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Holfi Xaurus NFB Rex - CD player

Uncontrollable urge!

[Holfi Xaurus Rex CD player]
Holfi Xaurus NFB Rex CD player
[English version]

Prodotto: Holfi Xaurus NFB Rex - CD player
Costruttore: Holfi - Bernic ApS - Danimarca
Prezzo di listino: 3.250 Euro
Reperibilità: non distribuito in Italia, disponibile in numerosi Paesi Europei
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italy
Recensito: Gennaio, 2003

Holfi è una Azienda danese piuttosto nota oltre i confini italiani che gode della fama di progettare e costruire apparecchi HiFi piuttosto diversi dalle solite cose che si vedono in giro. Si comprende subito quanto tale fama non sia immeritata andando a guardare la vasta (ed insolita) produzione di questo vivace costruttore danese.
Due sono i capisaldi sui quali si basa tutta la produzione Holfi, almeno per quel che riguarda le elettroniche: circuiti a controreazione zero (i cosiddetti NFB, No FeedBack) ed alimentazione, ove possibile, a batterie.
La prima soluzione dovrebbe scongiurare i dannosi effetti della controreazione che è una sorta di controllo che compara il segnale in uscita con quello in ingresso, ai fini di ridurre la distorsione (mi si perdoni la semplificazione). Tale pratica, si dice, ha effetti dannosi sul suono degli apparecchi. Lungi da me l'idea di entrare nella annosa questione, mi limito ad osservare (ed ascoltare) i risultati finali, indipendentemente dalle filosofie che li hanno prodotti.
La seconda soluzione, l'alimentazione a batterie, scongiurerebbe tutti gli effetti nefasti dell'alimentazione di rete, con le sue fluttuazioni ed interferenze varie. Anche qui, mi limiterò a giudicare gli effetti e non la filosofia di fondo.

Lo Xaurus NFB Rex - essendo il lettore CD al top della gamma Holfi - non fa alcuna eccezione ai capisaldi progettuali della Casa. Infatti, sia la sezione di conversione che lo stadio d'uscita sono alimentati tramite 2 coppie di grosse batterie ricaricabili al piombo, garantite per almeno 10 anni di funzionamento. Tali batterie rimangono in carica dalla rete mentre il CD non è in uso e vengono disconnesse dalla stessa tramite dei relais mentre il CD è in funzione.
Tale compito è affidato a due relais e ad un piccolo trasformatore da 2.75 VA. Un secondo trasformatore, dall'aspetto invero molto modesto, alimenta invece il motore del CD e tutta la sezione elettronica di controllo.
Tutte le alimentazioni sono abbondantemente filtrate. Pensate che la capacità totale di filtro di cui dispone questo lettore CD ammonta a circa 50.000 uF, una riserva di energia semplicemente esagerata per una macchina del genere. Capacità così elevate starebbero bene in grossi finali di potenza da 100 watt, per capirci.
Lo stadio d'uscita è a componenti discreti ed è dichiarato single-ended in Classe A a controreazione zero. Il segnale attraversa due soli transistors prima di giungere ai bei connettori d'uscita (WBT dorati).
Il DAC è dichiarato 16 bit ad oversampling quadruplo e fa uso di un chip TDA 1545A, un Philips di tipo Continuous Calibration che si trova, ad esempio, nelle macchine entry level di Philips e Marantz (Philips CD 723 e Marantz CD 4000).
Di provenienza simile è la meccanica, dichiarata CDM 12.65, in tutto e per tutto simile alle VAM montate sui lettori suddetti. Di analoga provenienza i circuiti di servocontrollo, ospitati, come da tradizione Philips, al di sotto della meccanica stessa.
Grazie a questo hardware, lo Xaurus è in grado di leggere qualunque tipo di supporto digitale, CD-R e CD-RW compresi.

Le modifiche Holfi lato meccanica consistono nell'adozione di due led verdi che illuminano il dischetto mentre gira. Ciò, a detta dei progettisti, dovrebbe minimizzare le riflessioni del laser sulla superficie del CD e, quindi, diminuire gli errori di lettura. L'accorgimento non è nuovo, ma già utilizzato, magari con led di colore diverso, anche da Krell ed altri costruttori.
L'altra modifica consiste nell'interposizione, tra meccanica e cabinet, di un foglio di spugna che dovrebbe avere effetto antivibrazioni.
A dir la verità la stessa spugna si ritrova sotto al coperchio superiore, ancora in funzione "smorzante" mentre un foglio di antirombo è stato incollato sotto la scheda che ospita il DAC e lo stadio d'uscita. Il cabinet, di per sè, è già piuttosto rigido e sordo, realizzato in acciaio di buon spessore, e porta il peso dell'intera macchina a circa 12 kg, notevole per un CD player.
Il pannello frontale è realizzato in massello di legno chiaro (apparentemente direi pino di Svezia), lucidato e stondato in modo da non offrire spigoli vivi.
Le stranezze non finiscono qui. L'uscita digitale elettrica è solo apparentemente disponibile sul pannello posteriore. Infatti il cappuccio che chiude il foro "Digital output" non nasconde alcunchè. Solo un foro nel cabinet! Infatti l'uscita digitale è stata cortocircuitata all'interno su una resistenza da 75 Ohm (il carico standard SPDIF) onde evitare che interferenze digitali si propaghino all'interno ed all'esterno del lettore. Anche questo è un tweak piuttosto noto tra gli audiofili. Sull'utilità di una soluzione così radicale mi esprimerò più avanti.

L' Holfi Xaurus NFB Rex è dotato di un completo telecomando (assolutamente tradizionale) che consente una marea di funzioni, inclusa la regolazione del volume d'uscita del lettore.
L'interruttore d'accensione è posto giustamente sul retro in modo da lasciare permanentemente accesa l'unità. Il cavo d'alimentazione è staccabile ma, visto che l'energia viene poi fornita dalle batterie, l'uso di un cavo "speciale" diventa abbastanza inutile.

[Holfi xaurus NFB Rex - inside view]
Xaurus Rex, vista dell'interno: notare le 2 coppie di batterie a destra ed a sinistra

Ecco le caratteristiche dichiarate:

Come si evince dalle specifiche appena riportate, l'impedenza d'uscita è di 470 Ohm ma sorprende che il Costruttore richieda una impedenza d'ingresso (del pre o dell'ampli integrato) di appena 800 Ohm. A detta dei progettisti, questo è il valore ottimale per consentire le migliori prestazioni dello Xaurus NFB Rex. Poichè il 99% dei pre o degli ampli integrati presenta un'impedenza d'ingresso di 47-50 kOhm, capite bene che il compito diventa arduo.
Alla Holfi, però, hanno pensato davvero a tutto, ed ecco che gli ingressi CD dei loro amplificatori e preamplificatori presentano l'insolita impedenza d'ingresso di 800 Ohm. Naturalmente, per la prova, disponevo anche di un amplificatore Holfi, l'Integra 88 SE, top di gamma tra gli integrati. Ancora più curiosamente la risposta in frequenza viene dichiarata su un carico standard di 47 kOhm. Sarebbe stato interessante poter misurare la risposta in frequenza sul carico di 800 ohm raccomandato.

Ho convissuto con la coppia Holfi - senza che ciò suoni come un morboso triangolo di scambisti - per circa 6 mesi. Ho provato il lettore Xaurus sia con il suo partner ideale sia con altre amplificazioni tradizionali. Sono state utilizzate, nel corso delle prove, almeno 5 coppie differenti di diffusori.

Uncontrollable urge!

In generale sono affascinato da chi pensa in modo differente dalla massa. I progettisti Holfi, senza dubbio, amano lavorare in modo abbastanza inconsueto. Tutta la macchina Xaurus è zeppa di accorgimenti e trucchi che fanno pensare ad un prodotto estremamente meditato e "tweakato" in fase di progetto.
Ebbene, anche il suono rispecchia, almeno in parte, questa diversità. Se il nome (Xaurus Rex), la mole ed il peso dell'apparecchio possono far pensare ad un suono grosso, solido ed aggressivo...beh, non appena partono le prime note si capisce che lo Xaurus Rex è fatto di tutt'altra pasta.
La prima cosa che si nota è la gamma bassa, piuttosto leggera ed asciutta, molto controllata e tutto sommato priva di quel "peso" che uno potrebbe aspettarsi, viste le premesse. Non è un basso scorretto, quel che c'è è ben articolato e molto preciso...però ce n'è pochino, per un lettore che ambisce a prestazioni top.
Un rapido confronto casuale con un vecchio Revox B226, certo non famoso per avere un basso potentissimo, mostra quanto avaro sia lo Xaurus in questa porzione dello spettro. Il vecchietto B226 mostra più corpo, più impatto e pure una maggiore profondità. Non è una questione di sfumature, lo sente chiunque passi distrattamente di fronte ai due lettori in commutazione.
Stesso discorso per il medio basso, teso, preciso, senza sbavature ma ancora leggero anzichenò.
Gli appassionati di basse frequenze "sismiche" e di impatto viscerale potrebbero restare delusi, questo Xaurus non fa nulla per impressionare l'ascoltatore in questa porzione dello spettro audio. Tale leggerezza, comunque, rende abbastanza insipida la riproduzione di certi generi musicali necessitanti di "peso" in basso. Con l'ampli "partner" le cose migliorano un po', ma il carattere rimane sostanzialmente invariato.

La gamma media e quella medio-alta, invece, risultano più convincenti, visto che in questo caso l'estremo rigore e precisione non possono che conferire carattere alla prestazione dello Xaurus Rex. Le voci, gli strumenti a corda ed i fiati appaiono estremamente curati in tutti i dettagli, e la notevole capacità di introspezione fa il resto, rendendo la performance di questo lettore CD piuttosto godibile e musicale.
La gamma alta, tuttavia, accenna ad esagerare in più di una occasione, mostrando il fianco a qualche critica. Qualche volta l'accuratezza sconfina nell'iperdettaglio e con certe incisioni fa capolino una punta di vivacità eccessiva, specie sui piatti e sui pizzicati. In sostanza, questo lettore mi ricorda molto certi diffusori di piccole dimensioni, estremamente curati sotto il profilo "analitico", avari di basse frequenze e - di tanto in tanto - squillanti in gamma alta.
Francamente, forse perchè mi aspettavo una performance di altro tipo - infuenzato un po' dalle specifiche, un po' dall'aspetto ed un po' dalle dichiarazioni dei progettisti ("smooth and relaxed"...suono morbido e rilassato) - devo ammettere che sono rimasto un po' perplesso.
Ho impiegato parecchio tempo a metabolizzare il carattere peculiare di questa macchina e dopo tutti questi mesi non sono neppure sicuro di averla compresa fino in fondo, specie se penso al prezzo richiesto, di 3250 Euro che, faranno meno impressione di 6 milioni di lire...ma son sempre tanti soldi.

Micro & macro dinamica

Questo Holfi Xaurus, che fa della precisione e del rigore le sue armi migliori, sfodera - di conseguenza - una velocità d'esecuzione assolutamente ineccepibile. E' veloce quindi, dotato di un eccellente senso del ritmo che, se fosse supportato da un po' più di corpo in basso, mi avrebbe invitato alla standing ovation.
I salti dinamici sono risolti con facilità e senza compressioni particolari o indurimenti e solo in presenza di trame musicali particolarmente complesse la macchina danese mostra qualche lievissima incertezza.
Non ha quel suono "grosso" che uno si aspetta e forse per questo - inizialmente - la performance sul piano della dinamica non sorprende. Una volta che il cervello "equalizza" le mancanze in "basso" ci si accorge che la precisione nella scansione dei tempi è notevolissima, assolutamente degna di una macchina di questo costo.
Non scuoterà le pareti della stanza d'ascolto con esplosioni in gamma bassa, ma certamente sarà in grado di dirvi tutto ciò che succede, dal punto di vista dinamico, all'interno dei vostri dischetti.
Adesso dovrebbe essere chiaro il sottotitolo di questa recensione! "Uncontrollable urge" significa, appunto, "urgenza incontrollabile", inteso nel senso di qualcosa che "urge", che necessita di azioni veloci e decise. Il titolo, come tradizione, è preso da un disco, in questo caso si tratta della traccia iniziale di "Q: Are we not men? A: We are Devo", piccolo capolavoro di una band di Akron, i Devo, datato 1979 su etichetta Virgin Music.

Come era logico aspettarsi, dal punto di vista della microdinamica, quella capacità di risolvere piccole differenze di livello, specie in gamma alta, questo Xaurus si comporta benissimo. Non maschera ne' nasconde nulla.

Soundstage

Grazie alla precisione ed al rigore di cui è capace, anche la prestazione "scenografica" presenta diversi assi nella manica. I contorni sono ben a fuoco e dannatamente stabili, la dislocazione degli strumenti e degli interpreti nelle tre dimensioni spaziali è convincente, con una piccola riserva per la profondità, non all'altezza delle altre due dimensioni. D'altra parte, il carattere lievemente "monitor" di questo lettore CD non poteva smentirsi in questo frangente: la sua predilezione per la porzione medio-alta dello spettro audio tende inevitabilmente a portare tutto un po' più avanti, senza che ciò risulti assolutamente sgradevole.
Gli effetti di stereofonia spinta sono resi con grande precisione e lo spostamento dell'immagine da una cassa all'altra è repentino e deciso, segno di un'ottima separazione tra i canali e di una buona risposta all'impulso.
La Holfi raccomanda l'utilizzo degli Holfi Feet, dei piedoni di gomma morbida da sostituire agli originali. Con questi la performance prospettica diviene appena più equilibrata nelle tre dimensioni.

Qualche consiglio

Le batterie hanno bisogno di essere caricate. Quindi, non ascoltate l'apparecchio prima di 24 ore dalla sua prima accensione o saranno guai per le vostre orecchie. Un suonicchio sgraziato ed opaco si presenterà al vostro cospetto e comincerete a chiedervi perchè accidenti uno debba spendere 3250 Euro per un lettore CD :-)
Passato il tempo di carica le cose si mettono a posto e tendono a restare tali, nel senso che non ho notato decadimenti della qualità sonora in funzione del periodo di carica delle batterie (una delle mie più grandi riserve negli apparecchi alimentati a batteria).
Poi, il manuale raccomanda almeno 2 ore di warm-up prima di un ascolto serio....tanto vale lasciare il CD sempre acceso, visto anche il consumo irrisorio (10 watt). L'altro consiglio è quello di cercare un partner Holfi, per mettere il lettore nelle migliori condizioni operative. Non è che non funzioni con altri ampli, ma è preferibile estirpare il tarlo del dubbio audiofilo sin da principio...o finireste per chiedervi in continuazione "chissà come avrebbe suonato con un ampli della stessa marca..." ;-)
Visto che costano poco (poche decine di Euro) utilizzate gli Holfi Feet, sono molto meglio dei miseri piedini in gomma di serie.
Qualche attenzione in più del solito merita il frontale in legno, certamente più delicato di uno tradizionale in alluminio.

Lamentele

Costruzione e finitura.
Lo Xaurus Rex è costruito come un carroarmato. Pesante, solido ed apparentemente indistruttibile, è costruito per durare nel tempo. Niente plastica, solo acciaio e legno. Belli i connettori d'uscita, finalmente distanziati come si deve anche se, ahi ahi, montati al centro del pannello posteriore, in una posizione nella quale inserire i cavi richiede qualche equilibrismo di troppo.
All'interno l'aspetto è un po' più dimesso, in particolare meccanica, trasformatori e cablaggio non fanno una bella figura su una macchina di questo costo. Per queste cifre il minimo che si possa pretendere è una meccanica "nobile" come la Philips CD-Pro2. La scheda che contiene DAC e stadio analogico d'uscita appare realizzata con cura. Le batterie al piombo, per motivi a me sconosciuti, sono due coppie differenti.
Esteticamente - così passo ai pareri personali e quindi del tutto inutili - non è bellissimo. Il legno chiaro del frontale fa un po' a pugni con metallo nero del resto del cabinet. Temo che l'utilizzo del legno nelle elettroniche HiFi sia ancora appannaggio dei Costruttori italiani. Non è facilissimo inserire questo lettore CD in qualunque impianto e/o arredamento, per colpa di questo look così insolito.
Il lettore CD non può essere posto in stand-by tramite il pannello frontale, occorre passare al telecomando. Tramite il pannello frontale potete soltanto mandare in play, caricare il CD ed avanzare/retrocedere di traccia. Non c'è un tasto di stop! Normalmente, quando uno decide di spegnere l'impianto si alza, va presso il lettore CD, preme stop, estrae il dischetto e lo ripone nella custodia. Servirebbe una terza mano per tenere il telecomando, premere stop e mandare poi in stand-by il lettore.
Si può, certo, interrompere la riproduzione passando direttamente all'espulsione del disco ma è una pratica che non mi sento di consigliare (il disco potrebbe "atterrare" sul cassettino in modo brusco) e non è escluso che uno voglia semplicemente spegnere senza per forza estrarre il disco dal cassetto.

Sebbene i piedini possano essere sostituiti dagli Holfi Feet, su una macchina da 3250 Euro si poteva fare un piccolissimo sforzo e metterli "di serie".
Infine, l'uscita digitale. Non è presente ed è difficilmente "recuperabile". Non ha molto senso utilizzare un DAC esterno su una macchina concepita per suonare integrata. In fondo, finireste per prelevare il segnale digitale da una economica meccanica CDM 12.6, non avrebbe senso. Tuttavia, la "finta" uscita digitale poteva essere risparmiata oppure la si sarebbe potuta conservare dotandola di uno spinotto RCA cortocircuitato su una carico da 75 Ohm. Così l'aspetto "progettuale" sarebbe stato salvo e, volendo, si sarebbe potuta utilizzare l'uscita SPDIF.
Il manuale istruzioni, in inglese, è elegantemente rilegato e prodigo di dati ed informazioni.

Suono.
Cerco di riassumere quanto emerso durante la prova d'ascolto: basso leggero e poco profondo, seppur molto preciso. Gamma medio-alta ed alta a tratti troppo "vivaci". Il suono non corrisponde alle aspettative generate dalle specifiche progettuali e, a mio parere, non è proporzionato al costo elevato del lettore. Non dimentichiamoci che a 2900 Euro (350 Euro in meno) ci si porta a casa la coppia Model 192 della North Star, con meccanica Philips CDPro2 ed upsampling 24/192.

Conclusioni

In un mondo di macchine prodotte in Cina e rimarchiate con nomi altisonanti fa piacere salutare un prodotto costruito in Europa, progettato con molta attenzione, coraggio ed originalità. Non è un CD player per tutti i gusti, ha le sue peculiarità che lo renderanno molto apprezzato da quella schiera di audiofili alla ricerca di un suono preciso, puntuale, veloce ed asciutto.
Nonostante tutto, però, rimango convinto del fatto che costi troppo, per quel che contiene e per come suona complessivamente. Tuttavia, questa è soltanto una mia personale opinione. Ritengo lo si debba ascoltare con attenzione, possibilmente con un partner della stessa Casa.

Commento del Costruttore

Grazie per aver dedicato del tempo per recensire i nostri prodotti.

Mi spiace che il basso non sia stato di tuo gradimento. In generale non ci piace quel che sentiamo in questa porzione dello spettro audio nella maggior parte degli altri prodotti audio. Si, riteniamo che la maggior parte di essi sia "gonfia" ed enfatizzi la porzione compresa tra i 60 e gli 80 Hz. Questo stratagemma funziona bene con impianti economici e diffusori bookshelf a due vie (indipendentemente dal loro costo).
Il nostro Xaurus, invece, 6agrave; fatto per suonare in impianti dotati di diffusori a gamma estesa o con sistemi satelliti + subwoofer.
Speriamo di vederti con il tuo Coupé da queste parti nel Nord (Danimarca), prima o poi (è un lungo viaggio, ma vieni d'estate...) e così potremmo farti sentire cosa pensiamo dello Xaurus in un sistema adatto. Non ti mancheranno i bassi.
Siamo tuttavia contenti che abbia trovato positivo il controllo ed il dettaglio del basso, questo è ciò che cerchiamo di ottenere, infatti.
Ci spiace un po' non averti inviato uno dei nostri lettori CD basso di gamma che hanno un equilibrio un po' più gonfio, pensato proprio per dare la maggiore soddisfazione musicale possibile quando accoppiati con i partners più naturali.
Attendiamo la recensione dell'Integra 88 SE (ampli integrato) che dovrebbe essere più confacente alle tue preferenze e speriamo di conoscerti personalmente prima o poi.
Commento di Peter Holstein - HOLFI

© Copyright 2003 Lucio Cadeddu - https://www.tnt-audio.com

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