Tisbury Audio Mini-Pre

[Tisbury Audio Mini-Pre]

Il dono della trasparenza

[English version here]

Nome prodotto: Mini-Pre
Produttore: Tisbury Audio - UK
Costo approssimativo: 230€
Recensore: Andy Norman - TNT UK
Data recensione: Maggio, 2016
Traduzione a cura di: Stefano Miniero

Introduzione

Tisbury Audio si definisce “una piccola azienda piena di entusiasmo situata a Londra, Inghilterra”. E questo sembra dire quasi tutto. La loro offerta consiste in una piccola gamma di prodotti audio fatti a mano, acquistabili direttamente dal produttore, cosa che permette, a detta loro, di offrire apparecchi di alta qualità a prezzi estremamente competitivi.

La Tisbury produce inoltre un amplificatore per cuffie, il Challenge 1, ed ha annunciato l'uscita di nuovi prodotti entro quest'anno. In questo caso, ci occupiamo del loro preamplificatore passivo, il mini-pre.

Preamplificatori attivi e passivi

La maggior parte delle amplificazioni è articolata in due stadi distinti, che possono eventualmente essere integrati in un unico apparecchio. Il preamplificatore vero e proprio controlla il volume, la commutazione tra i vari ingressi e le uscite e in alcuni casi, altre funzioni come la regolazione dei toni o il bilanciamento tra i canali. Lo stadio di amplificazione si limita a ricostruire il segnale d'uscita proveniente dal preamplificatore, elevandone il livello di corrente e la tensione, in modo che possa pilotare agevolmente i diffusori. Un preamplificatore attivo aumenta anche il guadagno del segnale, cosa utile nel preservarne l'integrità, dovendo passare attraverso vari filtri, e può portare in dote un volume più alto, o un maggior impatto al suono. Questo guadagno aggiuntivo viene però pagato con un certo livello di degrado del segnale stesso, causato dagli stadi di guadagno. Un preamplificatore passivo, al contrario, non aggiunge alcun guadagno al segnale, limitandosi a regolare il volume esclusivamente attenuando il livello del segnale in arrivo dalla sorgente. Se ben costruiti e ben accoppiati, i preamplificatori passivi dovrebbero garantire la maggior purezza possibile del segnale sebbene, almeno nella mia esperienza, questo possa comportare il rischio di sottrarre vitalità alla musica. Nel caso del mini-preamp, la Tisbury afferma di poterne garantire una qualità molto elevata, tramite una scelta accurata dei componenti elettronici e l'assemblaggio a mano.

Uno dei problemi che possono vanificare l'utilità dei preamplificatori passivi è il disallineamento tra l'impedenza d'uscita ed il resto del sistema. Ma la Tisbury dichiara per questo apparecchio un'impedenza di zero ohm al volume massimo, cosa che dovrebbe eliminare o perlomeno ridurre il rischio che si verifichi quell'effetto di “sottrazione”, rendendo questo un dispositivo molto versatile.

Che cosa vi viene fornito

Il mini-preamp è un piccolo contenitore di alluminio anodizzato, dotato di un pannello frontale in noce. Su questo pannello, si trovano la regolazione del volume ed il selettore per la commutazione tra gli ingressi. Sulla parte posteriore, troverete coppie di ingressi linea in standard RCA nonché due uscite, cosa piuttosto inusuale. Sebbene sia assemblato nel Regno Unito, nell'aspetto ricorda molto quei componenti hi-fi miniaturizzati di provenienza estremo-orientale. Ma la qualità è ovviamente maggiore e pur non avendo la pretesa di sembrare un apparecchio high-end, il frontalino in legno ha un design gradevole ed in generale, la finitura è buona. Le manopole sono di ottima qualità ed hanno un azionamento scorrevole e morbido, mentre i connettori sono rivestiti con una comune placcatura in oro.

Nonostante all'apparenza si tratti di un dispositivo piuttosto semplice, questo preamplificatore vanta alcune caratteristiche molto pratiche. L'intervallo di attenuazione utile, ad esempio, può variare tra 0dB, -10dB e -20dB. Questo rende più agevole l'accoppiamento dell'impedenza con il resto del sistema. Oltre a ciò, attraverso gli interruttori sul fondo dell'apparecchio, si può selezionare il livello di uscita fisso del segnale per la seconda coppia di connettori (ad esempio, se si vuole veicolarlo verso un amplificatore per cuffie), oppure per asservire anche la seconda uscita al controllo del volume.

La regolazione del volume è realizzata tramite resistori SMD (Surface Mounted Device - NdT) a passi discreti. Sul sito della Tisbury, a proposito di questa tecnologia, potete leggere quanto segue: “I nostri attenuatori discreti SMD fanno uso di una configurazione 'in serie', del tutto simile a quella degli ottimi attenuatori DACT o Goldpoint. Questo tipo di attenuatori hanno una batteria di resistenze collegate in serie, ed il volume viene regolato semplicemente spostando l'uscita su e giù lungo tale batteria. Questo approccio imita un comune potenziometro ed è l'ideale per applicazioni in campo audio. Tipicamente sono molto longevi, hanno un basso rumore di funzionamento, garantiscono una qualità sonora estremamente elevata ed un'impedenza molto stabile nel loro range operativo”.

La Tisbury ha un canale di vendita diretta al pubblico e offre anche spedizioni internazionali, oltre ad una garanzia soddisfatti o rimborsati di quattordici giorni ed una copertura di dodici mesi.
[Tisbury Audio Mini-Pre]

In uso

Un preamplificatore passivo come questo, in sostanza non è altro che un controllo del volume ed un selettore. In tal senso, può essere usato in modo tradizionale, inserendolo tra le sorgenti ed il finale. Di norma, i preamplificatori di alta qualità sono estremamente costosi, per cui raramente si vedono fuori dal mondo dell'high end. Ma a questo prezzo ed avendo questa qualità, potrebbe tranquillamente giocare un ruolo in un sistema che faccia uso di uno o più piccoli amplificatori digitali con alimentazione a commutazione. Infatti, gli economici, ottimi amplificatori basati su architettura Tripath, di norma hanno solo uno o al massimo due ingressi. Questo va benissimo in sistemi minimali, ma nella maggior parte dei casi ciò potrebbe essere piuttosto limitante. Inserendo il mini-preamp nel circuito, diventa possibile avere più ingressi ed una uscita ulteriore per un ampli per cuffie o per un subwoofer, il tutto ad un costo ragionevole e, come vedremo, virtualmente senza alcun degrado del segnale.

Test d'ascolto

E qui casca l'asino. Infatti, io non dispongo di alcun preamplificatore passivo di livello high end con cui confrontare questo Tisbury e la mia memoria uditiva non è neanche lontanamente affidabile, comunque sicuramente non abbastanza per fare affermazioni, sentite anche troppo spesso, come: “questo preamplificatore è migliore di un altro che costa svariate migliaia di euro”. Quindi mi sono messo a pensare a come avrei dovuto usarlo, all'atto pratico, in un paio di modalità ben determinate, per ricavarne poi una comparazione sensata.

Avendo a disposizione un ampli a integrati Gainclone, che include un preamplificatore passivo, ma che accetta anche connessioni dirette in ingresso allo stadio finale, ho potuto confrontare facilmente lo stadio di preamplificazione del Tisbury con quello del pre passivo integrato nel Gainclone stesso. Ho configurato il tutto per pilotare una coppia di diffusori Acoustic Energy AE509 e l'ho alimentato prevalentemente da un PC con Foobar, passando per una scheda Asus Essence STX usata come trasporto.

In poche parole, il suono che ne è venuto fuori era molto buono. Ad esempio, una versione ad 88kHz dei concerti Brandeburghesi di Bach, eseguiti utilizzando strumenti dell'epoca dalla Academy of Ancient Music, ha suonato in modo molto aperto, arioso e preciso. Inoltre, ha riprodotto un palcoscenico sonoro di prima classe, con una ottima separazione tra gli strumenti ed una timbrica accurata. Proprio in virtù di questa accuratezza, è emersa la differenza fatta grazie all'utilizzo di strumenti dell'epoca.

Siccome ho una certa predilezione per le chitarre acustiche rare, ne ho ascoltate un paio tra quelle preferite e suonate da Kelly Joe Phelps, ed ancora una volta sono stato colpito dalla dolcezza e dalla definizione degli alti. E rimanendo in ambito blues, ho ascoltato anche l'album Talk to Your Daughter di Robber Ford. La sua cover del brano Revelation, dei Yellowjackets, è uno dei miei pezzi preferiti e devo dire che ha funzionato in modo straordinariamente buono, su questo sistema. Il basso era chiaro e intelligibile e la chitarra “cantava” in modo semplicemente magnifico (e vorrei davvero saperla suonare così!). Per valutare anche la riproduzione delle voci ho tirato fuori il Greatest Hits dei Neville Brothers, che ha confermato come questo sistema sia perfettamente in grado di gestire il ritmo e di riprodurre le voci in modo estremamente naturale e suadente.

Non c'era la minima traccia di quell'effetto di “sottrazione di vitalità” che temevo potesse accadere, inserendo un preamplificatore passivo in un sistema per il quale non è stato esplicitamente pensato. A quel punto, ho rimesso in linea il preamplificatore integrato nel Gainclone, cosa che ha prodotto una presentazione piuttosto differente. C'era un maggior impatto nella regione del basso e sembrava anche più veloce, ma aveva perduto quella ariosità negli alti e quel palcoscenico sonoro facile da percepire, esibito invece dal Tisbury.

Come ultima verifica, ho inserito il Tisbury nel mio sistema di riferimento, il che implicava la sostituzione del Gainclone con un T-Amp della Lym Audio. Questo amplificatore, gentilmente lasciatoci a disposizione dalla Lym dopo averlo recensito, è il modello phono, che dispone di un solo ingresso linea e di una sola coppia di uscite per i diffusori. Di base, si tratta di un semplice T-Amp di ridotta potenza, ma decisamente di buona qualità. Con l'introduzione del Tisbury a monte, si ottengono ulteriori ingressi, oltre alla possibilità di effettuare un loop out per alimentare un ampli per cuffie separato, tramite la semplice configurazione di un micro interruttore sul fondo dell'apparecchio. Comparando il suono del Tisbury inserito in un circuito, rispetto alla connessione diretta al T-Amp, c'era sicuramente una leggera riduzione dell'impatto della gamma bassa, ma il dato saliente è che il suono è caratterizzato comunque da una discreta trasparenza. Senza dubbio, questo apparecchio va tenuto in considerazione, se vi occorre aggiungere flessibilità ad un sistema minimale. Oltretutto è anche carino e quando ho dovuto rimandarlo indietro, mi è dispiaciuto!

Conclusioni

Ci sono altre recensioni, nelle quali il Tisbury esce vincitore da confronti con altri preamplificatori di alta gamma e, dalla mia piccola esperienza con questo apparecchio, non ho motivi per dubitare che sia effettivamente comparabile con preamplificatori molto più costosi dalla tecnologia simile. Si tratta di un dispositivo ben suonante, racchiuso in un contenitore ben fatto e dall'aspetto gradevole. Inoltre l'offerta commerciale, sia in termini di prezzo che di politica di restituzione e di garanzia, è praticamente imbattibile. Per questi motivi, lo raccomando caldamente.

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