Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 26/11/2022 - 3/12/2022

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  1. Sui giradischi portatili
  2. Sui giradischi portatili - 2
  3. Lettore CD
  4. Scelta diffusori
  5. Consiglio musicale
  6. Abbinamento Indiana Line-NAD
  7. Aiuto su modifica cavo
  8. Consiglio musicale 2
  9. Sonus Faber Lumina II, Linn LK240, Lejonklou Kikkin 2
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Sui giradischi portatili
Caro Sig. Lucio, a margine dell'
articolo sui 60 anni dell'AudioTechnica, la rendo edotta del fatto che esistevano, io li ho avuti, mangiadischi che leggevano a due velocità 33 e 45 giri, con commutatore, naturalmente solo vinili da 7 pollici. 33 giri da 7 pollici, esistevano prevalentemente con registrazioni di musica classica e musica Jazz...
Cordialmente la saluto.
Adriano - E-mail: adrianofedele431 (at) gmail.com

LC
Caro Adriano,
sì, certo, esistevano i 33 giri da 7 pollici, ma io mi riferivo agli LP veri e propri che, ovviamente, un mangiadischi non poteva suonare. Mi immagino la qualità sonora di simili attrezzi, ho ricordi da bambino del suono citofonico dei mangiadischi a 45 giri, e tanto mi basta! Vedo che oggi quei vecchi tortura-dischi hanno un certo mercato nel mondo del collezionismo vintage/modernariato e spuntano quotazioni in crescita (sui 150/200€ per un “Penny”). Non ne ho visto di nuovi ma non mi stupirei se qualche genietto del marketing non sfruttasse l'onda lunga del vinile per proporre anche qualche riedizione di questi componenti. Esistevano anche dei mangiadischi/giradischi per auto, principalmente diffusi negli Stati Uniti, chissà se non riappariranno pure questi, mi aspetto di tutto ormai!
Grazie per la segnalazione,
Lucio Cadeddu

Sui giradischi portatili - 2
Ciao direttore!
Lo so io a cosa serve un giradischi portatile! Se segui la pagina Istagram di "Dust&Grooves" li vedrai in azione: essenzialmente servono per fare digging di vinili anche nei posti più improbabili e, con quello che se ne può ricavare quando si scovano gemme rarissime, il gira portatile ha tanto senso :-)
Un abbraccio!
Marco - E-mail: marco.vivian (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
sul mercato esistono decine di giradischi portatili, persino più comodi di questo AudioTechnica di cui all'
articolo già citato. Ad esempio tanti (Lenco, Ion, Auna etc.) hanno persino la forma di valigetta, certamente più utile, pratica e sicura da portare in giro per fiere di vinili usati, onde testarne la qualità. Sono molto dubbioso sul fatto che ascoltare i vinili usati in questo modo dia una reale percezione dello stato d'uso, anche perché non ci si può mettere ad ascoltarli per intero, e magari l'LP è danneggiato in zone invisibili dove magari non si va a indagare. I primi solchi non è detto che siano significativi e un ascolto random di qualche porzione di traccia non è detto che sia rivelatore. Comunque, molti di questi giradischi portatili fanno persino il ripping del vinile, cosa che il Sound Burger non fa. Pertanto, il mio dubbio resta: cui prodest? Quella di AudioTechnica è - secondo me - una semplice operazione di marketing e, da un colosso del genere, per i 60 anni di storia, mi sarei aspettato qualcosa di più. Che so, magari un'edizione limitata di una delle loro tante belle testine...
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Lettore CD
Salve ragazzi,
avrei bisogno di un vostro suggerimento. Devo comprare un lettore CD per l'impianto HiFi. Ho provato a cercare in rete (Amazon compreso), ma intorno ai 100 euro trovo solo apparecchi che mettono una pausa tra una traccia e l'altra. Per dire, in un disco live si sentirebbe uno stacco di un secondo o più, a seconda della lettore in questione, quando si passa da un brano all'altro. A parte lo sbigottimento di come sia possibile una cosa del genere, visto che prima le case costruttrici non avevano di questi problemi, sapreste voi darmi qualche modello che non abbia questo difetto? Ribadisco che vorrei spendere sui 100 euro, 150 al massimo.
Grazie per la disponibilità, come al solito,
Emiliano - E-mail: paggio83 (at) gmail.com

LC
Caro Emiliano,
le pause tra una traccia e l'altra di un live magari sono presenti nel disco, altrimenti mi sembra strano che il lettore CD se le inventi di sana pianta. Ho dei CD live dove tra una traccia e l'altra c'è uno stacco, proprio perché è stato registrato così. Poi c'è il problema del budget a disposizione, che è troppo basso. A quel prezzo un lettore CD tradizionale non lo trovi, magari si trova qualche lettore DVD. L'unica cosa, forse, è cercare un lettore CD tradizionale usato, di marchio noto. Prova a dare un'occhiata al mercato dell'usato e seleziona una rosa di candidati (vedi Pioneer, Denon, Yamaha, NAD, Rotel etc.) e magari sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta diffusori
Buona sera, leggo spesso vostri articoli sul sito e li trovo interessantissimi. Vi contatto per un consiglio, sto per trasferirmi e in casa nuova il mio impianto verrà posizionato in una stanza di circa 50mq con il soffitto che arriva fino a 6 metri. Le mie conoscenze e competenze sono un po' limitate, quindi chiedo a voi. Ho un ampli che ha 125 watt per canale, quali sono i diffusori più azzeccati per una stanza di queste dimensioni?
Il mio budget è di circa 1000€, il mio rivenditore di fiducia mi ha proposto delle Focal 826, ma sono anche propenso ad acquistare un usato.
Vi ringrazio per il tempo che mi dedicate.
Alberto - da Facebook

LC
Caro Alberto,
nella tua richiesta purtroppo mancano alcune informazioni fondamentali, ad esempio la composizione dell'impianto (i watt dell'amplificatore sono un dato inessenziale) e la struttura della sala d'ascolto. In più, mi sarebbe piaciuto capire che tipo di musica ascolti e se hai delle preferenze per certi parametri d'ascolto o per altri. Certo, le Focal che ti hanno proposto sono ottime, ma le alternative in quella fascia di prezzo sono illimitate. Con questo budget, mi pare di capire intorno ai 1000€, l'idea di guardare nell'usato non è malvagia, l'ambiente è grande e servono diffusori di una certa importanza, secondo me. Vedi se trovi un rivenditore che ha un buon assortimento di usato, da scegliere tra i modelli da pavimento. Prova a farti un'idea e magari sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio musicale
Salve redazione, vorrei consigliare questo disco che mi è capitato casualmente sotto mano, a mio parere perfetto sotto tutti i punti di vista
www.youtube.com/watch?v=6H4h787c8Nk
Luca - da Facebook

LC
Caro Luca,
grazie anche a te per la segnalazione musicale, purtroppo però il video non è più disponibile!
Lucio Cadeddu

Abbinamento Indiana Line-NAD
Buongiorno, avrei bisogno di un consiglio. Qualcuno ha mai provato l'abbinata Indiana Line con NAD? L'ampli in questione sarebbe il c368 e i diffusori le Indiana Line Tesi 661. La stanza è una trentina di metri quadri e il punto d'ascolto è 2 metri dai diffusori. I diffusori starebbero a 1.30 di distanza tra loro è 20 cm dalla parete. Le Indiana Line hanno il basso reflex posto sotto la torre quindi non ci dovrebbero essere problemi. Sento dire che i NAD suonano piuttosto caldi e non vorrei che con le Indiana Line ci siano solo bassi e si perda il suono nitido, allo stesso tempo sia le casse che l'amplificatore mi piacciono molto.
Grazie a tutti,
Fabio - da Facebook

LC
[Diffusori Larsen 4.3 finitura bianca]
Caro Fabio,
non vedo alcun problema nell'abbinare un amplificatore NAD a dei diffusori Indiana Line. Questa storia che i NAD suonino caldi, che è saltata fuori anche la settimana scorsa, è una delle tante leggende metropolitane che circolano sul web. In generale non sono aggressivi, questo possiamo dirlo, ma da qui a dire che possano peccare in nitidezza o definizione in gamma alta ce ne passa. Tra l'altro, tutte le elettroniche moderne pian piano hanno virato verso tonalità più aperte, quindi direi che il tuo timore è assolutamente infondato. Semmai, il problema vero è la distanza reciproca tra i diffusori, troppo ridotta per un ambiente così ampio, e la distanza dalla parete posteriore, insufficiente e potenzialmente portatrice di un bel rigonfiamento in gamma bassa e medio-bassa. In tali condizioni questi diffusori potrebbero essere un po' troppi generosi in basso. Opterei per dei diffusori più piccoli, o se il budget lo consentisse, dei Larsen, che sono fatti apposta per suonare addossati alla parete posteriore. Tra l'altro, ora sono disponibili in tantissimi colori diversi, proprio per mimetizzarsi il più possibile in ambiente domestico. Purtroppo questo problema della parete posteriore così vicina è frequente e mal affrontato dai vari costruttori di diffusori, eccetto Larsen e pochi altri, appunto. Riflettici un po' e sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Aiuto su modifica cavo
Carissimo Lucio,
seguo ancora sempre TNT e ti ringrazio per il lavoro. Ho appena fatto un acquisto per l'ascolto in cuffia, SPL Phonitor X. Ascolto prevalentemente con cuffia Beyerdinamics Amiron con cavo. Il cavo in dotazione è rotto nel punto di innesto con il jack da 6,35. Ho quindi sostituito il jack e ho visto che ci arrivano quattro fili, e allora mi sono posto la domanda: posso sostituire questo jack con un XLR da quattro poli, come da uscita cuffia Phonitor, migliorando presumibilmente la prestazione? Tecnicamente non credo ci siano problemi, ma potrebbe sfuggirmi qualche cosa e fare danni.
Mi farebbe piacere un tuo parere.
Grazie comunque.
Ciao
Roberto - E-mail: roberto.dellacqua (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
non credo che si possa collegare in bilanciato una cuffia che è nata sbilanciata, senza avere informazioni aggiuntive. Fossi in te non farei esperimenti e terrei tutto originale di fabbrica, cavo e collegamenti compresi. È vero che i cavi sono quattro, due positivo e due negativo per ogni auricolare, ma bisognerebbe poi vedere come questo cablaggio viene implementato dentro la cuffia. Infatti, molte cuffie non possono essere pilotate in modo differenziale (così si chiama, non essendo un vero e proprio bilanciato) senza modifiche, proprio per via del modo nel quale sono cablate internamente. Senza questa informazione indispensabile eviterei esperimenti, a meno che non trovi in qualche forum qualche possessore della tua cuffia che abbia già provato questo tipo di modifica. In tutta sincerità, non sono neanche sicuro che ne avresti benefici sensibili in termini di qualità percepita.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Consiglio musicale
Salve le ho scritto più di una volta e lei è sempre stato così gentile e paziente da rispondermi e di questo gliene sarò sempre grato, stavolta le scrivo per condividere con lei e se vorrà con i suoi lettori un consiglio musicale: l'artista si chiama Sufjan Stevens (l'ho scoperto grazie al suggerimento di un podcast di un noto critico musicale che seguo settimanalmente) mentre la canzone si chiama For the Widows in Paradise, For the Fatherless in Ypsilanti tratta dall'album Michigan. Soprattutto in questo momento pieno di cose brutte ritengo che la musica la buona musica ci possa essere d'aiuto e di conforto.
Prima di lasciarla ne approfitto per dirle che ho accolto con favore la possibilità di fare delle donazioni attraverso PayPal, siete rimaste una delle poche realtà nel web (Wikipedia è una di queste) a mantenere quello spirito originario che fa della conoscenza libera e gratuita per tutti la propria bandiera, per cui se questo può aiutare a mantenere viva questa realtà ben venga.
Grazie ancora...
Riccardo - E-mail: riccardofranco71 (at) gmail.com

LC
Caro Riccardo,
grazie anche a te per la segnalazione musicale, che non conoscevo. Si tratta di un brano che risale al 2003, quasi 20 anni fa. Inserisco il
link al video di YouTube, di una versione unplugged, che hai omesso. E grazie per il supporto, l'idea di conservare lo spirito iniziale del Web può essere anacronistica o romantica, ma ci è sempre piaciuta. Non è facile restare indipendenti e continuare a rinnovarsi, ma noi ci proviamo, con l'aiuto e il sostegno di tutti!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Sonus Faber Lumina II, Linn LK240, Lejonklou Kikkin 2
Caro Direttore,
ti ringrazio per i consigli (
Vol. 1015 e Vol. 1016), che mi hanno molto aiutato nel raggiungere una soluzione soddisfacente. Avrei voluto provare nella mia stanza e con la musica che amo tutti i diffusori che mi hai suggerito di ascoltare, e anche altri che in passato hai recensito positivamente. In particolare, mi sarebbe piaciuto provare le Pylon Audio Opal 20, le Larsen 4.2 (ora 4.3), le Duevel Planets. Come comprenderai, non è stato possibile, pur essendo la cosa più sensata da fare.
Dovendo necessariamente adottare un diverso criterio, ecco cosa ho fatto. Ho escluso le KEF LS50 perché ho le più piccole KEF LSX e la loro impronta sonora non è quello che sto cercando. Le Elac perché ho pensato che avendo fissato un budget più che doppio avrei finito col restare con una montagna di dubbi, anche se mi fossero piaciute. Le Rega perché se le avessi comprate e non mi avessero convinto poi mi sarei trovato in enormi difficoltà nel cercare di rivenderle.
Pure le Dynaudio attive sono state escluse per ragioni che non hanno nulla a che fare con il loro suono, che non conosco. Alla fine, ho trovato delle Sonus Faber Lumina II a un buon prezzo (più o meno la metà del prezzo di listino, che è di 1500 euro) e le ho comprate. Hanno avuto delle ottime recensioni e in qualche modo mi hanno ispirato. Mi è andata bene.
Le ho messe su stands alti 70 cm, visto che è questa l'altezza che la Sonus faber sembra prediligere per i suoi diffusori da supporto. Nel frattempo, ho sostituito l'amplificazione con due vecchi Linn LK 240 mono ricappati da mani esperte, ottimi (collegati direttamente allo streamer, che ha il controllo del volume). Le Lumina II hanno proprio quello che cercavo, cioè quello che a me sembra un buon punto di equilibrio tra definizione e piacevolezza di ascolto. Sono prevalentemente dolci e facili, ma sanno anche essere analitiche. Insomma, non sono né brutalmente oneste né troppo superficiali e con i due ampli Linn vanno molto bene.
Poi ho avuto l'opportunità di provare un controllo del volume esterno (o pre mono-ingresso che dir si voglia) e il suono è ancora decisamente migliorato. Si tratta del Lejonklou Kikkin 2, non so se lo conosci. Sul sito del produttore si trovano molte cose interessanti e ricche di buon senso (ne allego a questo messaggio un esempio).
Con l'occasione, partecipo alla rilevazione dei volumi di ascolto: con l'app JBL per smartphone, normalmente picchi massimi di 85-86 dB dal punto di ascolto.
Un sentito ringraziamento per i tuoi utili consigli,
Raffaele - E-mail: raffaelemorello (at) gmail.com

LC
Caro Raffaele,
grazie per il feedback! Sono felice abbia trovato un eccellente compromesso tra le diverse esigenze. Ottime le Lumina, e ancor meglio se le hai pagate la metà del prezzo di listino! Non conosco il pre svedese che mi hai segnalato, ora appare come discontinued nel sito del produttore che, mi sembra di capire, è praticamente una one-man band, ovvero diretta emanazione di Fredrik Lejonklou. Ora realizzano un solo pre, in versione stereo o mono, ma a un costo nettamente superiore, siamo intorno ai 3000€. Forse il tuo pre costava troppo poco? Anche loro si saranno riposizionati in alto nel mercato, come tanti. Gli altri prodotti sono interessanti, e abbastanza costosi, magari valutiamo se sia il caso di provarne qualcuno, ci piacciono gli approcci non convenzionali.
Grazie anche per il riscontro sui tuoi livelli di pressione sonora, rientri perfettamente nella media degli audiofili, coi tuoi 85-86 dB nel punto d'ascolto. Come puoi vedere nella recensione di questa settimana i miei standard sono un pochino più impegnativi (picchi vicini a 105 dB nel punto d'ascolto, sono 20 dB in più del tuo standard, un'enormità). Per questo motivo i componenti HiFi che provo sono seriamente messi alla frusta, e di sicuro portati al limite delle loro possibilità, in condizioni che raramente dovranno affrontare in ambiente domestico condominiale. Tuttavia, sono convinto che solo in questo modo i difetti vengano messi ben in evidenza. A 85 dB sono bravi tutti ;-) ma il basso di Angel dei Massive Attack a 105 dB è una torture track che pochi si possono permettere. E quando un diffusore da 500€ la coppia ci riesce, c'è da alzarsi e fare un piccolo applauso. Attenzione: saper suonar forte non è necessariamente una qualità indispensabile, ma dice qualcosa sulla qualità deli altoparlanti e sulla serietà del progetto. A basso volume certe magagne non vengono fuori.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno direttore. Le scrivo per la seconda volta in questo 2022 per condividere la mia esperienza con altri lettori. Nella mia precedente
lettera (Vol. 1002) raccontavo della mia soddisfazione per l'acquisto dei finali Zerozone. Questa volta le racconto di un nuovo passaggio. Il mio pre B. More Companion, fedele compagno da vari decenni, ha avuto bisogno di essere revisionato. Per evitare di rimanere senza musica, ho seguito l'indicazione della rivista ed ho acquistato il pre passivo della Tisbury Audio, visto il costo direi più che abbordabile. Dopo qualche settimana di attesa, il piccoletto è arrivato. Subito collegato e ascoltato. Ed è stato veramente bello gustare questa accoppiata di piccoletti: grande palcoscenico, dettagli ben definiti, suono aperto e mai stancante.
Oltretutto super silenzioso e senza quei botti in accensione che il precedente pre mi faceva sentire. Per il momento è rimasto al suo posto come elemento fisso dell'impianto. Quando guardo il tutto mi stupisco di come le dimensioni dei tre apparecchi siano contenute, il pre sembra un ampli per cuffie! Di questi cambiamenti siete stati voi gli ispiratori, complimenti per le strade che seguite, siete un riferimento per me e per molti altri audiofili!
Grazie ancora e buon lavoro.
Andrea - E-mail: illustri (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
grazie di nuovo per il feedback sui prodotti che abbiamo recensito positivamente! Eh sì, l'accoppiata ZeroZone + Tisbury Audio Pre è veramente incredibile, per rapporto qualità/prezzo e per ingombri. Quando farà rientro dall'assistenza il tuo pre ufficiale sarei curioso di sapere come va a confronto con il piccoletto. Secondo me farà gran fatica a riconquistarsi il suo posto nell'impianto. Infine sì, concordo con te sul fatto che un pre come il Tisbury, passivo ma ben realizzato, è un piacere da utilizzare, silenzioso, nessun transiente d'accensione e spegnimento, consumo energetico azzerato (e di questi tempi...) e tanta bella musica che fluisce facile. L'unica cosa che manca è il telecomando! Eppure esistono pre passivi che ne sono dotati, speriamo che alla Tisbury si decidano a implementarlo.
Per quanto riguarda invece ZeroZone, stai sintonizzato perché presto potrebbero esserci delle novità interessanti. Finalmente hanno risposto alle mie mail, fatto non banale per un'azienda cinese nel settore audio.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Esattamente oggi, il 26 novembre, ma del 1976, i Sex Pistols facevano uscire il controverso brano Anarchy in the UK, che conquistò rapidamente un buon successo di pubblico, prima che venisse bloccato per via del testo politicamente scorretto. La EMI rescisse il contratto dopo soli tre mesi e i Pistols passarono alla A&M, guadagnandosi il successo planetario con l'album Never mind the bollocks. Anarchy in the UK è stato nominato il 56esimo miglior brano di sempre (nella lista dei migliori 500) dalla celebre rivista americana Rolling Stone. Non è poco.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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