evoluzione dei sistemi audio e video vedrà necessariamente una sempre maggiore integrazione ed il computer governerà tutte le funzioni. Affronteremo, strada facendo, questa evoluzione cercando di mantenere la nostra identità.

LC >
Le ultime domande sono legate alle due precedenti: rientra nei progetti futuri della FASE produrre elettroniche valvolari ? C'è in cantiere un progetto di apertura all'Home Theater ?

FS > Non rientra nei nostri programmi costruire elettroniche valvolari di alcun genere.
Aspettiamo che venga definito lo standard europeo per il "teatro in casa" e poi decideremo sul da farsi.

Cortesemente Fabio Serblin per TNT.
Copyright © 8 Ottobre 1996 Lucio Cadeddu

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