Topping A50s

Quando il piccolo diventa grande

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[English version here]

Prodotto: Amplificatore Cuffie e Preamplificatore
Produttore: Guangzhou Topping Electronics & Technology Co.
Prezzo di listino: 209€
Importatore: AudioAzimuth
Recensore: Piero Canova - TNT Italia
Recensito: Maggio, 2021

Premessa

Sono ormai vent'anni che frequento per lavoro la Repubblica Popolare Cinese; da quando nel 2002 a seguito di una acquisizione l'azienda per cui lavoravo si ritrovò con uno stabilimento produttivo nel Guangdong è stato un continuo crescendo di visite. All'inizio era soprattutto componentistica, poi sono diventati prodotti finiti ma sempre disegnati in Europa. Negli ultimi anni però i produttori locali hanno smesso di clonare prodotti terzi o di ispirarsi a design ed estetiche importate per costruirsi una loro strada.

Guangzhou Topping secondo me è l'esempio perfetto di questa strada ed oggi propone un discreto catalogo di amplificatori e DAC caratterizzati spesso da un design personale e da circuitazioni piuttosto originali. Sinceramente ero molto curioso di testare dove fossero arrivati a livello qualitativo per cui ho iniziato con piacere questa prova.

Cosa è un Topping A50s?

La descrizione sul manuale utente dell'A50s è "desktop headphone amplifier" che tradurrei liberamente in amplificatore da tavolo per cuffie. In realtà è qualcosa di più dato che, oltre alle uscite per cuffia ha sul retro una coppia di uscite RCA sbilanciate e quindi è anche un preamplificatore minimalista dotato di una entrata, una uscita ed un controllo del volume. Mi sembra interessante come inizio: non ero sicuro di aver capito bene le funzionalità perchè il libretto di istruzioni non è molto esaustivo ma sarete d'accordo che c'è abbastanza per incuriosire chiunque. La scatola è nella forma e finitura il doppio di quelle tipicamente usate per i telefoni cellulari ed infatti mia figlia mi ha chiesto subito se avevo acquistato un telefono nuovo. Dentro trovate un piccolo apparecchio nero di misure 123mm x 110mm x 26mm di spessore, pesante circa mezzo chilo, un alimentatore da 15V e 1000mA molto piccolo (alcuni telefoni cellulari hanno caricatori ben più sostanziosi) sul quale potete montare una spina Schuko o UK ed un adattatore per cuffia da 6,35mm.

Il frontale è semplicissimo come potete vedere nell'immagine iniziale: un pulsante on-off, due prese per jack (4,4mm e 6,35mm), una manopola per il volume e due led che indicano se volete il guadagno normale (+0db) o alto (+6dB). Una volta acceso uno dei due led si accende indicando il funzionamento e premendo leggermente il pulsante di accensione si passa da guadagno normale a guadagno alto. Ora, perché due uscite cuffia di differente dimensione? Perché la 4,4mm è bilanciata nel senso che il nostro A50s è costruttivamente un amplificatore bilanciato. Purtroppo non possiamo sfruttare tutti i benefici di questa costruzione dato che il segnale in entrata può essere solo sbilanciato ma tecnicamente è interessante.

Il retro è ancora più semplice: due RCA per l'entrata, due per l'uscita e la presa di alimentazione. Come in moltissime realizzazioni costruite in Cina c'è una notevole cura dei dettagli: i connettori RCA sono protetti uno per uno con dei piccoli cappucci in plastica. Non so dire quanto questo possa influire sul risultato finale ma mi fa pensare che chi li ha montati aveva a cuore che l'apparecchio arrivasse al cliente nelle migliori condizioni e questo secondo me è positivo ed importante.

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Costruttivamente è proprio ben fatto. Un guscio esterno ricavato da un unico pezzo di alluminio e lavorato a CNC con molta cura. Spigoli arrotondati, angoli stondati con il giusto raggio di curvatura, una bella anodizzazione nera o argento; il livello è confrontabile a quelli raggiunti da una delle industrie leader in questo momento che è quella dei telefoni cellulari. Si apre svitando quattro viti a esagono interno sul fondo e quindi a vista non ci sono giunzioni o fessure. Ora, è chiaro che tutto questo è semplice da realizzare se si produce un apparecchio piccolo come questo ma la domanda successiva è se veramente abbiamo bisogno di apparecchi così grandi come è standard da parecchi anni.

Circuitalmente segue le ultime tendenze: alimentatore switching, montaggio in SMD, stadi di guadagno mediante operazionali che utilizzano una tecnologia denominata NFCA. Sono lontani i tempi quando aprendo un apparecchio si riusciva ad occhio a capirne il funzionamento; oggi il raggruppamento di blocchi funzionali in moduli rende difficile seguire la costruzione anche per progettisti di elettroniche per cui non mi dilungo in dettagli tecnici. Sicuramente, come potete vedere nell'immagine quì sotto, molta cura è stata posta nell'industrializzare il prodotto.

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Le misure dichiarate ed i grafici riportati mostrano prestazioni ottime: SNR di 137dB (sbilanciato) e 143dB (bilanciato), gamma dinamica 138dB (sbilanciato) e 144 dB (bilanciato), risposta in frequenza da 20 a 200 KHz +- 0,05dB, crosstalk di -86dB sbilanciato e -128dB bilanciato.

Come suona?

Visto che l'A50s viene presentato come amplificatore per cuffie la prima parte della prova è stata effettuata utilizzandolo in questa modalità. Ho collegato il pre fono Faseaudio Phonodrive 2.0 all'entrata dell'A50s ed a questo le mie fidate cuffie Pioneer. La sorgente era una base motore Denon DP6000 su un plinto autocostruito di 80Kg di peso, un mio braccio da 15" con una Shelter 901 come testina. Il guadagno era più che sufficiente in modalità "0dB"; ho solo dovuto utilizzare l'adattatore incluso per passare dal mini jack da 2,5mm che ho montato quando ho ricablato le mie cuffie al 4,4mm. Mi sono trovato subito bene come qualità di ascolto ma per essere sicuro ho chiesto ad amici in prestito un paio di AKG K872 per vedere dove si poteva arrivare. Tutto bene ma, mentre con le Pioneer che sono tendenzialmente scure come suono il bilanciamento tonale mi soddisfaceva, con le AKG il basso si alleggeriva molto lasciandomi il dubbio se era l'A50s leggero in basso o se erano le AKG. Dovevo avere un riferimento certo e conosciuto ed una domenica pomeriggio di pioggia ho voluto provarlo in modalità preamplificatore. Ho quindi scollegato il mio Jeff Rowland Sinergy e lo ho sostituito con l'A50s che in uscita andava direttamente ai finali NuForce Ref9 SE. Possiedo il Sinergy da ormai 15 anni e credo di conoscerlo bene per cui ho un riferimento chiaro e certo su come suoni l'impianto. Ho solo dovuto cambiare un paio di cavi in modo da usare i finali in sbilanciato e si parte.

Il guadagno è più che sufficiente, anzi direi anche troppo. Il Sinergy suona al meglio se si imposta il guadagno al massimo ma l'A50s ha ancora qualcosa di più come guadagno. Il rumore di fondo è a favore del Jeff Rowland ma non di moltissimo: senza un riferimento come questo si potrebbe benissimo convivere con il livello di rumore del Topping. Il potenziometro del controllo del volume è solido e silenzioso; già a metà corsa si arriva a livelli di pressione sonora elevati per cui la seconda parte è poco utile a meno di non avere finali che necessitano di entrate molto sostanziose.

La scena ha una profondità confrontabile mentre perde chiaramente in ampiezza dato che con il Topping è sostanzialmente larga quanto la distanza tra le casse mentre con il Sinergy occupa tutta la stanza e risale le pareti laterali. La gamma media è il punto di forza dell'A50s e si avvicina di molto al Sinergy. Le voci sono precise e stabili, il testo delle canzoni è chiaramente comprensibile e la posizione nello spazio degli strumenti è precisa e ben separata.

Gli alti sono un filo eccessivi e leggermente taglienti ma brillanti e realistici. La gamma bassa infine è asciutta e tesa ma perde molta enfasi nelle ultime due/tre ottave. Credo che il colpevole sia l'alimentatore standard e Topping ha a disposizione un alimentatore separato più sostanzioso (P50, costo 129€) che secondo me risolverebbe almeno in parte questa leggerezza in basso.

Invitando amici che conoscono bene il mio impianto le due cose che sono immediatamente emerse sono la scena ed i bassi ma tutto il resto avrebbe potuto passare inosservato. Ora, il Sinergy aveva un prezzo di listino di 6.950€ che in moneta di oggi sarebbe vicino ai 10.000€ mentre l'A50s costa 209€ ossia un quarantaseiesimo del Jeff Rowland. Inoltre ho scelto il Sinergy e non il 2 o 2i perchè è quello con la gamma bassa più solida e convincente. Infine il Sinergy gode di tutti i miglioramenti che ho trovato in questi anni (piedini G Flex, cavo alimentazione Siltech, ecc) mentre l'A50s ha suonato as is. Ho provato a metterci dei piedini morbidi ma pesa troppo poco anche per gli Isonodes piccoli per cui dovrei lavorarci su con altri materiali. Un cavo in rame un po' meno brillante dei miei attuali in argento per smussare la brillantezza in alto potrebbe aiutare. Attenzione ad usare cavi troppo importanti: lo spazio tra i connettori è buono e quindi entrano anche connettori importanti come dimensione ma se il cavo è pesante vi fa volare via tutto. Consuma pochissimo, suona bene anche appena acceso ma potete anche dimenticarvelo su on. Non scalda, non fa rumori strani, non ha mai avuto problemi di interferenze.

[Follow-up] Ulteriori approfondimenti sull'utilizzo come ampli cuffia

Ho avuto tempo di approfondire ulteriormente le prestazioni del Topping A50S in modalità amplificatore per cuffie aggiungendo a quelle utilizzate le mie cuffie Sony WH-1000X M3 alimentate via cavo. Le prestazioni che avevo trovato in modalità preamplificatore sono emerse anche con l'ascolto in cuffia: silenzioso e molto potente, non ha avuto problemi a pilotare nessuna delle cuffie che gli ho proposto. La ricostruzione scenica è meno efficace che in modalità preamplificatore ma, con le Sony, la scena era migliore con il Topping che sfruttando l'amplificazione interna. Mi piace molto la gamma media ed in particolare le voci; riesce a dare una visibilità agli effetti utilizzati in fase di registrazione veramente notevole. Resta sempre piuttosto asciutto in basso e un po' tagliente in alto per cui una cuffia un po' cupa come la mia Pioneer riequilibra il tutto.

Se dovessi trovare un parallelo nella riproduzione audio direi che suona come un paio di monitor da studio: gamma bassa molto tesa e controllata, medi trasparenti ed alti un po' protagonisti. In generale quindi lo reputo un buon apparecchio dal rapporto qualità/prezzo molto interessante. Non è un ammazzagiganti ma se costasse il triplo nessuno si scandalizzerebbe e dubito si trovi di meglio in questa fascia di prezzo.

Conclusioni

Ai possessori di pre Jeff Rowland posso serenamente dire di stare tranquilli, che hanno speso benissimo i loro soldi e che il Topping A50s non è una alternativa reale ai loro Sinergy, Coherence, Concerto and Corus.

A chi però volesse costruire un impianto minimalista (una sola sorgente) con una spesa ragionevole consiglierei di ascoltare il Topping A50s, magari in accoppiata con il P50 perchè sono convinto che potrebbe dare fastidio a parecchie cose molto più costose o a qualche blasonato vintage.

Se infine lo volete usare come amplificatore per cuffie avrete un ottimo performer che piloterà qualsiasi cuffia preferendo quelle di tonalità leggermente scura. La prova come preamplificatore mostra che suona veramente bene e quindi dovrete accoppiarci una cuffia di livello adeguato.

Vorrei ringraziare l'importatore AudioAzimuth per la cortesia nel concederci l'esemplare in prova.

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