[I-East Soundstream]

AVVENTURE

NELLO STREAMING AUDIO VIA RETE A BASSO COSTO

[English version here]

Prodotto: Neet I-East Soundstream Wi-fi Music Receiver
Produttore: I-East
Prezzo (indicativo): 50 sterline - Convertitore di valuta - Il prezzo può variare
Recensore: Andy Norman - TNT UK
Pubblicato: Dicembre, 2018
Traduttore: Roberto Felletti

Avventure nello streaming audio via rete a basso costo: Prima Parte

La parola “streaming” può significare cose diverse per persone diverse. Per alcuni è la capacità di inviare il segnale audio a un sistema di diffusori collegati in rete e ubicati in stanze diverse, come quello proposto dalla Sonos. Per altri è l'ascolto della musica da Internet, tramite piattaforme quali Spotify, Tidal e loro concorrenti. Oppure può significare la trasmissione di segnali audio a distanza, da un computer a un hi-fi via Bluetooth o wi-fi. Può richiedere l'uso di lettori multimediali, come quelli proposti dai grossi produttori di apparecchiature audio, o anche la comunicazione con un dispositivo Amazon o Google, per richiamare brani da Internet oppure la vostra collezione di CD “rippati”. Recentemente ho provato un paio di queste opzioni, e utilizzerò questo spazio per parlare di alcune alternative e per proporre modi per beneficiare di queste tecnologie di rete spendendo poco.

Prima, una breve premessa. Io ho una collezione di CD che ho “rippato” su un hard disk portatile, impiegandoci settimane, per poterli ascoltare con il mio impianto usando il computer portatile come sorgente. Questo mi ha permesso di beneficiare della comodità del controllo tramite computer e di poter gestire la mia collezione di musica mantenendo intatta la qualità sonora. La catena parte dal portatile che è collegato a un convertitore King Rex USB-coassiale che, a sua volta, è collegato all'ingresso del DAC del mio lettore SACD Marantz SA-KI Lite. Il suono è molto buono, molto vicino a quello dei CD ascoltati direttamente dal lettore, ma con il vantaggio della comodità e con la possibilità di avere una risoluzione maggiore. Però questo sistema ha presentato due problemi. Per controllare la musica sul portatile, esso doveva trovarsi sul lato opposto della stanza e questo voleva dire stendere sul pavimento un lungo cavo USB. Senza contare il fatto che il portatile stesso non era silenzioso. Non era nemmeno rumoroso, ma nei passaggi tranquilli lo si sentiva certamente. Pertanto, ho provato un paio di alternative.

Inizialmente, ho collegato l'uscita video del portatile al televisore, per poter vedere le immagini attraverso la stanza e controllare il computer da remoto con una tastiera wireless. Questa era una soluzione pratica al problema del cavo lungo, ma voleva dire tenere il televisore acceso mentre ascoltavo la musica. Questo metodo era insoddisfacente, perché il televisore produceva un debole ronzio, senza contare l'intermittente rumore della ventola del portatile. Pertanto, ho provato a controllare il lettore audio software (solitamente Foobar 2000), sul portatile, da remoto, tramite un iPad. Per poter controllare sia Foobar 2000 sia Monkeys Audio è possibile usare l'app MonkeyMote, almeno finché l'iPad e il portatile sono nella medesima rete wi-fi. Impostare la configurazione è stato un po' complicato, ma ha funzionato per la maggior parte del tempo. Almeno ho potuto spegnere il televisore. Questo metodo si è rivelato leggermente migliore degli altri, ma ci sono stati inconvenienti di altro genere: a volte il lettore software e il comando a distanza non riuscivano a comunicare correttamente e quindi era impossibile ascoltare Spotify, o altri servizi di streaming via Internet, dallo stereo senza poter vedere l'immagine su uno schermo.

Come soluzione temporanea, per risolvere il problema di Spotify, ho acquistato uno streamer Bluetooth Belkin (P-G3A2000), per poter interagire con Spotify dall'iPad. Ho scelto il Belkin perché dispone di uscite digitali, che mi hanno permesso di collegarlo al mio DAC Marantz. Il ricevitore ha funzionato bene, ma la qualità del suono veniva limitata dalla compressione causata dalla tecnologia Bluetooth e, in particolare, sospetto, dalla mancanza del supporto Aptx del Belkin. L'Aptx è un protocollo che consente alla musica di essere trasmessa via Bluetooth con una compressione minore. Comunque sia, sebbene il Belkin abbia offerto un miglioramento in comodità, non è una soluzione di livello audiophile.

A questo punto ero pronto o a rinunciare alla musica via computer, e del tutto allo streaming, o a uscire e spendere diverse centinaia di sterline per un lettore di rete commerciale. Tuttavia, molti di questi, come quelli proposti da Arcam, Cambridge Audio, ecc., dal mio punto di vista presentano ancora degli inconvenienti significativi. Alcuni sono provvisti di hard disk e tutti contengono un DAC; io li possiedo già entrambi e non desidero avere dei doppioni. Inoltre, solitamente hanno dei piccoli schermi che non sarebbero visibili attraverso la stanza, dal mio punto di ascolto. A dire il vero, secondo le caratteristiche di ogni dispositivo, di solito essi possono essere controllati da un'app per iPad, che risolvere il problema delle dimensioni dello schermo ma non quello finanziario. Poiché non sono uno che rinuncia facilmente, ero determinato a trovare un sistema economico che mi permettesse di trasmettere musica ad alta risoluzione in un'altra stanza, oppure da Internet, al DAC del mio impianto principale e, idealmente, a un impianto secondario collocato in un'altra stanza; il tutto controllato da un'unica app, sia sull'iPad sia sul telefonino Android. Ho dovuto fare un po' di ricerche, nonché prove e tentativi, per ottenere il mio scopo e ho pensato che valesse la pena condividere con voi il viaggio che ho compiuto per giungere a questo obiettivo.

[I-East Soundstream]

Una breve ricerca in Internet mi ha portato al Neet I-East Soundstream Wi-fi Music Receiver. Si tratta di un piccolo dispositivo che si collega allo stereo (via S/PDIF ottica o analogica) e a una rete wi-fi, dopodiché vi permette di fare streaming audio da sorgenti (per esempio, computer o iPad) connesse alla medesima rete. Il vantaggio di questo dispositivo è quello economico, e per circa 50 sterline mi è sembrato essere la soluzione a tutti i miei problemi! Ma le recensioni dei clienti che ho trovato erano piuttosto contrastanti; alcuni non erano riusciti a farlo funzionare affatto, altri non riuscivano a farlo restare connesso, altri ancora lo amavano. Qualcosa nelle recensioni mi aveva fatto pensare che il problema potesse essere dovuto a istruzioni scarne oppure, in generale, a una mancanza di conoscenze su come funziona il collegamento in rete tra computer. Così ho iniziato la fase successiva del viaggio.

L'I-East è un dispositivo piccolo ma ben fatto. Nonostante le minuscole dimensioni è solido ed è realizzato completamente in metallo; misura 80 x 80 x 22 (mm) ed è dotato di una piccola antenna in plastica che va avvitata sul retro. È provvisto di uscite (analogica e S/PDIF ottica) e di una porta Ethernet (per collegarlo direttamente a un router, come alternativa al wi-fi). L'uscita analogica, jack 3,5 mm, è servita da un DAC ESS Sabre che, stando a quanto dichiarato, supporta lo streaming di file fino a 192 kHz. Il prezzo si aggira sulle 50 sterline.

L'installazione è piuttosto semplice, sebbene non intuitiva. Per prima cosa dovete scaricare e aprire un'app dedicata per il vostro telefono o iPad (io ho usato un iPad, così farò riferimento a esso d'ora in poi). Poi, una volta acceso, il dispositivo crea una sua rete wi-fi temporanea e voi dovrete connettere il vostro telefono, o iPad, a quella rete usando le impostazioni. Dopo che il collegamento alla rete temporanea è stato effettuato, l'app chiede quale rete wi-fi debba essere utilizzata, dopodiché si collega dopo avere verificato la password. In base alla mia esperienza, il dispositivo è rimasto connesso in maniera affidabile, sebbene la stabilità della ricezione dipenda dalla distanza dal router. La connessione wi-fi è solo fino a 2,4 GHz, valore sufficiente per questo scopo, perché la maggiore velocità di trasferimento dati di una rete a 5 GHz non è necessaria per questo tipo di utilizzo. Tuttavia va fatto notare che il Soundstream deve essere connesso alla medesima rete alla quale sono connessi l'iPad e il computer sorgente; alcuni impostano la rete a 2,4 GHz e quella a 5 GHz come reti separate, sebbene questa non sia l'impostazione di base per molti router.

Una volta collegato in questo modo è stato facile ascoltare dall'impianto musica in streaming memorizzata sull'iPad o sul telefono. Il Soundstream ha riconosciuto subito l'app Spotify come “dispositivo” e ha trasmesso all'impianto musica in streaming piuttosto semplicemente. Il Soundstream suonava bene con il collegamento S/PDIF, ma il volume in uscita era molto basso; il suono dall'uscita analogica era mediocre. Dopo averlo acquistato, ho anche scoperto che, sebbene le informazioni commerciali dicano che supporta file “fino a” 192 kHz, il dispositivo non lascia passare, dall'uscita ottica, file con frequenze di campionamento superiori a 48 kHz. Questa caratteristica lo rende inutile per molte persone che vogliono ascoltare, via rete con il loro DAC, i file a 96 kHz e a 192 kHz che possiedono. Ma potrebbe essere l'ideale, come apparecchiatura base a basso costo, per coloro che dispongono di un DAC separato e non hanno bisogno dell'audio ad alta risoluzione.

Questa configurazione permette anche di fare streaming audio da un computer a un hi-fi, controllato dall'app sull'iPad. Il funzionamento è leggermente più complicato ed è stata una delle tappe più frustranti del viaggio. Ne parlerò più ampiamente nella seconda parte di questa avventura!

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