Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 20/5/2023 - 27/5/2023

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  1. Verifica usura stilo
  2. Elac Unifi 2.0 su Amazon.de
  3. Posizionamento in stanza irregolare
  4. Scelta amplificatore ibrido
  5. I piedini suonano!
  6. Consigli per primo impianto hi-fi
  7. Nuovo amplificatore 2
  8. Nuovo streamer
  9. Ho visto anche degli audiofili felici

Verifica usura stilo
Gentile direttore buonasera, innanzitutto grazie, TNT-Audio è speciale. Sono un onnivoro e maturo ascoltatore di musica e tre anni fa ho sostituito il giradischi Dual CS 505-3 che possedevo da 35 anni con un Rega P3, in quel frangente non era stato possibile acquistare una testina della stessa marca del giradischi ed avevo "ripiegato" su una Audio Technica AT VM95 EN, tale scelta si era comunque rivelata molto felice perlomeno per le mie orecchie.
Lo stilo di questa testina lavora appunto da quella data, Audio Technica dichiara una vita utile di ca. 300 ore e dato che ascolto almeno un LP al giorno dovrebbe essere già consumato ma se ne può misurare l'usura? All'ascolto non sembrano esserci problemi, con un oculare da orologiaio vedo il diamante con un buon ingrandimento ma non so dove guardare per riscontrare eventuali segni di usura.
L'uso di vinili puliti, l'esatta dimatura della testina ed una forza di tracciamento a 2 gr possono allungare la vita dello stilo? Comunque, approfittando del fatto che Audio Technica nella serie VM permette il cambio dello stilo mantenendo il motore (come molti produttori nelle MM) ho acquistato uno stilo Shibata, vita utile dichiarata 800 ore e stamane l'ho montato.
Pur tuttavia mi è rimasto il cruccio di non potere, scientemente, accertare lo stato di usura.
Chissà che Lei non riesca a dipanare i miei dubbi.
Le mando un caro saluto.
Leonardo - E-mail: lscalisi63 (at) gmail.com

LC
Caro Leonardo,
una prova semplice da fare è del tutto empirica: con lo stilo nuovo che hai montato hai sentito differenze evidenti, non tanto nella timbrica, quanto nella capacità di tracciamento? I solchi più difficili da tracciare sono gli ultimi, quelli più interni, e uno stilo usurato se la cava peggio di uno stilo nuovo in quel frangente. In più, uno stilo vecchio fatica a riprodurre le frequenze più alte e, spesso, nei passaggi più difficili, distorce. All'osservazione, lo stilo vecchio dovrebbe mostrare qualche segno di usura, la superficie non dovrebbe apparire liscia e uniforme. Per valutarla meglio, potresti usare un microscopio digitale, ormai costano abbastanza poco. Puoi vedere come usarlo e come valutare se uno stilo è consumato oppure no in questo
video, che è fatto molto bene e mostra diversi esempi di stili messi maluccio.
In generale, le ore d'utilizzo suggerite sono solo indicative, perché molto dipende dal peso di lettura, dalle condizioni dei vinili, dalla delicatezza dell'arm lift e dalla qualità stessa dello stilo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Elac Unifi 2.0 su Amazon.de
Caro Lucio,
ti scrivo, dopo 10 anni, per segnalare che su amazon.de vendono le Elac Unifi 2.0 UB52 a 249 euro la coppia + 30 per la spedizione, venditore Amazon. Terminano velocemente e dopo qualche giorno ritornano disponibili.
Prima di prenderle ho contattato via chat il supporto e fatto una richiesta su questions & answers, mi sembrava impossibile che il prezzo fosse per due casse. Alla fine le ho comprate, ne sono arrivate due. Su amazon.it, venditore Amazon (sono le stesse, i contatori dei pezzi disponibili scendono contemporaneamente su amazon.de e amazon.it) variano tra circa 440 e 490 la coppia.
Guardo talvolta su Amazon.de perché i prodotti costano un po' meno (con problemi per l'eventuale reso). In questo caso però la differenza è abissale. Il prezzo delle tower è invece per singolo pezzo.
Ludovico - E-mail: lgiuseppi (at) libero.it

LC
Caro Ludovico,
ti ringrazio per la segnalazione. Una possibile spiegazione sta nel fatto che Elac è un marchio tedesco, e magari il venditore di amazon.de riesce a spuntare prezzi più bassi, oppure ha messo le mani su un lotto che è stato svenduto per qualche motivo. In Italia costano circa 750€ la coppia, la differenza è in effetti imbarazzante. Certo, c'è il problema dell'assistenza e quant'altro, ma a 280€ la coppia si riesce a prenderne quasi tre coppie al prezzo di una coppia “italiana”. Dispiace per chi investe e spende la sua professionalità tenendo in piedi un'importazione e distribuzione ufficiali, che immagino debbano fare i conti coi vari balzelli italiani, ma questo è uno degli effetti devastanti della globalizzazione.
A proposito di questo, ti racconto brevemente un recente episodio che mi è capitato: dovendo sostituire gli altoparanti di una delle mie auto, e individuato il modello che poteva essere montato in predisposizione (la scelta era ristretta a due modelli, in pratica!) mi son messo a cercare qualche negozio. Ovviamente gli altoparlanti erano disponibili su Amazon, pure a un prezzo inferiore, ma per una questione etica ho provato a saltare il fagocitatore di mondi Bezos e ho acquistato presso un noto negozio car stereo italiano. Sul sito il prodotto era dato per disponibile, ordino, pago e attendo. Dopo qualche giorno di silenzio, mi contattano dicendo che c'era da aspettare per la disponibilità del prodotto. Poi il nulla. Dopo oltre un mese (N.B. i soldi però li hanno presi subito!) mi contattano proponendo un prodotto alternativo, alla stessa cifra. Stanco di aspettare, accetto e dopo un'altra settimana i driver arrivano. Con Amazon, probabilmente, li avrei avuti in casa dopo due giorni, esattamente quelli che volevo io e non un altro prodotto. In definitiva, va bene provare a dare una mano ai negozi nazionali utilizzando le vie ufficiali ma se questo poi si rivela un danno per me acquirente...comincia a non starmi più tanto bene. Cosa sarebbe bastato fare? Eliminare il prodotto non disponibile dal sito web o non accettare il denaro senza aver verificato la presenza del prodotto in magazzino o presso il distributore. 40 giorni di tempo per ricevere un prodotto diverso da quello ordinato mi pare un po' eccessivo. C'è da dire che anche Amazon non è esente da bug, visto che spesso spediscono prodotti resi da altri acquirenti, senza controllarli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Posizionamento in stanza irregolare
Gentile Direttore,
Vorrei un consiglio sul posizionamento dei diffusori in questa stanza di forma irregolare, aperta su un lato. I diffusori sono a circa 60cm dalla parete di fondo e dietro al divano c'è circa un metro e mezzo prima del muro (con finestra). L'impianto è composto da amplificatore NAD 304 e diffusori Infinity Reference 31i.
In generale sono abbastanza soddisfatto della resa, ma a volte tendo a ruotare di un paio di tacche la manopola dei bassi, per avere un po' di “punch” in più, cosa di cui, quando lo stesso impianto si trovava in una stanza più piccola e più regolare come forma, non avevo mai sentito il bisogno.
Grazie per ogni suggerimento potrà darmi.
Cordiali saluti,
Andrea - E-mail: holden75 (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Andrea,
la disposizione dei diffusori e del punto d'ascolto non mi sembrano errate ma, tappeto a parte, da quel che vedo non c'è granché di assorbente in questa stanza. Un'acustica riflettente potenzia la gamma medio-alta a scapito dei bassi. Potresti provare ad avvicinare i diffusori alla parete posteriore, ma credo ci sia il mobile retrostante che limiti questa possibilità. Ora, che fare? O rendi più assorbente l'ambiente, ma questo avrà un impatto sull'estetica globale degli spazi, oppure cambi diffusori, con qualcosa di più generoso in gamma bassa. Per esempio, sono abbastanza sicuro che una coppia di
Argon Audio Alto55 mkII farebbero tremare il tuo divano!
Altra possibilità, più drastica, una correzione digitale dell'ambiente, tramite DSpeaker o soluzioni analoghe. Con la funzione tilt si può portare il livello di tutta la gamma bassa (e non solo la ristretta porzione esaltata dal controllo dei bassi, nel tuo caso 50Hz) a un livello che per te sia soddisfacente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta amplificatore ibrido
Buongiorno direttore, spero di essere conciso. Vorrei cambiare il mio ampli, dopo decenni, integrato con uno ibrido usato. La scelta è ricaduta su Audio Analogue Verdi cento oppure Copland csa 28. Dovrà essere collegato a diffusori Dynaudio Audience 42 e cd Marantz cd 80. Il tutto messo in una comunissima stanza casalinga. Vorrei un suo prezioso parere sulle mie scelte oppure mi consigli su migliore abbinamento.
Un suo assiduo lettore.
Grazie,
Piero - E-mail: ludo.puri01 (at) gmail.com

LC
Caro Piero,
tra i due ibridi la mia preferenza personale andrebbe al Copland CSA28. Mi chiedo come mai abbia deciso per un amplificatore ibrido. È solo per il gusto di provare un apparecchio che usa le valvole da qualche parte? E perché non passare alle valvole tout-court? Se devo vivere col tarlo delle valvole che pian piano si esauriscono (e non si sa quando, specie in un apparecchio usato) a quel punto che valvola sia, dappertutto! La stessa Copland realizza ottimi integrati completamente valvolari. Andrebbero fatti degli ascolti coi tuoi diffusori, per fugare ogni dubbio sulla scelta. Conosco bene gli Audience 42, sono ottimi diffusori, dotati di un basso molto generoso, che andrebbe tenuto sotto controllo, in certi casi. Io, ti dirò la verità, ci vedrei bene anche un integrato in Classe D, magari lontano da certe mielosità valvolari, per compensare un po' il carattere delle tue 42. Purtroppo, senza una verifica diretta da parte tua, è difficile optare per l'una o l'altra soluzione. Vedi se ti riesce di ascoltare qualcosa nel tuo ambiente. Lo so, forse ho aumentato la tua confusione. Se preferisci, fermati anche solo alla prima riga della mia risposta, quel Copland CSA28 sarà un bel modo per dar voce alle tue 42. Anzi, forse è pure troppo!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

I piedini suonano!
Buongiorno.
Ho seguito la vs rivista per oltre 20 anni, fino a quando ho capito molte cose. Ancora oggi di tanto in tanto vado a vedere per curiosità le vs recensioni, ma rimango sempre più spesso basito. I
Ball Bearing Isolation Feet sono piedini smorzanti come ce ne sono altri a 10 Euro anziché 120!!! SUONANO ????
Come si fa a scrivere che dei piedini suonano??? E che dire della recensione del braccio SUPATRAC - 1.550 sterline??? Credete ancora che le persone abbiano l'anello al naso e siano disposte, nel 2023, a gettare decine, centinaia o migliaia di euro in componenti come piedini, cavi, cavi di alimentazione e similari???
Noi audiofili siamo stati per decenni presi in giro dalle riviste di settore che recensivano apparecchi ed accessori, facendoci credere che bisognava spendere milioni di Lire, o migliaia di euro, per ascoltare bene buona musica. Quei tempi soni finiti e grazie ad internet, abbiamo tutti la consapevolezza che basta meno, ma molto molto meno, per ascoltare buona musica a livello hi-fi senza buttare soldi per componenti ed accessori inutili e costosi.
So che questa lettera non la pubblicherete mai sul vs sito, ma tant'è.
Auguri per il futuro della vs rivista.

Scusate. Ho preso un abbaglio. Credevo costassero 120 Euro (nella risposta precedente mi era scappato uno zero di troppo). Mi ha tratto in inganno la sua conclusione della recensione...
Ritiro quelllo che vi ho scritto in merito a questi piedini, e vi chiedo scusa.
Aldo - E-mail: aldo.donfrancesco (at) yahoo.it

LC
Caro Aldo, mettiti comodo. Andiamo con ordine. Glisso per pietà sullo svarione che hai preso sul prezzo di quei piedini, perché c'è dell'altro. Dici che hai seguito TNT-Audio per 20 anni e poi “hai capito molte cose”. Cosa avresti capito, di grazia? Noi i piedini smorzanti, e tutti i vari accessori per te inutili, li abbiamo sempre recensiti, e molto spesso abbiamo proposto alternative a costo quasi zero ad oggetti costosi oltre ogni ragionevolezza. Funzionano, non funzionano? Si tratta di provare e verificare di persona. E siamo sempre stati noi, e non una generica entità ectoplasmica che tu chiami “Internet”, a proporre amplificatori da 20€, casse da 50€ e soluzioni fai da te a costo quasi zero. Noi, coraggiosamente, prima di chiunque altro. Quindi, delle due l'una: o non è vero che hai seguito TNT per 20 anni, oppure la memoria comincia a giocarti brutti scherzi. Opto per questa seconda possibilità. Infatti ti avevo già risposto, sugli stessi argomenti, esattamente un anno fa in questa tua lettera pubblicata nel Vol. 1009 (rileggitela). Ti sei dimenticato? Io no. E se scrivi anche che “So che questa lettera non la pubblicherete mai sul vs sito, ma tant'è” significa che di TNT-Audio e di chi la dirige hai capito molto poco, quasi niente, direi. Non ho mai avuto paura a pubblicare alcunché, figurati lettere avvelenate senza motivo né costrutto come la tua. E chissà se leggerai anche questa, di risposta. Ne dubito, perché quel che ti serve è solo una valvola di sfogo per una frustrazione maturata in tanti anni e dopo tanti soldi spesi inutilmente (come tu stesso hai confessato, vedi missiva precedente), credendo a ciò che leggevi e senza mai verificare di persona se i miracoli promessi fossero veramente tali oppure no.
Infine, mi spieghi che c'entra il povero braccio Supatrac a 1550 sterline? È il suo prezzo, ed è persino ben lontano da certe cifre folli di questo tipo di componenti. Nessuno ti obbliga ad acquistarlo, ma è nostro dovere (e anche diritto, se permetti) andare a verificare che succede quando sul mercato viene introdotto un progetto innovativo come quello o un componente che ambisce a spostare un po' più in alto l'asticella del perfezionismo audiofilo. È per questo motivo che, ad esempio, le riviste di auto provano sia utilitarie che auto da sogno, perché è necessario verificare lo stato dell'arte, che poi magari si riverserà su prodotti più abbordabili. Non solo, ma non dimenticare che questo è un hobby assolutamente superfluo, e sognare oggetti sofisticati e raffinati fa bene all'animo. Infatti noi siamo sereni, tu decisamente meno. Solo un consiglio finale: se leggere le nostre recensioni ti fa alterare così tanto...smetti di leggerci! È facile.
Avanti un altro!
Lucio Cadeddu

Consigli per primo impianto hi-fi
Buonasera Direttore,
premesso che il mio interesse per il mondo dell'hi-fi è piuttosto recente e non dispongo di competenze/conoscenze approfondite, avrei intenzione di mettere in piedi il mio primo impianto con sorgente data principalmente da un giradischi.
L'ambiente di ascolto è un tipico salotto di un appartamento in condominio e i generi spaziano un po', principalmente post-punk e new wave ma anche gruppi rock più tradizionali e cantautori. Facendo un po' di ricerche, e da assoluto neofita, avrei individuato i componenti che illustro di seguito:

Vorrei chiederle un parere su questa configurazione e possibili alternative da poter valutare a parità di budget.
Grazie per l'attenzione che vorrà dedicarmi e complimenti per il lavoro che svolgete.
Saluti,
Salvatore - E-mail: salvatoresofia (at) libero.it

LC
Caro Salvatore,
parto dal giradischi: io preferirei di gran lunga un Rega Planar 1, componente semplice, robusto, di sicura rivendibilità e buona assistenza. Forse riesci persino a spendere qualcosa in meno rispetto all'AudioTechnica. A seguire l'amplificatore: tra i due che hai identificato benissimo il Cambridge ma, se ti serve un buon ingresso phono e il Bluetooth (oltre a un sacco di altre funzioni utili, magari in futuro) perché non considerare l'
Argon Audio SA1 che ho appena recensito? Costa quanto il Cambridge ed è più versatile. Per quanto riguarda le casse, bene le Nota che hai individuato, ma valuta anche le Elac Debut 5.2, che sono veramente eccellenti. Cura con attenzione il posizionamento e, se puoi, l'acustica della stanza, perché da soli influiscono per più del 50% sul risultato finale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore 2
Gent.mo Prof. Cadeddu,
inizio complimentandomi per la sua competenza, passione e apertura mentale nel mondo dell'ascolto. Le sarei davvero grato se potesse aiutarmi nella scelta di un amplificatore: al momento ho un piatto Pro-ject Debut Carbon DC (con fonorivelatore Ortofon Red), una PhonoBox E sempre di Pro-ject e una coppia di Q Acoustics 3020i. Le due casse sono pilotate da un Fosi Audio V1.0, amplificatore con chip TPA3116 e solo potenziometro per il volume.
Di solito ascolto musica Reggae, Dub, Folk, New Age, Elettronica e Rock in un ambiente di circa 5x3 metri. Il piatto e i diffusori sono posizionati su un basso mobile tv (i diffusori su supporti di gommapiuma che li direzionano a altezza orecchie e distanti tra loro un metro e mezzo).
Sarei interessato a cambiare il Fosi con un altro piccolo ampli in classe D (lo spazio mi è davvero tiranno) con la possibilità magari di un minimo di equalizzazione. Per ora sarei indirizzato su:

Il budget è di 150 euro e valuto qualsiasi suo suggerimento anche nel mercato dell'usato. L'unico caveat è la dimensione del dispositivo.
Grazie mille per l'attenzione che vorrà dedicarmi.
Cordiali saluti,
Paolo - E-mail: pa.baroni (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
desideri cambiare amplificatore solo per avere i controlli di tono? L'
Aiyima T9 (meglio se in versione Pro) purtroppo non ha l'ingresso phono, altrimenti andrebbe benissimo per le tue necessità. Non conosco gli altri amplificatori che citi, immagino che, più o meno, si equivalgano. Difficile dire se lo stadio phono interno al Douk Audio GE5654 sia di qualità paragonabile al tuo ProJect, in questo contesto credo che le differenze siano comunque limitate. Per andare sul sicuro, vai con l'Aiyima, ma non aspettarti differenze eclatanti (controlli di tono a parte) rispetto alla situazione attuale. In tutta sincerità proverei a sistemare le cose in maniera che i controlli di tono diventino superflui. Non spieghi come mai ne senta la necessità, se per pochi bassi, pochi alti o altro. Magari una disposizione migliore dei diffusori potrebbe risolvere. Non so che tipo (e spessore) di gommapiuma abbia usato tra diffusori e mobile, ma in generale è una pessima idea. Intanto i diffusori non dovrebbero MAI stare sullo stesso piano dove c'è il giradischi e, in secondo luogo, la gommapiuma - a mio parere - rovina le prestazioni in gamma bassa di qualunque diffusore. Una foto della stanza e dell'impianto sarebbero state utili per capire.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo streamer
Gentile direttore, Vi scrivo queste righe per un parere...sono un vecchio vs. ex lettore, e in questo mondo che cambia così repentinamente, inizio congratulandomi con Voi, non so come possiate ancora tirare avanti...ma continuate, finché potete, i tempi migliori torneranno...
Dopo anni di pre e finali, lettori cd, cavi e diffusori cambiati come fossero calzini, ebbene sì sono invecchiato, e ho deciso di abbracciare la nuova era.
Venduto tutto, sono ripartito da capo con solo uno streamer pre Yamaha wxc-50 e una coppia di diffusori attivi Klipsch Icon xf-48. L'ambiente è un salotto di circa 20 mq, e utilizzo l'impianto per musica liquida (che si sente bene, punto e basta) e visione di film. Sono soddisfatto, dei diffusori in particolare, ma mi è venuto il pallino di cambiare lo streamer. In rete non ho trovato grandi recensioni, né in quantità né in qualità.... pensavo ad un Advance Paris x-p500 o un NAD c658 ...posso rinunciare anche allo streamer, con l'Advance, utilizzando le app del tv come sorgente. Primo quesito...ascoltando spotify tramite la TV o uno streamer separato c'è differenza? Secondo quesito...il mio Yamaha, nel mio impianto così semplice, influenza davvero notevolmente il segnale da giustificare l'acquisto di uno dei suddetti prodotti?
Ringrazio anticipatamente,
Giacomo - E-mail: giacomo.sassi1975 (at) gmail.com

LC
Caro Giacomo,
sono abbastanza sicuro che uno streamer come il NAD citato sia un bel passo avanti rispetto a quello che utilizzi ora. Tieni conto che il NAD ha, oltre a tante altre caratteristiche interessanti, il Dirac, ovvero un sistema di correzione digitale del suono in funzione dell'ambiente, che può veramente fare tanta differenza. Considera anche che passeresti da uno streamer da 400€ a uno da 2000€, di nobile stirpe audiophile, credo proprio che le tue Klipsch attive ringrazieranno. Per quanto riguarda l'ascolto di Spotify tramite TV o tramite streamer separato, io credo che molto dipenda da come il segnale è trattato in ingresso e dalla qualità stessa dei file in ingresso...e Spotify - ancora oggi - si serve di file compressi. Da tempo si parla di Spotify HiFi, ma ancora nessun piano è stato attivato. Se la tua musica liquida è Spotify, io credo ti stia perdendo molto delle possibilità di questo nuovo modo di ascoltare. Si tratta di MP3 più o meno compressi. Passerei a servizi che offrano audio in alta risoluzione, almeno.
Infine, due parole sulla tua esortazione iniziale “non so come possiate ancora tirare avanti...ma continuate, finché potete, i tempi migliori torneranno”. Mi hai strappato un sorriso. Non abbiamo bisogno di tirare avanti, perché questo non è il nostro lavoro, non produce reddito ma solo divertimento (quasi sempre!). Ci siamo da 28 anni ormai, e sempre con lo stesso spirito iniziale. Vorremmo anzi migliorare un po', ad esempio aggiornando l'aspetto del sito e introducendo qualche funzionalità in più. Solo per questo motivo abbiamo lanciato una
campagna di donazioni volontarie tramite Paypal che, tuttavia, non è assolutamente necessaria per la nostra sopravvivenza (manco fossimo in una giungla!). Comunque grazie per il pensiero :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Direttore,
ti segnalo una bella cover di Patricia Barber (
Straight, No Chaser di Thelonius Monk) che, incidentalmente, ha la qualità più alta disponibile su Tidal.
Saluti cordiali,
Salvo - E-mail: saf.a7.4 (at) gmail.com

LC
Caro Salvo,
anche questa tua era scivolata in fondo nel feed delle mail ricevute e mi scuso se la pubblico in ritardo. Grazie per la bella segnalazione di questa cover di Monk, eseguita da Patricia Barber. La qualità audio è così buona che suona bene persino nella versione su YouTube che ho linkato! D'altra parte le note di copertina del disco parlano abbastanza chiaro e basta vedere i nomi dei tecnici del suono e dei produttori per capire quanta cura sia stata posta in questa registrazione.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Pubblicato il nuovo album dei tedeschi Oval, dal titolo Romantiq. La band, ormai ridotta al solo fondatore Markus Popp, è una delle più importanti rappresentanti del genere glitch music, musica per frammenti. La band danneggiava i CD con lo scopo di renderli quasi illeggibili e poter estrarre dei campioni. Hanno collaborato con artisti del calibro di Björk, Ryuichi Sakamoto e Gastr Del Sol. Il loro album 94 Diskont è considerato uno dei migliori dischi ambient di sempre. Questa è Touha, suoni e immagini per l'apertura del German Romantic Museum a Francoforte.

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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