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Denon DL-103

Incontriamo una leggenda

[English version]

Prodotto: testina MC Denon DL-103
Costruttore: Denon / Nippon Columbia - Giappone
Prezzo indicativo: variabile, da 125 $/Euro in su, se trovate l'e-shop giusto
Recensore: Werner Ogiers
Data recensione: Settembre 2002

[Denon DL-103]La prima testina seria che comprai fu una Denon DL-301, nel lontano 1988. Che affare, avevo deciso di comprarla senza sentirla, basandomi solo su una recensione (che stupido), e la 301 mi sarebbe costata circa il 50% del prezzo del mio giradischi.

Qualcosa andò storto nell'ordine, e ricevetti una DL-103D. Pensando che fosse roba vecchia, ci volevano 2.5g di appoggio, velocemente la rispedii indietro ed ottenni la testina giusta. La 301 soffiò via il CD player top della Denon.

Giusto a indicare che le testine Denon sembrano essere economiche, ma non è proprio così. Con pochissimi modelli rilasciati nell'arco di due decadi, essi hanno costruito una linea invidiabile: La DL-110 è una eccellente MC budget ad alta uscita; la DL-304 (purtroppo ora non più prodotta) era una delle migliori MC di prezzo medio; ancora curo teneramente la mia vecchia DL-301, ancora suona dolce, (ora c'è una DL-301 MkII in Giappone!); e la esotica DL-S1 probabilmente se la può battere bene contro le Lyra e le Dynavector, a dispetto del suo prezzo molto attraente in Giappone.

Ma questa non è la prova di nessuna delle Denon sopracitate. No. Questa riguarda la DL-103, La MC a bassa uscita che Denon ha commercializzato ininterrottamente e senza modifiche, per il mercato broadcast, dal 1962. Sono 40 anni! E' più vecchia di voi e di me. Conosco solo altri due prodotti hifi che gli si avvicinano: la Klipschorn (ora togliamoci il cappello e abbassiamo il capo: Paul K è recentemente mancato), e lo SME 3012. Incidentalmente uno dei migliori bracci per una DL-103!

Questa testina è unica anche perchè il suo prezzo non è mai realmente aumentato con il tempo. La potete trovare, con una meticolosa ricerca su internet per la risibile somma di 125 Euro: che è molto meno di quanto costasse nel 1990, ed è molto meno di molte 'entry level' MM dei giorni nostri.

Agli occhi del 21esimo secolo la 103 può sembrare un oggetto rozzo: 2.5g di tracking force, 0.3mV di output, una cedevolezza simile a quella delle sospensioni di un treno e, oh orrore, uno stilo sferico. Ci sono state versioni alternative negli anni, con altri stili e bobine migliori, ma sono passate, mentre la versione base è ancora con noi. E a dispetto delle sue specifiche un po' primitive, Denon dichiara una produzione eccellente, come richiesto dal ... popolo del broadcast.

Potrebbe essere. Maneggiare questa testina fornisce un certo tipo di sensazioni, come se steste utilizzando un attrezzo piuttosto che un giocattolo. C'è una confezione minima, nessun cacciavite elegante, ma un bel po' di manuale, e un grafico individuale della risposta in frequenza che è molto piatta, senza il picco sugli alti che si vede spesso con le MC.

Il corpo nero della testina ha spigoli vivi e lati dritti facilitando così il montaggio e l'allineamento. L'unico difetto è la mancanza di fori filettati per le viti ma non si può avere tutto a questa cifra. Montarla sul mio braccio non è stato terribile come mi aspettavo: Il corpo della 103 è grosso abbastanza per permettere una buona presa e inclusa c'è una robusta protezione per lo stilo che rimane in loco durante l'intero processo. Ho eseguito i tracking test con il disco HFN&RR. La 103 passa le tracce +12/14/16dB e distorce su entrambi i canali solo durante la "tortura" a +18dB. Un ottimo risultato, e anche sulla quarta traccia la testina è abbastanza ben controllata.

Non l'ho montata sul giradischi "grande". Non penso che nessuno userebbe una testina da 125 Euro con un braccio come lo SME IV, se non temporaneamente. Così usare il Rega RB-300 mi è sembrata una scelta ovvia (se avessi scritto nel 1973 avrei usato uno SME 3009, OK?). Non avevo un giradischi più economico a portata di mano, ma potevo usare il mio vecchio GyroDec MkII con l'alimentatore standard invece del QC.

E mi sono divertito ...

Vedete, al contrario dei moderni componenti hifi un po'.. slavati la DL-103 suona potente ed entusiasmante. Il medio prospera sui timbri strumentali che sembrano corretti e che sono splendidi da sentire. La batteria è ferma, dinamica e esplosiva, ed è un bel po' meglio di quello a cui sono abituato con le più costose MC25FL e OC9. Ottoni e fiati sono naturali e ariosi. Solo i violini hanno una grana cartacea che è indicativa della limitata risoluzione in alto della 103. Veramente, pur avendo gli alti un "roll off" minimo, suonano anche leggermente "poveri". Inoltre le voci non sono interamente stabili e solide, con qualche accenno di sibilanti.

Dall'altra parte dello spettro, i bassi sono un po' opachi. Sì, questa è una caratteristica del braccio Rega, ma ancora... l'immagine non è male: abbastanza larga, c'è un po' di profondità, ma le posizioni sono un po' insicure. Niente di cui preoccuparsi troppo perchè il risultato globale è ancora essenzialmente godibile e musicale.

Ma non abbiamo ancora finito. Non propriamente contento dell'architettura del mio giradischi, e ispirato dalle recenti riflessioni di Geoff sui bracci, ho cooperato con Gert Pedersen (famoso per le modifiche sui GyroDec) su uno smorzamento addizionale per la base del braccio del mio Michell. Insieme alla DL-103 ho avuto un prototipo di quest'oggetto: uno strato di materiale smorzante viene fortemente pressato, in quella che è la base originale in alluminio, su uno strato in gomma e quindi su una seconda base per il braccio in acrilico. La Denon, con le sue sospensioni rigide, sembra essere il candidato ideale per testare questo nuovo supporto.

[Gyro con base Pedersen]E fu... Aggiungendo la base Pedersen all'equazione il basso diventa molto più definito e fermo, in gamma media uno strato di sporcizia scompare, rendendo lo sfondo considerevolmente più scuro. L'immagine diventa più ferma ed anche gli alti si comportano un po' meglio. O in altre parole: la DL-103 passa dall'essere una testina decente con molte buone qualità e qualche difetto a una buona testina, punto.

Non vorrei esagerare e dire che la DL-103 mi fa scordare una buona testina da 700 Euro come la MC Scheu ma, d'altra parte, non sarei così infelice se la Denon fosse l'unica testina che avessi. Perchè riproduce la musica in un modo che veramente dà sensazioni.

Chi se lo immaginava...

Il principio Pedersen

Molte lune fa usai una vecchia testina MM come "strain gauge" (sensore per misurare la deformazione NdT) per un semplice esperimento: posizionandola su varie parti di un giradischi in funzione scoprivo dove andavano le vibrazioni relative alla musica. E veramente c'era un bel po' di "movimento" nella base braccio e nel subchassis del Gyro. Su un GyroDec il braccio è montato su una piastra di alluminio, montata, tramite tre spaziatori (originariamente in alluminio, in PVC dal 1995) sullo subchassis in alluminio. Sentivo che questa struttura, con un ovvia discontinuità tra la base del braccio e il subchassis, aveva uno smorzamento piuttosto inefficiente delle vibrazioni originate dalla testina. Qualcosa come uno strato smorzante, applicato localmente, sembrava un'idea migliore.

Non essendo proprio a mio agio quando si comincia a parlare di ingegneria meccanica, chiesi a Gert Pedersen di aiutarmi. Gert è un ingegnere Danese che realizza una serie di modifiche radicali per i GyroDec e i Gyro SE, upgrade che trasformano questi piatti in qualcosa di completamente differente, ma andate al suo sito per maggiori chiarimenti.

Gert fu d'accordo e sviluppo' ulteriormente l'idea originale. Una base a strati compressi (che doveva comprendere un sandwich di materiali rigidi ed elastici, con un labirinto per eliminare qualsiasi percorso metallico tra braccio e subchassis) era chiaramente troppo costosa per una prova veloce. Così egli arrivò a una soluzione che manteneva la base Michell in alluminio: la base è posizionata tramite l'interposizione di un anello in gomma e uno in acrilico. Quest'ultimo può essere fissato direttamente al subchassis (che è come lo uso io), o su tre spaziatori più sottili in PVC. Le viti che tengono tutto insieme sono disaccoppiate dalla lastra superiore con degli O-rings.

La soluzione Pedersen aggiunge massa alla base del braccio, ma non abbastanza per sbilanciare le masse flottanti del giradischi, quindi non c'è da preoccuparsi per questo. Inoltre, quando utilizzata senza gli spaziatori sottili, la nuova base acrilica è molto più bella e, devo dirlo, meno costosa, di quella originale Michell. I kit di base smorzante saranno disponibili sul sito di Pedersen, ad un prezzo di circa 75 Euro.

Insieme a Geoff Husband abbiamo provato le basi, con bracci Roksan e Rega rispettivamente. Le nostre opinioni coincidono e sono favorevoli, leggete la prova della Denon DL-103 per maggiori dettagli. D'altra parte è stata anche provata con un set composto da Orbe, SME V, testina Allaerts MC1MkII e degli enormi diffusori ProAc e non c'è stato nessun guadagno mentre la dinamica ne ha sofferto un po'. Proverò una base Pedersen con il mio SME IV ASAP, e vi terrò informati...

Sistema usato

  • Giradischi: Michell GyroDec MkII

  • Braccio: Rega RB-300 con cablaggio in argento Deskadel, base Pedersen

  • Stadio phono: Trichord Dino+ (60dB, 100 Ohms)

  • Preampli: Michell Argo + alimentatore Trichord

  • Finale: LFD PA0

  • Diffusori: Quad ESL-57

© Copyright 2002 Werner Ogiers per TNT-Audio Magazine (https://www.tnt-audio.com)
Traduzione Italiano: Giovanni Aste

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