[Recensione libro]: Bob Dylan in the Big Apple

Di sera c'era musica nei caffè
e aria di rivoluzione

[Bob Dylan in New York, di KG Miles]

Un altro pellegrinaggio sulle orme di Bob Dylan?
Oppure un diario di viaggio di un flâneur?

[English version here]

Libro: Bob Dylan in The Big Apple
Autore: KG Miles, con contributi di coloro che c'erano
Editore: McNidder & Grace
Prezzo: Per piacere, acquistate da librerie indipendenti (il prezzo può variare)
Recensore: Mark Wheeler - TNT Regno Unito
Pubblicato: Aprile, 2022
Traduttore: Roberto Felletti

Un altro splendido pellegrinaggio sulle orme di Dylan

Questa volta l'autore segue le orme di Bob Dylan tra le strade di New York, con una breve deviazione a nord dello stato.

Questo è semplicemente un altro libro su Dylan scritto da un fan devoto?

Oppure è una biografia di New York vista attraverso una lente particolarmente “dylanesca”?

Troubador Tales, il precedente pellegrinaggio tra le strade di Londra sulle orme di Dylan, di KG Miles, ha ricordato al vostro Vecchio Scriba la biografia di Londra di Peter Ackroyd combinata con la biografia di William Blake, sempre di Ackroyd.

Questo è un viaggio personale, un pellegrinaggio che chi legge può seguire sulla pagina o sui marciapiedi.

Questo libro è qualcosa di più di un altro libro su His Bobness; ancora una volta, KG Miles coinvolge il lettore in un viaggio, l'autore invita i lettori a seguire il suo viaggio e di conseguenza le orme del soggetto del libro. L'accurata narrazione si intreccia con il procedere di Dylan nella città di sua scelta, insieme al suo procedere tra scrittura ed esibizioni.

L'autore

Nel libro precedente, sembrava meno che KG Miles fosse padrone del suo stesso destino e che Bob Dylan avesse condotto il londinese KG Miles in un emotivo viaggio musicale, non soltanto tra le strade della sua città, ma in un viaggio durato oltre 50 anni. KG Miles era un bambino sbalordito al Festival dell'isola di Wight nel 1969, un bambino piccolo in compagnia di una zia ribelle, e lì avrebbe potuto avere visto Bob Dylan, ma è troppo giovane per ricordare. Il suo viaggio, cominciato lì, ha raggiunto il picco quando, nel 2019, ha avuto l'onore di parlare alla conferenza inaugurale del Tulsa Dylan Archive. Ora, in veste di co-curatore della Dylan Room presso il Troubadour Club di Londra, con la scrittura, i podcast e i tour di Dylan, KG Miles può condividere la sua conoscenza, il suo entusiasmo e la sua esperienza con gli appassionati di musica in tutto il mondo.

Pellegrinaggio

Al vostro Vecchio Scriba piace il concetto di un pellegrinaggio ispirato dalla musica e dall'arte, avendo anch'egli compiuto viaggi simili per le strade e i luoghi di New York citati nelle canzoni o immortalati in foto iconiche, con grande disappunto dei datori di lavoro che si domandavano perché ci volesse così tanto tempo per svolgere gli incarichi.

La Regina d'Inghilterra festeggia due compleanni, uno quando emerse dal grembo della Regina Madre e l'altro, il Compleanno Ufficiale, per celebrare la data in cui salì al trono. His Bobness, come tanti musicisti prima e dopo, ebbe una rinascita quando arrivò a New York, un secondo compleanno. Su consiglio di Suze Rotolo e Dave van Ronk nei suoi primi giorni, Dylan ha offerto varie storie sulle origini che comprendono numerose variazioni sul viaggio da Dulloth a New York.

Fu Warhol che fece osservare che la grande caratteristica di una piccola città consiste nel darci l'incentivo per scappare. Molti hanno seguito il mantra di Warhol, tra cui Lou Reed, Ronk e Rotolo e His Bobness. KG Miles riconosce il merito dei numerosi autori accademici che hanno descritto in maniera più affidabile l'educazione convenzionale di Zimmerman. Dylan stesso ha scritto di questa parte della sua vita nel suo primo (e finora unico) libro autobiografico: Chronicles.

Le autobiografie, come l'autoerotismo, soddisfano veramente soltanto gli autori e possono anche lasciare spiacevoli macchie su chi sta loro vicino. KG Miles descrive educatamente l'autobiografia di Dylan come “estrosa” e si attiene ai dati a cui si fa sicuro riferimento in questo pellegrinaggio newyorchese.

Ogni viaggio inizia con il primo passo

Il viaggio a New York di Dylan ha inizio al Cafe Wha?

Anche il viaggio di questo libro, per KG Miles, ha inizio al Cafe Wha?, come per tanti appassionati di musica che visitano la città.

Si dice, osserva Miles, che il ventenne Dylan avvicinò Hugh Romney (in seguito, e più diffusamente, conosciuto come Wavy Gravy), il quale organizzava serate folk per chiedergli se poteva esibirsi. Romney non perdeva tempo, andava al microfono e diceva, «Eccolo qua, una leggenda vivente... uh... come ti chiami, ragazzo?» Dylan guadagnava 75 dollari a settimana. Il Gaslight ha appartamenti sopra, con pozzi di ventilazione che scendono fino al club sottostante, e a un certo punto la polizia interruppe il disturbo causato dal suono degli applausi che filtravano su. Da allora in poi, chi faceva buone esibizioni veniva accolto con schiocchi di approvazione delle dita, un'abitudine che sarebbe diventata una leggenda hipster. Gli artisti giocavano a poker al piano superiore. KG Miles dipinge colorate immagini mentali degli ambienti e degli eventi.

Tom Paxton ha ricordato nel 2000:
«C'era una stanza nascosta, sopra il Gaslight, dove potevamo ritrovarci. Una volta, Dylan stava battendo una poesia sulla macchina da scrivere di Wavy Gravy. Lui mi mostrò la poesia e io gli domandai, “È una canzone?”
Lui disse, “No, è una poesia.”
Io dissi, “Tutto 'sto lavoro e non ci aggiungi una melodia?”
Lo fece. Era A Hard Rain's a-Gonna Fall

Il Gaslight

Il Gaslight non è stato soltanto un luogo importante dove Dylan ha perfezionato la sua scenotecnica; è il luogo dove, nel 1963, ha incontrato Johnny Cash. Come disse Barbara nel 1961, «Una sera venne questo ragazzo dall'aspetto buffo, vestito come se avesse appena trascorso un anno sui treni merci, che cantava canzoni in uno stile che riusciva a farti battere i piedi. Logan English rimase colpito da quel giovane sciatto che offriva intrattenimento domenicale a Woody Guthrie. “Lavoro da Gerde's. Sono il presentatore. Ti faremo suonare lì.” Dylan sapeva che Gerde's era il posto in cui aveva bisogno di suonare, e sarebbe diventato il locale che avrebbe accelerato la sua carriera. Logan mise una buona parola per Dylan, ma fu la perseveranza di Terri Thal che garantì lo storico ingaggio.»

Dylan tenne lì la sua prima, importante esibizione, aprendo il concerto di John Lee Hooker il 13 febbraio 1961, secondo il New York Magazine, la cui recensione fu l'evento che lanciò veramente la carriera di Dylan. Solo quella bastò per far sì che il Gerde's Folk City abbia un posto speciale nella storia di Dylan. Tuttavia ci fu un altro momento, il 29 settembre 1961, quando Dylan fu recensito da Robert Shelton per il New York Times, in cui il Gerde's ottenne un posto nel folklore musicale. Shelton disse molto poco sugli artisti principali, i Greenbriar Boys, invece si concentrò su un «brillante volto nuovo presentatosi al Gerde's Folk City.» Shelton disse che Dylan sembrava un «incrocio tra un ragazzo del coro e un beatnik» e che una «virulenta intensità pervade le sue canzoni.» Shelton conclude dicendo che «la sua musica ha il marchio dell'originalità e dell'ispirazione, ancora più notevoli per la sua giovane età.»

La storia di Dylan di KG Miles

Miles riesce ad aggiungere contesto sociale e storico alla storia dei primi anni di Dylan. I lettori potrebbero immaginare che noi abbiamo familiarità con la storia degli inizi di Dylan, da numerosi libri e film di cassetta, ma KG Miles ci introduce nel calderone di attività dal quale Dylan è emerso, parzialmente formato. Dylan è stato impegnato a creare il suo stesso mito, con risposte contraddittorie o enigmatiche a domande su sé stesso, ma era tutto contestualizzato. I contesti possono essere stati documentati altrove, effettivamente in altri contesti, che l'accurata ricerca di KG Miles incontra e ce li presenta.

Integrazioni

Dylan scrisse una canzone sulla Rivolta Beatnik del 1961, e nel 1963, mentre la battaglia proseguiva, si diceva che avesse scritto una canzone per il Comitato Congiunto per il Blocco della Lower Manhattan Expressway. Per coloro che hanno visto i documentari e letto le biografie della vita al Greenwich Village nei primi anni '60, e di Bob Dylan in particolare, il cast sembrerà sinistramente familiare. È quasi come se conoscessimo Dave van Ronk, Terri Thal e Suze Rotolo avendone lette le biografie, più che averne familiarità attraverso i loro rapporti con i punti di riferimento del Village e di His Bobness stesso. Il libro di KG Miles riesce a rivelare di più mentre girovaga per le strade di Lower Manhattan.

La narrazione fa una breve deviazione più a nord dello stato, fino al Caffe Lena, a Saratoga Springs (città più famosa per una battaglia e un ippodromo, menzionata nella canzone di Carly Simon You're So Vain); il locale è tuttora conosciuto come “la coffee house dove si continua a fare musica folk da più tempo in tutta la nazione”.

Dylan vi suonò nel luglio 1961. Come ricorda Terri Thal, «Lena Spencer chiedeva sempre artisti da scritturare. Quando le chiesi di scritturare Bob, lei obiettò perché era troppo nuovo e sconosciuto. [Io le dissi] Ogni volta che hai bisogno di un artista nuovo, te ne trovo uno; adesso voglio un favore. Bob suonò lì e fece fiasco; il pubblico parlò durante la sua esibizione. Al termine del fine settimana, Lena chiamò e mi disse di non chiederle mai più di scritturare Bob Dylan nel club.»

È questo livello di ricerca dettagliata, ricca di citazioni, che caratterizza il libro di KG Miles.

Torniamo in città

Mentre a New York la storia fa il suo corso, i catalizzatori dei cambiamenti chiave nell'atteggiamento di Dylan (capitoli 9 e 10 per esempio) sono accuratamente spiegati da Miles nel suo viaggio che ripercorre il tempo e lo spazio, ma dovrete leggere il libro perché questo paragrafo è un evita-spoiler.

Il libro di KG Miles è sostanzialmente un altro pellegrinaggio, come il suo Troubador Tales, il libro che parla di Dylan a Londra. Questo è un altro pellegrinaggio i cui passi ripercorrono quelli del suo soggetto, che anche tu, caro lettore/cara lettrice, potrai ripercorrere, completi di mappe di riferimento.

«L'Hotel Earle, situato al 103 di Waverly Place, a lato del Washington Square Park, fu costruito nel 1908 come piccolo hotel residenziale a otto piani. Diventò popolare e continuò a crescere, nove piani nel 1910 e altri tre furono aggiunti nel 1917. Nell'aprile 1918, Ernest Hemingway arrivò al Greenwich Village e vi rimase per tre settimane prima di prestare servizio come autista di ambulanze durante la Prima Guerra Mondiale.

Come capitava spesso, soggiornando all'Hotel Earle, Bob seguiva le orme dell'altro Dylan, Dylan Thomas. Negli anni '50, Dylan Thomas e sua moglie Caitlin furono sfrattati dal Beekman Hotel.

Dylan occupava la camera 305, e fu lì che ebbe luogo quasi tutta la sua relazione con Joan Baez. Joan fornisce una buona ragione per il suo stare a lungo all'Hotel Earle con lui - “sì, lui aveva vent'anni e non andavi nell'appartamento di un ventenne, per via della sporcizia.”»

Diarista di viaggio, pellegrino o recensore di hotel?

Miles a volte diventa diarista di viaggio e poi recensore; «È difficile esagerare il nostro entusiasmo per il Washington Square Hotel. Tanti hotel di New York tendono verso l'opulenza alla Williams Sonoma e all'asetticità aziendale - grigio business anni '80 e l'orrenda idea di lusso di qualcun altro. Questo è un hotel a conduzione familiare e si vede. Il Washington Square può dare l'impressione di essere un patchwork di compromessi che non soddisfano o unificano del tutto. Ma è il suo fascino, quel tipo di compromessi caotici che hanno senso soltanto in una famiglia. Qui la gioia è nelle peculiarità: gli arredi sono bizzarri, eclettici, talvolta kitsch, ma compensati dall'inatteso. Le aree comuni sono decorate con chincaglierie e mosaici di ceramica nascosti, caratteristici fronzoli decorativi e a volte ripensamenti fuori luogo - mi piace.»

«Soggiornare in queste stanze è come minimo abitare la precisa metratura, delimitata dalle medesime pareti, dalle medesime finestre, dei loro precedenti occupanti. Aprite le tende e spegnete tutte le luci. Ora restate fermi e fate respiri profondi, inspirate ed espirate. Aspettate che i vostri occhi si adattino, fissate fuori dalla finestra lo spesso muro attraverso il cavedio. Non riuscite più a trovare il Village popolato da una furia di giovani artisti che si materializzano davanti ai vostri occhi in esplosioni di meraviglia, ma se ascoltate attentamente potete percepire l'eco del chiacchiericcio, una chitarra che viene strimpellata e una canzone in lontananza... Come ospiti non siete confinati in una bolla di turisti. Siete impigliati nell'anima del Village. La pressione dell'acqua, mi viene detto, è eccellente.»

E ORA...a PIENI COLORI

Il centro del libro contiene una serie di tavole a colori degne di nota. Dopo la sezione con le tavole a colori, dal capitolo 11 Dylan in the Big Apple diventa in parte elenco, in parte pellegrinaggio, in parte diario di viaggio e una serie di ganci a cui appendere aneddoti e analisi. Questa parte comincia con un capitolo di Bret Johnson, il quale comunque non porta occhiali con lenti rosa e racconta il declino dell'autenticità di un luogo tanto quanto celebra la conservazione dell'atmosfera di un altro.

Sono descritti gli incontri newyorchesi successivi, tra esibizioni leggendarie e progetti cruciali che legano Dylan a edifici di New York quand'egli torna dalla sua casa successiva di Malibu alla stimolante baraonda di New York.

Il capitolo 12 è pervaso dalla summenzionata Terri Thal e il 16 da Scarlet Rivera; «Ero in missione per portare il violino nella musica popolare. Avevo usato la frase, “Pantere Nere di suonatori di corde”.» Scarlet Rivera continuò a suonare e a cantare con Bob dopo il loro fatidico incontro del 30 giugno 1975: «Manhattan è piena di giovani donne con gli arti magri e l'aria decisa che camminano a grandi passi portando con sé violini o sassofoni, ma che solitamente non hanno capelli lunghi un metro che dondolano dietro di loro.»

Un'auto si era fermata vicino a questa giovane donna decisa. La donna era Scarlet Rivera. Nell'auto c'era Bob Dylan. Il capitolo 16 è il suo resoconto newyorchese raccontato a KG e la susseguente registrazione di Desire e del tour Rolling Thunder Revue. È una perfetta sintesi del processo co-creativo, tanto che il libro merita già solo per queste utili informazioni.

I capitoli 13 e 14 coprono il curioso caso di A.J. Weberman, un fan ossessivo; il capitolo 15 la realizzazione di Desire; il capitolo 17 è la prima, coerente ipotesi che il vostro Vecchio Scriba abbia letto della ripresa di Dylan dalla sua interruzione creativa, qualcuno potrebbe dire nadir creativo, dei primi anni '80. Il capitolo 17 contiene alcuni aneddoti a 24 carati, per lo più precedentemente sconosciuti.

Uno stratagemma fantastico

Il capitolo 18 ci porta in visita al Beacon Theatre, dove Dylan spesso concludeva i suoi tour; un fantastico stratagemma strutturale. I contributi minori delle celebrità possono sembrare un po' da XXI secolo, ma sono inevitabili in questa storia. È compresa la pianificazione di episodi da Rolling Thunder Review, come documentato su film da Martin Scorsese.

Conclusioni

L'intero libro è pervaso da umorismo, raro tra i devoti di Dylan più tipicamente sinceri. KG Miles ha uno stile di scrittura abbordabile che lascia a chi legge la voglia di portarsi questo tomo per le strade di Lower Manhattan, fare una capatina nei bar, indugiare agli angoli e assorbire l'atmosfera.

Quanto è accurato questo libro?
Ecco l'elenco dei posti di New York descritti:
  • Appartamento di Grossman - 4 Grammercy. Casa del manager di Dylan, Al Grossman. Dylan si sedette sulla scalinata d'ingresso per la copertina di Highway 61 Revisited.
  • Allan Block Sandal Shop - 171 W 4th Street. Luogo di molte jam folk improvvisate, sebbene Dave Van Ronk abbia commentato: «Che Dio vi aiutasse se volevate comprare un paio di sandali!»
  • L'appartamento 206 E di Allen Ginsberg sulla 7th Street, spesso tappa di Dylan durante i suoi primi giorni al Village.
  • Almanac House, 130 W, 10th Street - Alla fine degli anni '50, fabbrica di canzoni che una volta ospitò gli Almanac Singers, un gruppo di sinistra che comprendeva Woody Guthrie, Pete Seeger e Sis Cunningham.
  • Americana Hotel, 811 7th Avenue - Luogo di un'accettazione piuttosto forzata di un Tom Paine Award da parte di Dylan.
  • Il Beacon Theatre, 2124 Broadway - Luogo in cui Dylan suonò di più. Casa musicale da casa (vedere pagina 129).
  • Belasco Theater*, 111 W, 44th Street - Casa a Broadway dell'opera teatrale di Conor McPherson Girl From The North Country, che cominciò a Londra nel 2017. La produzione è stata riaperta a giugno 2021.
  • Big Pink 56, Parnassus Lane, West Saugerties, New York, 12477 - Celebre rifugio a nord dello stato dei The Band, uno spazio per suonare creativo dove, nel 1967, furono registrati i Basement Tapes e nel 1968 Music from Big Pink. I proprietari, ci è stato detto, sono amichevoli - ma non bussate, siate cortesi e qualunque cosa facciate, non andate in giro. I vicini sono diffidenti.
  • The Bitter End/The Other End, 147 Bleecker Street - Sarà pure stato rinominato (nel 1975), ma il raro ingresso di questo luogo è rimasto sostanzialmente immutato. È tuttora un locale allegro per concerti e bar. Dylan lo frequentò bene negli anni '70, e la direzione aiutò a proteggerlo dal pubblico. Egli giocava a biliardo con Kris Kristofferson, ecc. (vedere pagina 97).
  • Bottom Line 15 W, 4th Street - Importante luogo del Greenwich Village.
  • Appartamento di Sis Cunningham/104th Street Brooks.
  • Broadside Magazine - Broadside Magazine (molto influente nel folk-revival) fu la prima rivista in cui Dylan apparve e fu la prima a pubblicare Blowin' in the Wind nel 1962. I collaboratori si incontravano mensilmente nell'appartamento.
  • Cafe Bizarre, 106 W, 3rd Street - Il Folk Club aprì nel 1957. Adesso ospita la NYU Law School.
  • Cafe Figaro, 184 Bleecker Street - On origine si chiamava Le Figaro Cafe. Chiuso dal 2008. Nel gennaio 2021, è stato annunciato che il caffè avrebbe riaperto nello stesso posto, in primavera o estate, come Figaro Cafe.
  • Cafe Wha?*, 115 MacDougal Street - Leggendario luogo musicale (vedere pagina 9).
  • Caffè Dante*, 79-81 MacDougal Street - Adesso Dante NYC. Originariamente aperto nel 1915, quando il Greenwich Village era chiamato “South Village\94” ed era principalmente italiano.
  • Caffè Lena*, 47 Phila Street, Saratoga Springs, NY - Primo luogo musicale per Dylan, tuttora in attività (vedere pagina 47).
  • Caffè Reggio*, 119 MacDougal Street - Accogliente caffè e ristorante. Potrebbe, ma anche no, avere introdotto il cappuccino a New York.
  • Carnegie Chapter Hall, 881 7th Avenue - Luogo del primo concerto di Dylan, per il quale furono venduti 53 biglietti. Nello scantinato c'era l'appartamento di Chip Monck, sotto il Village Gate, all'angolo tra Thompson Street e Bleecker Street. Luogo in cui Dylan faceva sofa surfing, importante per il prestito della macchina da scrivere di Chip (vedere pagina 53).
  • Columbia's Studios, A 799 7th Avenue - Dylan vi registrò molti album negli anni '60, compresi The Freewheelin' Bob Dylan, Highway 61 Revisited e Blonde on Blonde. Another Side of Bob Dylan fu registrato qui in un giorno, l'8 agosto 1964. Nel dicembre 1964, secondo l'ingegnere del suono Jim Reeves, con il produttore Tom Wilson, egli sperimentò una cosa del primo rock-n-roll di Fats Domino su House of the Rising Sun. Fu scartata. Il 29 settembre 1961, questo fu il luogo della prima registrazione professionale di un album di Dylan con Carolyn Hester.
  • The Commons/105 MacDougal Street, Fat Black Pussycat - Qui, ci è stato detto, Dylan scrisse Blowin' in the Wind'. Il posto è passato di mano ed è diventato Fat Black Pussycat (ora situato al 130 W, 3rd Street, e ha ancora uno spazio dove esibirsi). 105 MacDougal è un ristorante messicano da anni, Panchito's Mexican Cantina. Il cibo è okay.
  • Appartamento di Terri Thal e Dave Van Ronk, 190 Waverly Place - Sede di importanti serate con Bob, Suze, Dave e Terri (vedere pagina 47).
  • Delmonico Hotel* (ora rinominato), 502 Park Avenue - Sede del primo incontro tra Dylan e i Beatles nel 1964 (vedere pagina 55). Donald Trump acquisì la proprietà nel 2001 e lo rinominò Trump Park Avenue. È ancora un hotel, per cui forse... potete farvi un drink al bar.
  • Dylan Liberation Front Offices, E 12th Street - Quartier generale per la campagna di A.J. Weberman.
  • Casa di città di Dylan, 265 W 139th Street - 'Strivers' Row', Harlem: residenza di Dylan per 14 anni, alla fine venduta nel 2000.
  • Appartamento di Dylan con Suze, 161 W 4th Street - Importante prima casa di Dylan (vedere pagina 36).
  • Casa di Dylan con Sara e famiglia, 94 MacDougal Street.
  • Studio di registrazione di Dylan, 124 W Houston Street, tra Sullivan and Thompson. Dylan affittò il piano terra come studio dagli artisti concettuali Arakawa and Madeline Gins. Ci sono due ingressi, la porta a destra era quella di Dylan. Nel 2013, un inquilino scoprì, in un armadio al piano superiore, 146 dischi in acetato delle sessioni in studio di Nashville Skyline, New Morning e Self-Portrait.
  • A.J. Eighth Street Bookshop, 32 W 8th Street, 17 8th Street - Chiusa dal '79. Ora è un coffee shop, Stumptown Coffee Roasters. Ma se cercate una libreria al Village, date un'occhiata a Three Lives & Company, al 154 W 10th Street, una preferita di Allen Ginsberg. Non fatevi ingannare dalle dimensioni del negozio: hanno una delle collezioni di narrativa più premurosamente curate della città.
  • The Factory, 231 E 47th Street - Studio di Andy Warhol, suo quartier generale creativo.
  • The Five Spot, St Mark's Place e 3rd Avenue - In origine al 5 Cooper Square (ora una banca), poi al 2 St Mark's Place. Jazz Club pionieristico dove Dylan vide Thelonius Monk. Egli disse di Monk che lui «evocava le ombre magiche facendole diventare reali.»
  • Folklore Center, 110 MacDougal Street - Punto focale del Village. Fondato da Izzy Young.
  • Folkways Records - Importanti editori di musica folk.
  • The Freewheelin' Bob Dylan, 165 W 46th Street, Jones Street fronte nord tra Bleecker e la W 4th - Luogo della famosa copertina dell'album The Freewheelin' Bob Dylan, fotografato da Don Hunstein (vedere pagina 43).
  • Gaslight Cafe, 116 MacDougal Street - Coffee house aperta nel 1958. Conosciuta anche come Village Gaslight e romanzata nella serie TV The Marvelous Mrs Maisel. Chiuse nel 1971. Live at The Gaslight 1962 è un album delle esibizioni di Dylan qui, nell'ottobre 1962.
  • Gerde's Folk City, 11 W 4th Street, Gramercy Park - Uno dei più importanti folk club del Village (vedere pagina 19).
  • Lexington Ave Groove, 125 MacDougal Street - Murale di artisti famosi associati al Village.
  • Hotel Chelsea, 222 W 23rd Street - Hotel famoso e occasionale letto di Dylan (vedere pagina 53).
  • Hotel Earle, ora rinominato 103 Waverly Place Washington Square Hotel - Luogo importante per la storia sia di Dylan sia del Greenwich Village.
  • Kettle of Fish, 59 Christopher Street - Originariamente al 114 MacDougal Street, sopra il Gaslight, poi al 130 W 3rd Street, ora al 59 Christopher Street. Leeds Music Publishing Upper West Side, sede del primo contratto di pubblicazione di Dylan.
  • Madison Square Garden, 4 Penn Plaza - Famosa sala da concerti e sede di Night of The Hurricane.
  • Marlton Hotel, 5 W 8th Street - Questo ex albergaccio ora è un hotel chic; hanno fatto molto per commemorare la storia dell'edificio. A parte Dylan, c'è una lunga lista di letterati abituali. Qui Kerouac scrisse I Sotterranei e Tristessa.
  • Appartamento di Mell e Lilian Bailey, 183 East 3rd Street - Luogo di sofa surfing (vedere pagina 137).
  • Minetta Tavern, 113 MacDougal Street - Questo ristorante italiano è una leggendaria bettola del Greenwich Village (vedere pagina 56).
  • Music Inn, 169 W 4th Street - La porta accanto all'appartamento di Dylan era condivisa con Suze Rotolo. Ogni giovedì ospita ancora spettacoli dal vivo aperti a tutti. O lo faceva... e sicuramente lo farà ancora.
  • New York Public Library, 5th Ave/42nd Street - Primo luogo d'istruzione di Dylan.
  • Chiosco di giornali in Sheridan Square - Situato sul lato ovest più lontano di Christopher Street Park, sopra la stazione della metropolitana di Christopher Street, su Seventh Avenue South. Bob e Suze corsero qui per prendere le prime edizioni della recensione cambia-carriera di Robert Shelton per il New York Times.
  • People's Songs Office, 130 W 42nd Street, quartier generale di Peter Seeger (vedere pagina 30).
  • Philharmonic Hall, 132 W 65th Street - Luogo di musica, Dylan suonò qui il 31 ottobre 1964.
  • VPower Station, 441 W 53rd Street - Aperto nel 1977. Dylan registrò qui l'album Infidels e alcune outtake, tra cui la classica Blind Willie McTell.
  • Riverside Church, 490 Riverside Drive - Il ritrovo di suonatori folk dove Bob conobbe Suze (vedere pagina 41).
  • Sheridan Square Playhouse, 99 7th Avenue S, The Garage Restaurant & Cafe - Luogo dove Dylan vide le prove dell'opera teatrale di George Tabori Brecht on Brecht nel 1962. Suze Rotolo lavorò all'opera come Production Designer.
  • Friesen's Apartment, appartamento di Sis Cunningham e Gordon, W 104th Street - Fondatori, nel 1962, di Broadside Magazine. Il testo di Blowin' in the Wind fu pubblicato con una foto di Dylan in copertina, maggio 1962.
  • Sony Music Studios, 460 W 54th Street, Studio 50 - Studi di registrazione, sede di MTV Unplugged nel novembre 1994.
  • Ed Sullivan Theater, 1697-99 Broadway - Sede delle esibizioni televisive di Dylan.
  • Supper Club, Hotel Edison*, 228 W 47th Street - Il 16-17 novembre 1983, Dylan tenne quattro concerti intimi, considerati da molti tra le sue migliori esibizioni dal vivo.
  • Appartamento di Suze e Carla Rotolo, 106 Avenue B ed E 7th Street - Primo e molto importante luogo di sofa surfing.
  • Theater de Lys (rinominato 121 Christopher Street Lucille Lortel Theater) - Un teatro del 1926 distinto per non essere stato rovinato da generazioni di ambiziosi rinnovatori con più soldi che gusto. Dylan disse in Chronicles Vol. 1: «In pochi anni scrissi e cantai canzoni quali “It's Alright Ma (I'm Only Bleeding)”, “Mr Tambourine Man”... “Hard Rain's a-Gonna Fall” e altre simili. Se non fossi andato al Theater De Lys e non avessi sentito la ballata (di Brecht) “Pirate Jenny”, non avrei avuto l'illuminazione per scriverle, mai avrei pensato che sarebbe stato possibile scriverle.»
  • Town Hall, 123 W, 43rd Street A - Luogo preferito per spettacoli intimi ogni volta che i tour di Dylan passavano in città. Alla porta accanto, al 101 W 43rd Street, c'era l'Hanover House Hotel, un altro hotel per affittuari, da tempo demolito, dove Woody Guthrie soggiornò dopo essere arrivato a Manhattan in autostop nel 1940. Nella sua stanza, qui, egli scrisse This Land Is Your Land.
  • Tuscarora Reservation*, 2006 Mt Hope Road, Lewistown, Stato di New York - Fermata del Rolling Thunder Revue.
  • Village Gate, 158 Bleeker Street - Chiuso dal 1994. L'edificio conserva l'insegna originale del Gate. Il teatro al piano superiore ora ospita (Le) Poisson Rouge, uno spazio per musica ed esibizioni. Sotto c'è un'altra farmacia.
  • Village Vanguard* 178, 7th Avenua A - Pilastro del Greenwich Village dal 1935. Resta ancora un ottimo posto per il jazz in città. Intimo e vivace.
  • Washington Square Park - Il cuore pulsante del Greenwich Village (vedere pagina 61).
  • White Horse Tavern*, 567 Hudson Street - Leggendario bar del Greenwich Village (vedere pagina 63).
  • Whitmark & Sons, 488 Madison Avenue - Casa editrice e luogo delle prime registrazioni demo di Dylan tra il 1962 e il 1964 (in seguito pubblicate come album della Bootleg Series).
  • Woody Guthrie Foundation, 125-31 E Main St, Mount Kisco NY - Sede degli archivi di Woodie Guthrie.
  • Woody Guthrie House, 3520 Mermaid Avenue a Coney Island, Brooklyn NY - Luogo di molti pellegrinaggi folk nei primi anni '60.

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