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The TNT Pressive®

Un preamplificatore passivo autocostruito

[English version]

Prodotto: TNT Pressive - pre passivo
Costruttore: progetto di autocostruzione di TNT-Audio - non in vendita
Prezzo approssimativo: variabile a seconda dei componenti
Autore: Giorgio Pozzoli
Data pubblicazione del progetto: 1997

Il componente che mi ha sempre attirato maggiormente dal punto di vista "circuitale" è il preamplificatore.
Lo scopo principale di un pre è quello di portare il segnale dal livello di uscita di una sorgente al livello di ingresso di un finale.

Una sorgente di "alto livello" (escludendo cioè microfoni e testine phono, che hanno livelli di uscita molto bassi e problemi diversi) ha tipicamente un livello di uscita dell'ordine delle centinaia di millivolt, mentre un finale ha tipicamente una sensibilità di ingresso dell'ordine dei volt.
Il guadagno tipico di un pre deve essere adeguato a questi livelli.
D'altra parte ci sono determinati casi particolari in cui il finale ha una sensibilità ed una impedenza di ingresso molto elevate, ma non è un integrato, per cui non dispone di tutta quella serie di controlli propri della sezione di preamplificazione: selettore ingressi, uscita tape, talvolta neppure il controllo del volume.

In questi casi si può utilizzare un pre passivo, cioè un preamplificatore privo di stadi di amplificazione attiva.
I vantaggi sono ovviamente la riduzione ai minimi termini dei componenti sul percorso del segnale e il fatto che non vi sono stadi attivi che possano inquinare il segnale con disturbi provenienti dall'alimentazione.
Lo svantaggio consiste nella limitazione intrinseca al fatto di essere passivo (a meno di non usare trasformatori di adattamento, il segnale può solo ridursi all'uscita del pre rispetto all'ingresso), il che limita l'uso a sistemi con sorgente esuberante rispetto alla sensibilità del finale, situazione non particolarmente comune.

Si noti che in questi casi l'ingresso del finale ha effettivamente una sensibilità da integrato ed il pre passivo rappresenta solo quella parte di circuito che permette di trasformare appunto un finale in un integrato.
Sia ben chiaro, comunque, che nel caso di finale autocostruito la soluzione corretta è quella di inserire selettore ingressi e potenziometro del volume e bilanciamento nello chassis del finale, realizzando un vero integrato: è perfettamente inutile inserire un paio di metri di cavo di segnale e quattro connessioni RCA se si può evitarlo.
Poichè mi trovavo nella situazione di cui sopra, un pre passivo risultava una soluzione abbastanza corretta.
In particolare l'amplificatore che dovevo pilotare ha un ingresso a valvole (EF86, un ottimo pentodo di segnale per usi audio) con una impedenza di ingresso di 220 kohm e sensibilità adeguata, tanto e vero che il preamplificatore con cui si sposa è attivo ma a guadagno unitario.

A cosa serve un pre a quadagno unitario? Ad avere una impedenza di uscita abbastanza bassa... essendo a valvole si ottengono circa 220 ohm di impedenza di uscita, il che permette di pilotare tranquillamente qualsiasi finale con un ingresso sensato.
C'è da dire che dal punto di vista dei costi la cosa è giustificata dal fatto che il pre in questione ha un ingresso phono, per cui tutti i circuiti di servizio sono comuni e il costo proprio dello stadio linea a guadagno unitario è probabilmente inferiore a quello dei connettori degli ingressi relativi...
Mettere in piedi un pre solo linea a valvole con guadagno unitario sarebbe tutt'altro discorso!

Torniamo al pre passivo. Chiarito bene che non è un componente da usare alla leggera, ma solo dove valgono le considerazioni di cui sopra, vediamo le componenti fondamentali.

Ho voluto realizzare un preamplificatore linea con delle... stranezze abbastanza spinte, perchè l'oggetto è destinato ad essere utilizzato in due modi diversi.

E' un pre con le seguenti caratteristiche

[Schema del circuito]

Per rendere disabilitabile l'ingresso si deve lasciare accessibile una posizione del selettore tape non utilizzata.
La scelta dei due potenziometri indipendenti permette di ottenere un componente in meno sul segnale, pur mantenendo la possibilità di controllo del bilanciamento, al costo di una notevole scomodità operativa (ci sono due potenziometri del volume per i due canali destro e sinistro da regolare separatamente...).
Non è una scelta da adottare alla leggera: se volete adottarla, provatela bene prima di adottarla in un montaggio che non permette di tornare ad una configurazione normale di volume + bilanciamento ottenuti con due potenziometri doppi.

La regolazione dell'uscita tape è qualche cosa di assolutamente anomalo. In effetti la seconda uscita non è pensata per un registratore: l'oggetto è in realtà destinato a fungere anche da scatola di commutazione per verificare il comportamento di stadi linea o di trattamento del segnale, confrontando la loro uscita col segnale "diretto". Lo schema di utilizzo in questo caso è il seguente.

[Schema del collegamento]

In questo caso la regolazione accurata (ed obiettivamente corretta: strumentale!!!) del livello di ascolto è fondamentale; basta una differenza di livello impercettibile per alterare in maniera significativa lo stage, facendo apparire più o meno vicini gli strumenti al momento della commutazione.
In quest'ottica, volendo magari confrontare due diverse configurazioni dello stesso apparato applicandole ciascuna ad un solo canale, diventa importante anche la regolazione indipendente dei due canali.

L'apparecchietto non risolve tutti i problemi: ad esempio il segnale "diretto" attraversa un solo potenziometro, mentre quello dell'apparato in test ne attraversa due.
Da questo punto di vista si può solo far rilevare che nel secondo caso il segnale attraversa anche le solite quattro connessioni RCA ed i cavi di interconnessione: insomma, non si può pensare di avere confronti assolutamente "esatti" ed alla pari, perchè lo stesso cablaggio interno del pre è diverso sui vari percorsi ed anche il cablaggio del canale destro e di quello sinistro non è esattamente lo stesso e i componenti attivi che il segnale incontra sono diversi e potrebbero non avere esattamente le stesse caratteristiche (magari due valvole con guadagno che differisce di diversi dB...) eccetera eccetera eccetera.

Ci sono anche altri problemi, ben piu' gravi secondo alcuni: ad esempio l'impedenza di uscita del pre passivo dipende dalla regolazione del volume o del livello di uscita: la risposta in frequenza delle due configurazioni potrebbe essere alterata da ciò.
Inoltre l'impedenza di uscita dipende anche dall'impedenza di uscita dello stadio a monte, perciò il confronto fra le due configurazioni dipende anche dall'impedenza relativa dei due apparati (sorgente e apparato in test), il che potrebbe anche rientrare nell'ambito della prova in corso, ma potrebbe anche essere un fenomeno indesiderato.
Quello che voglio chiarire è che questo apparato serve solo per avere uno schema stabile e ripetibile con cui effettuare delle prove a confronto, con una regolazione corretta del livello, cosa che viene in moltissimi casi trascurata, e a torto!!!
La semplicità è tale da renderne la costruzione un piacere ed il costo modesto (soprattutto se ci sia autocostruisce il contenitore...).

Come consigli nella realizzazione, riporto sotto una lista di materiali per una realizzazione di buon livello.
Si possono scegliere anche altre soluzioni (circuiti stampati od altro) ma la realizzazione filata in aria è certamente veloce e piacevole.
Una soluzione elegante è la sostituzione dei potenziometri con attenuatori resistivi costituiti da selettori rotanti e resistenze.
I risultati sono molto interessanti, ma i costi proibitivi. Tenete presente che qui occorrono 4 potenziometri singoli indipendenti.
In ogni caso tenete tutti i collegamenti più brevi possibili, connettete la massa agli ingressi ed il contenitore alla massa vicino agli ingressi. Connettete le masse delle uscite alle masse dei potenziometri corrispondenti.

Personalmente ho montato tutti i componenti a ridosso del pannello posteriore e ho portato i comandi del selettore ingressi, selettore tape, potenziometri volume canale sinistro e destro sul pannello anteriore con delle prolunghe.
I potenziometri del livello di uscita tape sono invece montati all'indietro verso il pannello posteriore ed il loro albero sporge dal pannello stesso ed è regolabile con un cacciavite (era fortunatamente dotato del taglio apposito: se mancasse, lavorate di seghetto...).

L'apparato non richiede ovviamente alimentazione.
Comunque assumete tutte le precauzioni normali, perchè in caso di guasto di altri apparati comunque potrebbe arrivare della tensione attraverso i cavi di segnale.
In questo caso ci si potrebbe trovare di fronte tensioni di rete o in caso si apparati a valvole anche molto superiori (anche MORTALI!!!). Non sottovalutate gli aspetti della sicurezza.
Al limite, par la massima sicurezza, montate un cavo di rete, eliminate le connessioni di rete serrandole in un mammouth e portate la terra dell'apparato alla rete.
ATTENZIONE: questa soluzione massimizza la sicurezza, ma crea certamente dei loop di massa (si forma un anello chiuso costituito ad esempio da connessione a terra di rete del pre passivo, connessione fra terra del pre e massa di segnale del pre, connessione da qui alla massa della sorgente tramite filo di massa o schermo del cavo di segnale, connessione da massa della sorgente a terra della sorgente, da qui a terra di rete attraverso il cavo di alimentazione della sorgente) che possono causare ronzii ed altri problemi.
L'apparato lavora su segnali non bassissimi, quindi il fenomeno è poco probabile, ma puo' certamente verificarsi!

In particolare collegando vecchi apparati a valvole, tenete ben presente che questi avevano lo chassis sotto tensione.
Fra l'altro se operate con apparati non connessi a terra non succede nulla (se siete ben isolati vi può capitare di toccare la terra degli apparati senza neanche accorgervi del problema) ma se li connettete ad un apparato correttamente collegato a terra tramite una connessione RCA che, a differenza di quanto si usava all'epoca, non faccia capo al trasformatore di uscita, come minimo vi salterà salvavita e valvole... ma anche l'apparato cui l'avete connesso!
Segue la lista dei componenti:

Componente
Quantità
Note
Connettori RCA 10 (per 3 ingressi) dorati con isolamento in teflon
Selettori ingresso 2 2 vie 6 posizioni bloccabili, contatti dorati, blindato
Potenziometri 100Kohm B (logaritmici) 4 blindati; eventualmente film plastico;
cavo in base al layout rame argentato isolato in teflon

© Copyright 1997 Giorgio Pozzoli - http://www.tnt-audio.com

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