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I dischi per le prove

...o meglio ancora, per l'ascolto

Julian Ashbourn's choice

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Probabilmente ho un approccio a questo problema leggermente differente rispetto al resto dei miei stimati colleghi TNT. Non sono molto interessato a come sono i bassi o gli alti o a quanto è perfetta una registrazione.
No, a me interessa più se il disco mi fa venire un bel sorriso, mi fa battere i piedi, mi fa "sentire" il musicista, o mi dà l'idea di quello che succedeva al tempo. Un sistema buono dovrebbe idealmente accentuare queste caratteristiche, uno meno buono dovrebbe attenuarle.
Perciò sono leggermente in disaccordo con il concetto di disco "test" o "demonstration". Un sistema ben composto dovrebbe trarre il massimo godimento d'ascolto da un grande numero di registrazioni. Comunque è vero che dischi che ben si conoscono fanno notare più facilmente le differenze nelle caratteristiche dei componenti hi-fi.
Perciò di seguito vi suggerisco qualcosa, non in un particolare ordine di preferenza. Non è una lista assoluta e potrebbe essere rivista con il tempo...

1] Mozart Clarinet Quintet and Oboe Quartet (The Gabrieli String Quartet - IMP PCD 810).

C'è qualcosa in tutte le arie di Mozart che ti fa sentire vivo. Questa registrazione è abbastanza economica ma ancora cattura bene lo spirito dei singoli pezzi. Pur non essendo reclamizzata come "hi-fi demonstration record" non suona molto bene se viene utilizzato un sistema economico.

2] Beethoven Violin Concerto and Mozart Violin Concerto No.5 (Wolfgang Schneiderban and Berlin Philharmonic - DG447 403-2).

Questa è una di quelle registrazioni dove l'intero è maggiore della somma delle parti. L'arte e la performance di Schneiderban su questa registrazione è notevole. Il suono che riesce a tirar fuori dal violino è insieme dolce e memorabile per come riesce a far sembrare le altre registrazioni piatte. Un sistema ben bilanciato dovrebbe permettere a questa registrazione di "vivere".

3] Chopin Piano Concerto No.1 (Viktoria Postnikova - Audiophile Classics APL 101.502).

Devo ancora trovare il Concerto No.1 perfetto. É uno dei miei pezzi preferiti e ho provato molte registrazioni sia su LP che su CD ma non ho mai trovato quella giusta per me. Il ritmo non è quello che penso dovrebbe essere, l'equilibrio tra orchestra e piano non va bene, o ancora c'è qualcos'altro che lascia a desiderare. Per dirla tutta, questo pezzo deve essere un incubo da imparare a suonare, anche per il pianista più completo. Spero, un giorno, di trovare il mio 'No.1' perfetto, ma nel frattempo mi godo questo più di altri. É una registrazione russa dove l'orchestra suona vivace e Ms Postnikova vola sulla tastiera. Chopin era un maestro assoluto del piano e ciò è riflesso nei suoi pezzi. Vorrei tanto che potesse tornare indietro e farci vedere come questo pezzo dovrebbe realmente essere suonato.

4] Ellington at Newport (Duke Ellington and his Orchestra - CBS 450986-2).

Questa registrazione del 1956 cattura lo spirito del tempo. Cattura l'atmosfera del Newport Jazz Festival. Cattura l'orchestra Ellington al tempo della transizione. E cattura un musicista (Paul Gonsalves) che suona alla folla in un modo che sentirete raramente. Se il suo assolo non vi smuove c'è qualcosa che non va. Certo teneva il microfono distante e l'equilibrio della registrazione non è il massimo, ma questa è una performance elettrica. Il pubblico è una buona parte della registrazione. Per quelli a cui piace il ritmo, questo è il pezzo che fa per loro.

5] Billiès Best (Billie Holiday - Verve 513 943-2).

La vita non fu gentile con Billie Holiday, fino alla fine. A dispetto di ciò ella riuscì a darci delle performance straordinarie. Il suo fraseggio e la sua interpretazione unica dava sempre qualcosa di speciale anche ai pezzi più conosciuti. Questo disco raccoglie delle registrazioni che vanno dal 1954 al 1959, un periodo nel quale si dice che la sua voce avesse passato il picco di potenza e agilità. Ma lei riusciva a ovviare a questo in altri modi. Un buon sistema, con questo disco, vi porterà Billie in mezzo alla stanza.

6] Jack Teagarden - That's a Serious Thing (Jack Teagarden - BMG 9986-2-RB).

Ok, confesso di sentire una certa fitta di nostalgia, ma questa registrazione è preziosa in così tanti modi. Con tracce che vanno dagli ultimi anni '20 ai '50 essa cattura un'era e uno spirito di far musica che non abbiamo mai più rivisto. Big T stesso non fu mai destinato a diventare un grande bandleader o un prolifico autore, ma quando suonava la sua tromba si capiva chi era e tutti lo ascoltavano. Egli fu apprezzato e rispettato dai suoi contemporanei, incluso Louis Armstrong che è anche presente su due tracce. Il suo lavoro sul trombone, gentile e pieno, riflette senza dubbio com'era l'uomo, ma cela un'abilità rara. Nessuno aveva mai suonato il trombone in quel modo fino ad allora e nessuno l'ha mai più fatto. Egli era anche un cantante naturale come si può sentire su qualcuno dei pezzi del disco. Se il vostro sistema vi trasporta nel mondo di Jack, come dovrebbe, è già un'ottima cosa.

7] Bop Till You Drop (Ry Cooder - WB 7599-27398-2).

Questo disco e il leggermente più tardo Borderline, forniscono un esempio delle prime registrazioni digitali (delle quali Mr.Cooder più tardi rivelò di odiare il suono) insieme con alcune buone prestazioni di musicisti. Alcune volte è difficile capire il lavoro di Ry Cooder, ma raramente è senza interesse. Bop Till You Drop può rendere la vita dura a più di un sistema e suonare un po' impastato. Su un sistema ben composto invece c'è un senso di dinamica reale e della buona musica. C'è anche un po' di dettaglio e piani sonori che diventano più evidenti su un buon sistema. Ry Cooder qualche volta può essere "particolare", ma ha indubbiamente lasciato un segno interessante nella musica contemporanea.

8] Tell Mama (Etta James - Chess CHD 9269).

Cosa si può dire di Etta James? Fu una cantante con una carriera molto lunga e con un approccio unico e instantaneamente riconoscibile. Questa registrazione la ripropone quando (1967) era all'apice della carriera e in gran forma. Le canzoni e gli arrangiamenti possono essere un po' scontati, ma la voce di Etta è straordinaria. Un altro disco che non vi farà star fermi e farà volare il vostro sistema, se questo ha le caratteristiche per farlo. La canzone principale è un esempio senza prezzo dell'upbeat R&B eseguito con energia e distinzione. Se state ancora pensando all'hi-fi quando il disco è finito forse è tempo di farvi vedere...

9] The Best of Mahlathini & The Mahotella Queens (Camden CDN 1006).

Potreste considerare strano trovare questo CD insieme a quelli di Mozart e Chopin nella mia libreria, ma esso dimostra l'abilità della musica a rappresentare un'istantanea della cultura e del tempo. Di tutta la musica venuta fuori dal Sud Africa negli anni recenti, le Mahotella Queens con Mahlathini rappresentano sicuramente qualcosa di speciale. Questa è musica che vi fa venir voglia di sorridere. Quando sentite l'energia pura e semplice e l'entusiasmo che si irradia da questo disco è difficile credere che state sentendo tre nonne e un signore che probabilmente è più anziano di quanto voglia ammettere. La musica è semplice, non sofisticata, ripetitiva anche - ma molto contagiosa. Alcune delle prime tracce, come Thokozile, daranno veramente del filo da torcere al vostro impianto. Potreste dire che questo è l'esatto opposto dei tecnicamente ineccepibili ma musicalmente sterili "demonstration records" così amati dai cosiddetti audiofili. Io so quale sentirei...

10] Komi Republic State Chamber Choir (KPH CD 0001).

Comprai questo CD direttamente dal coro dopo averlo sentito in una chiesa di Oxford. Vidi alcuni uomini aggirarsi fuori della chiesa, prima dello spettacolo, e pensai che potessero essere degli scippatori. Quando cantarono non riuscii a trattenere le lacrime. Era un gruppo di uomini e donne molto ordinari che cantavano, fuori del loro paese, in posti poveri e poveramente frequentati, dove nessuno aveva mai sentito parlare di loro. Il loro unico supporto strumentale era un piano malamente accordato - nessuna amplificazione, nessun processo elettronico, nessuna illuminazione elaborata. Quando aprirono le bocche fu come se gli angeli cominciassero a cantare e il tempo si fermò. C'è qualcosa che hanno i cori Russi che è unico. La qualità d'incisione è mediocre, ma la musica è ai massimi livelli: Tchaikovsky, Taneyev, Rachmaninov e Varlamov, roba da pesi massimi. Non è come un'esecuzione dal vivo ma vi farà capire se il vostro sistema riesce a far uscire l'emozione.

É tutto per ora.

© 2002 Copyright Julian Ashbourn - https://www.tnt-audio.com

Traduzione Italiano: Giovanni Aste

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