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Giradischi Blackbird della Dr Feickert

Problema doppio...

[Il Blackbird della Feickert con il braccio SME]
[English version]

Prodotto: Giradischi Blackbird della Dr Feickert Analogue
Costruttore: Dr Feickhert Analogue - Germania
Costo: circa 5000 € (YMMV)
Recensore: Geoff Husband - TNT France
Pubblicato: Settembre, 2013
Traduttore: Roberto D'Agosta

Introduzione

Nel 2010 TNT-Audio ha pubblicato una mia recensione del giradischi Woodpecker della Feickert: al tempo mi innamorai perdutamente di quella combinazione di qualità musicale e facilità d'uso e infatti divenne il mio giradischi di riferimento dal momento in cui entrò nel mio cuore. Ogni cosa bella finisce presto, e invece di riprendersi il Woodpecker, Chris Feickert mi ha convinto a prendere il suo fratello maggiore - il Blackbird protagonista di questa recensione - per vedere cosa succede quando i concetti espressi nel Woodpecker sono spinti oltre quella incarnazione. Non mi sono lasciato sfuggire l'occasione e quel giradischi ha fatto grazia di sé del mio sistema audio per i 10 mesi passati (lo so, scusa Chris) anche se la sua permanenza non è stata così semplice come per il suo cugino minore, ma ne parleremo in seguito.

Ma la ragione principale per cui ho voluto provare il Blackbird non era tanto perché pensassi fosse superiore al Woodpecker, ma piuttosto perché è un giradischi con due bracci.

E quindi?

Ho sempre voluto avere a disposizione un giradischi con due bracci, la ragione più semplice è quella che poter montare simultaneamente due bracci è il sogno di qualsiasi recensore. Prendete due bracci e tutto d'un colpo potete, premendo un bottone, metterli a confronto con lo stesso giradischi e nella stessa esatta situazione (specialmente se avete a disposizione un Black Box Twin della Lehmann. Sono state infatti molte le volte che avere questa potenzialità mi avrebbe aiutato a discernere quella piccole differenze tra diversi componenti.

Recentemente sono arrivato anche a una seconda conclusione: un braccio offre un altro grande vantaggio, il costo. Ora seguite il mio ragionamento:

Primo, chiunque investa oltre 5000 € per un giradischi e poi voglia una combinazione braccio e testina di qualità comparabile, non avrà certo problemi di denaro, però al tempo stesso potrebbe non voler sperperare inutilmente. E questo ci porta a una di quella verità di cui spesso si tace nel mondo analogico: ascoltare il vinile può essere molto costoso. Non parlo del costo di acquisto, ma proprio dei costi operazionali.

Pensateci per un momento: assumiamo che abbiate comprato un giradischi da 5000 € e un braccio da 3000, cosa che sarebbe abbastanza ragionevole e ben bilanciata e, sperabilmente, pensate che questa combinazione duri per molti anni. Ma il punto debole rimane la testina: con quel tipo di componenti probabilmente deciderete di usare una testina a bobina mobile che costerà oltre 1000 €, ma potrebbe anche costare molti multipli di quella cifra. Quella testina risulterà un pochino indebolita dopo circa 600 ore di musica, quindi se volete mantenere le prestazioni al massimo dovete rimpiazzarla dopo aver ascoltato circa 1000 dischi. Ogni ascolto vi costa circa 1 €. Se invece scegliete qualcosa di estremamente esotico come una Dynavector XV-1t come quella che ho qui, ogni ascolto costerà circa 8 €. Sono certo che ora riceverò decine di email di persone che hanno testine che vanno alla grande dopo 5000 ore, ma - scusatemi - nel mio impianto posso sentire il loro "ammorbidimento" specialmente nei solchi più interni, dopo circa un decimo di quelle ore.

Ora che vi siete ripresi da questo colpo, posso suggerirvi una soluzione. Quanto di quell'ascolto è di qualità assoluta e quanto invece è di sottofondo, o per delle feste o perché il vostri figli - Dio ce ne scampi - hanno accesso all'impianto Hi-Fi? Personalmente l'80% del tempo posso vivere tranquillamente con una qualità musicale leggermente inferiore. Avendo lo spazio, una soluzione potrebbe essere di usare un secondo giradischi, diciamo un Rega Planar 2, ma questo implica che la qualità del suono e il bilanciamento musicali saranno decisamente inferiori rispetto al giradischi più costoso. Ma se il vostro esotico giradischi high-end (metto il Woodpecker in quella classe nonostante la sua semplicità e costo) può accettare un secondo braccio più economico - un Rega RB250 o qualcosa di seconda mano - potrebbe funzionare con una buona testina a magnete mobile da 200 €, prendendo due uccelli con una fava.

Oppure... Magari alcuni dischi hanno bisogno dell'eccitazione che solo una Decca può dare o avere una grossa collezione di dischi mono? Esistono certamente un discreto numero di ragioni per volere due bracci, e decisamente ha più senso averli nello stesso giradischi piuttosto che su due.

Inoltre, come il Woodpecker, il Blackbird accetterà felicemente qualsiasi braccio da 12 pollici anche se solo nella base principale, mentre l'altra è limitata a 10 pollici, un limite con cui potrei vivere tranquillamente.

Costruzione

Perdonatemi se per questa sezione vi rimando alla recensione del Woodpecker, ma i dettagli costruttivi dei due giradischi sono gli stessi, a parte per tre di essi. Il primo è la maggiore dimensione a causa della seconda base di supporto per il braccio, il secondo dei nuovi cuscinetti a sfera e il terzo e ultimo, nonché probabilmente il più interessante, l'aggiunta di un secondo motore.

Il nuovo cuscinetto è simile al vecchio, tranne la scanalatura che si trova sull'asta che passa nel cuscinetto, con, sospetto, lo scopo di trattenere una quantità maggiore di grasso lubrificante e al tempo stesso riducendo l'area di contatto.

[Il cuscinetto del Blackbird]

Il secondo motore è sistemato nella spazio maggiore dovuto al secondo braccio e offre certamente un maggiore momento (non che il motore del Woodpecker fosse debole] funzionando al tempo stesso come riserva di energia/volano in modo da migliorare la stabilità della rotazione. Quello che però è meno noto è che un simile progetto riduce in maniera significativa la caduta di momento del cuscinetto principale.

Con un motore singolo, esso deve necessariamente trovarsi da un lato del piatto o dell'insieme de cuscinetti e a seconda della tensione della cinghia di trasmissione questo spingerà i cuscinetti in maniera abbastanza forte da un lato e quella "spinta" varia anche nel tempo. Questo ovviamente non va bene anche perché i cuscinetti funzionano al loro meglio quanto la rotazione è puramente verticale (rispetto alla massa del piatto) e non quando è generata da una forza laterale. Sistemare un secondo motore (o una puleggia come succedeva sui vecchi giradischi Lurne per esempio) in maniera diametralmente opposta rispetto al primo significa che le forze che agiscono sul cuscinetto si cancellano esattamente perché i due motori tirano in direzioni opposte. Il risultato netto dovrebbe essere una rotazione più regolare e silenziosa aggiunta a una minore usura dei cuscinetti.

C'è però, come spesso accade, un "ma". In realtà due.

Il primo è che la sorgente principale del rumore sia meccanico che elettrico in un piatto è proprio il motore, aggiungetene un secondo e potenzialmente raddoppiate il problema. In teoria il motore, se il carico di lavoro è condiviso, dovrà lavorare meno duramente e per questo il suo rumore dovrebbe essere inferiore, ma non c'è via di scampo al fatto che ci sono molti cuscinetti in movimento così come tante bobine in cui circola corrente.

[il piatto superiore del Blackbird]

Il secondo è la posizione del motore: se osservate il 99% dei giradischi vedrete che guardandoli dall'alto il motore è posizionato o a ore 8 o a ore 10. Su un giradischi rettangolare tradizionale queste sono infatti le posizioni dove c'è spazio nel plinto (quella a ore 9 è schiacciata dal piatto). Ma la ragione per cui queste posizioni, indipendentemente dalla presenza del plinto, continuano a essere preferite è perché il motore dovrebbe essere il più lontano possibile dalla base del braccio (in modo da minimizzare il rumore meccanico che va dal motore al braccio e alla testina) e al tempo stesso dalla testina, la quale correndo dentro i solchi del disco potrebbe catturare dell'interferenza dal motore: avere un certo numero di bobine piene di corrente proprio sotto una testina a bobina mobile non sembra una grande idea.

Guardare le foto del Blackbird dovrebbe chiaramente illustrare il dilemma del progettista: Mentre il Woodpecker ha il suo motore posizionato convenzionalmente a ore 10, il Blackbird ha due motori e sistemarne uno a ore 10 significa che l'altro dovrebbe trovarsi a ore 4, direttamente sotto la testina del braccio principale. Inoltre il motore a ore 10 è montato proprio sotto la base del secondo braccio! Si passa quindi dalla migliore posizione possibile del Woodpecker alle due peggiori posizioni possibili per il Blackbird!

La questione quindi è se i vantaggi di avere due motori supereranno gli svantaggi.

Installazione e uso

Amo questo giradischi. Si installa in maniera più semplice di un Rega Planar: mettetelo sul suo ripiano, mettete il piatto sui cuscinetti, livellate il tutto usando i piedini e quindi montate il braccio. Questo giradischi ha lo stesso supporto del braccio con supporti scorrevoli del Woodpecker per entrambi i punti di installazione (anche se solo il supporto principale può ospitare bracci da 12 pollici) e quindi con la dima che viene fornita, è veramente molto semplice installare i bracci e ogni piccola variazione è semplice da effettuare e ripetere.

[[il modello fornito con il Blackbird]

Ma come ho detto all'inizio a questo punto le cose sono andate un pochino male... Dopo circa una settimana o giù di lì ho iniziato a sentire una fluttuazione nelle registrazioni che è andata sempre peggio. Il Woodpecker è sempre stato più che perfetto, per cui sono rimasto basito.

Dopo un pò ho scoperto che i cuscinetti molto smorzati che erano presenti sul Woodpecker sono ancora più smorzati su questo piatto con una frizione davvero molto forte, così tanto infatti che il piatto scivola intorno al perno che rimane fermo. Chris Feickert mi ha risposto che qualche volta il buco nel piatto è ogni tanto leggerissimamente più grande e quindi può scivolare intorno al perno e che un semplice strato di nastro potrebbe risolvere il problema. Ho fatto come mi è stato detto ma le fluttuazioni sono tornate dopo poco... ho provato a far ruotare il perno che era però quasi un corpo unico.

Ed ecco quindi scoperto il problema: ho usato troppo del grasso che viene fornito in dotazione di fatto "incollando" il perno. Ho quindi dovuto smontare e pulire il perno e il cuscinetto, per poi metterci decisamente molto meno grasso: queste operazioni hanno risolto immediatamente il problema. A mia discolpa voglio aggiungere che il tubetto del grasso dice di usarne circa un terzo (cosa che ho fatto), mentre le istruzioni (che ovviamente non ho letto) dicono di mettere una piccola goccia sulla punta e l'asta del perno. Avendo completato l'installazione a questo modo, il perno rimane abbastanza smorzato, ma decisamente più libero di quello del Woodpecker, cosa che mi lascia pensare che il piatto con meno regolazioni, ha un perno molto regolabile. Alla fine vi basta seguire le istruzioni e tutto dovrebbe andare a posto e produrre quel movimento del perno così silenzioso come mi aspettavo. La stabilità di rotazione (come con il Woodpecker) è assolutamente perfetta e indipendente dalla temperatura della stanza: il piatto arriva alla rotazione ottimale molto velocemente.

Quindi è arrivato il tempo per un pò di ascolto "serio", ma "mamma mia!" questo ora cosa è? Un rumore improvviso e forte che tenta di spazzar via i coni delle mie amate trombe Loth-x...

Non sopporto queste situazioni: ho perso tempo inutilmente con gli stadi fono, i cavi e sono arrivato quasi a sospettare qualche problema con le valvole prima di realizzare che il problema si presenta solo quando il braccio SME V12 passa un certo punto. Grande! Ora è il mio braccio da recensione che è a pezzi: cosa gli ho fatto per poterlo danneggiare in questo modo? La cablatura è sempre il primo sospettato, per cui l'ho controllata al meglio che potevo: una terra che forse è saltata? Il giradischi isola elettricamente il braccio attraverso una base di plastica, per cui magari questo e il problema. Ma perché allora funzionava tutto bene con la stessa base nel Woodpecker? Ho quindi provato, senza successo, due cavi differenti. Forse il braccio SME va a terra attraverso il perno e c'è qualche problema lì? Devo ammettere di non essere molto bravo in questo tipo di cose per cui dopo un pò ho smesso decisamente annoiato e irritato. Ho quindi deciso di rimandare indietro il braccio alla SME e interrotto la recensione. Quando ho aperto la scatola dello SME ho notato che lì c'era ancora il cavo originale, che non ho mai usato perché produce un leggero "hum" di sottofondo che nel mio sistema audio diventa immediatamente fastidioso. Ma come ultimo tentativo, l'ho provato e il problema è sparito di colpo... E questo mi dà da pensare: ho provato due cavi differenti con due diverse spine; il V12 ha prodotto quel suono allo stesso punto con entrambe, e il cavo del braccio ha la propria presa ben lontana da qualsiasi movimento del braccio stesso, quindi come diavolo questo sta causando un problema? L'unica cosa che posso pensare è che le due prese DIN non si fissano così bene fornendo solo un contatto marginale, e questo in qualche modo accoppiato con la messa a terra insufficiente creava un problema che invece un buon contatto non presenta. Follia? Forse, ma non riesco a pensare a nessun altra ragione. Questa è solo una di quelle cose che succedono ogni tanto nell'Hi-Fi quando provate un componente problematico cento volte fino a che non scoprite che quello che causa il problema è una strana correlazione tra due problemi che presi da soli non avrebbero alcun effetto. Solo la mia Lotus può essere così tanto difficile da capire.

Finalmente, però nel momento in cui tutto stava finalmente funzionando alla perfezione, mi sono preso un'infezione alle orecchie, la follia estiva è cominciata (lavoro nelle vacanze in bicicletta) e tutto continuava ad andare avanti, fino a che una mail molto educata di Chris mi chiedeva se dopo 10 mesi ero finalmente riuscito a recensire il suo piccolo gioiellino e io ho potuto rispondere solo con le mie scuse...

E quindi cominciamo il test...

Come ho detto in precedenza il braccio che uso per le recensioni è lo SME V12 perché è semplicemente troppo semplice da configurare e sicuramente al top mondiale per la sua sonorità. Tralasciando i problemi evidenziati in precedenza, è stato il cambio più semplice possibile: ho sbullonato il braccio dal Woodpecker (con la base del braccio ancora attaccata, e l'ho messo sul Blackbird sistemandolo nella stessa posizione sulla scala graduata che occupa sul Woodpecker. Non c'è da cambiare allineamento o regolare alcuna forza, in tutto un lavoro da 10 minuti o anche meno. Ho quindi usato la sagoma per l'allineamento solo per confermare che lo spostamento aveva lasciato tutte le configurazioni intatte.

E quindi ho tirato fuori dal suo nido un piccolo gioiello, il prototipo dell'Audiomeca Septum. Come i lettori abituali sanno, ho personalmente seguito lo sviluppo di questo braccio e del giradischi accoppiato "Belladonna" sfruttando la stretta collaborazione con Pierre Lurne per imparare molto sulla progettazione dei giradischi. Con lo svilupparsi del nostro rapporto di collaborazione, Pierre mi ha usato come una lavagna musicale per le sue idee per cui a volte mi ritrovavo a essere il banco di prova per i suoi prototipi più avanzati: il mio contributo creativo alla fine è stato nullo. Ho scritto gli articoli che potete trovare su questa rivista che sono essenzialmente il punto di vista di Pierre su come dovrebbe essere un giradischi di punta e in cambio della sua pazienza e dei suoi suggerimenti gli ho tradotto (in francese, N.d.T.) gli articoli di stampa: è stato un lavoro d'amore.

Siccome questa attività andava ben oltre il tipo di rapporto che un recensore di TNT dovrebbe con un produttore, ho promesso a Lucio che non avrei mai scritto una recensione dei prodotti della Lurne e che gli articoli connessi con questa collaborazione sarebbero stati espressamente solo tecnici.

Circa un anno dopo, ho sorprendentemente ricevuto un pacchetto da Pierre con una piccola nota di ringraziamento: al suo interno c'era il prototipo originale del braccio Septum con le scuse di Pierre che non era rifinito come quello in produzione e manca della leva alza-braccio. Questa è l'oggetto che sono più fiero di possedere.

Questo Septum è stato usato su alcuni giradischi (incluso il Woodpecker) e mi ha silenziosamente aiutato in alcune recensioni, ma ora dopo 5 anni posso mostrarlo in tutta la sua bellezza sul Blackbird, perché questo è il braccio che più di ogni altro voglio montare in quella seconda base. Pierre Lurne è ora in pensione e, mi dispiace, non potete comprare un Septum per cui non chiedete, soprattutto questo non sarà mai in vendita. Ora posso dire in tutta serenità che questo è il braccio più musicale che io abbia mai avuto modo di ascoltare.

Quindi per cominciare il Blackbird è stato installato con due dei migliori bracci che il denaro può (o non può) comprare. Entrambi ricavati da un unico pezzo, il primo a giunto cardanico e il secondo a unipivot.

[Il Blackbird in uso.]

Discorso testine. Il V12 aveva la Dynavector DRT-1t già montata, questa testina è stata il mio riferimento per un certo tempo e l'accoppiata con il V12 è bellissima. Il Septum meriterebbe la stessa testina con la quale funziona in maniera perfetta, ma è anche molto felice con testine come la Music Maker Classic, l'eccentrica, plasticosa e assassina di giganti creazione di Len Gregory.

La DRT passa quindi attraverso il pre ESE Nibiru per andare al mio Ayon Audio Crossfire e quindi ai diffusori a largo spettro Loth-x Polaris e al sub REL Stentor.

Ma per rendere giustizia alla filosofia dei due bracci la Music Maker passa invece attraverso il Graham Slee Revelation. Ora dovreste poter capire la filosofia dei due bracci in maniera quasi ovvia. Da una parte abbiamo un braccio senza nessuna restrizione, una testina a bobina mobile con accoppiato uno stadio fono per formare una combinazione assolutamente high-end mentre dall'altra c'è un braccio molto eccentrico, con una testina molto più economica (solo circa duecento euro per ricostruirla) che alimenta uno stadio fono con una curva variabile con la quale ottimizzare l'ascolto dei dischi e che, per farle un complimento, ha qualche somiglianza con lo standard RIAA.

Prima di tutto le questioni tecniche. Una delle ragioni per cui ho scelto la Music Maker è che in passato si è dimostrata estremamente sensibile alle interferenze prodotte dal motore in forma di un rumore di fondo che cresce quando si avvicina alla posizione del motore. Le mie paure sulle interferenze elettriche causate dai due motori sono state eliminate con un colpo solo. Non c'è stata infatti neanche l'ombra di quel temibile rumore di fondo o qualsiasi altra interferenza con nessuna delle due combinazioni nonostante la presenza dei due motori e la loro posizione non ottimale. Per mettere questo risultato nella giusta prospettiva, il silenzio completo del Woodpecker mi ha reso estremamente sensibile al rumore, appena percettibile, di fondo del AS Solid Machine e dell'interferenza leggermente più rumorosa presente nel mio giradischi Opera LP 5.0. Il Blackbird ha fatto anche meglio del silenzio mortale del suo parente minore - bravo!

In qualche minuto quindi i miei dubbi rispetto alla presenza dei due motori erano evaporati come neve al sole.

D'altra parte però, si vedono i vantaggi sperati nell'avere i due motori?

Se stessi confrontando il Blackbird con qualsiasi altro giradischi avrei immediatamente "Certo e in maniera quasi ovvia", ma facendo il confronto con quello che è il meglio sotto questi aspetti tecnici che abbia mai ascoltato, il Woodpecker, la cosa diventa immediatamente meno ovvia: quando il riferimento vi convince appieno con il suo silenzioso sistema di rotazione, la sua stabilità completa e il suo modo di operare perfetto, diventa difficile capire come il Blackbird possa migliorare tutto questo. Il Blackbird certamente ha gli stessi pregi e la sua partenza velocissima mi fa sempre un pò sorridere, ma è davvero "migliore"? Forse esiste davvero una superiorità tecnica ma per queste vecchie orecchie i due giradischi sotto questo punto di vista sono impossibili da distinguere. Sfortunatamente ho dovuto usare lo stesso piatto per entrambi i giradischi rendendo impossibile un confronto diretto, ma se non ho notato alcuna differenza, allora quelle differenze non sono importanti, ovviamente la vostra esperienza con le vostre orecchie potrebbe essere diversa.

Per cui dal punto di vista tecnico non c'è molto da aggiungere per cui è tempo che io inizi un pò a giocare con questo nuovo oggettino specialmente cambiando bracci.

Ho una copia di "Yellow Brick Road" di Elton John su vinile giallo: suona in maniera magnifica con il V12 ma un pochino leggero. Usando il Septum e giocando un pò con le regolazioni del Revelation RIAA, si ottiene un suono più pieno e realistico. Certo, la fedeltà non era così alta: manca del dettaglio o la (incredibile) profondità del palcoscenico in "Funeral for a Friend" ma sicuramente è più piacevole da ascoltare.

Questo tipo di cambio è continuato a lungo: ho messo la sicurezza allo stilo della XV-1t quando i ragazzi sono tornati a casa da scuola e ho permesso loro di usare lo stereo (sono comunque molto bravi e/o spaventati!).

Anche osservando che i bracci SME e Audiomeca costano più o meno lo stesso, esiste un abisso tra il prezzo totale dei componenti tra i due sistemi (intendendo braccio+testina+stadio fono), con lo SME che sfrutta componenti il cui costo supera di oltre 5 volte quello dei componenti che usa il Septum. Detto questo vi aspettereste che lo SME mostri una chiara superiorità e non c'è dubbio che questa combinazione abbia la più gloriosa, ricca e dettagliata riproduzione, la più vicina alla musica dal vivo, che io conosca. L'abilità di tratteggiare un evento puramente musicale con un palcoscenico popolato da strumentisti grandi e "presenti" è qualcosa che mi sorprende sempre. Sto avendo un periodo "Miles Davis" e avete davvero bisogno di un sistema che sia in grado di riprodurre le sottigliezze del Sax e della Tromba per far si che vi si rizzino i peli dietro al collo (e che vi permetta di ignorare l'effetto stereo abbastanza crudo). Quello che mi sorprende è che il sistema con il Septum arrivi così vicino, dovete veramente ascoltare attentamente prima di capire cosa manchi. La presentazione non è altrettanto ricca ma l'orecchio si adatta presto a questa situazione, dopodiché l'abilità di quel sistema di estrarre il dettaglio e presentarlo senza al contempo disintegrare la musica è estremamente piacevole.

Mia moglie (il catalizzante principale per il mio periodo 'Miles'), che mi ha fatto tirar via una nuova copia di "A Kind of Blue" da un giradischi perché era troppo 'tintinnante', era abbastanza contenta del Septum ma adorava lo SME per cui, inevitabilmente, ci siamo seduti sul divano e abbiamo ascoltato al sistema costoso... Ma il giorno dopo, con la musica accesa mentre eravamo impegnati in casa, non saremmo stati in grado di distinguere i due sistemi.

Ma ora la domanda da un milione di dollari: se non state cercando un giradischi che supporti due bracci, il Blackbird è meglio del Woodpecker? Partendo dal fatto che il Woodpecker è uno dei due migliori giradischi che io abbia mai ascoltato, speravo ci fossero dei miglioramenti ma non mi aspettavo una grande differenza e in questo non sono stato deluso. La presentazione è molto simile, la stessa solidità del suono, niente palcoscenici giganteschi e fuori fuoco, niente bassi esplosivi ma impenetrabili, nessun passo frenetico, solo una musica solida, aperta e credibile. Come detto un confronto diretto non è stato possibile, ma a confronto con il Woodpecker, il Blackbird mostra un pochino di peso e potenza in più, e a meno che non me lo stia immaginando, lo sfondo è ancora più nero. Ma la conclusione è che se avete un Woodpecker non dovete pensare di avere un "fratello minore". Le differenze tra questi due giradischi sono minime se confrontate con quelle che mostrano rispetto agli altri giradischi e quindi tutti i miei commenti scritti nella recensione del Woodpecker sono ancora validi: aggiungere solo un "pochino meglio" a tutti loro, piuttosto che copiare e incollare, o peggio tentare di riscrivere le stesse cose solo in maniera leggermente diversa, vi consiglio di leggere quella recensione.

Tuttavia, c'è un aspetto che ha catturato il mio orecchio. Con quelle registrazioni tutte basate sul senso del tempo, e tra queste "Take Five" è stata la prima a salire sul piatto, ho avuto la forte impressione che il piatto girasse troppo velocemente. Ho ovviamente controllato e di certo la frequenza di rotazione è perfetta. Una volta scoperta una caratteristica simile, devo assolutamente scoprirne di più e ho quindi passato molte ore a cambiare dischi tra i vari giradischi e sono quindi arrivato alla conclusione che come il Roksan Xerses, il Blackbird riesce a aggiungere un pò di "passo" nella musica, con la differenza che lo Xerses girava davvero più veloce. Il Blackbird è meno frenetico ma dopo aver ascoltato solo lui per un pò, ho avuto la sensazione che gli altri giradischi suonassero un pochino più lentamente.

Che importanza ha tutto questo? - La settimana passata stavo ascoltando un terzetto di musicisti che suonava del blues. Non c'era il batterista per cui il bassista era da solo nel gestire la sezione ritmica. All'apparenza faceva tutto giusto, ma la combinazione era terribile con la musica che era lenta e arrancante e tutto appariva senza controllo e confuso. Alla fine sono arrivato alla conclusione che quest'effetto era la combinazione di due cose distinte: da una parte il bassista suonava leggermente fuori tempo e l'amplificazione (terribile) non riproduceva il transiente di salita delle note. Il Blackbird riproduce chiaramente quel transiente di salita e lo posiziona in maniera perfetta nel tempo, tutto sembra fatto così bene - un attributo essenziale.

Anche considerando che questi miglioramenti rispetto al Woodpecker sono più spesso un grado maggiore di perfezione piuttosto che qualcosa di fondamentale, il Blackbird perora la sua causa in maniera molto eloquente: in teoria avere un secondo braccio montato su un giradischi dovrebbe effettivamente ridurre le prestazioni del braccio principale, perché è fatto di tanti componenti risonanti che non fanno nulla. Che il Blackbird riesca a superare questo problema e a suonare meglio del Woodpecker è estremamente lodevole. Sempre in teoria, lasciando vuoto il secondo supporto, la qualità del suono dovrebbe migliorare anche di più, ma sinceramente non posso concepire che qualcuno decida di fare una cosa del genere perché, anche se la loro prima impressione è stata in quella direzione, il secondo braccio è così utile.

Tempo di procedere: come detto nell'introduzione, una ragione per avere un giradischi con due bracci è di avere un secondo front-end molto più economico del primo. Quindi il Septum ha fatto posto al braccio Audiomods che costa leggermente di più del 10% del costo del V12 e la Dynavector Karat D17 anche questa al costo di circa un decimo rispetto alla DRT-1t, in totale circa 1500 €.

Amo entrambi questi componenti e solitamente occupano lo spazio sul giradischi AS Solid. Il Blackbird ha chiaramente aggiunto peso e autorità a questa combinazione che mancavano con l'AS e ancora una volta l'ha portata così vicina a quella con lo SME da rendere qualsiasi sessione d'ascolto, eccetto quelle più critiche, estremamente piacevoli. Ha anche fornito, per la prima volta, un livello di dettaglio ed estensione alle alte frequenze che si compara bene con il mio riferimento dell'AS. Quello che voglio dire è che ben lungi dal compromettere tutto il giradischi, la posizione del supporto permette al secondo braccio (e ho provato anche un modesto RB300) di dare il proprio meglio. Non rende certamente tutti i bracci uguali: in realtà esattamente l'opposto, ognuno dei bracci viene esposto in maniera chiara, mettendo in mostra quello di cui sarebbe capace. Purtroppo, per quanto fosse buono l'RB300 è sempre troppo "grigio" e manca di quella dinamica necessaria per risiedere nel mio sistema, forse qualche altro recensore si prenderà in carico di coprire questo aspetto, ma posso aggiungere che non ho mai sentito l'RB300 suonare così bene. Solo il Blackbird fa meraviglie non miracoli...

Il fattore 'S'

Come sul Woodpecker, ci sono tre interruttori - uno per i 33 giri, uno per i 45 e uno nel mezzo con un'enigmatica 'S'. Questa posizione non faceva nulla sul Woodpecker per cui l'ho semplicemente ignorata, anche perché il manuale d'istruzione del Blackbird (leggo i manuali solitamente alla fine del periodo di prova...) dichiara che "La posizione S è presente per delle caratteristiche future e attualmente non ha alcuna funzionalità". Ma una notte l'ho premuto e il piatto ha iniziato a girare veramente forte. Aspetta un momento... Ecco un vecchio disco stroboscopico - certo! Preciso su 78 giri...

Non c'è limite ai talenti del Blackbird! Prima un braccio da 12 pollici, poi due bracci e ora 78 giri! E questa è ovviamente un'idea geniale: i 78 giri stanno tornando di moda e alcuni di essi sono anche tornati in produzione, ma richiedono una combinazione testina/stilo completamente diversa come anche un diverso stadio di pre-amplificazione. Molti dei 78 giri sono ora riprodotti usando degli stadi fono con lo standard RIAA e questa è una delle ragioni per cui spesso sembrano avere un suono estremamente sbilanciato. Però il Revelation può riprodurre la curva corretta semplicemente commutando un paio di interruttori... L'ho usato? Ci sono andato molto, molto vicino! Ho preso un prestito un vecchio 78 giri di mio suocero ("Woodman save that Tree"...) e sono stato quasi sul punto di abbassare la Music Maker nel solco, ma semplicemente non sono riuscito a inserire quel piccolo costoso pezzo di diamante in quello sfrecciante disco di shellac... Codardia? Si... Ma per quelli che vogliono un giradischi che possa fare tutto, e tutto egregiamente, ancora una volta eccovi la risposta. Il secondo braccio potrebbe essere un vecchio Decca o SME o quello che volete, montante una testina 78 che alimenta il Revelation. O anche meglio ancora, con il pezzo forte montato nella postazione numero 1, usate un braccio con un portatestina di tipo SME nella seconda postazione e potrete cambiare tra una testina a magnete mobile o 78 in pochi secondi! Quanti altri giradischi vi permettono tutto ciò? Ora come ora, molti amanti del 78 giri usano un piatto vecchio o qualcosa come il Rega 78, ma nessuno di questi può offrire la qualità del Blackbird o la convenienza di avere un unico giradischi per tutto.

Per cui ancora non una recensione della musica a 78 giri, ma forse un giorno...

Conclusione

Sono stato conquistato. Non mi sarei mai aspettato che avere un sistema con due braccio desse così dipendenza: sto facendo impazzire mia moglie, facendo suonare metà traccia con un braccio e l'altra metà con l'altro.

E, certo, come strumento per le recensioni è un sogno: le due posizioni sembrano equivalenti e la facilità d'installazione è la stessa per entrambe. Ci sono altri giradischi che alloggiano due bracci, molti dei quali appartenenti alla famiglia di quelli rotondi senza plinto che permettono semplicemente di avere una seconda base per un braccio, ma nessuno di loro appare così ben integrato e omogeneo e tutti sono molto grandi. Prima che facciate in tempo a chiederlo, potete fare suonare i due bracci insieme e passare da uno all'altro, ma anche se impressionante, si può sentire il suono prodotto dal secondo braccio - come un'eco del vinile- per cui è più un trucco da feste che qualcosa di serio.

Il punto di forza maggiore del Blackbird è la sua qualità sonora che ben si accoppia con l'essere molto semplice e solido come il Woodpecker. Più grande, cosa che potrebbe causare dei problemi di spazio, ma non è massiccio e il suo design pulito significa che non tenterà di dominare la stanza e attrarre lo sguardo, né sarà in grado di impressionare i vostri amici come farebbe un Clearaudio o un VPI, ma poi dovrebbero ascoltarlo...

Come con il Woodpecker, i miei giradischi sono stati messi a riposo mentre il Blackbird è stato qui: con quel piccolo ma significante miglioramento nella qualità sonora del Blackbird, penso di aver finalmente trovato un degno pari del Clearlight Recovery che ho provato 11 anni fa e che mi è mancato da allora. Penso che questo spieghi tutto.

Nota - Come spesso succede, (e purtroppo ancora di più con la versione italiana, N.d.T.) la recensione è vecchia nel momento stesso in cui viene pubblicata: Chris Feickert mi ha infatti informato che ora ci sono diversi colori disponibili, i piedini regolabili hanno una filettatura più fine, il cuscinetto principale è stato migliorato e che stava lavorando su alcune piccole modifiche ai motori. E siccome penso che nessuna di queste renderà il suono del Blackbird peggiore, non sono molto preoccupato.

*Su un giradischi sospeso quando il motore è montato fuori dal sub-chassis si potrebbe avere una spinta di tutto il telaio verso il motore, generando possibilmente delle oscillazioni non verticali. Questo non è un problema con progetti con un plinto solido come il Blackbird.

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