[ Home| Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Lettore CD Canor CD2 VR+

[stupendo caricatore frontale]

Anche un lettore CD Canor?

[English version]

Costruttore: Canor - Slovacchia
Prodotto: lettore CD valvolare di precisione CD2 VR+
Prezzo: 2890 € incluso IVA e spedizione in Europa (il prezzo può variare)
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Periodo di recensione: Marzo 2010 - Gennaio 2011
Pubblicato: Febbraio 2011
Traduttore: Roberto D'Agosta

La mia recente recensione dello splendido amplificatore valvolare Canor Precision Tube Amplifier TP106 VR+ vi dovrebbe aver introdotto alle basi della filosofia progettuale propria di questo costruttore riguardante gli amplificatori: il TP106 VR+ rappresenta il culmine di oltre 15 anni di evoluzione che ha portato a completo compimento una formula vincente. Il Canor TP106 VR+ ha al suo attivo tutti i punti giusti per una riproduzione musicale fedele: PRaT, musicalità, bassa distorsione (specialmente quella non lineare). Poi come c'è da aspettarsi per queste fasce di prezzo, l'aspetto che ne caratterizza il mercato è anche il suo punto di forza maggiore: riproduce uno dei più grandi e certamente anche uno di più spettacolarmente stabili palcoscenici che io abbia mai avuto il piacere di sperimentare. Riesce a controllare questo palcoscenico che domina la stanza d'ascolto senza sacrificare nessuna delle fondamentali qualità musicali, come una buona interfaccia con il diffusore, il rapporto segnale/rumore, comodità d'uso (leggi telecomando) o l'estetica. Di certo è uno dei migliori esempi dell'evoluzione estrema di una tecnologia acquisita, come per esempio la versione Multi-Air del motore Alfa Romeo lo è del classico motore a combustione interna.

"Coooooosa!" incredulo gracchia il coro dal lato sinistro del palcoscenico, "Dove sta andando a parare?"

[un sacco di valvole]

Se il TP106 VR+ è una versione moderna di una vecchia idea, un amplificatore integrato basato su un valvola ultralineare a quattro elettrodi in configurazione push-pull, il Canor CD2 VR+ Precision Tube CD Player è quasi l'opposto: questo lettore CD usa uno stato analogico completamente valvolare che si spinge fino a fare uso di un alimentatore basato su una valvola rettificatrice B+ nel loro uso di una nuova applicazione di una vecchia tecnologia che rispecchia una profonda innovativa analisi della tecnologia più recente.

[un bel telecomando]

Per questo, i lettori CD valvolari della Canor sono inevitabilmente più originali nella loro progettazione e realizzazione poiché ci sono pochi modelli "storici" da cui prendere idee rispetto agli oltre 70 anni di evoluzione dell'amplificazione valvolare. Lo spettro dei lettori CD della Canor comincia con un modello con frontale in legno, banalmente chiamato Canor CD1 e i miei lettori abituali dovrebbero ben sapere quanto credo che il legno sia buono. Quando ho chiesto a Pavol cosa ne pensasse, questa è stata la sua risposta: "In un certo momento del 2007, spinti fortemente dai nostri clienti, abbiamo deciso di aggiornare l'aspetto esteriore dei nostri prodotti verso un più moderno vestito d'alluminio. Per questo abbiamo chiesto alla Joshua Creative Professional Studio di realizzare questo progetto: il nuovo design ci è apparso subito così interessante e originale che abbiamo deciso di aggiornare anche la progettazione interna. Il feedback estremamente positivo che abbiamo ricevuto sul CD1 ci ha confermato la bontà dei suoi circuiti e della progettazione delle connessioni per cui ci siamo concentrati principalmente sul miglioramento degli aspetti secondari e delle regolazioni. In questo modo, tutta la nuova linea è stata creata. Nonostante avessimo oltre 15 anni di esperienza nella progettazione di amplificatori valvolari e oltre 30 anni di esperienza nella creazione di circuiti basati su valvole, ci sono voluti oltre due anni di lavoro per sviluppare la nuova serie di prodotti VR+."

Perciò, rivestito di un'aria modernista (una svolta verso il ritorno al modernismo rispetto all'ironia del retrò postmoderno propria di molta parte dell'audio del 21° secolo) data da una coperta di solido alluminio con una eccellente verniciatura simile al TP106VR+, questo modello non possiede una sezione di amplificazione valvolare appesa alla fine di un circuito a stato solido come molti altri rivali "valvolari" (come per esempio il mio Shanling CDT100c modificato che guarda dal mio mobiletto come uno dei lettori di riferimento), ma una sezione analogica che, dall'inizio alla fine, è solo valvolare. Anche il più economico della serie, il Canor CD1 a 1850 €, fa uso della amabile valvola ad alto guadagno ECC83, della valvola driver 6922 (una nomenclatura militare per la ECC88) di certo gradita nell'audiofilia e come rettificatore la migliore di tutte, la EZ81. Sinceramente non ho mai visto una di queste valvole al di fuori di qualche progetto di autocostruzione (ne sto usando due in uno stadio fono di mia progettazione, se mai riuscirò a finirlo) anche se la EZ80 di voltaggio più basso ogni tanto fa la sua apparizione. I Canor CD1, CD2 e CD2 VR+ fanno uso delle valvole in un modo perfettamente appropriato. Alla Canor dicono che il CD2 è superiore al CD1 per una migliore costruzione meccanica e per un migliore isolamento dalle vibrazioni. Il CD2 VR+ spinge l'isolamento ancora oltre eliminando anche le vibrazioni sulle stesse valvole. Se proprio dovessi spingermi a fare una scommessa direi che lo stadio di uscita fa uso di un catodo inseguitore 6922 poiché l'impedenza di uscita è segnalata a 200 Ω cosa che dovrebbe permettere di pilotare anche lunghi cavi di costruzione normale.

Che il Canor CD2 (2450 €) usi un involucro più pesante e inerte di quello del CD1 è evidente dai numeri: 12 Kg con un incremento di 2.4 Kg di materiale dello chassis che è decisamente tanto per contenere gli stessi Burr-Brown PCM1792A e Philips L1210/65. Alla Canor, in tutti i loro lettori CD, hanno deciso di non usare l'onnipresente Phillips TDA1543 a 16 bit molto amato per il suo senso del ritmo, facendo invece uso del più nuovo (2004) Burr-Brown PCM1792A, della stessa serie del PCM1794 che è presente in alcuni lettori di alta classe, con i suoi 127dB di ampiezza dinamica, i 132 dB potenziali di rapporto segnale/rumore e, al tempo stesso, molto più costoso del più comune TDA1543. Il Canor CD1, precedentemente noto come Edgar CD1, ha raccolto alcune recensioni favorevoli da molte riviste europee. Tutti i lettori CD della Canor fanno uso della meccanica Philips L1210/65: che io ricordi, l'unico altro lettore CD con pretese di qualità che faccia uso di questa meccanica è uno Jadis (non mi ricordo quale, questo è purtroppo lo stato della memoria di questo vecchio scriba). Questa meccanica richiede che l'ascoltatore aspetti che tutte le tracce siano identificate con la loro lunghezza prima che il tasto "play" diventi attivo: noioso o cosa?

Tuttavia, il CD2 VR+ ha anche un grosso schermo alfanumerico che può essere eventualmente spento o ridotto di luminosità nel caso si abbia l'impressione che introduca rumore attraverso l'alimentatore: la Canor persegue la politica di tenere strettamente separati gli alimentatori per il controllo della meccanica, quelli per i componenti digitali e l'alimentatore di potenza per il rettificatore valvolare per la sezione analogica per prevenire "segnali d'interferenza che possano penetrare" nelle alimentazioni dei circuiti audio. Una scelta accorta e sensibile per un lettore di questo livello. Alla cieca risulta, a questo scriba, impossibile riconoscere, in maniera credibile e ripetibile, se l'accensione dello schermo abbia un effetto sul suono, per cui la separazione delle sorgenti di potenza è un successo.

Non ho alcun modo per dire se il Canor CD2 VR+ valga i 440 € aggiuntivi perché non ho un CD2 con cui compararlo. Tuttavia lo sforzo principale che ne innalza lo status è concentrato nell'isolamento dalle vibrazioni dello stadio valvolare facendo uso di alcuni componenti smorzanti sulla scheda dei circuiti. La mia esperienza con gli Absorb-Gel suggerisce che questo è un sviluppo vantaggioso perché diminuisce la microfonicità delle valvole. I progettisti della Canor hanno notato infatti una maggiore chiarezza e ampiezza della dinamica che porta a un suono più dettagliato: mi aspetterei analoghi risultati da una modifica simile portando a un migliore timbro strumentale, un migliore senso del tempo e quindi un palcoscenico più stabile.

[disposizione interna] [testando il tempo]

Tecnologia e design

Il punto di forza del Canor è lo stadio d'uscita completamente analogico: alcuni lettori più vecchi ricorderanno che la Rotel UK ha semplicemente cambiato il chip dello stadio d'uscita del RB965 BX con una scheda discreta e solo questo è bastato a trasformare un buon lettore in una eccellente macchina da musica. Lo Shanling CDT100C aggiunge invece un buffer valvolare all'uscita di una serie di amplificatori operazionali quindi sovrapponendo i difetti della valvola a quelli degli stadi precedenti: per questo motivo le modifiche della Chevron Audio hanno un impatto così sensibile. Il Canor CD2 VR+ usa anche una valvola rettificatrice a doppio diodo, la EZ81, per fornire corrente allo stadio d'uscita: uno dei vantaggi della EZ81 è che, come le altre valvole, l'uscita varia a seconda del carico mentre per i ponti a stadio solido questo non succede. I supporter delle valvole rettificatrice sosterranno che questo fa sì che l'alimentazione di potenza cambia con la richiesta della musica, mentre i supporter del silicio vi diranno che una alimentazione più rigida si regola meglio e rimarrà più accurata. I rettificatori valvolari rispondono più rapidamente mentre i costosi diodi a stato solido non sono così veloci e soprattutto possono introdurre rumore spurio nell'alimentatore e nei circuiti audio aumentando il rumore e lo spreco di potenza. Dallo stadio d'uscita di questo lettore CD ci si potrebbe aspettare un flusso sonoro più musicale e una parte alta più dolce, libera dagli artefatti generati dall'alimentatore di potenza. Ma questo è mettere i buoi davanti al carro, prima analizziamo la sorgente e cioè il disco...

La meccanica Philips L1210 è il solito oggettino di plastica con un tempo di accesso di una lunghezza estenuante e che sembra possa semplicemente volar via. Ed Meitner della EMM Labs ha condotto diversi esperimenti in cui ha dimostrato come il dischetto d'argento possa essere sbalzato fuori dalla sua base semplicemente suonando toni, in particolare intorno agli 800 Hz, a volumi sufficientemente alti nella stanza: si vede il contatore degli errori crescere a dismisura fino a che il lettore non inizia a saltare. Curiosamente questi effetti non sembrano essere collegati al fatto che l'unità di trasporto sia di plastica o infilata in 2 Kg di materiale iperfantastico soprannaturale. Questa meccanica ha trattato bene alcuni CD danneggiati che tengo proprio per questo tipo di test e il volume all'interno della stanza non sembra aver avuto alcun effetto diretto sul tracciamento del disco. Tuttavia il piacere di possedere un lettore digitale potrebbe essere incrementato da qualche semplice "pretesa" di componenti meccaniche nel meccanismo di lettura del CD: questa meccanica funziona bene, a parte la lentezza, ma a questi prezzi l'impatto psicologico di un cassettino del lettore che appaia sufficientemente robusto che scivoli per tornare al suo posto senza sussulti potrebbe incrementare le aspettative di un ascoltatore verso un suono di qualità. Tuttavia pochi lettori CD si basano su una meccanica originale, Bang & Olufsen sono una notevole eccezione, molti semplicemente mascherano la realtà con qualche dettaglio o inutile abbellimento.

In seguito alle mie domande, dalla Canor mi hanno detto che configurano gli stadi analogici valvolari creando le connessioni direttamente dopo il convertitore digitale/analogico OPA134: ritengono che questo sia un approccio unico e sia il loro asso nella manica per creare un lettore CD che abbia un suono estremamente naturale.

Per il CD2 e il CD2 VR+ l'alimentatore è stato migliorato di un ordine di grandezza rispetto a quello del CD1: "L'alimentatore curato fino all'ultimo dettaglio aiuta a creare un suono soffice, pieno e dettagliato. Questo risultato è stato raggiunto separando accuratamente il voltaggio di alimentazione di tutti i componenti digitali da cui potrebbero provenire segnali che interferiscano con il suono da quello di tutte quelle sezioni che sono direttamente interessate a processare il segnale audio." Alla Canor hanno scoperto che il trasformatore toroidale di potenza per il CD2 VR è più difficile da costruire che non quello dell'amplificatore TP106 VR perché contiene un numero maggiore di avvolgimenti indipendenti e due schermi, uno dei quali è un avvolgimento di rame tra gli avvolgimenti primario e secondario, mentre l'altro, costruito in maniera simile, separa gli avvolgimenti che alimentano il display, direi con successo visto che non è possibile dire se sia acceso o spento. Il processore di controllo è alimentato da un altro trasformatore separato che ha a sua volta un altro filtro addizionale. L'amplificazione non è altro che la modulazione della potenza di alimentazione per cui gli ingredienti fondamentali degli stadi successivi al DAC devono essere di alta qualità.

Il vostro vecchio scriba ha chiesto alla Canor quale sia e come motivino la loro scelta di un filtro e Pavol mi ha risposto che il DAC ha solo un semplice filtro RC analogico, che, se avesse un polo singolo come sembra implicito, produrrebbe una risposta con il mimino dello sfasamento e di ordine 6dB/ottava. Alla Canor non fanno uso di ulteriori filtri digitali, se si esclude il filtro definito dal convertitore digitale/analogico PCM1792. Tuttavia ci sono 8 varianti di questo chip CMOS della Texas Instruments per cui non posso essere certo di quale sia in uso: alcune funzioni programmabili potrebbero modificare l'attenuazione di fine banda di 130dB e comunque alcune versioni hanno una selezione tra filtri ripidi e morbidi. In questo il CD2 VR+ si distingue dal CD1 (che peraltro è ancora in produzione) perché quest'ultimo fa uso di un più complesso filtro analogico: questo filtro taglia meglio le alte frequenze ma è responsabile anche di un sfasamento maggiore. Nel cammino del segnale del CD2 VR+ c'è solo un condensatore Mundorf MCap (dielettrico in polipropilene con fogli di ZN Zinco/Stagno) che risulta essere comune a tutti i componenti nella gamma VR della Canor.

Anche le valvole nel circuito d'uscita del lettore CD Canor sono soggette alla loro procedura TTM-1 (Tube Tester and Measurer, test e misura delle valvole) ad alta tecnologia: le 12AX7 (ECC883 e doppio triodo a medio mu) e le 6922 (ECC88 a doppio triodo con specifiche militari) sono abbastanza famose tra gli audiofili come la più popolare incarnazione di valvole basate sulle b9a. Tutte le raccomandazioni per gli usi della famiglia Burr Brown fino al VAM 1974 prevedono un complicatissimo circuito per il guadagno dei loro amplificatori operazionali, fino a 3 paia in diversi fogli di dati, che poi viene disperso in diverse resistenze che agiscono come divisori di potenziale. Questo è proprio quella porcheria che è stata rimossa dal mio Shanling CDT100c con effetto estremamente positivo sul suono: questo non fa che aumentare le mie aspettative per il Canor CD2 VR+ con la sua connessione diretta dal DAC verso la sezione analogica valvolare.

Il risultato dell'alto guadagno è che la ECC83 produce un segnale d'uscita a 2.9 V che molto più alto dello standard red book: l'alto voltaggio d'uscita potrebbe immediatamente sedurre qualsiasi ascoltatore in una dimostrazione da negozio, per cui caveat emptor. In maniera simile, il problema di interfacciare i lettori CD con ingressi di linea standard sarà esacerbato da questa alta uscita spingendo probabilmente alcuni amplificatori, specialmente quelli che non hanno il potenziometro del volume immediatamente dopo il selettore d'ingressi, verso la distorsione.

Il capo ingegnere e co-proprietario della Canor, Zdenek Brezovjak, ha deciso di usare per la connessione interna tra la meccanica e il convertitore PCM1972, su basi puramente musicali, il bus proprietario I2S invece del S-pdif, perché vari test hanno mostrato una migliore qualità sonora. Anche io avevo trovato l'I2S migliore rispetto alle alternative quando ho provato il server musicale Zero One, per cui ancora una volta la Canor prende il massimo dei miei voti per questa scelta, un'altra area che alza le aspettative sul Canor CD2 VR+.

Lo splendido telecomando aggiunge la sua parte per incrementare l'orgoglio del possessore: ho già menzionato il leggermente eccentrico posizionamento dei tasti nella mia recensione del Canor TP106 VR+: la manopola centrale a quattro posizioni (per l'amplificatore: ingresso a destra e sinistra, volume su o giù) ha un pulsante quadrato al proprio interno per il play/pause del CD. Penso che sarebbe stato decisamente meglio se ci fossero state due ruote concentriche e che quella intorno il pulsante play/pause controllasse anche il salto delle tracce, le funzioni di avanzamento veloce e lo stop, che invece si trova in alto vicino ai tasti di accensione e spegnimento. I tasti per la selezione delle tracce si trovano nella parte bassa e sono i più semplici e accurati che mi sia mai capitato di usare per selezionare tracce oltre la 19.

Specifiche tecniche della Canor per il CD2 VR+
dimensioni 435 x 122 x 370 mm

peso 12 kg
risposta in frequenza 20-20,000 Hz -0.25 dB

impedenza d'uscita 200 Ω
distorsione armonica 0.005% a 1 kHz
rapporto S/R 102 dB
valvole 2 ECC83 (12AX7), 2 6922 (ECC88), 1 EZ81
alimentazione 230 V a 50-60Hz 100VA

Qualità del suono

Il Canor Precision Tube CD Player soddisfa quasi tutti i desideri di questo recensore riguardo ai moderni lettori CD:

  • Buono isolamento dalle vibrazioni
  • Eccellente isolamento dell'alimentazione tra le diverse sezioni
  • Processori DAC di qualità
  • Filtri passa basso con minimo impatto sulla fase
  • Stadi analogici a elementi discreti - anzi meglio, valvolari

Il rischio per la Canor è che le aspettative, oramai decisamente alte, di questo vecchio scriba siano disattese: caricamento, lettura e accesso delle tracce lentissimi, sono le prime noie ma mitigate dall'eccellente schermo che tiene l'ascoltatore informato di tutto quello che sta succedendo prima che la musica inizi a suonare. Il tempo di riscaldamento è intorno ai 10 minuti (appena più di tre tracce rock/pop) e c'è un piccolo miglioramento durante tutta la durata del primo CD ma molto inferiore a quello che succede con un amplificatore valvolare, per cui se accendete insieme tutta la catena audio il riscaldamento del CD sarà mascherato da quello dell'amplificatore. Il risultato del rodaggio appare meno ovvio per il CD2 VR+ che per l'amplificatore TP106 VR+: due giorni a suonare in modalità "repeat" dovrebbero essere più che sufficienti.

A partire dei bassi in su il CANOR Precision Tube CD Player dimostra di possedere solidi fondamentali che includono un palcoscenico stabile: questo è uno di quei lettori che mette in mostra le cose che sa fare bene. Che sia sistemato sul mobiletto Something Solid XR4 o su qualsiasi altro supporto, il CD2 VR+ mantiene una solidità e consistenza che permette spesso di dimenticarlo. Per rimanere nell'ambito dei fondamentali musicali, il passo è consistente senza trascinarsi o diventare frenetico o enfatizzato: nella mia scala di valori gli darei facilmente un +2 o un +3 contro qualsiasi dei lettori CD più venduti che mi sia capitato di ascoltare (una differenza dal giorno alla notte) in tutti i tre parametri del PRaT, passo, ritmo e senso del tempo. Il Canor CD2 VR+ perderebbe un singolo punto (la più piccola differenza che possa essere notata) per il passo e il ritmo contro alcuni campioni "flat earth" come l'Avondale AAA5 e per la stessa quantità rispetto a quel preciso metronomo che è il Consonance CD120, distruggendo però quest'ultimo lettore in qualsiasi altro parametro (come dovrebbe essere vista la differenza di prezzo).

Quindi i fondamentali di qualsiasi riproduzione musicale, il Pace, Rhythm and Timing (PRaT), ovvero il passo, il ritmo e il senso del tempo sono adeguatamente preservati dal CANOR Precision Tube CD Player messo sui suoi piedini standard: questa abilità è però forse una delle aree più oscure dei lettori CD, forse LA ragione per cui molti audiofili hanno impiegato anni per accettare il dischetto d'argento nei loro impianti, sia che sia limitata dal jitter, da altri errori nel senso del tempo, da una bassa risoluzione del campionamento, da pessimi sistemi di riproduzione o qualche altro oscuro fenomeno e, proprio come succede con i giradischi (alcuni potrebbero avere delle misure della velocità di rotazione vicine alla perfezione eppure il direttore d'orchestra rimane chiaramente ubriaco...), praticamente impossibile da misurare in maniera credibile. Appena ho sistemato tre piedini sfusi sotto il lettore in alcuni punti chiave come l'asse di rotazione del dischetto, la scheda valvolare e la sezione di alimentazione, il PRaT è migliorato di un ordine di grandezza. Il CANOR Precision Tube CD Player si distacca dai suoi simili, il CD1 e il CD2, per l'attenzione aggiuntiva al controllo delle vibrazioni inclusa la scheda, menzionata in precedenza, a cui sono connesse le valvole, per cui l'evidente risposta all'uso di piedini non standard appare difficile da spiegare. Ancora una volta questo dovrebbe mostrare agli audiofili che formarsi dei preconcetti potrebbe predeterminare quello che ascolteranno: partire dall'assunto che non sarà necessario alcun piedini di supporto particolare può impedire all'ascoltatore di scoprire questa utile differenza. Alcuni ascolti sono stati eseguiti con i piedini standard, ma i Waipuna Sound MYRTLEFEET sono rimasti al loro posto per molta della durata di questo test. Questa scelta ha leggermente ridotto la distanza nel PRaT tra il CD2 VR+ e l'Avondale, ma rimane ancora -1 per il ritmo. Il CD2 VR+ ha passato il resto dei test e della preparazione di questo articolo seduto sopra i Yamamoto PB 4 2: in realtà è ancora lì perché non ho molta fretta di cambiare qualcosa visto che sto ascoltando le recenti produzioni su CD da recensire.

Il test definitivo della capacità di qualsiasi sistema di riprodurre le parti essenziali della Musica è il ricreare del fattore "brividi da ascolto": i lettori CD sono degli elementi chiave per fornire a un sistema questa abilità. Invertendo l'argomento della Linn per prima la sorgente, partendo dall'acronimo per computer GIGO (Garbage In, Garbage Out, robaccia in ingresso, robaccia in uscita) si potrebbe argomentare facilmente che "niente in ingresso, niente in uscita" per descrivere la situazione in cui qualsiasi informazione musicale che sia persa durante la lettura del disco o durante la conversione digitale/analogica non può essere recuperata in alcun modo. Il CD VR+ non si annuncia come un lettore con la capacità di raschiare il fondo nell'informazione racchiusa dal dischetto d'argento nello stesso modo dei Linn o dei Rega e a un primo ascolto potrebbe essere classificato come uno di quei lettori che applicano una bella vernice high-end su un lavoro di estrazione dell'informazione che rimane nella media. Ma questa classificazione, come mostra un ascolto prolungato, è completamente sbagliata. Sono le piccole sfumature che separano una prestazione musicale di qualità da qualcosa di veramente memorabile. I CD red book sono limitati dal loro campionamento a 16 bit (nei giorni migliori) e dalla risoluzione a 22 kHz (per un rate di campionamento a 44 kHz) per cui anche il più piccolo bit significativo è troppo importante per andare perso. Il brano per piano e violino Spiegel Im Spiegel di Arvo Pärt è un severo test per tutti gli aspetti del fattore "brividi" sia per il senso del tempo e l'intonazione che per la microdinamica e l'acustica: l'Avondale appare più percussivo del Canor che a sua volta ha un impatto maggiore dello Shanling, ma è chiaramente il Canor che dimostra il bilanciamento delle virtù migliore per alzare il fattore "brividi" creandone parecchi nella schiena dell'ascoltatore.

Un'altra composizione di Arvo Pärt O Adonai (il secondo movimento del corale Magnificat) è una preghiera cantata da un coro di soli uomini che ha la capacità impressionante di deliziare e disturbare in egual misura con le sue cadenze, intervalli e ritmo risonanti con un'acustica naturale. La prima parte dei bassi ha leggermente più corpo con lo Shanling modificato, ma le singole voci sono più facilmente sistemate nello spazio con il Canor CD2 VR+ anche se lo Shanling sembra distinguere più chiaramente tra le parti. Il Canor tira fuori dalle tracce del disco la stessa quantità di informazione che gli altri lettori, però aggiunge maggiori dettagli acustici fino al punto che è più semplice distinguere le voci dei singoli musicisti dalle parti dovute ai riflessioni: questa capacità viene solitamente attribuita a una eccellente accuratezza nei dettagli della gamma delle basse frequenze.

[lettori a confronto]

Il Canor CD2 VR+ ha passato molta parte di questa recensione sistemato direttamente sopra il mobiletto Something Solid XR4 con i piedini Something Solid Missing Link beneficiando in questo modo di una eccellente riduzione esterna di qualsiasi vibrazione. Questo dovrebbe fare in modo che tutti i dispositivi interni per il controllo delle vibrazioni possano lavorare al meglio per isolare l'alimentatore, la meccanica, i circuiti digitali uno dall'altro e cosa più importante i sensibili circuiti analogici valvolari. Chiunque dal coro si lamenti che questo riduce le differenze tra i vari lettori dovrebbe essere fulminato sul posto dalla banalità che un lettore CD che costa 2890 € verrà comunque sistemato nella migliore posizione possibile in un sistema audiofilo a meno che il compratore non sia sordo o stupido.

Montato su qualsiasi supporto di qualità inferiore, il Canor CD2 VR+ non sfrutterebbe tutto il suo potenziale, ma le differenze tra i diversi lettori CD in questa recensione saranno ridotte dall'isolamento dalle vibrazioni quasi ottimale imposto dalla procedura di test. In tutti i confronti solo l'Avondale ha tratto beneficio dal Brightstar LittleRock che è un elemento essenziale per la struttura metallica estremamente rumorosa di quel lettore.

Bam Bam di Toots & The Maytals ha quei sibili e pre-eco che permettono di discernere la risoluzione dei bassi più profondi e la stabilità dei toni: il Canor ha recuperato tutta la stessa quantità d'informazione e l'ha presentata in maniera coerente come fa il mio riferimento, il mio Shanling modificato. In qualche caso il Canor riesce a essere più agile e veloce dello Shanling, ma quest'ultimo vince con le alte frequenze più dense in Reggae Got Soul. In Bam Bam l'Avondale Audio AAA5 riesce a presentare i pezzi di pianoforte in maniera più nettamente percussiva rispetto a entrambi i lettori valvolari: tuttavia a causa di alcuni graffi sul disco, l'AAA5 non riesce a suonare tutto il disco senza saltare (a dire il vero non ci riesce nessun altro lettore che io abbia recentemente provato se non lo Shanling CD100c con la sua meccanica Sony) mentre l'apparentemente fragile Phillips L1210/65 del Canor riesce a leggerlo quasi tutto, suggerendo che ci sia di più nel progetto di una meccanica di lettura per il CD che la semplice...meccanica.

Le differenze tra i diversi lettori CD tendono a essere molto piccole una volta che i fondamenti musicali sono stati ben trattati: tuttavia la maggior parte dei lettori CD ha un senso del tempo così sbagliato che raramente riesco ad ascoltare un intero CD. Molte ipotesi possono essere formulate, le due più antiche dicono che sia una limitazione intrinseca al rate di campionamento essendo quest'ultimo inadeguato a conservare la fase oppure che il responsabile sia il jitter. Una teoria più recente suggerisce che possa essere il contributo del netto filtro anti-aliasing sia nel dominio digitale che in quello analogico e per superare questo punto sono stati immessi sul mercato diversi lettori CD che vanno oltre lo standard red book evitando completamente molti dei poli del filtro. Sono propenso a credere che tutte queste proprietà del CD siano responsabili per uno spostamento di fase e quindi dei problemi esposti. Sono fortunato ad avere con me due lettori di riferimento che eccellono nel mantenere l'illusione di integrità della fase: l'Avondale ricrea il ritmo fondamentale della musica meglio di qualsiasi lettore io abbia mai ascoltato grazie a una regolazione ossessiva per il clock, la meccanica, il DAC e i circuiti analogici da parte dell'alimentatore. Lo Shanling CDT100c modificato dalla Chevron, ha un simile approccio ma con un livello di ossessione leggermente inferiore ma fa anche uso di filtri passa basso di piccola pendenza che hanno il minimo spostamento di fase, risultato in un'integrità del senso del tempo alle alte frequenze che è battuta solo dal Consonance CD120 Linear il cui jitter inferiore ai 14 ps contribuisce, nella finestra 20 Hz-20 kHz con un spostamento di fase inferiore ai 5 °/ Il CANOR Precision Tube CD Player riesce a essere musicale già al primo ascolto qualsiasi sia la ragione alla base del suo progetto e costruzione: a confronto con lo Shanling c'è meno differenza tra i due che tra lo Shanling e l'Avondale, eppure, piccola bizzarria, la differenza tra il Canor e l'Avondale è più piccola che tra i miei due riferimenti. Ma questo non significa che il CD2 VR+ sia, musicalmente parlando, a metà tra loro due.

Che le differenze siano così piccole rimane un complimento al Canor, perché lo Shanling è stato molto modificato dalla Chevron Audio (nota anche come Chevin Audio). Inoltre, quando capita di ascoltare queste sottili differenze le preferenze solitamente variano a seconda dell'ascoltatore e della musica suonata. Infine, soccombendo alla tentazione di identificare alcune differenze in maniera coerente e consistente siamo caduti nella trappola dei test A/B... Peggio ancora...
"C'è nulla di peggio dei test A/B?" chiede inquieto il coro dal lato sinistro del palcoscenico, Il vecchio scriba ha iniziato a bere oppure è completamente uscito di senno?"

Un disperato tentativo di esaltare in maniera esagerata le differenze tra i due lettori. Una cosa che potrebbe risultare meno frustrante per un ascoltatore che per un recensore è la lentezza del trasporto del Canor CD2 VR+ dopo che il cassettino si è chiuso e comincia la lettura del CD. Il confronto A/B tra il CD2 e lo Shanling ha lasciato spazio a meno differenze tra i due lettori che quelle presenti quando lo Shanling suona o in modalità red book o a 24/bit 96kHz. Il CD2 VR+ è certamente più vicino allo standard red book, il più dinamico tra le modalità dello Shanling ma la modalità upsample è leggermente più dolce anche se subdolamente velata alla più alte frequenze.

Avere a disposizione un interruttore "suck o blow" (corrispondente a una inversione di fase nel dominio ditigale) è sicuramente una curiosa peculiarità dello Shanling. Per le registrazioni che mantengono l'integrità di fase, (Chesky per esempio) la differenze è come quella tra il giorno e la notte (come Doug Dunlop direbbe degli esperimenti con valvole diverse). Però la differenza tra queste due modalità è molto più grande della differenza tra i due lettori. In alcune registrazioni lo Shanling si fa preferire, in altre lascia strada al Canor CD2 VR+. Tentare di capire se questo dipenda dalla musica suonata si dimostra vano: appena si decide che lo Shanling è superiore con le voci femminili ecco che arriva Meshell Ndege Ocello per provare esattamente l'opposto...

Il suono del basso della Meshell è un altro caso esemplare: lo sviluppo della nota è molto più chiaro e stimolante con il Canor CD2 VR+ ma il timbro è più identificabile con lo Shanling. Difficile scelta e siamo solo alle due ottave più basse: sembra esserci però una componente genetica perché queste differenze sono molto simili a quelle dell'amplificatore Canor TP106 VR+ rispetto agli amplificatori single ended valvolari.

Il CANOR Precision Tube CD Player ha un passo eccellente, più leggero e fluido dello Shanling (+2 per il passo e +1 per il ritmo) ma non allo stesso livello dell'AAA5 (-1 per il passo e -1 per il ritmo). Tuttavia, in questi dati qualitativi non c'è mai differenza di 3 punti per il passo tra l'Avondale e lo Shanling: infatti queste sono scale di Likert e non rappresentato numeri oggettivi. Lo Shanling modificato ha un palcoscenico più stretto del Canor ma che risulta più profondo quando il lettore opera in modalità 24 bit/96 kHz creando sempre una più convincente presenza del palco. Tenendo presente il superlativo senso del tempo del Consonance che ho avuto il piacere di avere tra queste mura, il Canor non raggiunge quelle vette ma bisogna anche dire che il Consonance ha in quella qualità il suo unico punto di forza, mentre il Canor fa molto di più (per molti più soldi...). I primi nastri da studio dei Greatful Dead, Birth of the Dead, sono un bel test per il senso del tempo e questà è una di quelle occasioni in cui tutti gli argomenti contro i test A/B mostrano la loro forza: le differenti presentazioni del palcoscenico si oppongono strenuamente contro un accurato confronto perché il posizionamento della batteria è così diverso tra i tre lettori che rende qualsiasi giudizio sul senso del tempo alle alte frequenze insostenibile a meno di non passare al mono. Ma questo sarebbe futile perché non compriamo sistemi stereo per ascoltare in mono. Questo recensore non vi offrirà quindi un giudizio sul senso del tempo dicendovi quale è migliore dell'altro ma piuttosto quale è il più convincente. Tendendo un orecchio verso i cimbali, la coincidenza dei colpi di batteria e della grancassa con gli attacchi della chitarra basso diventa rapidamente secondaria rispetto a godersi i diversi pezzi musicali... e questo è tutto.

Ho già detto che il Canor fa molto di più che il Consonance con quest'ultimo molto attento alle sottigliezze tralasciando la dinamica. Le GRANDI dinamiche sono gestite dal Canor CD2 VR+ così bene che lo stesso progettista mette in guardia sul fatto che potrebbe saturare l'ingresso di molti amplificatori (l'uscita a 0db è a 2.9 V che eccede il voltaggio d'ingresso dello stesso amplificatore progettato dalla Canor al massimo volume) cosa non rara tra i lettori CD che alimentino ingressi di linea DIN. Le stesse tracce dei Greatful Dead hanno diversi cambi improvvisi che il Canor tratta in maniera eccellente.

Alle alte frequenze, pian piano mi sono reso conto di uno strano fenomeno che è diventato un intermittente ma spiacevole artefatto: un disturbo in frequenza intermodulato e riflesso che somiglia all'aliasing. Il CANOR Precision Tube CD Player fa uso di un filtro RC analogico molto semplice ma non ho idea di quali opzioni siano state selezionate per il Burr-Brown PCM1792A. Il filtro molto leggero è presente anche nello Shanling modificato per cui dovrebbe essere prono a simili disturbi più di molti lettori red book ma in maniera molto inferiore al CD2 VR+. Il test giusto è di far suonare delle onde quadre ad alta frequenza poiché contengono molte armoniche multiple (esattamente ciò che costituisce un'onda piana) molto al di là del limite dell'udibile. In genere rapprentano delle onde di shock generate dai bordi dominanti dei transienti musicali ripetuti in continuazione e quindi possono mettere ben in risalto questo tipo di problemi alle alte frequenze. Il Canor CD2 VR+ mette quindi in evidenza questi prodotti della intermodulazione specialmente con onde quadre a 5 kHz (e quindi 5 kHz è la frequenza più bassa della serie teorica che serve a costruire l'onda piana). Usando un disco con questa forma d'onda registrata mette in mostra il problema in maniera chiara con una intermodulazione udibile non presente in nessun altro lettore messo alla prova con questo disco. Preoccupato che questo non fosse un effetto dell'accoppiamento con il TP106 VR+ il CD2 VR+ è stato provato anche con diversi amplificatori e un trasformatore variabile: alti livelli di certe alte frequenze eccitano un prodotto dell'intermodulazione che non sembra essere armonicamente collegato al segnale. L'ipotesi che ho formulato è che questo sia il risultato dell'aliasing dovuto alla scelta di filtri molto dolci. Personalmente preferisco avere il senso del tempo migliorato dalle dolci pendenze di questi filtri di basso ordine al costo di un raro problema di cui soffre il noioso senso del tempo alle alte frequenze progettato nello standard originale, red book, del CD. Ritengo che il CD sia stato introdotto nel mondo domestico troppo presto, decisamente prima che il supporto avesse la possibilità di gestire la quantità di dati necessaria per riprodurre un'ora di musica con anche solo le sembianze di fedeltà al di sopra dei 5 kHz, per cui 20 anni dopo i progettisti dei sistemi di riproduzione devono battere diversi compromessi per riuscire a soddisfare le loro priorità.

Il fatto che il Canor CD2 VR+ sviluppi un palcoscenico così convincente testimonia i compromessi scelti dal costruttore ma i curiosi fischi sono il prezzo da pagare a meno che non ci sia un problema con questa unità, cosa però difficile visto che un simile effetto si manifesta anche con altri lettori con filtri che intaccano minimamente la fase. Le vostre priorità potrebbero essere diverse, ma per tutti, tranne che per un paio dei dischi che ho provato, questi fischi erano non udibili e di gran lunga insignificanti comparati con i benefici del mantenimento dell'integrità di fase.

[interruttori sul pannello]

Cosa si può fare quindi per migliorare questo lettore CD per la prossima generazione?
Il chip PCM1792 ha uscite bilanciate che potrebbero facilmente alimentare due stadi d'uscita simmetrici usando 2 doppi triodi per canali a partire da una coppia di EZ81 rettificatrici: questa operazione dovrebbe aggiungere relativamente poco al prezzo finale del lettore. Ma al tempo stesso renderebbe il Canor più universalmente accettabile come lettore high-end al di fuori dell'amplificazione della stessa compagnia: dopo il lungo, completo e decisamente innovativo cammino di sviluppo seguito dalla Canor un'uscita bilanciata sarebbe la ciliegina sulla torta.

Conclusioni

Il look e le rifiniture del CANOR Precision Tube CD Player sono decisamente del 21o secolo: evita accuratamente le qualità artigiane dei suoi predecessori e punta direttamente alle più moderne tolleranze della lavorazione a controllo numerico. Il pannello frontale è il migliore che abbia mai visto anche se il cassettino dà una sensazione di "plasticosità" e scivola avanti e indietro con tutta la grazia di un concorrente di un reality show in televisione. Per gli standard moderni il caricamento e l'accesso alle tracce sono processi lenti ma i clienti di questo tipo di macchine cercano più la qualità sonora che la praticità assoluta. Avendo il caricamento frontale, questo lettore CD prenderà posto facilmente in qualsiasi mobiletto con l'unico caveat della ventilazione perché, come qualsiasi componente valvolare, può diventare abbastanza caldo. A questo livello di prezzo si potrebbe volere un'uscita bilanciata e spero che la prossima generazione di lettori Canor abbia connessioni bilanciate anche in impedenza come ultimo gradino nella scala che porta allo stato dell'arte: il PCM1792A ha uscite bilanciate per cui non dovrebbe essere una modifica difficile da implementare a parte raddoppiare il costo di tutto lo stadio analogico valvolare. Avere le valvole visibili potrebbe essere un'altra modifica desiderata da qualche audifilo, ma questo richiederebbe modificare tutta la sistemazione interna.

Fino a che non ho avuto modo di ascoltare questo lettore per un paio di settimane e quindi passato diverse sere a cambiare lettori CD cercando di capire gli effetti dei Myrtle Feet della Waipuna Sound solo allora i continui cambiamenti mi hanno permesso di capire cosa questo lettore possa veramente fare. La memoria uditiva è notoriamente non credibile e l'accoppiata cervello/orecchio si autoregola con continui aggiustamenti per separare il contenuto dall'acustica e dal sottofondo e per equilibrare i volumi il più possibile per fare in modo che i dati in continua evoluzione possano essere raccolti e analizzati. Per questo, qualche volta solo quelle condizioni artificiali imposte da un laboratorio o dal giornalismo audio ci permettono di identificare gli effetti più piccoli di cui eravamo coscienti ma che solo ora sono manifesti. Quello che alla fine ho scoperto è che, nel complesso, questo è un lettore eccellente. Alcuni lettori CD, specialmente quelli espressamente modificati per eccellere in alcune aree, supereranno il Canor CD 2 VR+ ma solo, appunto, in quelle aree: il Consonance ha un senso del tempo migliore a un quarto del prezzo, ma d'altra parte il Canor è un lettore così completo e vicino allo stato dell'arte in molte aree, che è il vero lettore da battere.

Gira voce che, recentemente, il Canor CD2 VR+ abbia suonato meglio del Luxman D-06 al Warsaw Audio Show: il Luxman costa circa 7000 € che è il doppio del prezzo del Canor per cui anche a questi alti livelli di prezzo la questione del rapporto costo/benefici si pone in maniera chiara. Tuttavia il Canor CD2 VR+ non è certamente l'ultima parola nella sua fascia di prezzo e al di fuori di una catena completamente Canor dovrebbe essere ascoltato a fianco degli altri concorrenti. Tutti i lettori sono il risultato di un bilancio di diverse priorità selezionate dai progettisti e nel contesto di un sistema a più vie o ultra sensibile alle alte frequenze il Canor CD2 VR+ potrebbe non andare bene. Ascoltare i componenti nel vostro stesso sistema è spesso l'unico modo per capire quale sia la migliore accoppiata. Con il caveat dovuto ai problemi alle alte frequenze di cui abbiamo parlato, in una catena audio tutta Canor questo lettore CD sarebbe facilmente raccomandabile.

Le qualità quasi tattili della riproduzione dei timbri degli strumenti di questo lettore eguaglia quella del TP106 VR+ mostrando quindi che questa è una delle priorità del progettista della Canor. Certi aspetti delle voci delle soprano e delle percussioni alle alte frequenze rimangono indietro rispetto alla concorrenza, forse per privilegiare altri punti di forza: questo è sorprendente considerando la scelta delle valvole per questo lettore e i suoi simili. La dimensione del palcoscenico e la sua stabilità eguagliano quelli di altri lettori nel mondo high-end. Il recupero dell'ambienza è eccezionale, la prima volta che lo Shanling modificato dalla Chevron è stato battuto in questo campo.

Il Canor CD2 VR+ rappresenta un buon valore aggiunto in un sistema basato sui dischetti d'argento in accoppiata con l'amplificatore Canor TP106 VR+ a un prezzo competitivo in questo contesto aiutati anche dalla richiesta di cavi normali data la loro simile impedenza: non avrete bisogno di nessun cavo di interconnessione strano per iniziare a godere della musica. In questo contesto il Canor CD2 VR+ suona e appare come high-end.

Il Canor Precision Tube CD Player CD2 VR+ recupera una quantità impressionante di dati dal dischetto d'argento, ma diversamente da quei estrattori di informazioni che spingono in avanti masse di dati in un muro intimidatorio, il Canor usa tutta quell'informazione apparentemente senza sforzo in una presentazione musicale, godibile e coerente.

[Stack system anyone?]

Musica goduta durante la stesura di questa recensione

  • Zzebra: Zzebra/Panic discrimina la capacità di gestire il basso e il ritmo
  • Janácek: On an Overgrown Path Supraphon SU3287-2 111, Ivan Klánský dalla repubblica Ceca, che ho sentito suonare in una piccola stanza.
  • White Lightening: ...As Midnight Approaches/Paradise...At A Price Angel Air Records
  • Jimi Hendrix: Electric Ladyland 1997 Eddie Kramer remaster, il disco in vinile che conosco meglio in assoluto
  • Toots & The Maytals: Reggae Greats Un compilation con alcuni graffi per testare la capacità di correggere gli errori di lettura
  • Mèshell Ndegé Ocello: Plantation Lullabies
  • Life: Cocoon
  • Eric Bell: Lonely Nights in London
  • Darrell Bath: Love and Hurt
  • Nightmares on Wax: Still Smokin'
  • Future Sound of London: Expander
  • Jimi Hendrix: Valleys of Neptune
  • Pink Floyd: Dark Side of the Moon, un cliché tra i vecchi audiofili.
  • Greatful Dead: Birth of the Dead, HDCD
  • Arvo Pärt: Alina
  • Neil Young: Live at Massey Hall 1971
  • Jimi Hendrix: Electric Ladyland,
  • Photek: Modus Operandi,
  • Robin George: Dangerous Music Live '85,
  • Arvo Pärt: Beatus, Estonian Philhamonic Chamber Choir
  • Foghat: NOT Live at the BBC,
  • Little Feat: Waiting for Columbus,
  • The Blue Drivers: Your Mileage May Vary
  • Rob Thomson: Dust
  • Ozric Tentacles: Become the Other,
  • Nine Below Zero: Chilled/refrigerated,
  • Gerry McEvoy: Can't Win 'Em All, ex bassista dei Gallagher bassist - quindi senza difetti
  • Gil Scott-Heron: I'm New Here

CD Test usati:


Chessky: Jazz Sampler and Audiophile tests
HiFi News and Record Review: , HFN003
HiFi News and Record Review: Test Disc III, HFN020

La Canor è distribuita nel Regno Unito da Metropolis Music, chi vive altrove deve contattare la Canor direttamente per un distributore locale.

© Copyright 2011 Mark Wheeler - mark@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]