Prodotto: Diffusori Newtronics Skorpion X
Produttore: Newtronics GmbH - Germania
Indirizzo: Newtronics GmbH
In der Steinwiese 78a
57074 Siegen
Germania
Telefono: +49 271 66 09 15 0
Prezzo approssimativo: 2750 $/Euro la coppia, a seconda delle finiture
Recensore: Nels Ferré - TNT USA
Recensione: Ottobre 2002
Mi sento in obbligo di iniziare questa recensione scusandomi, perchè ho tenuto i campioni in esame troppo a lungo.
Avevo intenzione di completare questa recensione alcune settimane (mesi?) fa. A mia difesa, il fatto che ho completamente perso la testa. Mia moglie ed io abbiamo discusso la possibilità di comprare una casa come investimento, per poterla affittare. L'abbiamo trovata, e la nostra offerta è stata accettata dal venditore. Quale era il trucco?
La casa aveva bisogno di "qualche lavoretto".
Molte migliaia di dollari più tardi, il lavoro è quasi completato, i miei nervi si stanno rimettendo in sesto, ed i miei giorni da 16-18 ore di lavoro sono finiti. Cosa mai mi è venuto in mente? Spero che alla Newtronics, e alla Interlink Audio, il distributore USA, comprendano. Ora sotto con la recensione.
Ho trovato gli Scorpion X molto attraenti, dire che sono belli è dir poco. Ciò è molto buono, secondo me. Molti componenti high end infatti spiccano per le loro differenze estetiche rispetto a normali prodotti di massa. Non gli Scorpion X. Veramente, molti amici li hanno ammirati, ma non ho mai sentito un commento tipo "che diavolo di roba è quella lì?" come è successo con altri apparecchi.
Lo Skorpion X è una torre snella (104 cm x 19 x 29, h x l x p), con il profilo laterale inclinato verso la parete posteriore. Alcuni credono che questa inclinazione dia "allineamento temporale" per una migliore immagine, ma io penso che quest'idea dell'allineamento temporale sia una sciocchezza. Mentre le onde sonore emesse da un tweeter e da un woofer sono diverse e l'allineamento delle onde sicuramente è consigliabile, dubito che i musicisti pensino
veramente all'allineamento temporale mentre suonano.
A casa, poi, la stanza d'ascolto è un fattore determinante molto più grande rispetto al fatto se i diffusori siano o no allineati temporalmente. Sicuramente, così inclinati sono molto belli.
Come i Gate, gli Skorpion X sono venduti come diffusori a due vie e mezzo, il che significa che il woofer ed il midrange si sovrappongono. In realtà, l'ascolto dei diffusori non dà affatto questa impressione, suonano infatti come dei veri e propri tre vie, con ognuno dei tre driver che svolge la maggior parte delle proprie funzioni, indipendentemente dagli altri.
Il pannello frontale sfoggia un piccolo woofer da 140 mm di tipo polimerico, sopra il quale trova posto un midrange della stessa misura che sembra essere in carta trattata. Alla base del pannello frontale, proprio sopra il pavimento si trova l'uscita per la linea di trasmissione. Quest'ultima rappresenta un tipo di cabinet che permette perfino ai driver di
piccolo diametro (come quelli degli Skorpion X) di riprodurre un basso molto profondo e ne aumenta l'efficienza.
Meritevole di una menzione speciale è il tweeter, che è uno speciale "radiatore ad anello", usato da produttori che offrono prodotti molto più cari. Sul retro si trova una coppia di morsetti a 5 vie placcati oro; niente plastica!
Non c'è la possibilta di bi-wiring. Newtronics dichiara una risposta in frequenza compresa tra 40 e 20000 Hz più o meno solo 1 dB; in altre parole, un diffusore estremamente piatto con nessuna anomalia nella risposta in frequenza.
(La maggior parte degli altri produttori di diffusori specifica una tolleranza di più o meno 3 dB o una deviazione fino a 6 dB).
Mentre le specifiche della risposta in frequenza non dicono niente di come suonerà un diffusore, la stretta tolleranza degli Skorpion X indica che molta cura è stata messa nella loro progettazione. La sensibilità è di 90 dB/watt/metro,
l'impedenza è di 4 Ohms. Gli Skorpion X dovrebbero accoppiarsi bene con un ampio numero di amplificatori. (Ma di questo ne parleremo tra poco).
Ho posizionato gli Skorpion X nel solito punto della mia stanza d'ascolto, a fianco del mobile stereo sul muro più lungo, a circa 60 cm dalla parete posteriore, e parecchio distante dalle pareti laterali. Ho comunque avuto un problema con il settaggio: una delle punte fornite con i diffusori non si avvitava bene nella sua sede sul fondo di uno Skorpion X.
Dopo averci litigato un po', mi è venuta un'idea. Ho arrotolato un pezzo di presello rimovibile in fune intorno al fondo dei cabinet, ho trascinato i diffusori al loro posto e li ho schiacciati sul pavimento. La combinazione tra il
formidabile peso dei diffusori ed il presello ha fatto il resto: non solo erano accoppiati al pavimento, ma avevano dei supporti molto più sicuri delle punte in dotazione.
Quando arrivarono gli Skorpion X, sapevo che mi sarei divertito. Come i Newtronics Gates (appena rispediti indietro) hanno un carattere tonale molto simile alle Infinity Kappa 6.1, che uso da molto tempo come riferimento. La grossa differenza? Gli alti sembrano un po' più chiari, più articolati, ma il massimo è la risposta dei bassi, che non solo sono soggettivamente più profondi, ma molto più duri degli Infinity.
I diffusori sono cambiati molto poco durante il rodaggio. Comunque, durante questo periodo, sembrava che il midrange più alto aumentasse in uscita, dando agli Skorpion un suono piuttosto "sfacciato". Man mano che il rodaggio continuava (verso le 100 ore) il midrange sembrava diventare molto meno "sfacciato", adattandosi così ad un trasduttore molto più
rilassato. Il basso è profondo e duro, ed in effetti è il pezzo forte dei diffusori.
E che dire dei costosi tweeter? In realtà sono così dolci, che sono difficili da notare. Certo, gli alti ci sono, ma questo non è un diffusore da sedersi ad ascoltare e commentare. Potrete, come ho fatto io, ascoltare la musica e dimenticarvi completamente dell'impianto.
L'immagine degli Skorpion X è ragionevolmente buona, essendo proiettata dietro i diffusori al di là del muro dietro di loro. Riguardo al soundstage, l'immagine si solleva approssimativamente oltre 60 cm sopra i cabinet. Di solito preferisco diffusori più grandi, essendo convinto che diffusori più grandi producono un'immagine sonora più ampia. Gli Skorpion X sembrano a loro agio con qualsiasi tipo di musica. Se la registrazione è meno che di qualità stellare, addolciscono le anomalie, facendo così in modo che si notino molto meno.
Come sono in confronto alle Soliloquy 6.2 (stessa classe di prezzo) che ho recensito lo scorso anno? Beh, prima di tutto, queste ultime sono molto meno indulgenti rispetto agli Skorpion X. Se si ha una lacuna nel proprio impianto, salterà subito all'occhio. Elettroniche brillanti non si accoppiano bene con i 6.2, ma io penso che il calore degli Skorpion X possa addomesticare elettroniche più brillanti, risultando in un sistema più musicale. I 6.2 sono progettati per la velocità dei transienti ed i dettagli, i molto più caldi Skorpion X sono per accentuare la ricchezza tonale sopra tutte le altre caratteristiche.
Il recente Listener Magazine ha usato un sistema di valutazione abbastanza freddo. Questa valutazione ha espresso "suono non hi-fi, solo per amanti della musica". Ancora non ho
capito cosa intendessero dire. Gli Skorpion X veramente non fanno niente della roba "hi-fi". Si, la loro immagine è ragionevolmente bella, sono estremamente piatti, hanno un ampio soundstage, ma nello schema globale delle cose suonano musica e basta. E lo fanno anche abbastanza bene, in verità.
Questi non saranno i diffusori di cui vantarsi con i vostri amici, ma piuttosto i diffusori che molti potranno godersi per sentire della buona musica dopo una giornata di lavoro. Dopotutto non è questo il vero obiettivo di questo
hobby/ossessione?
Per la maggior parte della mia sessione d'ascolto, ho usato un ampli a stato solido McIntosh MC-162. Ho ignorato volutamente l'altro mio ampli, uno JoLida JD-502B. Quello che pensavo era perfettamente logico, visto che i più piccoli Gate, che ho recensito poco tempo fa, non si accoppiavano troppo bene con lo JoLida; sembrava avessero bisogno della profondità e del controllo dei bassi del McIntosh per brillare. Recentemente, per sfizio, ho deciso di tirare fuori lo JoLida e collegarlo al posto del McIntosh. Suonava meglio di quest'ultimo? Non sono nemmeno sicuro di che cosa significhi "meglio".
I due ampli suonavano abbastanza diversi l'uno dall'altro. Come mi aspettavo, il Mc eccelleva, nel controllo e nell'estensione dei bassi. Le note basse sembravano soggettivamente un po' più profonde, ed erano dure e ben controllate, mai deboli. Lo JoLida, d'altra parte, faceva quella "cosa" speciale, così seducente, nel midrange che gli ampli a valvole fanno così bene. I bassi che uscivano dagli Skorpion X, sebbene non così profondi, erano più duri rispetto
a quelli di altri diffusori che ho usato con lo Jolida.
Lo JoLida sembrava anche avere un soundstage alquanto più profondo. La presentazione non è né "giusta" né "sbagliata", ma si riduce al gusto personale. Anche se il suono che usciva dagli Skorpion X pilotate dai due ampli era completamente differente l'uno dall'altro, potevo comunque essere contento. Ero piacevolmente sorpreso. Dove i Gate non si accoppiavano con lo JoLida, gli Skorpion X erano completamente a loro agio.
Ricordatevi, per quanto bene suonino gli Skorpion X, sono incapaci (come tutti i diffusori) di rompere le leggi di base della fisica. Sebbene producano molti bassi profondi, i woofer con il diametro piccolo possono muovere solo determinate masse d'aria. Ciò è diventato ovvio mentre suonavo "Man of Constant Sorrow" dal CD di Donna the Buffalo's "Positive Friction" (Sugar Hill CD B00004TDPC). La canzone verrà immediatamente riconosciuta dai cinefili, poichè era una parte cruciale della colonna sonora del film "O Brother".
Anche se verrà riconosciuta immediatamente, la versione di Donna the Buffalo non è la versione "bluegrass" prevista, ma una interpretazione reggae martellante, ritmica e molto piacevole, con dei bassi molto profondi. Avevo il gain un po' su, ed è diventato evidente quando il suono delle percussioni ha invaso la stanza. Anche se gli Skorpion X suonano in modo abbastanza profondo, non possono farlo a livelli di volume "live".
Inoltre, gli Skorpion X hanno una potenza di 125 watts su un carico di 4 ohms; il McIntosh MC-162 di 160 watts su 4 ohms. Quando la Newtronics dice "125 watts" intendono 125 watts. I maniaci ossessionati dal basso spaccatutto è meglio che si rivolgano altrove, a meno che non si dotino di un subwoofer amplificato molto potente e che dia un elevato SPL (Sound Pressure Level, livello di pressione sonora, ndt.). Io credo che la maggior parte degli acquirenti di questi diffusori saranno più che soddisfatti dei bassi degli Skorpion X.
I Newtronics Skorpion X dovrebbero accoppiarsi bene con un ampio numero di elettroniche, per il fatto che non evidenziano "particolari anomalie" sia negli impianti usati sia nelle registrazioni che vengono ascoltate. Un potenziale acquirente si sentirà più tranquillo a spendere un po' di più comprando gli Skorpion X, e risparmiando qualcosina per le
elettroniche associate, sapendo che con gli Skorpion X si divertirà a lungo.
Solo in un secondo momento, se mai, quando l'acquirente lo ritenga necessario, si puo' upgradare l'elettronica, mantenendo comunque le Skorpion.
Anche se un prezzo poco al di sotto dei 3.000$ non è esattamente "roba da poco", potrebbe rivelarsi proprio quello che occorre per chi voglia smettere la sfrenata corsa all'upgrade e semplicemente godersi la musica.
Noi della Interlink Audio ringraziamo Nels Ferrè e TNT Audio per la recensione. Anche se questi diffusori sono in grado di riprodurre abbastanza bassi profondi, sappiamo che hanno qualche limitazione agli estremi. In generale, troviamo che gli Skorpion, che di listino si vendono a 2750 dollari, riproducano i bassi ottimamente e siamo molto entusiasti della loro posizione nel mercato, anche se in diretta competizione con diffusori che costano molto di
più.
Grazie ancora,
Pablo de Pinies - Presidente - Interlink Audio, Inc.
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Traduzione italiana: Gianluca Lozza