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Pre e finale AM Audio A-6 e M-150 Reference

The power of (good) watts

Prodotto: Pre e finale A-6 e M-150 Reference
Produttore: AM Audio - Corso Milano 102, 27029 Vigevano (PV) - Tel. +39 381 347161 - Fax +39 381 346469
Prezzo approssimativo: 1.710 Euro (A-6) - 1.350 Euro (M-150 Reference)
Recensore: Stefano Monteferri - TNT Italy
Recensito: Gennaio 2003

[A-6]
[M-150 Reference]
La coppia AM Audio pre A-6 e finale M-150 Reference

Non è passato molto tempo da quando ho avuto modo di recensire l'amplificatore AM Audio PA-40 Reference, un ottimo integrato da circa 40W per canale erogati in pura classe "A", offerto dalla casa ad un prezzo di listino pari a poco meno di 3.000 Euro. Ci vogliono invece poco più dei citati 3.000 Euro per entrare in possesso della coppia di amplificazione oggetto di questa prova, il pre A-6 ed il finale M-150 Reference.

Esordisco con questa considerazione, in quanto non dico che sia singolare, ma quantomeno poco diffusa la tendenza, da parte di un costruttore di offrire, in pratica allo stesso prezzo (la differenza è di soli 90 Euro), oggetti contraddistinti da un livello costruttivo/qualitativo comparabile, e tuttavia tanto diversi nella tipologia e nelle prestazioni nominali dichiarate, a cominciare dalla potenza che, nel caso della coppia pre+finale, risulta più che triplicata rispetto all'integrato.

Tra l'altro, a volte ci si ritrova a disquisire sulla opportunità di acquistare, a parità di costo, un amplificatore integrato piuttosto che una coppia pre e finale, identificando elementi più o meno a favore dell'una piuttosto che dell'altra soluzione. Non è certamente mia intenzione pronunciare, in questa sede, una parola definitiva sull'argomento, anche perchè non credo che, perlomeno in questo caso, la cosa abbia molto senso. Le apparecchiature considerate, infatti, non perseguono i medesimi obiettivi, ma si diversificano per progettazione ed applicazione, nell'ottica della diversificazione dei prodotti della casa.

Caratteristiche tecniche

Anche se entrambi gli apparecchi si presentano contraddistinti da una veste estetica piuttosto sobria ed elegante, è il preamplificatore a risultare il più gradevole alla vista. La linea è infatti piacevolmente "slim", con il frontale impreziosito dalle belle manopole in ottone nichelato (selettore degli ingressi e volume, quest'ultimo motorizzato e telecomandabile), e da una discreta, e tuttavia coreografica, targhetta in plexiglas retroilluminata di un bel colore azzurro, il cui scopo è quello di recare le denominazioni dell'apparecchio e segnalarne l'accensione.

Posteriormente, troviamo l'interrutture di accensione, cosa che suggerisce di lasciare l'apparecchio costantemente alimentato, in modo che sia sempre in grado di esprimere le migliori prestazioni musicali. Gli ingressi sono cinque, tutti ad alto livello, mentre troviamo una doppia coppia di uscite PRE e TAPE OUT. Quest'ultima dispone di un circuito di bufferizzazione, realizzato tramite componenti discreti, in modo da evitare un possibile degrado del suono in caso di collegamento con altri apparecchi che non ne siano dotati. Una coppia di connettori dedicati all'alimentazione di altri apparecchi della stessa casa (unità phono e stadi di uscita CD) e la consueta presa IEC, completano la dotazione del pannello posteriore.

Leggo dalle note allegate, che una peculiarità dell'A-6 consiste nel particolare sistema di regolazione del volume. Il segnale in ingresso non attraversa infatti il potenziometro, come avviene comunemente, ma un circuito che pilota in corrente il potenziometro. Questo lavora quindi come una resistenza variabile che "shunta" gradualmente verso massa il segnale audio presente sotto forma di corrente. così facendo, una volta stabilito il massimo livello che si vuole ammettere all'ingresso (accettazione), l'uscita in corrente trova un carico variabile fino a zero, lavorando sempre correttamente; l'accettazione, nel nostro caso, è stata stabilita in circa 8 Volt RMS.

Un altro vantaggio del potenziometro posizionato dopo l'amplificazione, sarebbe dato dall'attenuazione del rumore contemporaneamente al segnale, che mantiene costante il rapporto S/R anche con volume molto basso.

Questi i dati dichiarati per il preamplificatore:

Il finale M-150 Reference, pur meno intrigante esteticamente del pre, trasmette subito una rassicurante sensazione di robusta concretezza. Anteriormente, oltre al logo dorato che riporta il marchio della casa e le serigrafie del modello, troviamo il pulsante di accensione ed il relativo segnalatore di "stato operativo" (led blu). Altrettanto semplice il pannello posteriore, con la vaschetta IEC, la coppia di connettori di ingresso RCA ed i soliti robusti morsetti in ottone dorato per i cavi di potenza.

All'interno dell'apparecchio, troviamo una configurazione "dual mono" totalmente rinnovata rispetto al precedente modello. Un grosso contenitore cilindrico racchiude una coppia di trasformatori toroidali da 325VA, mentre quattro grossi condensatori da 18.000µF/100V agiscono da filtro. Le schede di amplificazione utilizzano stampati in vetronite a doppia faccia con fori metallizzati, e particolare cura è stata posta nella selezione della componentistica, tutta di ottima qualità.

Un totale di venti (!) mosfet di potenza Hitachi 2SJ162-2SK1058 consentono ad ogni canale di gestire correnti stazionarie di 70 Ampere e di dissipare 1.000 Watt a 25°.

Questi i dati dichiarati per il finale di potenza:

The power of (good) watts

[A-6]
[M-150 Reference]
Layout pulito ed ordinato per A-6 e M-150 Reference

Una volta resa operativa e lasciata entrare in temperatura (a questo proposito raccomando di lasciare il preamplificatore costantemente acceso), la coppia A-6 + M-150 Reference impressiona fin da subito per il grande senso di energia che è in grado di trasmettere all'ascoltatore. I 150W dichiarati su 8 Ohm ed i 380W su 2 Ohm (ma mi è stato detto che i dati sono piuttosto "prudenziali", al punto che i 500W su 2 Ohm sarebbero a portata di mano…), fanno infatti avvertire in modo chiaro ed inequivocabile la loro presenza, evidenziando capacità di pilotaggio che non vengono messe in crisi anche da diffusori particolarmente difficili.

Le prestazioni dinamiche e l'impatto restituito sono quindi di ottimo livello, e questo fin dai volumi di ascolto più bassi. La curiosità di verificare i limiti della sezione finale, mi ha a volte portato a ruotare la manopola del volume oltre il "lecito condominiale", senza che tuttavia sia mai riuscito ad evidenziarli. Insomma, qui gli "smanettoni" avranno di che divertirsi, mentre i vicini potrebbero avere di che… lamentarsi!

L'equilibrio timbrico sembra assecondare tale impostazione energica e quasi "cattiva", ed infatti si nota un'attenzione particolare nella restituzione della gamma più bassa, estesa e di grande impatto, dal buon controllo ed articolazione, ed in quella medioalta, spessa e corposa, nonchè sorprendente per lucidità ed attenzione per i dettagli. Alcune prove incrociate mi hanno permesso di individuare la prima come "patrimonio genetico" del finale, davvero possente e granitico, la seconda come peculiarità del preamplificatore. La sinergia realizzata dalla coppia, in questo caso, è davvero apprezzabile, ed il contesto generale risultante, pur contraddistinto da un'impronta caratteriale quale quella appena descritta, è sostanzialmente neutro, trasparente ed equilibrato, nel pieno rispetto della filosofia della casa.

Tornando quindi ad argomentare su un ipotetico "confronto" con l'integrato PA-40 Reference, che costituisce un'alternativa in casa AM Audio (perlomeno sul piano economico), troviamo quindi che il costruttore ha perseguito la strada della differenziazione, in modo di soddisfare esigenze e gusti diversi. Dolce, morbido e delicato, armonicamente prezioso il PA-40. Energica, decisa e dinamicamente determinata, dotata di grande senso del ritmo la coppia A-6 + M-150 Reference. Il tutto, come già detto, da valutarsi tenendo ben presente l'impostazione musicale della casa, che tende a produrre apparecchi neutri che fanno di tutto per non far avvertire la loro presenza.

La ricostruzione olografica dell'evento musicale non presta il fianco a critiche. Ampia ed alta, presenta elementi stabili ed adeguatamente focalizzati. Ottima anche la dimensione della profondità, che consente di leggere la disposizione dei diversi piani con relativa semplicità ed accuratezza. Il buio infrastrumentale, la trasparenza ed il senso di realismo, caratteristiche di cui gli apparecchi AM Audio sono in genere ben dotati, si confermano piuttosto buoni. Ma, sia ben charo, il risultato non è comunque paragonabile a quanto ottenibile con le più prestigiose apparecchiature della stessa casa, quali i preamplificatori di alto livello (A-1, A-5…) ed i "calorosi" finali in pura classe "A" (A-50 Reference, A-80 Reference…). Del resto, se così fosse, si potrebbe iniziare a dubitare della serietà del costruttore, considerato che in tali combinazioni, nella migliore delle ipotesi, i costi (come minimo) quasi raddoppiano…

A proposito di "calore", non si può fare a meno di notare come, pur non essendo dichiarato come operante in classe "A", l'M-150 Reference scaldi parecchio. Al punto che non ho potuto esimermi dal chiedere alcune delucidazioni in merito ad Attilio Conti, il quale mi ha confermato che la polarizzazione applicata consente all'M-150 Reference di erogare una prima manciata di Watt in classe "A", a tutto vantaggio della resa musicale ai bassi livelli di ascolto.

Conclusioni

Riconosco di non aver mai nutrito significativi dubbi sulla qualità costruttiva dei prodotti AM Audio, complice anche la consapevolezza che gli stessi vengono venduti accompagnati da una garanzia totale di ben cinque anni. Devo dire che non ero del tutto sicuro circa i risultati che, dal punto di vista della qualità musicale, si sarebbero potuti ottenere da una coppia pre e finale che, di fatto, si poneva in concorrenza con quel delizioso esempio di amplificazione integrata rappresentato dal PA-40 Reference.

La realtà dei fatti mi ha dimostrato che, con quel budget a disposizione, in effetti si possono realizzare prodotti diversi i quali, fatta salva la validità di entrambi, si rivolgono evidentemente a diversi tipi di utenza, ciascuna contraddistinta da specifiche esigenze in termini di riproduzione musicale. Credo sia degno di nota l'impegno di un costruttore che, consapevole di ciò, si sia cimentato nella realizzazione di un'offerta specificamente sviluppata allo scopo di soddisfare l'eterogeneità della propria clientela.

Se quindi la vostra esigenza è quella di sonorizzare un ambiente di ascolto piuttosto ampio ed amate ascoltare musica di genere anche "cattivo" a volume sostenuto, o magari disponete di una coppia di diffusori piuttosto difficili, e siete quindi in cerca di un sistema di amplificazione energico e di sicura qualità costruttiva e musicale senza dover necessariamente spendere un patrimonio, ritengo possiate inserire nella rosa dei vostri candidati anche questa interessante coppia di produzione nazionale.

© Copyright 2003 Stefano Monteferri - http://www.tnt-audio.com

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