Erik Satie - Early & Esoteric Piano Works

Registrazione audiofila Aevea/OnClassical

Registrazione: Erik Satie “Erik Satie: Early & Esoteric Piano Works” - AE16019 - CAT. N. 634065037185
Etichetta: OnClassical/Aevea - Italia
Recensore: Roger McCuaig - TNT Canada
Pubblicato: Giugno, 2017
Traduttore: Roberto Felletti

[Satie - Early & Esoteric Piano Works (Alessandro Simonetto)]
[English version here]

Introduzione

Il cofanetto di 3 CD, oggetto di questa recensione, ci viene proposto dall'etichetta Aevea, che è una sotto-etichetta di OnClassical. Quanto segue è tratto dal sito di OnClassical:

«OnClassical è una piccola casa discografica indipendente, specializzata nel repertorio di musica da camera e solista (non soggetta a copyright) eseguita da artisti straordinari. Pioniere della musica digitale - la prima etichetta, in assoluto, di musica classica nata su Internet - OnClassical ha ottenuto apprezzamenti da parte di critici di tutto il mondo per la qualità delle sue registrazioni.»

Aevea è una nuova etichetta discografica specializzata nel repertorio del XVIII e XIX secolo. Aevea è distribuita in Canada e negli USA da Naxos of America (NOA). La sede di Aevea è in Italia e la musica viene proposta in vari formati: CD, MP3, WAV, Flac 88.2/24 e 176.4/24; NOA non distribuisce il formato FLAC.
La registrazione qui recensita è stata prodotta ed eseguita da Alessandro Simonetto.
Potete trovare ulteriori informazioni su OnClassical nell'articolo di Nick Whetstone pubblicato su TNT-Audio nel 2009.

[Satie - Early & Esoteric Piano Works (Alessandro Simonetto) - lista dei brani]

Chi è Satie

Satie è stato definito indipendente, ribelle, anticonformista ed eccentrico. Egli rifiutò lo stile romantico del suo tempo, prendendo una strada diversa. La sua musica può essere definita semplice e ripetitiva; utilizza melodie brevi (a volte nessuna melodia!) e poco sviluppo. In una delle sue opere, Vexation, egli fa ripetere al musicista una sezione 840 volte! Fortunatamente, Simonetto non ha seguito le sue indicazioni in questa registrazione.
La musica di Satie nasce dall'idea della composizione basata su una storia, una poesia o un fatto, e ne descrive le sensazioni e gli stati d'animo. Nonostante la semplicità della sua musica, va detto che ha influito sugli inizi del movimento impressionista e su compositori quali Debussy, Ravel e Stravinskyj. Chiaramente, Satie ha influenzato anche John Cage, molti anni dopo. Ascoltando una delle Sarabande, ho scoperto una progressione di accordi che sembrava proprio tratta da L'Uccello di Fuoco di Stravinskij!
Una delle caratteristiche principali della musica di Satie è l'uso che lui fa del silenzio, dello spazio tra le note, come parte integrante della composizione. Questo aspetto mi ha fatto subito pensare ad Ahmad Jamal, che ha un meraviglioso talento nell'usare meno note e più silenzio per diffondere il suo messaggio jazz, in aperto contrasto con lo stile Bebop dei suoi contemporanei degli anni '50. Questa peculiarità della musica di Jamal era apprezzata da Miles Davis, il quale la utilizzò nella sua musica con risultati magnifici.

L'ascolto

La registrazione a disposizione per questa recensione è in formato WAV. La qualità è eccellente, con un bel timbro, chiaro e profondo, e note della mano sinistra naturali. Il suono è considerevolmente più pieno e naturale dei CD delle opere di Satie che ho usato come paragone. Sulla copertina dei CD c'è scritto “32 Bit Digital Sound / High Quality Audiophile Edition”. Probabilmente, alcune delle differenze sono merito del lettore CD Arcam usato come meccanica; tuttavia, entrambe le registrazioni sono state riprodotte con il medesimo DAC Musical Fidelity! Chiaramente, il microfono è stato posizionato molto vicino alla sorgente sonora, poiché, di tanto in tanto, è possibile sentire, sulle note singole che sono seguite dal silenzio, il suono del tasto che viene rilasciato. Questo è particolarmente evidente nel disco 3, che contiene diversi pezzi molto lenti e minimalisti. L'interpretazione di Satie per mano di Simonetto è piuttosto piacevole, e più interessante di altre che ho ascoltato; in due modi.
Il fraseggio musicale si riferisce al modo in cui un musicista dà forma a una sequenza di note, in un passaggio musicale, per esprimere un'emozione o un'impressione. Il fraseggio di Simonetto, in molti di questi pezzi, si aggiunge all'empatia della musica, qualcosa che spesso manca nelle registrazioni dei lavori di Satie, che, in un certo senso, mi sono sempre sembrati privi di passione. Secondariamente, c'è un utilizzo molto interessante della dinamica; i crescendo, i diminuendo e l'enfasi sono impiegati in maniera molto efficace e aggiungono un po' di complessità e interesse a lavori che, di per sé, scarseggiano di melodia e sviluppo. Se uno ci pensa, è abbastanza sorprendente che i pianisti suonino tali composizioni a tempo di metronomo e con assenza di fraseggio e dinamica, quando è proprio quello che ci si aspetta da loro. Satie, accanto alla musica, scriveva delle istruzioni quali “meravigliati di te stesso” oppure “apri la tua mente”; come è possibile che le registrazioni della sua musica manchino l'obiettivo? Ebbene, Simonetto è riuscito molto bene nell'intento, seguendo le istruzioni di Satie.

In questa registrazione, spesso i pezzi sono più lenti rispetto ad altri ascolti precedenti. Sebbene questo giovi sicuramente alla drammaticità e all'emozione della musica, talvolta per me sono un po' troppo lenti e danno la sensazione di ascoltare una marcia funebre. Questo è particolarmente evidente nel terzo disco, che contiene vari pezzi (ad esempio, le Danze Gotiche) che sono caratterizzati da lunghe note diradate tra loro. Più lento è il passo, più difficile risulta trovare una melodia. Tuttavia, uno può pensare che, effettivamente, in molti brani Satie non abbia voluto creare una melodia.
Spesso Satie creava una serie di pezzi intitolandoli allo stesso modo; ad esempio, ci sono sette Gnossiennes, nove Danses Gothiques e sei Pièces Froides. In alcuni casi, i pezzi di una serie sono talmente simili che è difficile distinguerli. Uno non può fare a meno di domandarsi: perché inserire nove Danze Gotiche in questo cofanetto di 3 CD, se sono tutte uguali? La risposta è semplice: questo cofanetto comprende tutte le composizioni per pianoforte conosciute, scritte tra il 1887 e il 1900, tranne alcuni pezzi di cabaret e due valzer.

Conclusioni

Per chi non conosce Satie, questo cofanetto rappresenta una panoramica assai ampia dei suoi lavori di un periodo molto prolifico. Per chi già lo conosce e lo apprezza, questi 3 CD valgono la pena di essere presi in considerazione, per la qualità della registrazione e per l'interessante e brillante esecuzione di Alessandro Simonetto. Qualcuno potrà trovare il CD 3 un po' lento e ripetitivo, come ho fatto io, ma ciò non toglie nulla al piacere di ascolto di qualità offerto dagli altri due CD del cofanetto.

[Trovaci su Facebook!]

© Copyright 2017 Roger McCuaig - roger@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com