Roon Music Player

[Roon music player]

Un music player per gli amanti della musica

[English version here]

Prodotto: Roon music player 1.6
Produttore: Roon Labs
Prezzo: Abbonamento annuale $ 119 - Abbonamento a vita $ 499 - (Convertitore di valuta)
Recensore: Bevan Court - TNT USA
Pubblicato: Maggio, 2019
Traduttore: Roberto Felletti

Nota dell'autore: Allarme spoiler, adesso sono diventato un abbonato a vita. A parte questo, non sono affiliato con Roon in alcun modo.

Su TNT-Audio ho visto le recensioni di varie piattaforme software, da Audiophile Linux al più recente J-Play Femto. Io sono sempre stato un po' fissato con i computer; ho giocato con Fidelizer sotto Windows, ho usato iTunes con varie modifiche, sono passato a MusicBee e ho ascoltato, orrore degli orrori, con il client di Spotify. In realtà il client non è poi così male, ma siete limitati al formato Ogg Vorbis 320 kbps. Non ricordo quando mi sono imbattuto in Roon, ma l'interfaccia pulita di Roon 1.1 era bella, organizzava la mia libreria e girava bene sul piccolo nettop che usavo all'epoca. Fin qui tutto bene, ma Tidal non era stato ancora lanciato negli USA, per cui alternavo Roon al client di Spotify e non potevo giustificare la spesa extra. Poi Tidal è stato lanciato negli USA e ne è seguita l'integrazione con Roon, e con essa un periodo di prova. Per un po' ho usato l'app di Tidal sul PC Windows, ma all'epoca l'interfaccia utente non era delle migliori e non si integrava con la mia musica. Sono tornato a Roon e ho speso il mio denaro sia per l'abbonamento a Tidal sia per l'abbonamento annuale a Roon. L'aggiornamento alla versione 1.2 e poi alla 1.3 ha apportato miglioramenti significativi e sono rimasto contento.

Allora, che cos'è Roon? Come dice l'azienda che lo sviluppa, è “il music player per gli amanti della musica”. Derivato dal music server Sooloos, sviluppato sotto la proprietà Meridian, alcuni anni dopo è diventato un'entità autonoma. Innanzitutto, non soltanto per la sua qualità sonora, che può essere molto buona, ma per la sua capacità di connettersi alla musica, in un modo che i vecchi iTunes e Windows Media Player, e anche player più recenti, non sanno darvi. Avete a disposizione biografie degli artisti, recensioni di album, materiale grafico di buona qualità e, per alcune canzoni, i testi sincronizzati. La sensazione è quella di una connessione fisica, soprattutto se digitate su un grande schermo e usate l'app gratuita per iOS o Android per controllarlo. Come se non bastasse, Roon è in grado di trovare su Tidal altri album del medesimo artista, progetti a cui l'artista ha collaborato e può persino scendere nei dettagli della composizione. Nella versione 1.6 c'è la novità della funzione Radio, che propone brani correlati alla selezione corrente, la quale è stata aggiornata per poter proporre anche brani correlati presi dalla vostra libreria e da un servizio di streaming supportato.

[Roon - pagina degli album]
Pagina degli album

A proposito di servizi di streaming, per un po' c'è stata soltanto l'integrazione con Tidal, ma adesso che Qobuz è stato lanciato negli USA, anch'esso è supportato, compreso il pacchetto “Sublime”, fornendo così al software funzionalità di streaming in alta risoluzione. La versione 1.5 ha permesso la compatibilità con i Tidal's Masters che utilizzano l'MQA. L'MQA, acronimo di Master Quality Authenticated, è stato sviluppato da Bob Stuart, che precedentemente lavorava per la Meridian, come metodo per comprimere contenuti ad elevato bitrate in un contenitore FLAC 16/44.1. Con un DAC compatibile, questo FLAC può essere “decompresso” in un file ad elevata risoluzione. Le versioni precedenti potevano elaborare questo file con apparecchiature compatibili, ma Roon ora può eseguire la prima decompressione, ottenendo una risoluzione maggiore e garantendo la compatibilità con DAC quali l'Audioquest Dragonfly e il Meridian Explorer2, che possono eseguire la seconda decompressione. Ma non è tutto. Dalla versione 1.3 Roon dispone di un DSP integrato, con equalizzazione parametrica, normalizzazione del volume e motore di sovracampionamento. Comunica anche con il DAC per rilevare le frequenze di campionamento supportate, rendendo persino possibile il sovracampionamento DSD. Curiosamente, se l'operazione viene effettuata congiuntamente all'MQA, è possibile eseguire la prima decompressione prima di usare il DSP, e poi inviare quel segnale al DAC.

Due parole sulla normalizzazione del volume e il DSP. Se avete un PC a 64 bit, il player sovracampionerà a 64 bit, normalizzerà il volume e poi sottocampionerà a un bitrate compatibile con il DAC. Con una lunghezza di parola simile, non c'è bisogno di effettuare alcun troncamento durante la normalizzazione del volume, anche con musica in alta risoluzione; oppure, potreste volere un segnale bit perfect fino in fondo, attraverso il DAC, e il flusso audio verrà fatto passare integro attraverso il DAC. Sebbene sia abbastanza rudimentale e richieda un minimo di impostazione, potete incollare l'URL delle emittenti in streaming, anche con le URL TuneIn e le emittenti in FLAC. Gli sviluppatori di Roon dicono che stanno lavorando a un'esperienza utente molto migliorata, ma questa è l'unica pecca (a livello di esperienza utente) che ho constatato.

[Roon - ora in ascolto]
Ora in ascolto

Quindi, abbiamo parlato ampiamente delle questioni legate all'interfaccia utente, ma il suono com'è? Per farla breve, molto buono. Con la prima impostazione corretta di Roon, ho fatto streaming da un Nettop ASUS a un Maverick Audio TubeMagic D2 (con upgrade: operazionale Sparko Sparkos Labs SS3602) collegato a un amplificatore in classe D Niles che pilotava diffusori da pavimento Mordaunt Short MS908i. Suonava alla grande, con grande palcoscenico e dettaglio, giusto con la piccola aggiunta extra di quel qualcosa che l'upgrade con l'operazionale Sparko offriva; l'unico svantaggio era dato dalle Mordaunt Short, che nella mia piccola stanza possono rimbombare un po'. Ma con una configurazione simile non è possibile ottenere il meglio da Roon. Alla Roon Labs hanno sviluppato una cosa chiamata RAAT (Roon Advanced Audio Transport). Vedetelo come un Airplay dopato, in grado di offrire alta risoluzione, anche DSD, e streaming verso più terminali sparsi per casa. Adesso Roon ha molti partner che realizzano terminali certificati da Roon per poter usare questo protocollo. Come se non bastasse, c'è il supporto per Airplay, Squeezebox e anche opzioni di streaming personalizzato per diffusori come i Kef LS50W. Tuttavia il protocollo DLNA non è supportato, perché alla Roon Labs hanno la ferma convinzione che sia un povero sostituto. Potete anche fare streaming di file 24/96 con un Chromecast Audio, collegandolo al vostro DAC con un cavo ottico. Questo rappresenterebbe un modo molto economico, ma molto ben suonante, di aggiungere funzionalità di streaming a qualunque DAC dotato di ingresso Toslink. Beh, finché Google non deciderà di dismettere il Chromecast Audio.

Infine, Roon offre il Roon Bridge, che può essere aggiunto a una distribuzione Linux. Il terminale più popolare al momento? Probabilmente il mini-computer Raspberry Pi, che gira su una distribuzione Linux open source chiamata Ropieee. E quali sono i benefici? Il mio vecchio computer ASUS ha la ventola che gira costantemente, specialmente se provo a sovracampionare, e questo non è certo l'ideale in una stanza per l'ascolto della musica. Tuttavia potete procurarvi un mini-computer, diciamo un Intel NUC o un iMac Mini, e far girare il Roon server in un'altra stanza, in modo da eliminare il fastidioso rumore della ventola. Poi prendete un terminale come il Raspberry Pi, o altro streamer partner sprovvisto di ventola, lo collegate al vostro DAC e... voilà, non solo avrete un'ottima interfaccia utente, ma comincerete anche ad avere un ottimo suono senza ventole rumorose.

[Roon - biografia dell'artista]
Biografia dell'artista

Ora, qualcuno osserverà che il Pi è una possibile fonte di rumore, poiché il bus Ethernet è condiviso con l'USB; tuttavia potete ovviare all'inconveniente in un paio di modi. Uno è procurarsi un SPDIF HAT da attaccare al Pi, che vi permetterà di collegarvi al vostro DAC fino a 24/196. L'altro è fare come ho fatto io: collegare il Pi via WiFi e aggiungere un iFi iSilencer; avrete un terminale eccellente per meno di 100 dollari. Aggiungere un alimentatore di qualità migliore porterà ulteriori miglioramenti. Allora, com'è il suono? Beh, essendo passato per alcuni upgrade (costrettovi per la prematura dipartita dell'amplificatore Niles), è difficile fare un confronto diretto da quando usavo l'ASUS. Ma anche confrontando il Pi con il NUC, che uso come server, collegato direttamente, la differenza è sorprendente. Ascoltando con l'impianto Schitt Modi 3/PS Audio Sprout 100/Dynaudio Excite 14, tutto è esattamente come lo volevo io. Il software non colora affatto la musica, semplicemente lascia che gli altri componenti facciano il loro lavoro. Alcuni file in alta risoluzione di Qobuz e quelli MQA di Tidal suonano in maniera incredibile. Sento cose, nei brani, che non ho mai sentito prima. La separazione degli strumenti è marcata, il palcoscenico è ampio e le proporzioni sono impressionanti. La gamma alta è piacevole, né troppo brillante né dominante, ma potete comunque sentire lo sfumare dei piatti; la gamma media è armoniosa, ma comunque trascinante, e si integra senza soluzione di continuità; il basso è buono quanto lo può essere nei confini di un appartamento con diffusori da stand.

I lati negativi non possono mancare, e ci sono. Configurare il Pi richiede un minimo di conoscenze tecniche, ma se usate Ropieee e seguite le istruzioni è senz'altro alla portata di molti. DietPi o Volumio possono andare bene, ma, in base alla mia esperienza, sono un po' più difficili da configurare. Altri streamer, a volte, danno problemi, ma la comunità Roon non solo è sollecita nel rispondere alle richieste di aiuto, ma la squadra di assistenza partecipa attivamente e lavora per sistemare quello che non va. Per un'esperienza plug & play, il Sonore Microrendu e il Bluesound Node 2i sono, probabilmente, buone soluzioni. La Internet Radio non è delle migliori - 'funzionale' è forse la descrizione più gentile, ma è in corso di miglioramento e alla Roon Labs stanno rilasciando importanti upgrade almeno su base annuale. L'ambito in cui vorrei davvero vedere qualcosa accadere è nell'utilizzo da mobile, auspicabilmente con l'integrazione per CarPlay e Android Auto. L'app mobile non è delle migliori; un tablet migliora l'esperienza, ma si può fare la stessa cosa con i più economici tablet iPad e Amazon Fire.

[Miles Davis su Roon]
Miles Davis su Roon

Conclusioni

Ogni piccola parte - l'interfaccia utente, il DSP (che uso soltanto per la normalizzazione del volume), la capacità di mandare in streaming la musica a terminali differenti sparsi per casa (compreso l'uso del Chromecast come display), l'integrazione sia con Tidal che con Qobuz, oltre che con la vostra libreria musicale - concorre nell'offrire una piacevolissima esperienza che semplicemente migliora con ogni aggiornamento. Come se non bastasse, Roon semplicemente non si intromette nella musica, ma si limita ad arricchire l'esperienza quel tanto che basta per essere un'aggiunta gradita anziché una distrazione dall'attrazione principale.

Apparecchiature utilizzate per la recensione:

DISCLAIMER. TNT-Audio è una rivista di divulgazione tecnico-scientifica 100% indipendente che non accetta pubblicità, banner o richiede abbonamenti e registrazioni a pagamento ai propri lettori. Dopo la pubblicazione di una recensione, gli autori non trattengono per sé i componenti in prova, se non per una valutazione a lungo termine che includa il confronto con prodotti simili in prova a breve distanza di tempo. Di conseguenza, tutti i contenuti delle recensioni sono prodotti senza alcuna influenza né editoriale né pubblicitaria. Le recensioni, positive o negative, riflettono le opinioni indipendenti degli autori. TNT-Audio pubblica eventuali repliche delle Aziende, condizionatamente al diritto di controreplica dell'autore stesso.

[Trovaci su Facebook!]

Copyright © 2019 Bevan Court - bevan@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com