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Entrée or mains?*

Filtri BT nell'Angolo delle occasioni

[Filtri di Rete BT]
[English version]

Prodotto: Unità Filtro di Rete British Telecom MCU5A 125 a una presa (d'ora in poi chiamato "Filtro di rete BT")
Fornitore: Negozio Ebay - Paese di origine: Regno Unito
Prezzo indicativo: circa 30 € dal Regno Unito (+ spese di spedizione), o tenta la fortuna facendo un'offerta (Il prezzo può variare)
Reperibilità: negozi online, Ebay
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Pubblicato: Giugno, 2013
Traduttore: Carlandrea Pipia

Introduzione

*Intraducibile gioco di parole con "Entree or main", "Antipasto o piatto principale", dove main è sostituito da mains, corrente elettrica

Molti anni fa lavoravo in una località di campagna e i miei datori di lavoro comprarono un nuovo centralino telefonico interno elettronico. Il server si rompeva ogni paio di giorni e ogni volta doveva essere sostituito. Poco dopo il produttore del centralino arrivò per verificare l'installazione. I tecnici portarono via l'apparecchiatura e la smontarono, scoprendo che l'alimentatore era stato danneggiato da un eccesso di tensione della corrente elettrica: a quel punto mandarono i loro esperti per controllare l'installazione e constatarono che era stato installato correttamente. L'ingegnere chiese che la nostra società ottenesse dalla compagnia fornitrice di elettricità di far misurare la tensione in ingresso per alcuni giorni.

La compagnia elettrica mandò un suo tecnico che installò un registratore a penna. Dopo che lasciò l'edificio, il vostro vecchio scribacchino diede un'occhiata all'apparecchio. Era regolato sulla velocità più bassa possibile sia della penna che della carta. Così ogni periodo di 24 ore, vado a memoria, era coperto da un paio di centimetri di carta e il pennino poteva rilevare variazioni del voltaggio di durata minima di diversi secondi. Contattammo allora i produttori del centralino telefonico che portarono il loro registratore basato su una memoria interna invece che su carta e registrarono i picchi massimi e minimi con durata minore di mezzo ciclo, ogni volta che superavano la tolleranza allora permessa dalle normative inglesi per la corrente elettrica

La compagnia elettrica controllava ogni settimana e mostrò come la sua apparecchiatura non avesse registrato nessuna deviazione dalla tolleranza permessa. L'apparecchiatura del produttore del centralino aveva registrato dei ripetuti cali di tensione, della durata di un paio di cicli, ma anche picchi ripetuti di oltre 1000 V, in un utenza domestica progettata per non superare i 250 V (attualmente la corrente in Inghilterra è a 230 V ma allora era a 240). Ogni mattina presto si verificava un picco, solitamente di 1200 V, che non veniva registrato dallo strumento della compagnia elettrica e che era probabilmente responsabile delle ripetute rotture dell'alimentatore.
"Adesso stiamo leggendo "Il Corriere del Centralino Telefonico"?" chiede sarcasticamente la plebe, dalla sinistra.

I fornitori del centralino presentarono la loro soluzione del problema. Era un grosso trasformatore di corrente 1:1 assieme a un contenitore grigio che s'inseriva tra il trasformatore e il centralino elettronico. Durante una recente visita da Colin Yallop della Chevron Audio per ascoltare il nuovo setup del suo server audio, notai sul pavimento un bestione simile alla scatola grigia di un tempo descritta di sopra. Ciò provocò un momento Proustiano, poiché Colin vive nello stesso paese degli eventi descritti precedentemente. Colin mi raccontò come adesso questi filtri BT (British Telecom) si possano acquistare su Internet, come rimanenze, a un prezzo basso e a appena qualche euro sembrava valesse la pena di tentare.

Colin mi spiegò come il filtro avesse avuto gli effetti più evidenti sul suo sistema quando era stato collegato tra la presa di corrente e il PC che usa come music server. Per il prezzo a cui lo aveva avuto da un negozio online, sembrava troppo bello per essere vero per l'audiofilo spiantato bisognoso di corrente elettrica senza disturbi. Così mi sono collegato a Internet e ne ho ordinati due, che si sono materializzati rapidamente nella mia buca delle lettere. Sono arrivati puntualmente e uno era chiaramente un esemplare di produzione precedente rispetto all'altro, poiché aveva una versione del logo aziendale BT meno recente. Ognuno di essi ha una spina di tipo BS a 3 pin da 13 A su di un cavo fisso per l'ingresso e una presa BS da 13 A per l'uscita. Un rapido controllo col mio tester ha mostrato come siano molto simili e non mostrino segni di malfunzionamento, perciò sono stati debitamente collegati e provati. Essendo sopravvissuti a tutto questo, sono stati provati in diverse posizioni, comprese quelle lontane dall'impianto audio .

Queste prove sono state condotte contemporaneamente ad altre e di conseguenza la varietà di apparecchiature è la più disparata che si possa immaginare. Nel primo test, (chiamiamolo Test 1a) non vengono fatte modifiche in nessun'altra parte della casa; ci sono filtri sulla TV, su tutti i PC, sulle console di videogiochi, sulle radio digitali al piano terra e sul frigorifero, sebbene questi siano tutti in stanze differenti e su un diverso impianto elettrico rispetto a quello dell'impianto stereo. Uno dei filtri BT è stato collegato alla presa dove sta abitualmente la mia presa multipla fatta in casa e dove è collegata una ciabatta (di ottima marca) di media qualità (non una economica da supermercato ma neanche un gioiello audiophile) per alimentare il sistema audio. Questa scelta è stata fatta per essere rappresentativa di quello che potrebbe essere usato con un dispositivo che costa meno di 30 € su ebay. E' improbabile che un filtro di rete usato da 30 € venga collegato a una morsettiera audiophile da 600 € imbevuta di olio miracoloso e rivestita di polvere magica.

Ogni altro apparecchio elettrico nella casa è stato staccato, a parte i timer del riscaldamento, i controller dei pannelli solari e gli orologi. Così proveremo l'effetto del solo filtro. In confronto alla ciabatta da sola, il filtro, collegato in serie, è deludente. Il Timing (Messa in Fase n.d.t) è vischioso, la definizione dei bassi è attenuata, il palcoscenico è appiattito e ristretto. Non c'è nessun miglioramento.

Ho provato una seconda volta il primo ambiente di test (chiamiamolo test 1b) ma con tutti i comuni elettrodomestici lasciati in stand-by e senza tutti i loro filtri. I filtri sono di diversi tipi, inclusi i progetti DYI di questo sito, un "The Silencer" RATA, altri modelli DYI e modelli di protezioni commerciali per PC di buona qualità. Adesso l'equilibrio si sposta. Il sistema audio collegato attraverso il filtro di rete BT è ovviamente superiore in più parametri nel modo filtrato. Filtrato, il sistema è più articolato, le frequenze più alte sono più nitide, le voci escono fuori dal missaggio, e così via. All'improvviso, diventa comprensibile l'entusiasmo degli altri recensori per costosi filtri audiophile. Adesso, il ritmo si deteriora a malapena rispetto alla situazione senza filtri, ma è molto meno coerente rispetto alla situazione con tutti gli elettrodomestici spenti, o con le prese filtrate, con le piattine non filtrate. I test 1a e 1b suggeriscono che è meglio mettere i filtri su apparati diversi dal sistema audio, piuttosto che sul sistema stesso.

Il test 2 è ASSOLUTAMENTE SPERIMENTALE E NON DEVE ESSERE RIPETUTO DAI LETTORI, DAI LORO EREDI O SUCCESSORI, con entrambi i filtri BT nell'impianto elettrico. Usando una ciabatta fatta appositamente, costruita a partire da prese con scatola in metallo con una buona molla, buoni conduttori e contatti striscianti. Le prese sono posizionate come nodi in un circuito ad anello, con due connettori volanti di ingresso (uno a ogni estremità) per connetterle a una doppia uscita sul circuito elettrico di casa; NON RIPETETE QUESTO ESPERIMENTO IN NESSUN PAESE, QUALUNQUE SIANO LE NORME DI COLLEGAMENTO O LE CONVENZIONI. Questa è una condizione sperimentale, da controllare adeguatamente e non è una pratica né legale né sicura; non appena ottenuti i risultati del test la configurazione è stata smantellata. Con la configurazione di tipo 2 sono stati confermati e amplificati i risultati dei test 1a e 1b. Con il resto degli elettrodomestici e dei computer collegati, accesi e non filtrati, i due circuiti di filtro migliorano la chiarezza degli alti, la separazione delle voci e il rumore. Comunque, il ritmo si deteriora, la definizione dei bassi viene attenuata rispetto al Test 1a e in generale la differenza con il Test 1b è esagerata

Il Test 2 ripetuto disconnettendo gli altri elettrodomestici produce effetti simili a quelli del test 1a. Con la maggior parte degli altri elettrodomestici staccati, la situazione con due filtri si è dimostrata inferiore dal punto di vista musicale rispetto a quella senza filtro

Seguendo questo percorso euristico, l'ovvio passo successivo è il Test 3: usare i Filtri BT solo su una parte del sistema

La tappa successiva (Test 3) della ricerca euristica degli effetti di questi filtri di rete deve essere quella di provarli in situazioni diverse rispetto a quella in serie con il sistema audio. Il provarli su apparecchi in altre parti della stessa abitazione rivela una chiara gerarchia. I filtri di rete più semplici sono sufficienti su elettrodomestici come i frigoriferi tradizionali e i congelatori, le pompe di calore standard, e altri dispositivi elettromeccanici. I dispositivi con alimentatori switching (SMPS) o lineari su apparecchi digitali (vecchi PC, vecchi lettori CD) hanno effetti molto meno negativi sulla qualità del suono del sistema audio messo in un'altra stanza quando sono separati dall'impianto elettrico da questi Filtri di rete BT. I PC con relative periferiche, i moderni televisori con decoder digitale e satellitare integrato, le console per videogiochi, hanno più effetto sui sistemi audio ad alta risoluzione, anche se si trovano in altre stanze. Tali dispositivi hanno un effetto meno negativo sul sistema audio quando vengono connessi attraverso il Filtro di rete BT rispetto a quando sono collegati direttamente alla rete. In questa posizione il filtro BT ha più effetto rispetto a dei filtri di rete di buona qualità per TV con protezione contro le sovratensioni.

La prova finale (Test 4) riporta la casa alla sua situazione di pre-test con i dispositivi elettromeccanici, come frigoriferi e timer del riscaldamento collegati tramite filtri fai da te o di qualità commerciale e i singoli componenti del sistema audio provati attraverso i filtri BT. I computer e gli hard disk ne traggono un reale vantaggio, senza nessun inconveniente; I lettori CD beneficiano di frequenze alte più limpide a scapito del ritmo, del timing e della definizione dei bassi, gli altri componenti audio (amplificatori, preamplificatori, le alimentazioni dei motori di giradischi) sono influenzati negativamente dai filtri di rete . A questo proposito il filtro di rete BT è simile alla maggior parte dei progetti pubblicati di filtri fai da te, ma su dimensioni più ampie.

Conclusioni

I filtri di rete BT disponibili sui siti di commercio elettronico e di aste on line hanno un ruolo preciso per gli audiofili. Come ogni altro filtro che questo autore abbia mai provato, migliorano notevolmente la qualità del suono, purché siano collegati ad altri dispositivi piuttosto che ai componenti audio in prova. La sola eccezione a questa regola è l'unico componente audio che ne beneficia, se è collegato solo lui tramite un filtro di rete BT, il Server audio (anche i MacBook) o il disco rigido.

L'audiofilo ben collegato farà la cosa migliore comprando uno o due di questi filtri a prezzo di realizzo per provarli in giro per la casa. A questo prezzo se non funzionano possono essere rivenduti, con una perdita minima per lo sperimentatore.

I filtri di rete BT sono efficaci nel prevenire l'aumento di rumore sull'impianto elettrico domestico dovuto agli apparecchi collegati a esso. A questo prezzo possono essere consigliati. Come tutti gli altri filtri di rete che il vostro vecchio scriba ha provato, non dovrebbero trovare posto nell'alimentazione diretta dell'impianto audio tranne che per proteggere il resto del sistema dal rumore introdotto dai server audio basati su HD e simili.

Musica gustata durante questa recensione

  • Bob Marley: Exodus, Original Master Recording, MoFi su vinile da 200 g
  • Bruce Springsteen: Born to Run, essendo Thunder road una delle più perfette canzoni pop mai scritte
  • Arvo Pärt: Beatus, Estonian philharmonic Chamber Choir, irreali voci maschili
  • Sara K: Miles Away, registrazione Chessky classic
  • Little Feat: Sailin Shoes, vinile originale che gira su ogni giradischi che è stato qui sin dal Goldring nel '75
  • The Blue Drivers: Your Mileage May Vary
  • Latin Quarter: Swimming Against The tide,
  • Dave Brubeck: Time Out/Time Further Out,
  • Pink Floyd: Dark Side of the Moon, MFSL Original Master Recording gold CD
  • Gil Scott-Heron: I'm New Here

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