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Editoriale di Luglio 2010

Nient'altro conta (nothing else matters...)

[Nothing else matters]

Questo editoriale avrei dovuto pubblicarlo prima della pausa estiva, infatti è datato Luglio 2010, ma ho preferito tornarci su a vacanze concluse.

Un lettore americano mi ha scritto meravigliandosi del fatto che noi italiani possiamo permetterci vacanze così lunghe, immaginando che il fermo biologico del sito corrispondesse a una vera e propria vacanza...lavorativa. Purtroppo per noi così non è, visto che il sito si prende pause ben più lunghe delle nostre vacanze reali :-)
E, ovviamente, il lettore deve aver confuso un'attività che viene gestita nel tempo libero (questa rivista) con una vera attività professionale. Per questo si meravigliava che potessimo avere delle vacanze così lunghe. Ciò un po' ci lusinga, significa che al lettore è evidentemente sfuggita la differenza tra un prodotto realizzato professionalmente (una rivista vera e propria, con utili e stipendi) e il nostro labour of love, svolto nei ritagli di tempo, tra mille difficoltà.
Se da una parte questo depone a favore dei nostri umili risultati, d'altra parte non dice molto di buono nei confronti di chi invece realizza prodotti analoghi "per professione". La differenza, a mio parere, avrebbe dovuto essere evidente.

Purtroppo, spesso, la realtà di questo settore è costituita da "professionalità" (virgolettato d'obbligo) che non raggiungono i livelli di efficienza dell'amatorialità più spinta. È capitato di recente che qualche Azienda ci abbia chiesto il favore di recensire qualche suo prodotto. Fin qui niente di strano, capita ormai con una frequenza quasi ingestibile. In redazione ci siamo un po' contati e siamo riusciti a trovare un paio di redattori disponibili, in un certo periodo, a effettuare le prove richieste. Poiché le nostre agende sono davvero affollatissime, questo è un evento abbastanza raro e purtroppo devo segnalare che sempre più spesso, invece e a malincuore, siamo costretti a declinare le gentili offerte, per mancanza di tempo.
Ben felici di poter accontentare le legittime richieste di queste Aziende abbiamo comunicato disponibilità e finestra temporale entro la quale avrebbe dovuto essere organizzata la prova. Per tutta risposta, le Aziende hanno temporeggiato, perché i prodotti non erano ancora affinati in maniera definitiva e così facendo si sono giocate la disponibilità temporale dei recensori.

Poco male, direte voi, e tanto peggio per loro. Certamente sì, ma questo tipo di mancanza di professionalità fa sì che nella finestra temporale lasciata libera dai recensori essi non abbiano potuto accontentare nessun altro e, vista la mole di proposte che ci arrivano, ciò è abbastanza spiacevole. Noi vorremmo avere il tempo (e, talvolta, l'entusiasmo) per provare tutto ciò che ci viene proposto, perché riteniamo che sia giusto non sottrarci al nostro ruolo di tester e di divulgatori.
Crediamo che chi realizza qualcosa in questo settore debba avere la possibilità di sottoporla a giudizio, indipendentemente dal fatto che si tratti di una piccola Azienda o di una grossa realtà commerciale. E poiché le nostre prove sono free of charge, ovvero non è richiesta alcuna forma di contributo (né sotto forma di inserzione pubbblicitaria né sotto altra forma), ci sembra equo che tutti debbano poter sfruttare questa possibilità, a esclusione, magari, di realizzazioni puramente amatoriali prive di requisiti minimi in termini di certificazioni di sicurezza e di regolarità fiscale.

Capita di frequente, e questo è un altro problema, che semplici autocostruttori ci chiedano di provare le loro creature, anche solo per averne un giudizio non necessariamente da rendere pubblico. Questa comprensibile aspirazione, purtroppo, non può essere soddisfatta per ragioni piuttosto evidenti: già incontriamo notevoli difficoltà a gestire la mole di apparecchi di regolare commercializzazione che continuamente ci vengono proposti in prova, se dovessimo accontentare anche gli autocostruttori (non dimentichiamo che il parco lettori di TNT-Audio è internazionale) dovremmo fare recensioni di apparecchi dalla mattina alla sera, e probabilmente non sarebbe sufficiente!
Tuttavia, una possibilità che offriamo a tutti è quella di illustrare, con un brevissimo testo e un paio di foto, la propria idea sulla Rubrica della Posta come abbiamo già fatto diverse volte. Non è molto, ma è il massimo che possiamo fare. Questa possibilità, ovviamente, è riservata a puri e semplici appassionati che hanno realizzato qualcosa per diletto personale e certamente non per iniziare una carriera nel settore!

La ratio di queste brevi note dovrebbe ormai essere chiara: sarebbe bello poter accontentare tutti ma questo è un sogno irrealizzabile. Pertanto, quando rispondiamo in maniera negativa a una proposta di recensione ci piacerebbe non fosse considerato un atto di snobismo ma di serietà professionale vera e propria. Una prova, secondo i nostri canoni, richiede tempo e attenzione. Quando non siamo in grado di ritagliare una spazio sufficiente per provare un prodotto in maniera seria, preferiamo non provarlo. Allo stesso modo, non possiamo valutare tutti i progetti di autocostruzione che ci vengono proposti, ancora una volta non per snobismo ma per una sorta di rispetto verso chi legge queste pagine, vorrebbe conoscere meglio prodotti di regolare distribuzione e che magari non ha la possibilità di provare direttamente (cosa che andrebbe SEMPRE fatta!).

A queste semplici regole aggiungiamo anche il fatto che la nostra redazione è composta da poche persone, tutti professonisti (di altri settori) mediamente molto impegnati e non sempre interessati a tutte le tipologie di prodotti: c'è chi si è stufato di provare cavi (quasi tutti noi), chi proverebbe solo analogico, valvole e alta efficienza, chi solo cose entry-level, chi solo digitale liquido e chi preferisce dedicarsi a riscoprire il vintage...
D'altra parte, recensire un prodotto che non riesce a stimolare la nostra curiosità di audiofili e di appassionati è altamente rischioso, il risultato potrebbe non essere sufficientemente oggettivo e accurato.

Infine, due parole sulla metodologia adottata nelle prove. So che molti di voi preferirebbero che fosse adottato uno standard unico e confrontabile. Ciò è una pia illusione, per due ordini di motivi. In primis, i redattori hanno esperienze molto diverse, impianti e aspettative differenti. Una metodologia che potrebbe funzionare bene per uno di essi, potrebbe non portare a risultati attendibili per un altro. In secondo luogo, sono sempre stato convinto che la pluralità delle voci e delle esperienze sia un arricchimento per tutti. Ho sempre avuto paura - e ho sempre guardato con forte sospetto - le redazioni inquadrate in ordini di scuderia ben precisi: l'attendibilità di una simile compagine l'ho sempre ritenuta - forse a torto - pari a zero.

Viva la diversità di idee e di opinioni, vero sale della conoscenza, della ricerca e della circolazione delle idee. E viva il rispetto per il tempo e il lavoro degli altri. Queste sono le cose veramente importanti, tutto il resto, lasciatemelo dire, non conta. O, meglio, nothing else matters, ma lasciate che a sussurrarlo dolcemente sia la brava (e bella) Lucie Silvas: una versione di questo celeberrimo brano dei Metallica come mai l'avete ascoltato. E mi perdonino gli Dei del Metallo...

So close, no matter how far
Couldn't be much more from the heart
Forever trusting who we are
and nothing else matters

Never opened myself this way
Life is ours, we live it our way
All these words I don't just say
and nothing else matters

Trust I seek and I find in you
Every day for us something new
Open mind for a different view
and nothing else matters

never cared for what they do
never cared for what they know
but I know

So close, no matter how far
Couldn't be much more from the heart
Forever trusting who we are
and nothing else matters

never cared for what they do
never cared for what they know
but I know

Never opened myself this way
Life is ours, we live it our way
All these words I don't just say

Trust I seek and I find in you
Every day for us, something new
Open mind for a different view
and nothing else matters

never cared for what they say
never cared for games they play
never cared for what they do
never cared for what they know
and I know

So close, no matter how far
Couldn't be much more from the heart
Forever trusting who we are
No, nothing else matters 
[Metallica - Black album, 1991]

© Copyright 2010 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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