Inter.vista a Kostas Metaxas della Mas Metaxas Audio

di Lucio Cadeddu

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LC >
Molti audiofili e progettisti HiFi credono che molto sia stato già fatto e detto circa preamlificatori ed amplificatori ad uso audio HiFi.
Non solo, ma c'è un trend (moda?) di riscoprire vecchi schemi e circuiti di, diciamo, 30-40 anni fa. Io credo che c'è sempre bisogno di nuove idee e che la ricerca in campo Audio non dovrebbe mai arrestarsi e ripetersi uguale a se stessa all'infinito.
Puoi raccontare ai nostri lettori qualcosa sulle ultimissime idee nuove nella progettazione di amplificatori HiFi?

KM >
Ogni cosa vecchia è nuova allo stesso tempo! Non penso che questo sia un concetto nuovo.
Ogni generazione pensa sempre di aver re-inventato la ruota ma ovviamente così non è.
Per quanto riguarda la progettazione Audio ci sono molti modi per un Ingegnere/Progettista per disegnare un circuito - combinazioni di tecnologie, dispositivi o modi nuovi di usare tali dispositivi.
Riferendomi a progetti valvolari, la' realmente non c'è niente di nuovo - infatti la gran parte dei super preamlificatori valvolari non sono altro che dei Mc Intosh C33 con migliori componenti!
Gli altri progetti sono copie di amplificatori differenziali per oscilloscopi o persino circuiti *buffer* puri e semplici. Dove i progettisti più intelligenti hanno deviato da queste strade ben note è nell'incorporare alcune idee nuove quali stadi d'alimentazione di tipo switching o integrazione con componenti a stato solido per creare degli ibridi.
Questi progetti sono legittimi poichè i componenti di oggi sono molto diversi da quelli d'epoca - basta non oltrepassare il buon senso, quando vedi dei progettisti che si autocostruiscono a mano i propri condensatori carta-olio. Osservo tutto questo piuttosto divertito.
C'è una certa euforia nel trapiantare una tecnologia degli anni '20 che suona un po' come Time Machine di H.G. Wells.
Non c'è niente di sbagliato in tutto questo così come non c'è niente di sbagliato nell'ammirare sia l'arte classica che quella moderna.
A me piace ascoltare Maria Callas da un sistema a rulli Edison! Mi trasporta indietro a tempi più genuini.
Alcune idee nuove? Da dove comincio? Per non annoiare i lettori consiglio di dare un'occhiata al mio sito www www.metaxas.com.au dove queste cose sono spiegate in dettaglio.
Tenete conto che molte novità sono in arrivo, state sintonizzati.
Giusto per riassumere brevemente il mio pensiero sulla progettazione:

  1. Fare a meno dei condensatori. Questi sono i componenti più insidiosi e veramente sono responsabili del *suono transistor* che, appunto, altro non è che il suono di condensatori scadenti!
    Come facciamo noi nei nostri progetti? Semplice, progettiamo i circuiti senza condensatori! Dove siamo obbligati ad usarli utilizziamo il nostro nuovo concetto di *condensatori di disaccoppiamento* - isolandoli con una resistenza così che abbiano una impedenza ben definita all'interno del circuito.
  2. Cercare sempre le soluzioni più semplici e logiche. MAS è stata una delle prime a progettare circuiti audio con il percorso del segnale più breve possibile. Nella nostra nuova serie tali distanze sono ancora più brevi che in passato!
  3. Conoscere il *carattere sonoro* dei componenti che si usano in modo tale da poter eliminarne o correggerne i difetti progettando in modo intelligente (altrimenti come potrebbe un eccellente Champagne provenire da vini così scadenti ? - vedi il mio articolo *Trip to the Grande Marques* nel sito www.vive.metaxas.com.au).
  4. Imparare il linguaggio della Musica e verificare che i circuiti non siano da ostacolo per essa. Come la nostra sensibilità migliora con l'età riusciamo a comprendere meglio le sfumature delicate della Musica - ecco perchè Picasso era un Artista migliore a 60 anni piuttosto che a 30.

LC >
Parlando di tendenze, come vedi l'approccio minimalista degli audiofili giapponesi e francesi (che sta diventando molto popolare un po' ovunque) dell'accoppiare amplificatori di bassa potenza (3-5 Watts) con diffusori ad altissima efficienza?

KM >
Prima di rispondere, ricordati che è stato un certo *franco-giapponese* Jean Hiraga a diffondere questo in Europa per mezzo della rivista La Nouvelle Revue du Son.
Ritengo che sia un buon trend perchè è più facile progettare e costruire un amplificatore di bassa potenza che suoni in modo eccezionale piuttosto che uno ad alta potenza.
Il nuovo IKARUS mk5 si avvataggia di questo e dovresti provare a sentirlo in comparazione con un ampli a valvole del tipo single-ended. Saresti molto sorpreso!
Inoltre credo che i diffusori in commercio siano comunque troppo inefficienti ma non nel senso *forte*, della macro-dinamica, quanto nel senso della risoluzione a basso livello. Si migliorerebbe il livello generale dell'Hi-end se la risoluzione a basso livello aumentasse - questo è il grande naturale vantaggio degli elettrostatici poichè sebbene siano tradizionalmente poco efficienti e poco pratici nella riproduzione delle *macro-informazioni* (Musica ad alto volume), la capacità introspettiva a basso livello consente loro di aumentare il gap dinamico a bassi volumi d'ascolto.
Tutti i progettisti si stanno rendendo conto che per migliorare le performances globali non è tanto importante ciò che succede ad alto livello quanto quello che c'è a basso livello.
Il rumore, le interferenze RF etc. mascherano questo tipo di informazioni. Non appena riesci ad eliminare tutto ciò, voilà! il suono guadagna in dinamica in modo sorprendente.
Ho sempre prestato attenzione a questi fattori perchè i miei strumenti di lavoro - giradischi Goldmund Reference e registratori Stellavox con microfoni B&K - mi permettevano di apprezzare le più piccole differenze.

LC >
Una vecchia storiella afferma che un amplificatore a valvole da 60 watts suoni più *forte* del suo corrispondente a transistors. Dove sta la verità secondo la tua esperienza?

KM >
La verità è che non è il dato della potenza ad influire quanto il modo in cui l'amplificatore interagisce coi diffusori. La maggior parte degli amplificatori a valvole sono capaci di riprodurre molte informazioni a basso livello e per questo motivo sembra che suonino più forte.
Inoltre, molti amplificatori a stato solido suonano male semplicemente perchè i progettisti non sanno come usare al meglio i transistors e perchè raramente hanno sentito un suono *dal vivo*. Potrei quasi dire che persino un cattivo ampli a valvole può suonare *musicale* mentre un cattivo ampli a transistor suona come un *escremento* (turd) ben lucidato.
Ho scritto molte cose sull'argomento *valvole contro transistors* nel mio sito.
Lasciami aggiungere inoltre che i progettisti di ampli a stato solido non sono così fanatici per quanto riguarda la scelta e la selezione dei componenti. Questo perchè è molto più facile reperire (pessimi) componenti a basso voltaggio mentre quelli ad alto voltaggio sono molto più difficili da trovare per cui, normalmente, sono di qualità superiore.
Con apparecchi a stato solido una scelta sbagliata dei componenti fa suonare il tutto molto *compresso* e *ruvido*.

LC >
Perchè, secondo te, i valvolari vanno così di moda ?

KM >
Gli amplificatori valvolari sono così di moda perchè i Cinesi (che probabilmente sono tra i più grossi acquirenti) ne producono a tonnellate, che puoi acquistare per 100 dollari!!! Non c'è niente di sbagliato in tutto questo poichè rende il valvolare accessibile a tanta gente ed io spero che questa gente si rivolgerà ai miei prodotti in futuro.
Non tutti i progettisti vogliono però avere a che fare con le valvole o hanno le capacità o il tempo di farlo.
Circa tre anni fa mi sono sentito un po' stupido al Penta Show perchè probabilmente ero l'unico ad esporre apparecchi a stato solido!

LC >
Credo che uno dei campi della ricerca audio dove si possa fare ancora molto sia quello dei diffusori. Progetti strani e fantasiosi a parte, sembra che gli altoparlanti non abbiano subito grandi cambiamenti negli ultimi 30 anni e il 90% del mercato è costituito da diffusori dinamici convenzionali.
I materiali sono cambiati ma l'approccio è sempre lo stesso. Come vedi la situazione? C'è ancora spazio per idee e progetti nuovi?

KM >
Sono d'accordo con te. Ma sono felice di dire che un nuovo progetto Mas sta per essere realizzato: si tratta del nostro brevetto *Electrostatic Ribbon* (nastro elettrostatico). Questa nuova tecnologia muove il concetto di elettrostatico in una nuova dimensione.
Prima di tutto il progetto ER è di almeno 6 dB più efficiente di un convenzionale elettrostatico e non presenta il tipico effetto della ridotta finestra d'ascolto di cui tutti gli elettrostatici soffrono.
Non posso dire altro su questo progetto se non che rappresenta un enorme passo avanti in questo tipo di tecnologia. Mas offrirà componenti ER per il mercato OEM (Original Equipment Market, ndT) per quei costruttori che vogliono progettare diffusori ibridi.

LC >
Una delle domande più frequenti è legata alla riproduzione di una credibile scena sonora in ambiente domestico. Gli audiofili si lamentano di quanto sia difficile ottenere una buona immagine con due soli diffusori e molti di loro guardano con interesse alle nuove tecniche DSP (surround) sperando di ottenere così ciò un sistema stereofonico convenzionale non è in grado di dare.
Io credo che due diffusori siano *necessari e sufficienti* per ricreare un soundstage realistico e che il risultato finale dipenda in larga parte dalle incisioni e dall'ambiente d'ascolto.
Qual'è la tua opinione in proposito? Cosa dobbiamo realisticamente aspettarci dalla tecnologia DSP?
La riproduzione stereofonica è arrivata ad un bivio ?

KM >
Il DSP non è necessario. Il mio integrato entry-level Icarus con un paio di minimonitors dissiperebbe ogni dubbio sul fatto che si possa ottenere un eccellente effetto olografico con la semplice stereofonia.

LC >
Mas è ben conosciuta per produrre amplificatori e pre di elevata qualità. Ora state produceno anche elettroniche digitali, diffusori e cavi.
Potresti svelare alcuni progetti segreti ai nostri lettori?

KM >
Alcune nuove cose che vedranno la luce in Agosto:

  1. Anteprima mondiale del *Nastro elettrostatico*. Una gamma di pannelli elettrostatici a nastro per il mercao OEM, sia full-range che per medio-alti e alti. Inoltre, ovviamente, la nostra gamma di ibridi con tale tecnologia.
  2. Versione upgraded delle Emperor e Czar, diffusori elettrostatici aggiornati secondo la tecnologia ER.
  3. Nuova gamma di amplificatori migliorati nell'erogazione di corrente e con un nuovissimo tipo di cabinet: costruito come una *Ferrari* con telaio in acciaio ed un guscio in resina epossidica caricata con polvere di marmo.
  4. Cavi che abbassano la soglia del rumore in modo drammatico, offrono uno schermo anti RF ed antimagnetico totale ed utilizzano il rame più veloce disponibile: oltre 1 GigaHz per chilometro!
  5. Meccanica CD con braccio *custom-made*, trazione a cinghia (in collaborazione con Pierre Lurnè di AudioMecca).
  6. Un giradischi di riferimento, con lo stesso materiale per i cabinet degli amplificatori per oltre 100 kg di peso ed un integrato Mas Iraklis per pilotare il motore utilizzando una sorta di *Alimentazione isolata dalla rete* tipica della Mas.
  7. Un nuovo sito Web con musica su CD di livello audiophile direttamente downloadabile dalla Rete.
  8. Un convertitore migliorato con Gate Arrays più veloci e decodifica HDCD - Upgradabile al presente MASDAC!

Cortesemente Kostas Metaxas per TNT.

Copyright © 1997 Lucio Cadeddu

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