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Audio Note - Giappone

2001 Factory Tour

[English version]

Azienda: Audio Note - Giappone
URL: http://www.audionote.co.jp/
Reporter: Hiroshi Iwata
Pubblicato: Agosto, 2001

[L'esterno della sede ANJ (al secondo piano)]
L'esterno della sede (al secondo piano)


L'Audio Note è sfuggente. Se siete degli avidi lettori di riviste hifi, probabilmente avete letto le valutazioni fatte dai migliori recensori. Forse i loro prezzi incredibili sono uno dei fattori mistificanti: un ampli a valvole da 80.000 dollari!

Anche la situazione, dell'Audio Note, è un po' confusa. Ci sono Audio Note in Inghilterra e in Giappone; prima erano una singola compagnia ma recentemente si sono separate, per qualche ragione, in due aziende independenti. La gamma di prodotti e il nome sono, perciò, molto simili.

Audio Note Japan (d'ora in poi ANJ) non è molto familiare anche per gli audiofili che vivono qui a Tokyo, Giappone. Io conoscevo il nome e l'alta reputazione dei loro ampli a tubi dalle riviste high-end audio.
Dato che ANJ raramente inserisce proprie pubblicità sulle riviste nazionali, l'unico indizio che avevo era il loro sito WEB (che è scritto solamente in Inglese).

Comunque, tanto per sapere dove fosse il quartier generale della compagnia, ho fatto un giro nel loro sito e ho trovato che la sede Audio Note era a soli 10 minuti dal mio ufficio! Dopo qualche e-mails, Kondo-San ("San" è un postfisso simile a "Sig."; un modo popolare di chiamare qualcuno in maniera gentile) fu d'accordo nel condividere con me alcune ore di un sabato pomeriggio. Ed ecco quindi l'articolo sulla visita fatta in Audio Note - godetevelo.

Come potete vedere dall'immagine, la sede Audio Note Japan (al secondo piano del palazzo) è molto lontana dall'essere una sgargiante sede high-tech. Al contrario, è un umile, piccolo "atelier" locato in un piccolo quartiere alla periferia di Tokyo. Arrivando sotto la sede non ho visto nessun ingresso particolare o almeno una placca con il nome dell'azienda; solo una scritta a mano in Giapponese sulla cassetta della posta ad indicare che lì c'era la Audio Note.

L'azienda

[Kondo-San in prima fila; dietro ci sono, da sinistra a destra, i signori Ashizawa (Manager, Ricerca Acustica), Oda (realizza condensatori e resistenze), Yoshida (cablaggio amplificatori)]
Kondo-San in prima fila; dietro ci sono, da sinistra a destra, i signori Ashizawa (Manager, Ricerca Acustica), Oda (realizza condensatori e resistenze), Yoshida (cablaggio amplificatori).


Appena bussato, i giovani componenti dello staff ANJ e Kondo-San in persona mi hanno accolto. Erano vestiti con dei giacchetti blu da lavoro che sono abbastanza popolari in Giappone. Kondo-San mi ha portato nella sala mostra/audizione all'estrema sinistra del piano.

I racks sulla parete di sinistra contenevano un bel numero di preamplificatori, registratori, giradischi, CD players e i nuovi DAC ANJ, e altre cose. Al centro della sala c'erano i drivers a tromba YL e i woofer da 46cm ANJ. Pur essendo il boss ANJ, Kondo-San si occupa anche di Yoshimura Sound Labs (YL), il primo produttore di driver a tromba Giapponese.

[All'estrema destra del rack c'è il primo preamplificatore di Kondo-san (circa 1975)]
All'estrema destra del rack c'è il primo
preamplificatore di Kondo-san (circa 1975)


Dopo l'improvvisa scomparsa del fondatore, la YL era sul punto di fallire. Come utente YL, Kondo-San capì l'importanza dell'eredità YL e si diede da fare per salvare i laboratori nel 1981. Da allora, Kondo-San produce e ripara le trombe e i driver YL. La tromba dorata degli alti sopra quella in legno per i medi è realmente una tromba tornita da un blocco d'argento pieno!

[Showroom e sala d'ascolto. Guardate il tweeter a tromba in argento fresata!]
Showroom e sala d'ascolto.
Guardate il tweeter a tromba in argento fresata!

Ed infine i famosissimi ampli a tubi di Kondo sono situati di fronte a me. Gli X-60 mono usano delle 300B in un push-pull parallelo; questi mostri sono utilizzati per pilotare i woofer ANJ da 38 e 46cm, potendo fornire molta più potenza dei single-ended Audio Note.

Prima di "esplorare" il suono di Kondo-San, diamo un'occhiata veloce alla sede. Proprio a destra della showroom c'è una stanza piena di stampanti collegate a un Macintosh G4 Cube. Questo è il posto dove Kondo-san edita le "ANJ News" e risponde alle e-mails.

[L'apple Macintosh G4 Cube]
L'apple Macintosh G4 Cube

La stanza dopo è l'officina - i prototipi dei prodotti ANJ sono realizzati qui. Quindi c'è la divisione progettazione e la sezione avvolgimento trasformatori. L'ultima stanza all'estrema destra è l'ambiente manifatturiero principale, dove si avvolgono le bobine degli altoparlanti, si realizzano le resistenze e i condensatori, si sviluppano le testine e si assemblano i diffusori.

[L'officina dove vengono realizzati i prototipi Audio Note]
L'officina dove vengono realizzati i prototipi Audio Note

[Sezione progettazione sulla sinistra e divisione produzione trasformatori a destra]
Sezione progettazione sulla sinistra e
divisione produzione trasformatori a destra

Tutto è compresso in un singolo piano: un esempio della cultura Giapponese. Niente cose strane o decorazioni particolari. È abbastanza difficile capire che uno dei migliori e più costosi ampli del mondo viene creato qui. E questo non perchè Kondo-San sia una persona avara, è solo che lui non presta alcuna attenzione alle cose che non sono utili per un buon suono.

[Ashizawa-San avvolge la bobina di un tweeter a mano, guardando attraverso un microscopio]
Ashizawa-San avvolge la bobina di un tweeter a mano, guardando attraverso un microscopio

A questo punto ho chiesto a Kondo-San riguardo la differenza tra gli alti prezzi dei suoi prodotti e la sobrietà della sua sede. La risposta è stata semplice: egli fa enormi investimenti in materiali grezzi. L'argento ora usato per i cavi di interconnessione ANJ e per i cavi diffusori è stato in stock per circa 20 anni per ottenere l'effetto "invecchiamento". Riuscite a calcolare quanto ciò possa costare? Io non ci riesco.
[Oda-San sta realizzando le resistenze in argento ANJ]
Oda-San sta realizzando
le resistenze in argento ANJ

Un'altra cosa che porta su il prezzo dei prodotti ANJ è il metodo di costruzione. Ad eccezione dello chassis ed altri componenti non cruciali ANJ realizza in proprio qualsiasi altro componente. Egli è stato, 25 anni fa, la prima persona ad usare conduttori in argento per avvolgere i trasformatori d'uscita ed allora non c'erano macchine per filare l'argento. Così Kondo-San avvolgeva a mano.
Quando egli non fu più soddisfatto dai condensatori a film esistenti, cominciò a costruirseli in proprio utilizzando lamine d'argento molto sottili. La stessa cosa è stata applicata alle resistenze ANJ. Kondo-San ha chiuso l'intera fabbrica per tre settimane per finalizzare la sua ultima creazione: il piccolo condensatore che tiene tra le mani.
[Un nuovo condensatore che costa quasi tre settimane di lavoro]
Un nuovo condensatore che costa quasi tre settimane di lavoro

La nascita di un Signore dell'argento

Dopo aver risolto la questione riguardante la differenza tra la modestia della sede ANJ e l'importanza dei prezzi dei suoi prodotti, ho ancora una domanda molto importante: come mai Kondo-san ha dedotto che i conduttori in argento suonavano meglio di quelli in rame?

I primi ampli di Kondo non vendevano molto. Negli anni '70 egli era una specie di celebrità fra gli audiofili Giapponesi; la sua fama era dovuta ai suoi articoli riguardanti ampli a tubi e mostruosi diffusori a tromba a 4 vie. Con le sue basse vendite Kondo-San stava disperatamente cercando il modo di aumentarle. Egli aveva già lasciato l'impiego stabile alla CBS Sony, nella divisione "recording engineering". Ed improvvisamente ebbe una buona idea: "Perchè non costruire un trasformatore con filo d'argento?".
Era solo un'idea, perchè nessuno aveva mai realizzato un trasformatore così (o almeno così lui sapeva a quel tempo). Quindi si recò in una gioielleria e comprò un po'di argento puro normalmente utilizzato per decorare gli accessori. All'inizio Kondo-San avvolse il solo primario del trasformatore con il filo d'argento. Il risultato fu eccellente. Quindi egli comprò dell'altro argento e realizzò un trasformatore completamente avvolto in argento. Il nuovo amplificatore di Kondo offriva un suono veramente unico e cominciava a essere conosciuto come uno degli ampli meglio suonanti del mondo.

Ora capisco alcune delle ragioni per le quali gli aficionados dell'high end amano le sue creazioni. Quindi ho chiesto a Kondo-San di farmi ascoltare il suo sistema di riferimento.

Il Suono

Circa 20 anni fa io usavo un integrato a tubi Lux(man) SQ-38D, 12 watts-per-canale con delle 6RA-8 insieme a diffusori full-range Altec e Mitsubishi. Ricordo ancora chiaramente che il Lux non suonava male, ma neanche così bene. Ho avuto molte occasioni di ascoltare differenti ampli a tubi, dai push-pull ai single-ended insieme a un bel po' di diffusori. Nessuno è stato emozionante, per ragioni differenti. Perciò ero un po' prevenuto sulle capacità del sistema di riproduzione Audio Note.

Come ha suonato, realmente? Semplicemente straordinario. Il primo disco analogico che Kondo-San ha messo era il suo riferimento: Toscanini/NBC SO che suonavano la sinfonia n. 6 di Tchaikovsky. È una trascrizione di una vecchia registrazione shellac che normalmente suona molto povera: una banda molto risicata, tipo una radio AM. Al contrario di quel che mi aspettavo potevo sentire i riverberi della Carnegie hall, l'ingresso realistico della sezione dei corni, ed anche i contrabassi erano palpabili. Per vostra informazione questa era la configurazione del sistema di Kondo: testina a bobina mobile/IO-J; trasformatore di step-up/SFZ; giradischi/Thorens TD320-3; braccio/SME3012; finale/X-60 (push-pull parallelo di 300B); diffusori/Ruthy 4; cavo diffusori/KSL-SPZ.

Essendo ancora scettico, ho chiesto a Ashizawa-San (acoustic development manager) di suonare alcuni dei miei CD di riferimento (Il giradischi è stato sostituito da una meccanica CD Luxman con un DAC M7-2K e interconnessioni KSL-LP1). Avevo portato un bel po' dei miei CD favoriti con me, e ne scelsi uno di Jazz per cambiare rispetto alla selezione di Kondo-san.
La mia prima scelta è stata "Redweed Nocturne" di Spencer Brewer da "Narada Smooth Jazz". Penso che questo pezzo sia uno dei migliori sotto l'aspetto musicale, ma la sua qualità sonora, specialmente sui piatti, è scarsa - distorta forse per saturazione.
Inaspettatamente il sistema "all-Kondo" riproduceva i piatti poveri come dovevano essere. Niente di aggiunto, niente di tolto - bene. Il pezzo dopo è stato "What a Shame About Me" da "Two Against Nature" degli Steely Dan. La chitarra di Walter Becker era molto convincente, palpabile e l'immagine veniva ben fuori.

Il Ruthy 4 è un semplice due vie composto da un tweeter a cupola da un pollice con il diaframma in argento(!) e un medio basso full-range da 20 cm. Entrambi i driver sono praticamente fatti a mano come altri prodotti ANJ: le bobine fatte a mano, i magneti in ALNICO e tutti gli altri componenti delll'altoparlante sono realizzati da Kondo-San e gli altri 3 ragazzi. La topologia del crossover delle Ruthy 4 è ridotta al minimo: un condensatore ANJ in argento è utilizzato come passa alto per il tweeter. In questi giorni sto effettuando prove estensive su varie topologie di crossover (sia passivi che attivi) e conosco la difficoltà dei crossover passivi del primo ordine: sopra certi volumi tendono a rendere il suono del tweeter distorto e saturato.
Inoltre le differenze di fase tra i due altoparlanti si sentono come colorazione. Anche se non si sente distorsione dal tweeter è possibile percepire altre cose; la tromba per esempio, il cui suono conosco abbastanza, diventa un po' più grande del normale (Herb Alpert su "Flirtation" dal suo album "Second Wind"). Il Ruthy 4 non è il miglior diffusore riguardo "l'ariosità" - posso indovinare che il tweeter in argento scenda piuttosto rapidamente oltre i 15kHz (il mio Focal TC90tdx va molto bene).

[La RUTHY 4 è equipaggiata con un tweeter a cupola in argento!]
La RUTHY 4 è equipaggiata con
un tweeter a cupola in argento!

In generale il sistema di riferimento di Kondo-San suonava divinamente. Così bene che non mi sono più preoccupato di cose tecniche ma mi sono solo goduto la musica. Questo è un evento molto raro; solo alcuni maghi tipo Kondo-San possono realizzare questo livello di piacere musicale. Non riesco a immaginarmi una persona come lui: riuscite a immaginarvi un ragazzo con l'abilità a costruire macchine di Enzo Ferrari e che possa guidare come Ayrton Senna, con la capacità di gestione della corsa di Michael Schumacher?

Anche un mago come Kondo-San non è perfetto. Egli è dedicato al 100% a riprodurre il suo ideale di suono ed è completamente indifferente alle altre cose. Come ad esempio la scelta dei nomi per i suoi prodotti. L'ampli X-60 è la commemorazione del suo sessantesimo compleanno; il Fuji, un altro ampli, è stato chiamato così pensando al cane di un suo amico; Ruthy è il nome del gatto di un altro amico. Niente a che vedere con i nomi esistenti tipo Kegon, Ongaku e simili.

Non si cura molto neanche delle brochure. L'Ongaku arriva senza manuale utente; un certificato scritto (in realtà un semplice pezzo di carta) di ANJ è la sola cosa che trovereste nell'imballo di quell'ampli supercostoso.

Ci sono parecchi loghi Audio Note: potreste aver visto il logo "AN" prima che questo diventasse ANUK nei mercati U.S.A. e EU eccetto per l'Austria. C'è anche una versione "completa" con la scritta "Audio Note"; ci sono anche il motivo YL horn più il logo Audio Note logo e il motivo YL Horn insieme al logo di Kondo.

Ho chiesto a Kondo-San di semplificare un po' il tutto. Aspettiamo che esca il prossimo catalogo ANJ questa estate.

Se pensate che questo report su ANJ sia influenzato potreste aver ragione. Che io abbia sbagliato o no non ha importanza; avete mai ascoltato un sistema di Kondo o no, questo si che può fare una differenza cruciale nella vostra vita. Se non l'avete mai ascoltato contattate il rivenditore ANJ del vostro paese e informatevi per una seduta d'ascolto. Il miglior modo per fare l'esperienza del suono di Kondo è di volare a Tokyo, visitare la sede Audio Note e vedere di persona Kondo-San. Mandate una e-mail a Kondo-San e prenotate la vostra visita.

© Copyright 2001 Hiroshi Iwata - https://www.tnt-audio.com

HTML: Michael McDonald - Traduzione: Giovanni Aste

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