SUPATRAC Blackbird

[Braccio SUPATRAC Blackbird]

Braccio unipivot laterale

[English version here]

Prodotto: braccio SUPATRAC Blackbird Sideways unipivot
Produttore: SUPATRAC - Inghilterra
Prezzo: 1.500 sterline (Convertitore di valuta) - (Il prezzo può variare)
Recensore: Graeme Budd - TNT Francia
Pubblicato: Gennaio, 2023
Traduttore: Roberto Felletti

Nei mesi scorsi ho avuto il piacere di avere nell'impianto un prodotto piuttosto unico. E con unico intendo non solo dal punto di vista progettuale, ma anche da quello visivo. A questo punto sapete come si chiama il prodotto, perché l'ho già scritto due volte in questa pagina; ma giusto in caso e per coloro che non avessero prestato attenzione, il prodotto in questione è il braccio unipivot SUPATRAC Blackbird Sideways.

Ammetto che posso avere spaventato tutti tranne gli audiofili incalliti qui, perché immagino stiate già pensando che questo dispositivo combina l'intrinseco ondeggiamento di un unipivot con le proprietà non proprio rigide di un cuscinetto filettato. E non sareste considerati irragionevoli nel pensare che (sebbene in realtà non sia così!) voglia dire che siamo ben lontani dal plug and play quanto il giradischi Holbo che ho recensito qualche anno fa e le gioie dei cuscinetti ad aria, del tracciamento lineare e delle pompe che esso comporta. Ma a TNT-Audio siamo fatti di pasta più dura e dopo aver letto questo, spero che lo sarete anche voi.

Allora, da dove cominciamo? Il braccio è il risultato di molte riflessioni fatte durante il lockdown - molte delle quali fuori dagli schemi - da parte del proprietario di SUPATRAC, Richard. In punta, il braccio ha un'asta in carbonio a sezione quadrata sospesa all'altra estremità per mezzo di una vite filettata attaccata a due punti appena davanti al blocco del contrappeso e sporgente dalla colonna del braccio. Poi c'è un fulcro orizzontale che mantiene il braccio sul piano orizzontale. Penso che un'immagine valga più di tante chiacchiere, per cui guardate sotto com'è il gruppo del cuscinetto.

[Cuscinetto SUPATRAC]

Angolo del braccio unipivot laterale

L'antiskating è regolato da un peso imperniato mobile - il suo effetto è regolabile tramite una vite. Non c'è un porta-braccio in quanto tale. Invece, ci sono alcune calamite regolabili per tenere il braccio in posizione senza far sbattere la testina quando non la usate. Devo dire che mi piace, poiché dà l'impressione che la testina leviti sulla base.

Infine, c'è un pezzo di corda usato come alza-braccio. Questo può sorprendere qualcuno, ma direi di non criticare finché non lo si è provato. Di sicuro, su un unipivot l'idea non è così stupida come molti di voi possono pensare. Sicuramente non è soltanto per questioni di costo, perché viene fornito anche un normale alza-braccio azionabile con un dito per coloro che desiderano mantenere un approccio tradizionale. Il braccio ha un attacco per il cavo di tipo Linn/SME, di modo che potete usare qualsiasi cavo desideriate. Quello fornito è basato su cavo per microfoni Van Zandt, simile a quello utilizzato da Johnny, di Audio Origami, nei suoi eccellenti prodotti; quindi, nessuna lamentela qui. Il connettore fornito è a 90°, ma dipende dalla vostra base; è disponibile anche uno diritto (maggiori informazioni su questo più avanti).

[Supatrac Blackbird - Colonna del braccio]

Gruppo del porta-braccio e regolatore dell'antiskating che mostra i contrappesi

È anche possibile un'ulteriore regolazione tramite un peso scorrevole applicato al braccio, che permette una regolazione della massa efficace aumentando ulteriormente la compatibilità del braccio. Probabilmente non ne avrete bisogno con la maggior parte delle testine, però è un extra apprezzabile.

L'esemplare che ho ha la geometria standard Linn (per cui andrà bene con il Kuzma e alcuni altri), ma per via della natura artigianale del braccio potete avere pressoché quello che volete, compresi bracci da 12″ e similari. Richard stampa in 3D alcune parti, permettendone una maggiore adattabilità alle vostre necessità. La regolazione del VTA è in stile Linn, con un semplice bullone sul colletto del braccio - probabilmente, non è qualcosa per i fissati del VTA tra di voi.

Il braccio arriva in una scatola di tipo Pelicase e se andate in giro con essa potrebbero guardarvi in maniera strana, perché ha più o meno le dimensioni di una custodia per pistole. All'interno trovate tutto il necessario per assemblare e montare il braccio, compresi gli attrezzi, i guanti (il fulcro è abbastanza affilato), una dima e alcune istruzioni esaurienti. Ho anche trascorso molto tempo al telefono con Richard, il quale è stato più che felice di rispondere ad ogni mia domanda, dimostrandosi estremamente efficiente quando è stato il momento di risolvere qualsiasi problema avessi. L'unica cosa extra che avrei apprezzato sarebbero stati bulloni per la testina un po' più lunghi.

Assemblare il SUPATRAC Blackbird

Come potete avere intuito da quanto detto sopra, questo non è un RB250. La procedura, di per sé, non è difficile e sicuramente è molto più veloce che assemblare quel grosso set Lego che avete comprato per i vostri bambini lo scorso Natale con l'eterna speranza che lo avrebbero assemblato (e con il quale avrebbero giocato) da soli. Dovete prendervi il tempo necessario. La lunghezza dell'angolo del braccio unipivot laterale deve essere precisa e centrata. I contrappesi devono essere correttamente centrati. La vite filettata dell'antiskating diventa sottile e per chi ha scarsa manualità questo non succederà. E qualunque cosa facciate, non provate a farla dopo (per citare Richard E. Grant) «qualche birra leggera».

Dovrete rinunciare a un po' di mascolinità e leggere il manuale se volete evitare frustrazioni. L'altra cosa a cui dovrete fare attenzione è la distanza disponibile all'interno della vostra base. Nel mio caso, poiché l'angolo del connettore del cavo del braccio non coincide esattamente con il taglio del mio Linn Axis, non ho potuto inserire il cavo. Un'ora di imprecazioni dopo, ho dovuto smontare il braccio per cambiare l'angolo e togliere la piastra superiore per riuscire a infilare il cavo e riassemblare il tutto. La SUPATRAC può fornire un cavo diritto che dovrebbe aggirare il problema, ma ovviamente per voi le cose potrebbero essere diverse. Per i possessori di LP12 non dovrebbero esserci problemi, perché la base è molto più sottile.

Comunque, una volta che avete fatto tutto questo, l'allineamento della testina è abbastanza facile dopo essere riusciti a trovare alcuni bulloni adatti, sebbene ammetta che (quando ho scritto la maggior parte dell'articolo) non ero riuscito a capire come funzionasse la dima di allineamento in dotazione, per cui ho usato la mia Polaris Plus come al solito. Sono sicuro che sia facile, ma semplicemente non lo avevo capito. Richard me l'ha poi spiegato e lo è, ero io che perdevo colpi...

Il Blackbird arriva corredato anche di una bilancia per lo stilo stampata in 3D. L'ho usata, poi ho provato la mia bilancia elettronica e la bilancia stampata in 3D è abbastanza precisa. Questo è decisamente un braccio che dovrà essere montato a casa, per cui un ben fatto a SUPATRAC per avere trovato una soluzione elegante e semplice.

In uso

Prima di parlare del suono, ci sono due punti da “vivere con il Blackbird” di cui vorrei parlare.

Primo, penso che il braccio sia dannatamente bello e gli angoli a 45° vanno alla grande con il plinto smussato dell'Axis. Inoltre, mi ricorda un po' l'astronave Prometheus di Stargate SG-1, per cui un po' di nostalgia degli anni 2000 per cominciare.

Secondo, il cordino alza-braccio, sebbene all'inizio dia l'impressione che un'imminente collisione della testina sia dietro l'angolo, in realtà funziona davvero bene, specialmente perché non c'è un meccanismo di sollevamento, per cui dovete posizionare la testina a mano. Non ho idea di come questo funzioni su un giradischi interamente molleggiato, ma Richard mi ha detto che alcuni possessori di bracci “convenzionali” hanno rubato l'idea e hanno cominciato ad adattare questo sistema su altri bracci, per cui deve esserci un certo metodo dietro la sua follia apparente.

Terzo, una volta che è regolato e sistemato, il braccio non perde la regolazione - ammetto di essermi preoccupato che potesse avere tendenze di instabilità, ma niente del genere!

L'ascolto

Come detto sopra, il Blackbird è stato montato sul mio Linn Axis. L'ho provato sia con la testina Reson Etile sia con la Audio Note Io 1 (sì, proprio quella molto costosa che nessuno sano di mente metterebbe su un Axis, però volevo vedere cosa sarebbe successo).

Ho usato il mio stadio phono CEC PH53 e il trasformatore Step Up Audio Note UK, laddove necessario. Convertire minuscoli segnali in rumore è stato compito dell'Audio Note Oto SE e dei miei Living Voice IBX-RW3.

Ho iniziato con l'Etile, poiché è la testina che conosco meglio con l'Axis e che di solito dimora alla fine dell'Audio Origami Linn Akito che di solito vive sul giradischi. Di primo acchito, il braccio dà l'impressione di lasciar passare più dettaglio e permette alla testina di funzionare al meglio. Cercavo i classici tratti di musicalità dell'unipivot, ma a spese degli estremi di frequenza. Sono felice di riferire che questo appare del tutto assente. Di certo l'estremo alto c'è tutto e ha dato un'eccellente prova con la mia copia di metà anni '90 di Rest Proof Clockwork dei Plaid. Il brano Ralome contiene alcune chitarre hawaiane e spesso può suonare stridulo sulle note superiori. Il Blackbird ha fatto il lavoro migliore che abbia sentito finora con questo brano, al punto da farmi pensare che ci sia un difetto di stampa sul vinile e che esso non può essere tracciato meglio.

Ho pensato che sarebbe stato meglio controllare anche l'estremo basso, così ho tirato fuori Exit Planet Dust dei Chemical Brothers. Sono felice di riferire che il basso in tutti i brani non solo è presente, ma è veloce e piuttosto di peso. Quindi, sembrerebbe che il mito non sia universale. Forse il Blackbird è l'eccezione che conferma la regola?

La separazione stereo e l'immagine sono eccellenti. Gli strumenti sono chiaramente collocati nel campo sonoro, con alcuni effetti di profondità molto convincenti. In effetti, mi godevo davvero le cose e mi mancava solo leggermente la combinazione Audio Note TT2 Deluxe/Arm II/Io1 che avevo ascoltato prima di questo test. Ma l'erba del vicino è sempre più verde, per cui era ora di prendere la Io 1 e vedere se fosse disponibile qualche altra prestazione.

E sì, c'era - il Blackbird permette chiaramente alla testina migliore di dimostrare ciò che può fare e di svelare miscugli ed esecuzioni. Ho riesumato un'esecuzione di Mussorgsky/Ravel, Pictures at an Exhibition (Quadri di un'Esposizione). Un Masterwork CBS non è il disco dal suono più pieno e ho sempre pensato che il basso fosse un po' leggero, di sicuro se confrontato con la versione più recente che ho su CD, della Reference Recordings. La combinazione Blackbird/Io 1 ha portato in vita l'estremo basso, specialmente la consistenza del timpano, la parte della registrazione che ho sempre trovato carente.

Similmente, mi sono divertito molto con un disco di Johann Strauss, Waltzes, Galops and Polkas. Costo molto basso e non quello che definireste audiofilo (RCA di fine anni '70), ma questa volta con un piacevole tono delle corde dai violini fino ai contrabbassi; è evidente che l'orchestra stessa si diverte.

Mi sono appena reso conto di avere menzionato gli strumenti ma di avere lasciato fuori le voci. Dalle mie sedute d'ascolto mi vengono in mente due dischi: Pop degli U2 (in particolare il brano Discothèque) e il singolo 12″ Thank You di Jamelia. In entrambi i casi, le voci principali sono saldamente fisse a centro palco e riprodotte con eccellente realismo e carattere. Anche i cori e il raddoppio delle voci sono altrettanto ben fissi nello spazio, che si estendano a sinistra o a destra (Jamelia suona stupenda) oppure leggermente indietro e fuori centro in falsetto (U2). Dove queste due registrazioni differiscono è nel fatto che il resto del mix degli U2 per me suona piatto e non importa cosa facciate, questo è il caso. Il disco di Jamelia, d'altra parte, ha più spazio e dinamica. È un'ulteriore prova che il Blackbird permette alla testina di fare le proprie cose - la natura neutrale della Io 1 viene preservata e ciò che c'è sul disco è ciò che ottenete.

Come esempio finale, userò il disco Man Made Object dei GoGo Penguin, perché rivela molto chiaramente se il vostro impianto fa le cose nel modo giusto. Sbagliate a regolare il giradischi e il flusso scompare. Una mancanza di dettaglio significa che l'articolato e vario lavoro dei doppi piatti è uniforme e la natura umana scompare. E se il vostro riproduttore di vinili non mostra il basso né il carattere tonale, il contrabbasso perde profondità e corpo. Ma sistemate queste cose, il Blackbird con la Io 1 fa le cose nel modo giusto - ed è magia.

Conclusioni

Talvolta, quando un prodotto proviene da un'azienda individuale che ha deciso di fare le cose in maniera diversa, comincia a suonare un campanello d'allarme. Finiture di bassa qualità, scarsa affidabilità, oppure mancanza di reputazione o di una rete di distribuzione, possono remare contro prodotti di questo tipo. Penso che sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire un'occasione come questa, perché, francamente, i risultati sono eccellenti e dimostrano che pensando un po' fuori dagli schemi e utilizzando tecniche di produzione e materiali moderni sia possibile per una piccola azienda fare concorrenza ai grandi nomi ed essere ultra-competitiva a livello di prezzi e prestazioni.

Richard ha inventato un braccio fantastico - se siete tra i tanti possessori di un Linn e volete mettere un piede al di fuori del sentiero ufficiale Linn, potreste scoprire che il SUPATRAC Blackbird è una proposta molto fattibile, specialmente se vedete un buco molto consistente nel portafoglio per un braccio di livello superiore. Se non siete possessori di un Linn, beh... lui ne può realizzare uno per qualsiasi geometria, così potrebbe andare bene anche per voi.

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