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Altoparlanti largabanda Seas Exotic F8

[SEAS Exotic F8]
[English version]

Prodotto: Altoparlanti largabanda SEAS Exotic F8
Produttore: SEAS - Norvegia
Costo approssimativo: 1200 £ / coppia (YMMV)
Autore: Maarten van Casteren - TNT UK
Pubblicato: Aprile 2012
Traduttore: Enzo De Sanctis

Introduzione

Ogni volta che visito una fiera audio o ascolto nuovi sistemi da qualche altra parte, c'è sempre qualcosa che cattura il mio orecchio. Spesso gli altoparlanti largabanda mi colpiscono in virtù del loro essere diretti e della presentazione dolce e musicale. Il rovescio della medaglia è che la maggior parte di questi non produce molti bassi, neppure se montati in grossi diffusori a tromba. Dal momento che stiamo parlando di diffusori: un'altra cosa che per me suona sempre bene sono le casse chiuse. Davvero non ho mai sentito un diffusore reflex o una linea di trasmissione suonare dei bassi precisi e definiti come una cassa chiusa, a parte forse solo alcune eccezioni molto costose. Un reflex può produrre più bassi, ma siccome si tratta solo di un risuonatore aggiunto a un driver, dà origine anche a ritardi e altri problemi.

Una combinazione di queste due proprietà sarebbe una gran cosa, ma non credevo che esistesse un altoparlante largabanda in grado di lavorare in cassa chiusa. Dopodiché SEAS ne ha introdotto uno lo scorso anno, l'Exotic F8. A dire il vero, SEAS produceva già altoparlanti largabanda nei primi anni '50, quindi non si tratta di qualcosa del tutto nuovo per loro, ma comunque affermano che la loro esperienza e le moderne attrezzature di sviluppo di laboratorio li hanno messi in grado di produrre l'altoparlante largabanda più evanzato esistente al giorno d'oggi sul mercato. Il nome "Exotic" (Esotico, N.d.T.) è probabilmente ben scelto, dal momento che il cono contiene fibre di papiro, ed il magnete è fatto in Alnico, che ha la reputazione, presso alcuni circoli audiofili, di aggiungere un senso di magico al suono. Il nome Alnico deriva da Alluminio, Nichel e Cobalto, che sono i componenti principali di questo materiale magnetico relativamente costoso. Il magnete è certamente piccolo, il che dovrebbe aiutare a fare in modo che non rifletta le onde sonore. Il driver è progettato per dare una risposta in bassa frequenza a partire da appena sotto i 50 Hz in una cassa da 60 litri, tale da avere una gamma bassa appropriata in una cassa da pavimento piuttosto larga. Dal momento che questo basso deriva da una cassa chiusa, dovrebbe essere molto pulito e ben controllato, il che di solito rende più agevole l'aggiunta di un subwoofer, se necessario.

L'unico problema con questo altoparlante tanto attraente è che esso è disponibile solo come altoparlante nudo. Finora nessuno produttore ha presentato un diffusore che lo utilizzi, il che significa che, se lo si vuole provare, bisogna costruirsi da sé il mobile. Non è una cosa semplice da fare, ma se si decide di andare comunque avanti, allora la cassa chiusa è effettivamente la cosa più facile da costruire, ed usare un largabanda è anche un grosso vantaggio, dal momento che il filtro crossover necessario per un diffusore a più altoparlanti è di gran lunga la parte più difficile da ottenere nella progettazione dei diffusori multivia. Al confronto, inserire un altoparlante largabanda in una cassa chiusa è l'essenza stessa della semplicità.

[SEAS Exotic F8]

Le mie capacità di falegname sono minime e non dispongo di un'officina, così per i cabinet ho avuto bisogno di aiuto. Ho deciso di chiedere a Wilmslow Audio di Leicester, UK, di preparare per me un kit per le casse, di modo che io dovessi solo assemblarle, senza bisogno di seghe o frese. Sono stati molto contenti di aiutarmi e hanno preparato un gran bel kit, dal quale ho tirato fuori una coppia di casse eccellenti. L'unico commento che ho sui cabinet è che il metodo di costruzione ha lo svantaggio che gli spigoli non siano esteticamente perfetti: c'è una piccola striscia di MDF in vista lungo ognuno di questi, dal momento che le superfici impiallacciate non si incontrano completamente. Non mi sembra un problema enorme, ma se volete che le vostre casse sembrino perfette occorre trovare una soluzione diversa. La costruzione è sicuramente solida e affidabile, ed ogni cosa è andata a posto in modo perfetto e preciso.

[SEAS Exotic F8]

Ho usato il progetto di cabinet che la SEAS rende disponibile online. C'erano due buone ragioni per ciò. La prima è che era molto più semplice fare così piuttosto che tirar fuori da me un progetto completamente nuovo, e la seconda è che la SEAS stessa ha utilizzato casse identiche per lo sviluppo dell'altoparlante, il che significa che è più o meno garantito che funzionino. Il progetto è un diffusore da pavimento di 60 litri, con uso estensivo di rinforzi interni. L'unica differenza che ho richiesto è stato un pannello frontale più spesso: 22 mm anziché 18 mm. Per il resto le casse sono fatte esattamente come specificato da SEAS. Ho aggiunto circa 15 grammi di lana per litro ai cabinet per lo smorzamento, e mi è sembrato andar bene, anche se i bassi sono risultati un po' asciutti. Volendo, potete senz'altro provare con meno smorzamento. Secondo la SEAS questi cabinet vi daranno un Q pari a circa 0,8 senza alcuno smorzamento, che è un buon valore. Con lo smorzamento che ho aggiunto io dovrei aver ottenuto un valore circa pari a 0,7, che in genere viene considerato quasi ottimale.

[SEAS Exotic F8]

Un altro aspetto divenuto ovvio durante la costruzione dei cabinet è stata la soppressione delle riflessioni interne. Inizialmente avevo messo dentro solo la lana per smorzare la cassa nel suo complesso. Ma gli altoparlanti suonavano chiusi, ed il suono sembrava rimanervi attaccato. Allora ho ricoperto la parte superiore interna delle casse con della spugna acustica, per evitare le riflessioni, e ciò ha risolto completamente il problema. Il suono adesso era diventato più aperto e definito, con il palcoscenico quasi completamente disconnesso dalle casse. Stavo ora percependo la vera acustica della registrazione, piuttosto che ascoltare una coppia di scatole.

La curva di risposta spettrale degli altoparlanti Exotic mostra un chiaro sbilanciamento: le tre ottave superiori suonano molto più forti, e per questo motivo la riproduzione senza alcun tentativo di correzione sarà dominata di molto dalle alte frequenze. Non è una cosa insolita per questo tipo di progetti, e suppongo sia legata ai due diversi coni responsabili delle basse e delle alte frequenze. La soluzione è quella di usare un semplice filtro, il cui schema viene fornito dalla SEAS. Fondamentalmente somiglia molto ad un filtro per l'eliminazione dell'effetto di diffrazione delle onde sonore dai bordi del pannello frontale, e consiste di un'induttanza ed una resistenza in parallelo. Questo piccolo circuito viene poi messo in serie all'altoparlante e corregge lo squilibrio del driver. Ho usato un'induttanza Jantzen da 0,68 mH con una resistenza Mills da 15 ohm. Inizialmente avevo usato dei resistori ceramici da 12 ohm, ma poi ho deciso che la riproduzione era un po' troppo brillante per i miei gusti e le ho cambiate con quelle da 15 ohm. Giocare con questi valori vi darà l'opportunità di regolare finemente i diffusori secondo i vostri gusti. Le vostre preferenze dipenderanno anche da come posizionerete i diffusori. Se orientati direttamente verso di voi ci saranno un po' più di alte frequenze rispetto a quando punteranno in una posizione leggermente diversa. Mi piace stare seduto nel vertice del triangolo d'ascolto, con tutte e due le casse che mi sparano quasi direttamente addosso, e per questo scopo si è rivelato più indicato un valore di resistenza maggiore.

[SEAS Exotic F8]

Gli altoparlanti Exotic sembrano particolarmente esposti quando montati in cassa. Soprattutto il piccolo conetto degli alti appare molto delicato e sporge tanto dall'altro cono che mi sono preoccupato per la sua sicurezza, considerando la presenza di due bambini in casa. Dopo averci pensato su e aver fatto qualche ricerca ho deciso di procurarmi due griglie fatte realizzare apposta per questi altoparlanti. Si è trattato di un'opzione costosa, ma ne è valsa del tutto la pena per la tranquillità mentale che ne è risultata. Le griglie sono state incise al laser da Cutting Technologies Ltd, di Barnsley, UK, in lamiera d'acciaio da 0,9 mm. Il costo è stato di circa 150 £ per la coppia. Una delle due griglie non è completamente piatta una volta montata, problema dovuto al calore coinvolto nel processo di taglio laser, difficile da evitare. Forse sarebbe stato meglio il taglio a getto d'acqua. Ad ogni modo, mi sembrano molto belli, ed anche estremamente efficaci. Non ho sentito alcuna differenza dopo aver montato le griglie, nonostante risuonino un po' quando ci batto sopra con le dita.

Gli altoparlanti Exotic F8 hanno un'impedenza nominale di 8 ohm ed una sensibilità di circa 91 db/watt, così da risultare un carico molto semplice per l'amplificatore. Vanno anche molto bene con le valvole, aspetto su cui ritornerò più avanti in questa recensione. Non riesco davvero ad immaginare un amplificatore che non sia in grado di pilotare questi speaker, datosi che con le casse chiuse è quasi uno scherzo controllare il basso. I cabinet, però, sono abbastanza grandi, sì che è necessario un po' di spazio per sistemarli. I diffusori finiti sono anche belli pesanti.

Il suono

Devo essere onesto qui e dire che ci vuole un po' ad abituarsi al suono delle SEAS Exotic F8. Sono decisamente diversi dai soliti altoparlanti e la prima impressione potrebbe essere che suonino un po' "strani". Nella configurazione analizzata i bassi sono molto più asciutti rispetto alla maggior parte dei diffusori reflex, e al confronto possono sembare un pochino esili. Ma anche le loro qualità sono immediatamente evidenti: soprattutto una trasparenza impressionante ed una precisione immensa, unite ad una grande consistenza su tutta la gamma ed un'espressione dinamica fantastica.

Quel che anche diventa subito ovvio è che questi altoparlanti non fanno prigionieri: rivelano senza pietà le proprietà dell'elettronica a monte, soprattutto della registrazione. Le cattive incisioni suoneranno male, pure se la musica ne verrà fuori in modo molto robusto. Questi altoparlanti si rifiutano di ingraziosire alcunché e ve lo restituiranno così com'è. Questa cosa è fantastica con le registrazioni buone, ma può indurre nello sconforto con materiale di peggior qualità. Il fatto è che questi altoparlanti sono tanto seducenti e onesti che presto dimenticherete di ascoltare il vostro sistema e vi focalizzerete sull'esibizione. Una volta che avrete iniziato a fare così, e lo farete, il fatto che siano troppo rivelatori diventa irrilevante e vi godrete semplicemente la musica.

Io li ho usati accoppiati ad un piccolo subwoofer, soprattutto per compensare un leggero calo nella riproduzione dei bassi causato dal mio ambiente. Col sub il basso semplicemente suona ancora di più, ed anche leggermente più pieno, ma era certamente adeguato anche senza. Se desiderate bassi più forti dagli Exotic potete provare con una minore quantità di materiale smorzante di quanta ne abbia usata io, o unirli proprio ad un buon subwoofer. Il vantaggio di avere bassi asciutti e ben controllati è che è più facile integrarli con un sub, dal momento che ora questo può aggiungere quel che manca, ma non può mai eliminare quel che è stato aggiunto in modo sbagliato.

Il palcoscenico è impressionante. Così come con gli elettrostatici e la maggior parte degli altri diffusori da pannello, gli strumenti appaiono proprio dietro i diffusori come se fossero realmente lì e le casse non c'entrassero nulla. È una classica sparizione e dà origine ad una sensazione di realismo e sincerità che vi proietta dentro l'evento, eliminando virtualmente il sistema. Se vi concentrerete riuscirete ancora a sentire un sistema che lavora, naturalmente, in parte perché le Exotic sono così rivelatrici dell'elettronica che le alimenta, ma anche perché questi altoparlanti non sono certo perfetti. Hanno le loro limitazioni, ma con una buona registrazione ve le fanno dimenticare e vi danno un senso dell'evento che non sparisce neppure dopo mesi. Io non ho sempre voglia di ascoltare musica, ma le Exotic hanno quella abilità di continuare a farvi ascoltare musica per l'intera serata, persino se inizialmente avete dovuto forzarvi per farlo. Una cosa che veramente aiuta con questo è il fatto che ogni registrazione suona in modo diverso, in virtù della mancanza di personalità e colore aggiunti dagli altoparlanti SEAS. Ciò significa che sono magicamente abili nel riprodurre l'atmosfera specifica di un'esibizione e farvi sentire con ogni disco in un ambiente diverso. Il rovescio della medaglia di tanta onestà e trasparenza è che le registrazioni che fanno affidamento su un po' di calore o supporto in più dal sistema adesso possono suonare in qualche modo aspre e prosaiche. Nello specifico, la musica pop processata soffre di questo problema. Un altro punto è che si tratta di altoparlanti molto sensibili ad essere suonati al volume giusto. Troppo basso e sembreranno un po' esili, troppo alto ed inizieranno a perdere la loro raffinatezza. Dovrete anche accertarvi che il volume sia consistente con l'effettiva: un pieno d'orchestra non suonerà convincente a basso volume, e gli altoparlanti Exotic lo renderanno più che chiaro.

Tornare dopo un po' ai miei diffusori Dynaudio Contour 1.8 mk2 è stata un'esperienza scioccante. I loro bassi suonano molto scatolosi ed esagerati in confronto ai SEAS. Suonano anche molto più soft e meno vivi, di fatto quasi noiosi. Mi ci è realmente voluta quasi un'ora per abituarmi di nuovo ai miei diffusori, ed anche allora sentivo la mancanza di molti aspetti che le SEAS sanno rendere così bene, come la micro dinamica, la precisione ed il ritmo. Al confronto con la dinamica reale delle Exotics la maggior parte dei diffusori multivia suona un pochino smussata, così non posso dare la colpa alle Dynaudio, ma la differenza era molto più grande di quanto mi aspettassi. Le Dynaudio sono più tolleranti con le registrazioni meno che ottimali, ma anche loro deludono con quelle molto buone, soprattutto a causa della loro mancanza di controllo della gamma bassa. E io le uso con dei calzini infilati nei condotti reflex! Devo ammettere che alcuni di questi problemi sono causati dalla mia stanza d'ascolto, che è troppo piccola e troppo squadrata per una riproduzione veramente buona della gamma bassa. Ancora, le SEAS stavano facendo un lavoro molto, molto migliore, sebbene con l'aiuto di quel piccolo subwoofer.

Ho anche portato gli Exotic a casa di un amico, per essere in grado di ascoltarli in un sistema ed ambiente diversi. La stanza del mio amico è molto più grande della mia, ed è anche acusticamente migliore. Il suo sistema è tutto Naim, ed i diffusori sono i famosi Living Voice Avatar OBX, che dovrebbero rivelarsi un osso duro per i SEAS. Nonostante il diverso sistema, e l'ambiente molto diverso, l'effetto di rimpiazzare i Living Voice con i SEAS e poi tornare indietro ai LV alcuni giorni dopo, è stato del tutto paragonabile alla mia esperienza con i Dynaudio. Naturalmente, i diffusori Living Voice sono molto meglio e si trovano in un ambiente che si adatta molto bene a loro, così i problemi di bassi che ho nella mia stanza qui non si verificano. Ma i SEAS hanno mostrato ancora le loro qualità in gamma media ed il loro controllo e precisione globali. Le voci erano deliziose ed il pianoforte una meraviglia. L'unico vero punto negativo è stato che il basso non era abbastanza forte per la stanza, e non abbiamo avuto il tempo di adattare il subwoofer del mio amico alle SEAS. È stato un peccato, perché un buon basso bello forte di sostegno avrebbe lavorato molto bene con il suono che le Exotic stavano producendo nella sua stanza. Confrontati con i brillanti tweeter Scan Speak Revelator degli altoparlanti Living Voice, l'estremo superiore delle SEAS mancava un po' di vivacità, ma ad essere onesti questa cosa non mi ha infastidito affatto. Tornare alle Avatars dopo un'esposizione prolungata alle SEAS è stata un'esperienza che mi ha ricordato quella del contrasto con le mie Dynaudio: paragonati alle SEAS Exotic gli altri altoparlanti "normali" suonano un po' soft, leggermente inconsistenti sull'intervallo di frequenze ed un po' granulosi in gamma bassa. Devo ammettere che preferirei ancora le Living Voice alle SEAS, solo perché sarebbe più facile conviverci. Ma tuttavia mi mancherebbero le SEAS, senza dubbio. Un amico comune ha descritto i SEAS come un po' simili alle moto Harley Davidson: molto molto buone per alcune cose, ma si sente il bisogno di affiancarci altre una o due moto per tutto il resto.

Come parte della mia ricerca ho pensato anche di provare questi speaker con un'amplificazione a valvole, le quali, dopo tutto, sono il loro partner naturale. Il fatto è, tuttavia, che non avevo mai usato prima amplificatori a valvole nel mio sistema. Più avanti riporto il giudizio approfondito, ma posso già dirvi che mi sono pentito di non aver provato prima le valvole, perché quello che ho sentito mi è piaciuto veramente tanto. Questi speaker lavorano davvero molto bene con le valvole. Il primo amplificatore che ho provato è stato l'Icon Audio Stereo 40 mk3, un push-pull integrato che usa valvole KT88 ed ha una potenza nominale di 40 watt. La differenza più chiara è stata nei bassi, che erano ora più pieni e più caldi. Questo perché forse ho riempito un po' troppo i cabinet, rendendoli un po' troppo asciutti sui bassi. Il fattore di smorzamento inferiore dell'ampli a valvole ha compensato il tutto adeguatamente e l'equilibrio generale adesso era preciso. Anche la gamma media ha ricevuto beneficio dalla tipica ricchezza delle valvole, il che è estremamente positivo con un altoparlante come questo. Anche l'estremo superiore ora sembra un tantino più aperto e ci ha guadagnato in chiarezza. Soprattutto il pianoforte adesso suona meglio nei registri più alti, con un tono più naturale ed un suono più dinamico e brillante. In definitiva io penso che questo altoparlante dovrebbe davvero essere usato con un buon ampli a valvole, e lo Stereo 40 sembra il partner ideale.

Sono poi riuscito a farmi prestare un amplificatore a triodi 300B in configurazione single ended da Mike Cox, il nostro nuovo recensore. Sotto molti aspetti è andata ancora meglio, ma in altre aree mancava qualcosa. Adesso il suono è ancora più caldo e ricco, il che va bene, ma l'estremo superiore si è un po'attutito. D'altro lato, e con mia sorpresa, le qualità dinamiche delle gamme media e alta sembrano essere ancora meglio che con l'Icon Audio, e questo amplificatore da 8 watt suona molto bene persino a volumi relativamente elevati. Pilotando un diffusore monovia per mezzo di un ampli con 300B sembra di essere tornati indietro nel tempo, ma è innegabile che funziona e la famosa magia delle valvole è presente alla grande!

Devo dire che il passaggio da un'amplificazione a transistor, per essere precisi il mio Usher R1.5, alle valvole ha reso questi altoparlanti ancora più competitivi rispetto agli altoparlanti normali. Durante la recensione ho avuto disponibili anche una coppia di diffusori PMC, ed i SEAS non hanno avuto probemi a batterli sul terreno della musicalità, anche se i PMC hanno dato risultati migliori virtualmente su tutti i parametri hi-fi. L'accoppiamento con l'Icon Audio Stereo 40 mk3 è fantastica ed ha effettivamente superato le mie aspettative di cosa fosse possibile nel mio ambiente. Alla luce di ciò, tutte le mie precedenti esperienze con ampli a transistor non sono più davvero rilevanti, sebbene le Exotic si siano comportate davvero bene con loro. Si passi ad un ampli a valvole, tuttavia, e sarà un'esperienza davvero speciale. La trasparenza, musicalità, purezza tonale, calore e coinvolgimento che questa accoppiata produrrà saranno eccezionali e non riuscirete a farne a meno. Di gran lunga la miglior combinazione di amplificatore e diffusore che abbia mai avuto nel mio sistema.

[SEAS Exotic F8]

Conclusione

Tirando le somme posso dire che questi non sono gli altoparlanti con cui sia più facile convivere, ma talvolta possono essere estremamente gratificanti. Accoppiati ad un'amplificatore a valvole sono diventati veramente se stessi ed hanno prodotto il miglior suono che abbia mai ascoltato dal mio sistema. Le loro qualità principali sono la musicalità e la coerenza, ed al confronto molti altri diffusori multivia suonano meccanici ed artificiali. Un'altra chiara dote naturale è la trasparenza della gamma media ed al confronto virtualmente tutto il resto suona in qualche modo attutito in questa gamma di frequenze. Queste due proprietà combinate fanno sì che la resa delle voci sia sorprendente: molto naturale e molto reale. Anche i bassi sono buoni, molto precisi ma meno forti che con diffusori reflex. Ho verificato che un piccolo sub aiuta molto, ma volendo potete anche mettere nelle casse meno materiale smorzante di quanto ne abbia messo io, a meno che non usiate un amplificatore a valvole.

L'unica caratteristica leggermente inferiore alla media in questa fascia di prezzo sono la gamma alta e il volume massimo. Non sono male, nessuna delle due, ma altri speaker avranno per la maggior parte alti un po' più brillanti e che suoneranno più forte. Andranno bene con i diffusori orientati direttamente verso di voi, ma molto meno forti se leggermente ruotati, in una direzione delle due direzioni. Questo significa anche che la posizione ideale per l'ascolto è in una regione molto ristretta: sono davvero altoparlanti dedicati ad un ascoltatore singolo. Significa anche che nella risposta fuori asse le frequenze superiori mancano, col risultato di avere una dispersione non ottimale. A causa di ciò si può dire che l'effetto percepito è più del tipo "sei dentro lo show" piuttosto che "lo show è a casa tua", se cogliete l'idea.

Forse l'aspetto migliore di questi altoparlanti è come fanno sì che ci si focalizzi sulla musica. Quando si ascoltano dei musicisti dal vivo non ci si chiede quanto siano profondi i bassi, trasparente la gamma media o incisivi gli alti, giusto? Questi altoparlanti fanno la stessa cosa. A chi importano i parametri hi-fi quando riesci quasi a vedere quel contrabbasso proprio di fronte a te? E, proprio come nel caso reale, vorresti piuttosto ascoltare l'artista in una situazione con acustica migliore, oppure da una posizione migliore. Ma questo è il punto: quel che si ascolta è un'esibizione, non una registrazione. Qualsiasi cosa esse sbaglino, tutto quello che fanno bene vi farà dimenticare gli errori.

In conclusione, ciò che mi affascina di più in questi diffusori non è solo quanto suonino bene, e quanto siano coerenti e musicali, ma anche il fatto che essi sono la prova che non esiste un'unica soluzione per la costruzione di un buon diffusore. Sono significativamente diversi dalla maggior parte degli altri altoparlanti sul mercato, ma tanto validi e godibili proprio come uno strumento che dia vita alla musica. Non mi hanno solo divertito, mi hanno anche insegnato qualcosa e cambiato il mio punto di vista sull'audio. Mi hanno addirittura condotto verso gli amplificatori a valvole, e queste due antiche tecnologie insieme hanno portato nuova vita al mio hobby e mi hanno fatto apprezzare la musica come non mai. Un diffusore non può fare molto più di questo. Decisamente raccomandati, soprattutto con amplificatori a valvole.

© Copyright 2012 Maarten van Casteren - maarten@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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