Sono cresciuto nella piccola città inglese di South Benfleet, nell'Essex, la cui fama pare derivi dal cortile della vecchia chiesa, pieno di tombe di pirati, e dal fatto che attorno al 950 AD ci fu la famosa Battaglia di Benfleet. Oggigiorno, come molte altre cittadine dell'operoso Sud-Est inglese, mi pare irriconoscibile - o forse sono io che non ci vivo più da lungo tempo.
Da bambino non nutrivo un particolare interesse per l'hi-fi, anche se ricordo bene mio padre alle prese con diffusori a tromba ed altri aggeggi interessanti. Era un appassionato e, di conseguenza, nel periodo in cui ho vissuto con i miei genitori ho visto passare un notevole quantitativo d'apparecchiature. In quei giorni, l'appassionato doveva possedere anche una buona sega ed un sacco di lame di ricambio, in modo da potersi costruire i cabinet in cui ospitare i primi preamplificatori Quad e le altre apparecchiature.
Nessun appassionato che si rispettava era poi sprovvisto di un registratore a bobine, spesso un Ferrograph, un Revox oppure, se di soldi ne giravano pochi, un Elizabethan.
Naturalmente, in cima al mobile troneggiava un Garrard 301 o qualcosa di simile. In quel periodo ascoltai quasi tutti i tipi d'altoparlanti: Lowthers, Tannoys, IMF e molti altri, oltre ad un buon numero d'amplificatori.
La tecnologia mi lasciava abbastanza indifferente, mentre la musica mi ha sempre interessato. Più tardi ho iniziato ad interessarmi anche di tecnica e per qualche anno ho lavorato nel campo dell'industria hi-fi ed audio professionale. Negli anni 70 mi costruii addirittura un "home studio", molto prima che ciò diventasse prassi comune. M'interessai anche d'altre cose, tipo computer e svariati campi aventi a che fare con l'elettronica, e rimasi affascinato dalla biometrica - vedi homepage.ntlworld.com/avanti.
Adesso lavoro per l'industria aeronautica ed il tempo libero che ho a disposizione è pochissimo, anche se a volte amo rilassarmi ascoltando i miei pezzi musicali preferiti. Uno psichiatra vivrebbe una giornata campale nel tentativo di interpretare i miei gusti musicali, più che altro perché sono molto vari. Credo di gravitare attorno alla musica classica ed al jazz, di solito però apprezzo qualunque cosa che rappresenti bene il suo genere.
Credo di avere le idee piuttosto chiare su che cosa rende buona una registrazione. Ho sempre avuto un buon orecchio per la musica riprodotta e sono particolarmente sensibile alla distorsione di fase, come pure al corretto timbro musicale. Tendo quindi a notare i compromessi tecnici, ma non lascio che essi m'impediscano di godermi la musica. Preferisco ascoltare un'ottima performance artistica registrata in modo non eccelso piuttosto che vice versa. In effetti, ascolto spesso registrazioni degli anni 30, 40 e 50, ed alcune hanno qualità musicali sorprendenti, forse grazie alla semplicità delle tecniche di registrazione adottate.
Un giorno, navigando sul web, per caso ho incocciato TNT-Audio e sono stato immediatamente conquistato dalla sua vera filosofia non commerciale. Mi sembra che questo sito sia più vicino allo spirito originario d'Internet ed a come la rete dovrebbe essere utilizzata. Grazie alla rete, per esempio, persone di varie culture e nazionalità sono in grado di condividere un interesse comune. Un plauso quindi a Lucio ed a tutti i suoi collaboratori che si son presi il tempo per condividere i loro pensieri ed i loro entusiasmi.
Da parte mia, tempo permettendo, vorrei iniziare una piccola campagna contro certe fesserie, scodellate in gran quantità da alcuni elementi che si occupano di marketing hi-fi e da certa servile stampa che gli va dietro, ottimi entrambe nel distinguersi con la loro arroganza.
In particolare, la cosa riguarderà i costi totalmente irrealistici della cosiddetta hi-end hi-fi, costi che la tolgono dalla portata dei comuni mortali e potrebbero far pensare che la musica riprodotta non possa essere interessante, salvo che migliaia di dollari/euro/sterline cambino proprietario. Secondo me le cose non stanno così e spero di poter esplorare questo concetto attraverso TNT.
Finisco con un pensiero un po' provocatorio. Nel mondo ci sono molti milioni d'individui che non hanno accesso a sistemi hi-fi, eppure sono felici di fare ed ascoltare musica. Per alcune migliaia d'anni, la musica ha giocato un ruolo importante nella società.
Al confronto, la musica riprodotta è cosa alquanto nuova. Per me, la musica conta di più dell'hi-fi. Il tempo e la storia si riflettono nella musica. Anche la vita dei più importanti compositori ed esecutori si riflette in essa. Come pure il progetto degli strumenti e l'architettura delle forme musicali, e molto altro. Potrei vivere senza l'hi-fi, ma una vita senza la musica sarebbe davvero menomata.
© 2002 Copyright Julian Ashbourn - http://www.tnt-audio.com
Traduzione italiana: Davide Baldini