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Allineamento orizzontale della testina con la dima di TNT-Audio

Teoria e risposte ad alcuni dubbi

Autore: Franco Fietta per TNT-Audio
Pubblicato: Aprile, 2004

Per un corretto utilizzo del benamato giradischi molti problemi si pongono al maniaco di questo "antiquato" mezzo di riproduzione della musica; tra questi, nel probabile caso in cui siate possessori di un giradischi con braccio imperniato, uno dei più ostici da comprendere e risolvere è quello dell'allineamento orizzontale della testina.

Se non lo avete già fatto, per un'introduzione all'argomento leggete quanto scritto nella pagina sul setup del giradischi e pagine collegate.

Se non volete dannarvi la vita, seguite quei consigli, andate sulla pagina per richiedere la Dima TNT e vivrete tranquilli con un giradischi tarato in maniera corretta.

Se invece siete dei maniaci (ma gli adoratori del solco analogico non possono essere che maniaci :-)), proseguite con la lettura e ne saprete qualcosa di più. Per comprendere il fenomeno in maniera più approfondita vi invito a leggere quanto riportato nel sito della Analogue Addicts. Il sito riporta un articolo del 1980 della rivista Audio in inglese in formato pdf costituito da un file per ogni foglio, scaricatelo, stampatelo e leggetevelo. Qualora non abbiate molta confidenza con l'inglese, nel prossimo capitolo riporto alcune conclusioni sugli argomenti che più ci possono interessare.

Altro sito interessante (anche questo in inglese) che contiene un utile file in formato xls (Excel 97) è quello di Enjoy the music; andate in fondo alla pagina e scaricate il file Excel cliccando su "Download Now", l'autore è John Elison.

Se avrete le conoscenze tecniche, l'interesse, il tempo e la pazienza necessari per leggerli ed assorbirli ;-) ne saprete parecchio di più; altrimenti passate direttamente al prossimo capitolo (siete sempre in tempo per leggerli dopo)

Alcuni concetti fondamentali

  1. In base agli studi di Bärwald e Löfgren sull'argomento che ci interessa, la testina montata sul braccio nel percorrere il suo arco deve attraversare due punti in cui l'errore di tangenza si deve annullare. Questi due punti sono indipendenti dai parametri geometrici del braccio, dipendono unicamente dalla distanza del solco iniziale e del solco finale dal centro del disco.

  2. La teoria che va per la maggiore (Bärwald) è quella che porta ad un allineamento che limita l'errore angolare relativo (errore angolare/distanza dal centro del disco) massimo. Questo errore è quello che esprime la distorsione conseguente.

  3. Un'altra teoria (Löfgren B) riportata nel file Excel è quella di limitare l'errore angolare relativo medio lungo tutto il percorso della testina, concedendo per contro un errore massimo più consistente.

  4. Da quanto riportato sopra ne consegue che una corretta dima per l'allineamento orizzontale della testina è di utilizzo universale, purchè la conchiglia consenta un minimo di gioco per ruotare leggermente la testina, in fase di regolazione, rispetto all'asse longitudinale della conchiglia stessa. E questo generalmente è possibile con tutti i bracci.

  5. Considerando che le due distanze dal centro disco dei solchi iniziale e finale sono normate (IEC 146,05 e 60,325 mm, DIN 146,3 e 57,15 mm) i bracci dovrebbero avere dei parametri facilmente verificabili nella loro correttezza. In realtà questo non avviene e la conclusione dell'articolo di Audio è che molti bracci non sono progettati correttamente. (ndr: in questo non concordo, vedi più avanti)

  6. Considerando come standard accettato quello IEC le due distanze che danno il migliore allineamento con le formule di Bärwald (quelle che vanno per la maggiore) sono a 66,0 mm e 120,9 mm dal centro del disco.

Ulteriori considerazioni

Parto dal punto 5. del capitolo precedente. Ho provato a fare tramite il file Excel alcune verifiche per alcuni bracci ed ho notato che modificando (a volte anche di poco e quasi sempre modificando solo quello relativo al punto finale) le due posizioni dei solchi iniziale e finale i parametri geometrici "ufficiali" dei bracci corrispondono perfettamente a quelli calcolati (per tutti quelli che ho provato corrispondono alla formula di Bärwald). La cosa mi sembra giustificata dal fatto che in realtà nessun disco sul mercato termina esattamente a 60 o 57 mm dal centro disco, ma questa misura ovviamente varia in maniera anche considerevole. Ogni progettista avrà fatto le sue considerazioni in merito.

Anch'io per farmi un'idea della cosa ho voluto fare una piccola indagine statistica tra i miei dischi, il campione utilizzato è stato di 10 dischi scelti casualmente nei più diversi generi e marche. Dando per scontato che il solco iniziale si trova più o meno a 146 mm dal centro del disco, ho verificato che il solco finale si trova nei due casi più estremi a 55 e 99 mm dal centro. La distanza media è stata di 68,5 mm dal centro. Questi ultimi dati non hanno un valore statistico significativo dato il basso numero di campioni, ma sono indicativi della situazione.

Passiamo ora ad osservare l'andamento della distorsione nel grafico che fornisce il file Excel relativo all'allineamento di Bärwald; la linea rossa fornisce la distorsione al variare della distanza del solco dal centro del disco; i parametri (celle verdi) relativi alla lunghezza del braccio e alla distanza minima e massima dal centro del disco sono modificabili per vedere come varia la distorsione. Noterete che modificando le due distanze si possono ottenere praticamente le più diverse coppie di punti ad allineamento nullo, con il relativo andamento della distorsione. La lunghezza del braccio invece migliora proporzionalmente la distorsione al suo aumentare.

E' interessante osservare che se inseriamo valori della distanza minima più elevati (ad esempio 64 mm) vedremo che la distorsione in prossimità del centro si impenna raddoppiando a 60 mm dal centro. Osservate anche il corrispondente grafico per l'allineamento secondo Löfgren B, questo genera una curva più bassa al centro e con maggiore distorsione agli estremi, ma la distorsione media (lungo tutto il disco) risulta più bassa.

Dove voglio arrivare? Voglio farvi notare che pur essendo a rigore le due distanze di 66,0 e 120,9 mm le migliori, uno spostamento del primo punto nullo fino a 70 mm può essere considerato accettabile ed in molti casi migliorativo, sia perchè i dischi spesso hanno l'ultimo solco più distante dal centro rispetto allo standard sia perchè miglioriamo, almeno parzialmente, la distorsione media. Non interverrei invece sul secondo punto proprio perchè l'inizio disco è praticamente fisso.

Per concludere, da quanto scritto sopra a mio parere, i valori più corretti da utilizzare sono quelli di 66,0 e 120,9 mm o in alternativa il primo punto può essere spostato a 70 mm. Tuttavia, se in base a considerazioni diverse, volete scegliere altri punti siete liberi di farlo ma avendo gli elementi per fare la vostra scelta e per verificare l'andamento della distorsione (con la tabella Excel di cui sopra).

La dima

Se vi fidate di quello che ho scritto, il sistema per ottenere la dima è quello di richiedere la Dima TNT, che è stata realizzata seguendo i principi riportati sopra.

Se invece avete appena comprato un giradischi, non avete la dima e volete provarlo al più presto (vi posso capire ;-)) potete stampare su un cartoncino leggero il file allegato in formato pdf:

Dima.pdf

Date le caratteristiche del file, la dima deve essere stampata senza utilizzare l'opzione "adatta"; per sicurezza verificate dopo la stampa le distanze dal centro indicate sulla dima. Dopo la stampa con una taglierina (senza tagliarvi le dita o incidere il tavolo del salotto ;-)) tagliate il cerchietto corrispondente al perno del piatto; per le Istruzioni seguite quelle riportate in questo testo.

Questa dima riporta il primo punto nullo a 66,0 mm dal centro ed il secondo a 120,9 mm. Se invece volete una dima con altri punti di allineamento, ora dovreste avere gli elementi per scegliere con cognizione di causa questi punti sulla dima, non vi resta che realizzarla!

Se siete in grado di lavorare con Autocad o un altro programma CAD allego il file semplificati (da modificare) in formato dwg e dxf:

Dima.dwg

Dima.dxf

Per quelli che invece non sono in grado di lavorare con i programmi cad e vogliono utilizzare punti diversi da quelli proposti si può sempre realizzare una dima con carta millimetrata, riga e matita!

Lo so, siamo nell'era digitale, ma anche questo sistema funziona alla grande, le linee della carta millimetrata vi aiuteranno nell'allineamento della testina; un esempio di come si può semplicemente realizzare la dima lo avete qui sotto.

[Dima su carta millimetrata]

ED ORA: BUON LAVORO !

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