Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 11/2/2023 - 18/2/2023

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ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
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  1. È possibile nascondere la parete attrezzata?
  2. Feedback su correzione ambientale e consiglio
  3. Indecisione Amplificatore
  4. Ipoacusia alle alte frequenze
  5. Consigli per un upgrade
  6. Nuovo studio, nuovo impianto, un'aiuto
  7. Piccolo sistema desktop
  8. Integrato Kenwood KA9150
  9. Upgrade diffusori
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

È possibile nascondere la parete attrezzata?
Caro direttore e redazione tutta, non smetteremo mai di ringraziarvi per l'onestà, dedizione e passione che ci trasmettete costantemente e ostinatamente ogni settimana. Ormai sono una ventina d'anni che il mio fine settimana inizia puntualmente con le vostre novità della settimana.
Premetto che sono molto soddisfatto del mio impianto e che attualmente vivo un periodo sereno in cui sono più attento all'ascolto della musica che all'ascolto dell'impianto. Condivido a pieno la lettera dell'audiofilo felice del 21 gennaio e penso anch'io di aver trovato un buon compromesso nella posizionamento dei diffusori...ma ho il timore che la tua risposta possa riaprire il tarlo dell'insoddisfazione e della ricerca; lo stesso tarlo che ha portato Cristoforo Colombo a scoprire l'america e Alexander Fleming a scoprire la penicillina.
Come il lettore della scorsa settimana e penso moltissimi dei visitatori di queste pagine, anch'io ho i miei diffusori posizionati davanti a una parete attrezzata con in mezzo un bel televisore di soli 42"!!! Continuo a guardare la stanza ma non vedo altre alternative senza cambiare casa, opzione comunque non fattibile nel breve-medio (e forse lungo) termine.
L'Anobium punctatum però ha iniziato ad affilare i dentini e mi propone alcuni scenari che vorrei sottoporre alla tua attenzione. L'idea è quella di mantenere la sistemazione della stanza ma cercare di mascherare TV e parete attrezzata con un sistema "mobile" da allestire all'occorrenza. Ho quindi due ipotesi per le quali chiedo un tuo parere:

Secondo te, possono essere strade percorribili? Se sì, quanto dovrebbe essere alta la copertura? Quanto i diffusori o il più alta possibile? Andrebbe coperta l'intera parete attrezzata o sarebbe sufficiente mascherare l'area delle prime riflessioni?
Certo che il non aver mai visto qualcosa di simile non mi porta a ben sperare ma probabilmente anche Cristoforo Colombo aveva la stessa incertezza quando uscì di casa...
Fiducioso ringrazio e rimango in attesa del tuo parere.
Daniele - E-mail: daniele.simeone (at) gmail.com

LC
Caro Daniele,
purtroppo il problema non è tanto la vista della parete attrezzata - o il suo effetto sulle riflessioni sonore - quanto il suo ingombro, visto che occupa l'aria tra diffusori e parete, zona nella quale maggiormente si crea l'illusione dell'immagine tridimensionale e, in particolare, della sua profondità. Tuttavia, l'idea di una tenda spessa e mobile non mi dispiace affatto, potresti ancorarla a un binario sul soffitto e motorizzarla. Un buon negozio di tendaggi potrà proporti soluzioni esteticamente ed acusticamente ottimali. Non mi aspetterei miracoli, ma un piccolo passo avanti sì, a meno che la stanza non sia già tanto assorbente e allora un tendaggio così grande e pesante potrebbe essere eccessivo. Avrei una piccola perplessità sul fattore WAF di questa soluzione: una tenda grande e non esattamente leggera, una volta raccolta o ripiegata, occupa tanto spazio. Sicuro che la padrona di casa non avrebbe niente in contrario? L'altra soluzione, quella dei pannelli mobili, è forse meno intrusiva, ma a me l'idea di prendere e spostare questi pannelli mobili ogni volta che devo ascoltare musica mi farebbe desistere dopo un paio di tentativi.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato sugli sviluppi!
Lucio Cadeddu

Feedback su correzione ambientale e consiglio
Caro Lucio,
Periodicamente mi ritrovo a scriverti su questa rubrica per un consiglio o un feedback, o per una riflessione. Sono finito almeno tre volte tra gli audiofili felici, sempre per miglioramenti all'impianto a seguito di scoperte fatte su questo sito, anche per questo ringrazio te e tutti i collaboratori di TNT, che date a tutti l'opportunità di poter ascoltare bene la nostra amata musica.
È ormai qualche anno che non scrivo e ci sono stati importanti cambiamenti nel mio impianto, sempre nella filosofia di ottenere il massimo risultato con un budget terreno. So che non riuscirò ad essere conciso, troppa carne al fuoco, ma sappi che ci avrò provato =)
Essendo amante di un suono dettagliato e incisivo, dinamico, potente, non potevo non essere incuriosito dai finali Zero Zone, illuminato dalla tua recensione. Hanno rimpiazzato un Rega Brio R che amavo da anni. Li ho provati per un mesetto a confronto, ma già dopo 3 minuti non avevo dubbi che avrei messo il Rega in vendita. Le mie Elac Uni-Fi UB5 hanno cambiato carattere, tirando fuori tutta la grinta, la dinamica, un basso teso e dinamico che non credevo potessero avere.
I miei ascolti sono al 99% di musica liquida: da anni ho rippato tutta la mia collezione di CD e mi sono abbonato a Tidal master. Fino a poco tempo fa ho usato un PC dedicato con Foobar2000, Tidal, Fidelizer, un filtro iFi Silencer e collegato via USB al DAC ifi micro iDSD (che faceva anche da pre), ma l'utilizzo del PC non era il massimo della praticità. Ho risolto con l'acquisto di un piccolo streamer a mio parere fenomenale, che vale la pena di suggerire e magari da provare tra gli oggetti che hanno un notevole rapporto qualità prezzo: il WiiM mini. Per 90 Euro mi permette di ascoltare la musica rippata su hard disk (collegato in rete domestica), Tidal direct con supporto MQA, tutti i principali servizi streamer e persino l'audio dei film dal proiettore via bluetooth. Collegato con l'uscita ottica al DAC ha sostituito il PC senza alcun calo di qualità sonora, ma anzi guadagnando il totale silenzio di fondo, non avendo ventole, e la praticità di essere controllato tramite un'app molto intuitiva e ben funzionante.
Da anni sono consapevole che il problema più limitante del mio impianto sia l'ambiente. Anche per questo non mi è mai parso il caso di spendere cifre importanti. Sulla carta la sala di ascolto non è nemmeno male: una taverna ampia ma irregolare, con pareti bugnate, arredata con divani, cuscini, grande tappeto. Ma ho sempre avuto problemi di riflessioni soprattutto a basse frequenze (principalmente un rimbombo intorno ai 43-44 Hz) che mi forzavano nel posizionare i diffusori e a spostare in avanti il divano di quasi un metro per trovare il compromesso di ascolto con il minor rinforzo di risonanze. Anche per questo avevamo convenuto insieme, anni fa, che i diffusori da pavimento nel mio caso avrebbero potuto essere più problematici in quanto generosi di bassi, così mi sono sempre orientato su casse da stand.
Tutto sommato sono sempre stato soddisfatto dei miei ascolti, ma non ho mai smesso di considerare di fare un trattamento acustico. Il problema, oltre al costo, è che sarebbe stato troppo invasivo con il rischio di snaturare il carattere rustico della taverna. Periodicamente riguardavo la tua recensione del DSPeaker Anti-Mode 2.0 Dual Core, intuendo nella correzione attiva una valida soluzione. Sono stato tentato dal NAD C658, che mi sembra una macchina notevole, per semplificare l'impianto: streamer Tidal (e altri), lettore di file musicali, DAC, preamplificatore, e correttore ambientale. Ma il costo è abbastanza impegnativo e vista la rapida evoluzione che ruota intorno alla musica liquida non me la sono sentito di investire un capitale simile in una macchina che nel giro di pochi anni potrebbe divenire obsoleta e perdere gran parte del suo valore.
Nel contempo è uscito un nuovo modello di DSPeaker, l'X2. Mi sono fatto il regalo di Natale. È stato il più radicale cambiamento al suono del mio impianto. L'ho tarato (in realtà fa tutto da solo) dapprima senza modificare la posizione di ascolto e dei diffusori: il suono è cambiato tantissimo. Sparito il rimbombo anche nei brani più critici che lo innescavano, ma non solo. Con la correzione in ampiezza e fase che attua il DSPeaker il basso è diventato asciutto e preciso; tutte le medie frequenze sono uscite dalle retrovie e portate in primo piano, sembra di ascoltare un impianto diverso. All'inizio la sensazione è che il basso manchi, che sia troppo attenuato ma è questione di riabituare l'orecchio. Già dopo pochissime ore bypassando la correzione ci si rende conto che il suono di prima era sì carico di bassi ma confusi, gonfi, informi. Non saprei più tornare indietro.
Si possono memorizzare tre scenari, quindi ho rimesso il divano al suo posto abituale, e ho iniziato a giocare provando a spostare i diffusori per cercare la migliore posizione per la scena sonora. Fatta l'analisi e applicata la correzione, in ogni situazione il suono restava corretto e preciso. Quindi oltre al risolvere i problemi del mio ambiente ci ho guadagnato in maniera drammatica anche sulla precisione della scena e sul fatto di non dover sempre spostare il divano per mettermi ad ascoltare musica.
Ho provato a collegare direttamente lo streamer col cavo ottico e il lettore CD via COAX agli ingressi del DSPeaker: potrebbe fare tutto lui, DAC, preamplificatore. Ma facendo test a confronto noto che passando per il DAC ifi collegato in analogico al DSPeaker il suono è lievemente migliore, come fosse di una grana più fine. Niente di drammatico ma percepibile. Se non lo avessi già non varrebbe la pena di prendere un DAC esterno, ma già che ce l'ho lo tengo in uso. Ora, con questa configurazione (riepilogo: streamer WiiM mini, meccanica CD Nad C521BEE, DAC ifi iDSD, DSPeaker X2, finali ZeroZone, diffusori Elac Uni-Fi BS5 ) il suono del mio impianto mi piace tantissimo. Ascolto di tutto, Rock, Pop, Jazz, Blues, Classica sinfonica, corale e da camera... escludo solo musica Dance e Rap. L'unica mancanza che posso lamentare è il corpo dei registri più bassi, soprattutto in sonate di organo, e mi piacerebbe ancora più "impatto", non so se mi spiego. Di certo non cerco suoni morbidi e arrotondati. Ascolto a volume medio-alto (sopra ai 90 dB di picco misurati con JBL Tools, anche 95 dB) e le Elac superati i 92-93 dB tendono ad indurire un po' il suono, soprattutto le voci.
Ora con la correzione ambientale mi decade il limite di "evitare" i diffusori da pavimento. Ho letto con entusiasmo la tua recensione delle torri Argon Audio Alto 55 mk2, e mi chiedo se sarebbero un miglioramento nel mio impianto. Quasi sicuramente sì nei bassi e nella dinamica, ma non ci andrei a perdere magari su altri parametri? La famosa coperta corta... Le mie Uni-Fi sono piuttosto neutre e dettagliate, della stessa classe di prezzo (ma non le Uni-Fi da pavimento), e anche loro nell'idea di Andrew Jones dovevano essere diffusori dall'elevato rapporto qualità prezzo.
In alternativa che budget dovrei considerare per dei diffusori (non per forza a pavimento) che mi diano un sensibile miglioramento del suono? Su che marchi potrei orientarmi considerato il tipo di suono che mi piace? Tengo sempre in grande considerazione anche l'usato.
Ringrazio nuovamente per il grande lavoro di tutto TNT Audio!!
Federico - E-mail: fedezix (at) libero.it

LC
Caro Federico,
grazie per le segnalazioni e per il feedback sulla correzione acustica ambientale fatta in dominio digitale. Hai ragione, funziona benissimo! Puoi senz'altro aumentare il peso della parte più bassa della gamma audio o con dei diffsori da pavimento o con un subwoofer, a questo punto. I diffusori da pavimento potrebbero essere le Uni-Fi UF52 o le Argon, che regalerebbero al tuo ascolto una vivacità e un impatto sconosciuti alle tue Elac BS5, mentre il subwoofer potresti sceglierlo tra i vari modelli Elac, ce ne sono tanti, in diverse fasce di prezzo, e alcuni utilizzano una sorta di auto-equalizzazione basata su DSP e su una app, così da garantire una perfetta integrazione con l'ambiente e i satelliti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Indecisione Amplificatore
Ciao Lucio, per prima cosa la ringrazio per la sua disponibilità e competenza nel settore. Il mio impianto è composto da:

Come sa perché già scritto l'altra volta vorrei cambiare amplificatore, ero indirizzato su Nad C388 ma consultando degli amici più esperti di me e leggendo alcuni articoli per quanto innamorato del suono Nad sto abbandonando questa pista. Mi è stato consigliato Naim Supernait anche prima serie usato. Lei cosa ne pensa, col mio upgrade andrei a guadagnare qualcosa di qualità sonora che alla fine stando in un condominio è quella che a me interessa, più della potenza, rispetto al mio vecchio Nad 306 e anche alla pista abbandonata del C388?
Oppure lei oltre al Naim a qualche altro modello di ampli da consigliarmi da cercare nell'usato che possa soddisfare le mie esigenze? Se possibile un consiglio su un pre-phono visto che alcuni ampli che sto valutando non hanno ingresso phono, e se c'è una differenza vera e che vale la pena tra uno di 100 e uno di 500 euro. La ringrazio ancora per la disponibilità e cortesia.
Buona giornata.
Saluti.
Matteo - E-mail: matpro (at) hotmail.it

LC
Caro Matteo,
non capisco perché i tuoi amici “esperti” ti abbiano sconsigliato il NAD (motivo? L'hanno ascoltato? Forse perché è in Classe D?) ma certamente il Naim Supernait è un prodotto di livello superiore al tuo attuale NAD 306. Impossibile confrontare il primo Supernait con il C388, si tratta di due prodotti completamente diversi, per caratteristiche e flessibilità operativa. Se non ti servono tutte le funzioni extra del NAD, va benissimo il Supernait, certo. Ricorda che il Supernait accetta solo segnali S/PDIF su ingresso coassiale o toslink e che il DAC è un 24/192, stiamo parlando di una macchina che è in giro già da 15 anni, e già arrivata alla terza versione. In più è sprovvisto di ingresso phono, quindi al suo costo (intorno ai 1300/1500€) dovresti aggiungere un pre fono esterno di pari qualità, almeno altri 250/300€. Mettere un pre fono da 100€ su un amplificatore come il Supernait sarebbe un crimine. Tutto ciò premesso, fai le tue valutazioni e decidi. Sia con l'uno che con l'altro, il salto qualitativo rispetto al tuo NAD attuale sarà notevole, resto dell'impianto e ambiente permettendo. Non dimenticare che a dare voce a tutto ci sono pur sempre due sorgenti abbastanza entry-level, rispetto alla qualità del futuro ampli e dei diffusori. Questo i tuoi amici esperti non te l'hanno detto?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ipoacusia alle alte frequenze
Gentilissimo Lucio, sono Luigi e ho 52 anni; sono disperato; pensavo che il mio amplificatore fosse troppo vecchio, che i tweeter dei miei diffusori fossero andati; ma il vecchio e l'andato sono io. Mi è stata diagnosticata un'ipoacusia alle alte frequenze, praticamente, sopra i 6kHz, la mia "risposta in frequenza" scende di +12dB/ottava e quando ascolto la musica lo sento e ne soffro.
Purtroppo il mio amato AudioAnalogue Puccini non ha controllo toni e dunque non posso correggere la risposta alle alte frequenze. La mia domanda dunque è la seguente: nei crossover dei miei diffusori (una coppia di torri Canton GLE 476.2) è presente una resistenza da 3.3ohm in serie al tweeter; posso bypassarla con un ponticello in modo da aumentare l'efficienza dei tweeter e colmare, almeno in parte, la mia ipoacusia?
Grazie infinite
Luigi - E-mail: luigidomenico.massa (at) icloud.com

LC
Caro Luigi,
mi spiace per la tua ipoacusia, un po' precoce e non esattamente trascurabile, se il calo è quello descritto. Potresti inserire nell'impianto un equalizzatore, così da compensare esattamente da 6 kHz in su, oppure tentare con un ampli coi controlli di tono che, però, di solito intervengono dagli 8-10 kHz in su. I tuoi diffusori hanno il tweeter tagliato a 3.2 kHz, pertanto eliminando la resistenza in serie guadagneresti qualche dB da quella frequenza in poi. Il problema è che se il tuo calo è di 12 dB/ottava la sola resistenza temo non possa darti un significativo beneficio. Siccome però è un intervento facile, reversibile e a costo zero, intanto potresti iniziare da questo. Ho dedicato una serie di editoriali (
Ottobre 2021, Novembre 2021 e Dicembre 2021) al problema delle ipoacusie in campo HiFi, trattando di diversi dispositivi che correggono l'udito in maniera, diciamo così, audiophile. Si tratta di protesi acustiche naturalmente. Questa è la soluzione migliore perché, ovviamente, anche equalizzando il suono dell'impianto, ti resterebbe il problema di quando vai a sentire musica dal vivo. Se n'è parlato, con altri appassionati nella tua stessa situazione, anche su questa stessa Rubrica della Posta, basta che fai una ricerca con parola chiave “ipoacusia” e “deficit uditivo” qui su TNT-Audio (vedi box di ricerca in alto su questa pagina).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consigli per un upgrade
Gentilissimo Direttore,
In primis, complimenti per la grande passione che traspare da ogni byte di questo eccellente sito web. È rimasto un raro esempio, in un mare di siti oramai pieni di paccottiglia e notizie fake.
Ecco la mia catena:

Upgrade che sto valutando: ho sempre sognato due torri con le stesse caratteristiche delle Response 1s e in più vibrazioni a 20Hz nello stomaco, ma non mi sono mai messo seriamente alla ricerca, spaventato dai costi improponibili e dal rischio di fare un mero sidegrade o addirittura un downgrade.
Finale: invece del recap, che pure ha un costo, hai qualche suggerimento che si sposi alle Proac?
DAC/Pre: suggerimenti per un upgrade?
Preferirei mantenere DAC e Amp separati per una maggiore flessibilità, salvo che non ci sia una soluzione unica chiaramente vantaggiosa. La scelta dei componenti è dettata dalle dimensioni: adesso il sistema occupa l'equivalente di quattro libri messi uno sull'altro, larghezza 30cm, non c'è spazio per i componenti da 43cm.
Budget: non mi piace fissarlo a priori, diciamo 300-600 euro, ma se ne vale davvero la pena (penso alle torri) potrei anche salire; valuto anche l'usato.
Scusa per la lunghezza e grazie per la tua grande disponibilità,
Giulio - E-mail: giulio.capasso (at) gmail.com
[WiiM Mini streamer]

LC
Caro Giulio,
per avere i 20Hz, ambiente permettendo, gli zeri da aggiungere al tuo budget sono più di uno, diciamo che sarebbe meglio ridurre le aspettative. Con una cifra simile a disposizione, l'unico modo per avere bassi profondi è inserire un sub attivo. Poi: il tuo Naim NAP140 non mi ha mai fatto impazzire, in un'ottica di semplificazione dell'impianto, ivi compresa la parte digitale, valuterei un Naim Supernait usato. Certamente il suo acquisto è completamente fuori budget ma con 300-600€ al massimo fai un piccolo upgrade di un solo componente. Anche le dimensioni massime di 30 cm in larghezza pongono vincoli non trascurabili. Potresti usare due Zerozone uno sull'altro, questo sì, e di sicuro suonano meglio del tuo NAP140 ma mi preoccupa che a dar voce a tutto sia il DAC Beresford, dall'ottimo rapporto qualità/prezzo ma tappo di bottiglia per eventuali upgrade futuri.
Un buon pre, migliore del tuo, sarebbe il passivo di Tisbury, recensito poco tempo fa, cui abbinare gli ZeroZone. In seguito un DAC migliore a buon mercato, magari da cercare nell'usato. Sul nuovo, invece, spero di avere buone notizie presto, visto che è giunto a destinazione - qui a casa - un oggettino estremamente interessante.
Ringrazio anche te per il suggerimento sullo streamer a buon mercato, questa settimana siete già in due a consigliarlo!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo studio, nuovo impianto, un'aiuto
Caro Direttore,
dopo molti anni cambierò la sede del mio studio e ho bisogno di lei per un consiglio. Il nuovo locale è grande, circa 67 mq, ma multifunzione: scrivania dove lavorare davanti uno schermo a 43", un tavolo riunioni di fronte, un salottino con caminetto dall'altra parte della stanza rispetto alla scrivania. Alle pareti ci saranno quadri, mobili per contenere i miei libri e piccole collezioni, due grandi porte finestre e due finestre importanti, sicuramente con tende.
Il pavimento, in marmo, sarà coperto da tappeti piuttosto spessi. Le allego una piantina per meglio rendere l'idea. In questo che sarà il mio "regno" per i prossimi anni vorrei poter ascoltare finalmente la musica, principalmente classica e lirica, ma con incursioni nel progressive rock e nel pop, come Lucio comanda.
Il budget è sui 4/5000 €; per le componenti elettroniche posso cercare anche nell'usato, per gli speaker non saprei. Il tema che le propongo è che vorrei poter ascoltare la musica sia quando lavoro alla scrivania, sia quando leggo nel divano del salottino, ben distanti tra loro. C'è una soluzione unica o devo avere due impianti?
Nel caso di impianto doppio, dove collocare le casse per la scrivania, lo schermo è bello grande. In casa ho un Galactron mk 2060, delle casse Boston VR20 modificate con punte ed altre magie da un mio amico audiofilo esperto e che vorrei cambiare in ogni caso, Chromecast audio per la musica liquida, Cd Marantz CD 17 KIS.
Inoltre sono un entusiasta ascoltatore della coppia Lonpoo LP42 + Nobsound NG-01, come ebbi occasione di scriverle tempo fa.
Grazie ancora per l'aiuto che da a tutti noi così disinteressatamente e per il piacere di leggere la sua rivista.
Cordialmente,
Mauro - E-mail riservato

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Mauro,
a mio parere basta un solo impianto, evitando di posizionare diffusori sulla scrivania, a meno che non intenda ascoltare a basso volume da quella posizione. A mio parere serve un diffusore non troppo direttivo che si possa ascoltare anche da posizioni non "canoniche". Un esempio di un diffusore di questo tipo lo trovi nella produzione Duevel, dai Planets ai Bellaluna. Abbiamo recensito quasi tutti i modelli, dai un'occhiata e vedi che te ne pare. In un ambiente di questo tipo ce li vedrei bene anche dal punto di vista estetico, basta scegiere una delle tante finiture disponibili. Inizialmente anche il tuo amplficatore Galactron potrà fare da cuore dell'impianto, eventualmente lo potresti aggiornare con uno dei tanti integrati multi-funzione che ci sono ora sul mercato, ammesso che ti interessino espansioni future verso la musica liquida (ma hai già il Chromecast) e quant'altro. In alternativa, qualora ti bastasse un amplificatore standard, valuta qualche integrato classico come il Rega Brio R, il Naim Nait 5si e simili. Il tuo lettore CD non è male, anche se ha un po' fatto il suo tempo. Qualora l'integrato avesse ingressi digitali, potresti ancora utilizzarlo collegando la sua uscita digitale all'amplificatore, onde sfruttare un DAC più moderno e limitare il numero di passaggi del segnale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Piccolo sistema desktop
Buongiorno Direttore. Innanzitutto ringrazio per il vs prezioso operato che portate avanti con passione oramai da molti anni. Da tempo ho preso atto che passo più tempo ad ascoltare la musica davanti al PC che in soggiorno con l'impianto "principale" (sintoampli Marantz e Totem Mite) Tutto sommato un ascolto "nearfield", secondo me, può essere ugualmente appagante, e qui vorrei la vs opinione. Attualmente sulla mia scrivania ci sono:

Ascolto principalmente il mio archivio digitale con foobar2000 ma non disdegno in sottofondo qualche compilation su Spotify, ecc. Il sistema mi soddisfa abbastanza, direi ottimo palcoscenico sonoro, ma forse trovo il suono un po' troppo "squillante" e quindi stancante alla lunga. Ora voglio provare a migliorare il set magari con la sostituzione dell'ampli con un modello (sempre di dimensioni mini) bensuonante e con un'uscita cuffia decente; forse potrebbe andare il TOPPING MX5? Oppure qualche modello più blasonato ma poi ne potrà valere la pena per le mie non più giovani orecchie?
Qualsiasi consiglio/opinione è gradita e per questo vi ringrazio anticipatamente.
Un saluto.
Giovanni - E-mail: gianbart (at) alice.it

LC
Caro Giovanni,
le motivazioni di un suono squillante potrebbero essere da ricercare altrove e non nell'amplificazione che, di suo, può far ben poco. L'ascolto in campo vicino delle Totem, magari unito a un'acustica dell'area d'ascolto men che ottimale potrebbero essere i principali colpevoli del suono stancante che lamenti. Con le cuffie è lo stesso? Puoi fare un tentativo con un altro amplificatore, certo, ma temo si rivelerà un palliativo. Sono tanti i piccoli amplificatori con uscita cuffia che potresti ascoltare e il Topping MX5 è certamente un buon candidato. Io ho recensito il precedente
MX3, non so quanto questo MX5 possa somigliargli. Potresti valutare anche il Rega Io che ho appena recensito, visto che ha un suono certamente non aggressivo ed è dotato di un'ottima uscita cuffia: in pratica le cuffie sono pilotate dalla sezione finale che alimenta i diffusori. Il costo non è lontano da quello del Topping MX5 (300€ contro 400/450€). vedi se ti riesce di ascoltarli entrambi nel tuo set-up.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Integrato Kenwood KA9150
Caro direttore,
torno ancora una volta a disturbarti perché stavolta ho un problema con l'amplificatore, il Kenwood KA9150 acquistato nuovo da mio papà all'inizio del 1978, come ti scrissi lo scorso maggio. Le ElectroVoice Interface A, sono state riparate da uno dei riparatori che mi segnalasti e hanno ripreso a suonare meravigliosamente. Più di un amico è rimasto sorpreso dal suono che proviene da diffusori che hanno abbondantemente superato gli "anta" e che hanno caratteristiche, anche fisiche, così diverse rispetto alle casse di oggi.
Adesso il problema è l'integrato. Nella tua risposta, pubblicata il 21 maggio (
Vol. 1005) scrivesti che "Il bellissimo integrato Kenwood potrebbe giovare da una sostituzione dei condensatori d'alimentazione e da un buon trattamento di disossidazione dei contatti elettrici e dei potenziometri."
In effetti il suono che proviene dal canale sinistro sta progressivamente svanendo in termini di volume e degradando dal punto di vista qualitativo, anche utilizzando la seconda coppia di uscite dell'ampli (B). In più il grosso potenziometro del volume ogni tanto "gracchia", soprattutto a volumi bassi. Insomma, è diventato indispensabile un tagliando anche per l'integrato.
Hai un riparatore o qualche riparatore serio, competente e affidabile da suggerirmi? Va bene anche nel raggio di 100-150 km da Milano. Anzi, sarebbe quasi preferibile in Piemonte o in Emilia visti i prezzi proibitivi che in qualsiasi ambito, ormai, questa sciagurata città, sempre più "escludente", sbatte in faccia ai propri "utenti".
Grazie infinite,
Carlo - E-mail: tibipandit (at) yahoo.it

LC
Caro Carlo,
potresti in primis fare un tentativo tu, a base di spray disossidante per contatti, da spruzzare sulle piste del potenziometro del volume, degli altri potenziometri e selettori. Non è un lavoro difficile e, se vuoi, puoi aiutarti con uno dei tanti tutorial su YouTube. Potrebbe non essere un intervento risolutivo, perché magari i transistor finali stanno per passare a miglior vita, e in tal caso un bravo riparatore sarebbe necessario. A Milano ti consigierei di chiedere un preventivo a L.A.F in via Washington, HiFi Club in Viale Bacchiglione, e Terragni in via Gadames. Se i transistor finali sono andati, la riparazione potrebbe non essere semplice, perché bisogna capire se si trovano ancora i ricambi e/o transistor equivalenti. Per i condensatori invece non vedo problema alcuno. Per fortuna il manuale di servizio è ancora disponibile, ne trovi una copia qui. Con questo in mano qualunque tecnico deve saperci mettere le mani. In più, in rete si trovano diverse discussioni di chi ci ha messo mano e l'ha ringiovanito da cima a fondo, con dei buoni suggerimenti per i componenti sostitutivi degli originali ormai introvabili.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori
Gentilissimo Direttore, nell'ultima mail del maggio 2021 (
Vol. 964), Lei mi consigliò di concentrare tutti i miei sforzi nell'upgrade che potrebbe dare più soddisfazioni e cioè nei diffusori. Senza fretta io sto continuando in questa ricerca attendendo anche qualche buona occasione ed ecco il punto. Nei vari giri mi sono imbattuto in una coppia di ProAC Studio 150 usate che mi sono state offerte ad € 1500,00. Premesso che ho chiesto di sentirle, ed il prezzo mi pare altino, mi interessa sapere anche il suo parere su questi diffusori, probabilmente molto datati, in confronto alle mie Monitor Audio rx6. Se i numeri valgono qualcosina le Monitor Audio sarebbero 6ohm, 90 dB e fino a 125watt, risposta da 38Hz, con sfogo reflex anteriore e posteriore. Quelle ProAC sarebbero, 8ohm, 88,5 dB fino a 150 watt, risposta da 35Hz, con due sfoghi reflex posteriori. In teoria dovrei alzare il volume un pelino di più e sentire più bassi? Avrò detto sicuramente una sciocchezza ;))). Parallelamente sto vedendo online accessibili per me le Monitor Audio Silver 500 7G che ne pensa?
Il mio impianto è sempre lo stesso:

Ringrazio anticipatamente per la cortesia ed i preziosi consigli e pareri. Un caro saluto e dato che ancora siamo all'inizio buon 2023!
Gaetano - E-mail: gaetano0274 (at) gmail.com

LC
Caro Gaetano,
coi numeri e basta purtroppo non si va molto lontano, i prodotti HiFi bisogna ascoltarli, anche perché i dati dichiarati dai costruttori quasi mai coincidono con la realtà, in particolare per quanto riguarda la sensibilità e la risposta in frequenza. Altra precisazione: non per forza un diffusore che è dichiarato scendere a 35Hz ha più bassi, intesi come quantità, rispetto a uno dichiarato per 38Hz. Ciò premesso, le ProAC Studio 150 secondo me suonano meglio delle tue Monitor Audio, peccato che la richiesta sia troppo alta. Dai un'occhiata al sito HiFishark per farti un'idea del prezzo medio nel mercato dell'usato. Visto però che queste che ti hanno offerto le puoi ascoltare, non esimerti dal farlo, possibilmente a confronto diretto con le tue. Magari sul prezzo c'è un margine di trattativa. Tieni conto che per 1800€ si trova una coppia di ben più recenti ProAC Response D15, che sono già di un livello ben superiore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao,
Ho letto le tue recensioni sui Naim, e sono d'accordo con te riguardo i vecchi Naim. Sono entrato in possesso di un 160 e di un 250 prima serie. Hanno una musicalità che nei nuovi non esiste. Musica pura e non artifici.
Grazie per i suggerimenti,
Gilberto - E-mail: gil72113 (at) hotmail.com

LC
Caro Gilberto,
concordo cone te, la serie cosiddetta chrome bumper, specie il NAP250, era speciale. Non faceva tutto al meglio, ma in alcuni parametri era un amplificatore incredibilmente divertente e coinvolgente, lontano dai bizantinismi di molti moderni amplificatori high-end, e terribilmente concreto.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Dopo una lunga e leggendaria carriera come compositore, produttore e pianista se ne va a 94 anni Burt Bacharach. Indimenticabili i suoi tanti classici, interpretati dai più grandi, come Magic Moments, The Look of Love, Anyone Who Had a Heart, I Say a Little Prayer, Raindrops Keep Fallin' on My Head e What the World Needs Now Is Love. Lo ascoltiamo in queste versioni live di Walk On By, I Say A Little Prayer, Do You Know The Way To San Jose, con la voce di Dionne Warwick.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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