[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Convertitore USB Trends Audio UD-10.1 Lite

Il piccoletto scalzerà la vecchia guardia?

[Convertitore USB Trends Audio UD-10.1 Lite]
[English version]

Prodotto: Convertitore USB Trends Audio UD-10.1 Lite (con DAC e ampli per cuffie)
Produttore: Trends Audio
Distributore per l'Italia: Audio Azimuth.
Prezzo di listino: 119 € in Italia (circa 100$ nel Paese d'origine).

Recensione: Nick Whetstone - TNT UK
Traduttore: Fabio Egizi
Data recensione: Febbraio 2009

Ho recensito il Trends USB UD-10, un DAC USB, nel Novembre 2006 (il tempo vola, eh?) e all'epoca mi colpì molto. L'USB UD-10 raccolse recensioni molto positive e grandi successi di vendita. Seguì la versione UD-10.1. La Trends Audio ha ora realizzato un nuovo modello, l'UD-10.1 Lite, ma non si tratta di una versione migliorata del modello UD-10.1, ma di un modello meno performante progettato per ottenere un prezzo di vendita inferiore.

Per cui il quesito a cui rispondere è il seguente: cosa non trovate nell'UD-10.1 Lite che invece c'è nell'UD-10.1? E questo fa una grande differenza? Bene, dal mio punto di vista la Trends Audio si è dimostrata piuttosto lungimirante. Hanno riciclato la PCB originale togliendo i componenti che miglioravano la qualità audio. La filosofia perseguita è che se state utilizzando l'UD-10.1 Lite, o l'UD-10.1, soltanto come convertitore USB, i componenti audiophile diventano superflui, in quanto il segnale audio viene generato dal vostro DAC e non dal convertitore USB. Per cui è stato eliminato il secondo stadio del regolatore di tensione e uno o due altri componenti. Il clock ad alta precisione è stato sostituito da uno con un'accuratezza leggermente inferiore. Anche i connettori ausiliari BNC e XLR sono stati eliminati, e questo ha reso possibile l'utilizzo di un contenitore più piccolo. Quindi l'UD-10.1 Lite presenta la stessa impronta dell'UD-10.1, ma è alto 3 cm invece dei 4.5 cm del suo fratello maggiore. L'altra modifica al contenitore sta nella finitura spazzolata in alluminio satinato di colore nero, che potrebbe piacervi di meno o di più rispetto a quella in argento dell'UD-10.1.

[Convertitore USB Trends Audio UD-10.1 Lite]

Come per l'UD-10.1, l'UD-10.1 Lite viene alimentato tramite il connettore USB che permette di collegarlo al PC, ed un adattatore da mini-jack a RCA in modo tale da poterlo collegare ad un impianto stereo usando collegamenti standard. Come optional è disponibile un set di batterie ricaricabili da 5 volt.

Quindi come influiscono questi cambiamenti sulla qualità del suono dell'UD-10.1 Lite? Bene, come convertitore USB, cioè usato per prendere il segnale USB dal PC e spedirlo nel formato SPDIF ad un DAC separato, non penso di aver potuto avvertire nessuna differenza. Quindi, come per l'UD-10.1, otterrete una notevole prestazione da questo piccolo scatolotto nero. Anche passando dai 5 volt di alimentazione, forniti dalla connessione USB (cioè da un PC), a un paio di alimentatori da 5 volt di buona qualità le differenze percepite tra l'UD-10 e l'UD-10.1 Lite sono piccole se non nulle. Soltanto quando si ascolta tramite la presa cuffia di ogni apparecchio si percepisce chiaramente il miglioramento dell'UD-10 rispetto all'UD-10.1 Lite come probabilmente è lecito aspettarsi, per cui il miglioramento dell'alimentazione rappresenta un fattore critico.

Per cui utilizzando l'UD-10.1 Lite come convertitore USB tramite un DAC decente, potreste aspettarvi un suono molto più pulito, un buon dettaglio, un ampio palcoscenico, ed un senso del tempo irresistibile. Il suono risulta più arioso e trasparente rispetto al mio SB3 funzionante con lo stesso impianto, ma l'SB3 vanta un estremo basso con più corpo. Entrambi hanno i loro punti di forza e mi piacerebbe godere delle peculiarità di ognuno. Ho mai parlato di compromessi in hi-fi prima di adesso?

Non è rimasto molto da dire sul Trends USB UD-10.1 Lite. Se siete alla ricerca di un convertitore USB, forse un modo più economico per sperimentare l'audio di un PC, può essere rappresentato dall'UD-10.1 Lite considerato il basso prezzo rispetto all'UD-10.1. Se invece, vi interessa ascoltare l'uscita audio del vostro DAC USB tramite le cuffie, vi suggerisco di optare per l'UD-10.1 avvalendovi di una buona alimentazione esterna da 5 volt. Effettivamente, inizialmente pensavo che l'alimentazione da 5 volt non comportasse nessuna differenza quando il 10 ed il 10.1 Lite venivano utilizzati con un DAC esterno. Ma dopo qualche sperimentazione ulteriore, ho potuto constatare che le alimentazioni per questi dispositivi hanno effetti avvertibili - vedendo perdente l'alimentazione a batteria. Ho provato due diversi tipi di batterie, ma il suono sembra essere leggermente più grezzo con questo tipo di alimentazione. Per ironia della sorte, anche i 5 volt forniti dal connettore USB riproducono un suono migliore, ma non allo stesso livello di quanto riesce a fare un'alimentazione esterna. Naturalmente, se utilizzate il DAC interno con questi dispositivi, l'alimentazione da 5 volt diventa ancora più critica.

Secondo me ha più senso confrontare l'UD-10.1 Lite con il DAC USB Styleaudio Carat-HD1V che io ho recensito l'anno scorso. Molto simili nelle dimensioni, e con prestazioni veramente somiglianti (se non identiche), il Carat inoltre vanta un interruttore per selezionare l'uscita cuffia o la SPDIF, e un controllo di volume per la presa per cuffie. Se utilizzate Windows per riprodurre la vostra musica, e installate i drivers ASIO per evitare (come dovreste) i terribili Windows kmixer, non sarete più in grado di controllare il volume attraverso il PC, per cui il controllo di livello dell'uscita cuffie diventa indispensabile. Se adoperate un sistema operativo come Ubuntu (una particolare versione di Linux) per riprodurre la vostra musica, otterrete (a mio avviso) un suono di qualità migliore, non saranno necessari i driver ASIO, e fatto ancor più importante potrete ancora controllare il volume tramite il PC. Quindi potreste non aver bisogno di un controllo del volume sul convertitore USB. Il Carat ha un aspetto più accattivante rispetto allo spartano UD-10.1 Lite, ma l'effettiva molla decisionale scatta quando andate a confrontare i prezzi! Il Carat è venduto a circa 240 USD (dipende da dove lo comprate), mentre il prezzo dell'UD-10.1 Lite è di 62 dollari americani [ora 100$ N.d.T], circa un quarto del prezzo del Carat.

In definitiva io penso che la Trends Audio abbia fatto una mossa azzeccata nel tirar fuori un prodotto come l'UD-10.1 Lite continuando a proporre il più sofisticato UD-10.1 per coloro che pretendono un'uscita audio di maggior qualità. Il prezzo è molto competitivo anche se l'ironia del mercato globale nel quale viviamo comporta dei costi di spedizione (per alcuni paesi) che a volte possono superare il prezzo di vendita! Alla luce di quanto detto, dando un'occhiata veloce alla pagina dei prezzi del sito web della Trends Audio scoprirete un nutrito elenco di rivenditori sparsi in tutto il mondo. Riassumendo, l'UD-10.1 Lite, al pari del suo fratello maggiore, fa quello che promette sulla carta e può essere considerato un affare! Si tratta sicuramente di uno dei migliori prodotti, e rappresenta uno dei modi più economici per iniziare la sperimentazione con l'audio del PC!

Per questa recensione il Trends Audio UD-10.1 Lite è stato affiancato ad un vecchio Pentium III sul quale girava Ubuntu 7.04, e ho utilizzato Banshee per la riproduzione della musica (con file WAV e FLAC). Se ancora non conoscete Ubuntu e Banshee sappiate che sono totalmente gratuiti. L'UD-10.1 Lite è stato collegato al PC tramite un cavo USB da un metro e mezzo e da questo alimentato, e un cavo SPDIF da cinque metri a uno Scott Nixon DacKit modificato.

© Copyright 2009 Nick Whetstone - www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]