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MF-DAC della Mark Findlay Audio

DAC della Mark Findlay Audio.

Digitale dall'altra parte del mondo

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Prodotto: MF-DAC
Costruttore: Mark Findlay Audio - Australia
Costi:



Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Pubblicato: Ottobre 2010
Traduttore: Daniele Aspesi

Mentre ero all'incirca a metà strada nella recensione dell'Harmony DA9, ho ricevuto un campione del DAC della Mark Findlay Audio. Non avevo sentito parlare di questo DAC prima che me ne venisse offerto uno per questa recensione, ma c'è una descrizione completa del prodotto sul loro sito internet. A dir la verità, mi ha colpito la quantità di informazioni fornite, in netto contrasto con “il dire qualche cosa” come fa il DAC Harmony. Certo, i progettisti non sono obbligati a dirci cosa c'è nei loro prodotti, e si può capire perché non lo facciano. Ma per quelli di noi che sono interessati al progetto, è un regalo vedere esattamente come qualcosa come un DAC stia insieme, e come differisca da altri prodotti confrontabili.

L'MF-DAC è offerto in kit, presumibilmente per mantenere bassi i costi, e per evitare regolamenti che controllano i prodotti elettronici finiti. Ma non è un kit di componenti. Il cliente può invece scegliere tra diversi moduli finiti. Per esempio, potete comprare solo il PCB completo, e aggiungere alimentatore e cabinet vostra scelta. Oppure un'altra delle opzioni che più si adattano alle vostre esigenze. Assemblarne uno è semplicemente una questione di collegare fili dalla scheda agli interruttori e alle prese, e non dovrebbe volerci tanto per completarlo, anche per un inesperto.

[Mark Findlay Audio DAC - pannello frontale]

L'MF-DAC è relativamente piccolo, visto che può trovare spazio in un cabinet stile Hammond, e usa un'alimentazione esterna. Il pannello frontale fa bella mostra di un elegante interruttore on/off con led integrato, e altri interruttori per la selezione degli ingressi e dei filtri. Il pannello posteriore ha una coppia di prese RCA per due connessioni SPDIF (mi sarebbe piaciuto poter vedere almeno una di quelle del mio tipo preferito, le BNC), una presa TOSLINK, una presa per l'alimentazione e un paio di uscite RCA. Sì, è incredibile quante cose si possano far entrare in uno spazio così piccolo! L'MF di certo non occuperà molto spazio. Per me, il cabinet stile Hammond è più per praticità che per estetica, sebbene la qualità delle finiture, in particolare sui pannelli anteriore e posteriore, sia molto buona, con il testo inciso nel metallo (invece di usare serigrafie o stampe). Ovviamente, un cabinet così piccolo e leggero è alla mercé dei vari cavi connessi ad esso (specialmente se appoggiato in cima ad un sistema di montaggio con coni o punte, ecc.) e ho trovato utile appoggiare sopra un grosso peso per tenerlo stabile.

[Mark Findlay Audio DAC - pannello posteriore]

Come ho detto, il sito internet della Mark Findlay riporta abbondanza di dettagli sul progetto del loro DAC, e non li ripeterò tutti qui. Almeno sulla carta, le specifiche principali sembrano buone, con un SNR di 120dB (pesato A), un rumore d'uscita di 1.85 microvolt. Un altro buon segno è il progetto dell'alimentazione, con regolatori separati per ogni parte importante del DAC e dei circuiti d'uscita. I componenti importanti sono il chip DAC WM8741 della Wolfson Microelectronic's, e il chip WM 8804 (ricevitore) che è usato per decodificare il flusso di dati SPDIF. L'alimentazione esterna offerta con l'MF-DAC è di tipo switching, che offre dimensioni contenute e la caratteristica di non soffrire sotto carico, una qualità che garantisce di solito bassi ben controllati. Nello stadio di uscita si è evitato di usare qualunque condensatore nel percorso del segnale, e ci sono diversi filtri inclusi. A dirla tutta, un progetto abbastanza sofisticato, in particolar modo quando confrontato con un semplice DAC NOS.

[Mark Findlay Audio DAC - interno]

Non ero sicuro che il campione in recensione fosse nuovo, o se fosse già rodato, e quando l'ho collegato all'impianto al posto dell'Harmony DA9, suonava un po' poco dinamico e “chiuso”. Infatti, era un'unità DAC nuova di zecca, e, al passare delle ore, le cose sono cambiate abbastanza drammaticamente. Il suono si era fatto più aperto, e i bassi più imponenti. Ciò che mi ha colpito subito dell'MF-DAC è stato il suo timbro incredibilmente bello, specialmente con gli strumenti a corda. Violini, violoncelli, chitarre, piano, tutto aveva un tono ricco che rendeva possibile al suono di rappresentare questi strumenti come strumenti, e non semplicemente come il suono che producevano.

Il basso era molto stabile e preciso. Ascoltando le linee di basso dei Massive Attack, be' queste erano probabilmente tirate come non le avevo mai sentite. Il basso non arriva proprio al livello di precisione dell'Harmony DA9, ma è comunque molto buono. Dove l'MF-DAC batteva il DA9 era nei medi, con quel timbro glorioso, e una presentazione delle voci leggermente più morbida. L'estremo alto era altrettanto ben controllato e preciso. L'MF-DAC non suscita una reazione “WOW” quando l'ascoltate, piuttosto, dopo un po' di tempo, vi seduce con una performance molto bilanciata e capace, dove cominciate ad apprezzare quello che sta facendo per fornire un'accurata presentazione musicale. Di certo mi ha conquistato nel corso delle settimane che l'ho ascoltato, e non c'era niente che non mi piacesse in lui.

Il palcoscenico sonoro era largo, ma non altrettanto largo (o profondo) che con il mio DacKit o con i DAC Monica 3 (entrambi modificati), l'immagine era precisa e a fuoco, e il timing assolutamente corretto. Ma nel complesso, l'MF-DAC è più musicale che hi-fi, e molto piacevole da ascoltare. Descriverei il suono di questo DAC come maturo e rifinito.

La domanda che la maggior parte delle persone chiede a proposito dei componenti hi-fi oggigiorno riguarda il prezzo, o, più precisamente, come si comporta con i concorrenti? Fornito così com'è in kit, qualcuno potrebbe fermarsi di fronte al prezzo del kit completo. Confrontando la scheda elettronica, è solo leggermente meglio del kit DiyParadise Monica3 (completo di Mojo), ma costa 270€ rispetto a 110€ per l'M3. Questo potrebbe non essere il miglior esempio, visto che a qualcuno semplicemente non piacciono i DAC NOS, e preferirebbe qualcosa come l'MF-DAC in ogni caso. Siccome a me piacciono entrambi i tipi, e se dovessi comprare uno dei due DAC per me stesso, il prezzo sarebbe un fattore molto importante. Mi rendo conto che ci siano dei rivenditori coinvolti nel marketing dell'MF-DAC, e che i loro margini tendono inevitabilmente a gonfiare il prezzo al cliente.

D'altro canto, se confrontiamo la sua performance con quella dell'Harmony DA9, il prezzo sembra decisamente meglio, e io mi troverei sinceramente in difficoltà a decidere quale dei due scegliere. Se dovessi per forza prendere una decisione, andrei probabilmente sull'MF-DAC, per quel suo timbro così affascinante.

Ci sono tre opzioni di filtraggio con l'MF-DAC: minimo, ripido e lineare. Gli effetti di ciascuno sono principalmente soggettivi, e onestamente non avrei saputo dire quale preferissi rispetto agli altri, così ho fondamentalmente lasciato l'interruttore su minimo per la maggior parte dell'ascolto. Ma la scelta dà effettivamente all'ascoltatore qualche grado di personalizzazione del suono a seconda dei propri gusti (o del proprio sistema). C'è anche l'opzione di fornire un'inversione di segnale con questo DAC.

In conclusione, quindi, l'MF-DAC è un DAC molto valido. Uno che ti conquista nel tempo, e uno che davvero sa offrire un'esperienza di ascolto molto musicale, dove fa praticamente tutto “nel modo giusto”, senza nessun attributo che spicchi particolarmente. Se i DAC NOS non sono per voi, allora l'MF-DAC dovrebbe essere in cima alla vostra lista di DAC candidati all'ascolto.

© Copyright 2010 Nick Whetstone - nick@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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