Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 11/3/2023 - 18/3/2023

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  1. Caduta di scena
  2. La solita botte piena, moglie ubriaca ed involuzioni-evoluzioni
  3. Domanda su possibile abbinamento
  4. Nuova testina
  5. Sostituzione amplificatore?
  6. Nuovo impianto con 2000 € e incertezze su pre/DAC.
  7. Magia perduta
  8. Cavi con CAT5/CAT6
  9. Re: Ragione e sentimento
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Caduta di scena
Carissimo Lucio,
torno a scrivere per chiedere consigli. Il mio attuale impianto è composto da casse Klipsh Heresy 3, ampli Sudgen A21 SE, streamer Pioneer N70 ae e giradischi Thorens 160. Premetto che per scelta e gusto maturati (55enne) trovo il suono di questo impianto appagante e piacevole per l'ascolto della mia musica (tutti i generi) ma l'aspetto che proprio non riesco a digerire è l'altezza della scena, questa sì è decisamente abbassata dopo il cambio dell'amplificatore (da Bakoon amp 31 a Sudgen A21) non si è abbassata soltanto dei 10 cm di differenza :) ma direi di almeno un metro!
Prima davanti a me c'erano voci e trombettisti in piedi (a 2m da terra) e il batterista seduto, ora con gli stessi dischi, gli strumenti si sono tutti allineati a circa un metro da terra!!!! Sai se è un problema dell'ampli che è possibile risolvere con una riparazione o cosa?
Ringrazio anticipatamente e comunque sempre per il gran lavoro che porti avanti con coerenza da così tanti anni,
Santo - E-mail: santosca (at) me.com

LC
Caro Santo,
se nel frattempo non hai fatto altre modifiche (posizione dei diffusori, arredi etc.) faccio fatica a credere che il Sugden abbia un difetto così evidente! Hai la possibilità di effettuare una controprova, inserendo l'amplificatore precedente? Il Sugden è nuovo? Purtroppo non ho mai avuto modo di confrontare questi due apparecchi, per cui non so essere più specifico. Mi chiedo come mai non ti sia accorto di questa caratteristica prima di acquistare il Sugden. L'hai provato? In negozio o a casa tua? È l'unico parametro che è peggiorato? Fai qualche prova a confronto, magari sposta un po' i diffusori e vedi se la scena ritorna al suo posto. Spero solo che questa scena, cadendo, non si sia fatta male :-) A volte i palcoscenici, nelle case degli audiofili, sono veramente molto alti ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

La solita botte piena, moglie ubriaca ed involuzioni-evoluzioni
Buonasera Direttore,
è qualche settimana che ho questa e-mail nelle bozze, avevo qualche remora...tanti anni a leggerla silenziosamente, poi negli ultimi 3 anni le ho scritto più e più volte (ottenendo sempre costruttive risposte!). Ero ripartito tre anni or sono a costruirmi un impiantino per l'ascolto in una stanza semi-dedicata. L'impianto, grazie a lei, è cresciuto velocemente ed ora è così composto:

Con questa composizione ero giunto nella sezione dell'audiofilo felice, ma la sua profezia in tema di diffusori fu giusta: le Lonpoo sarebbero state le prossime a cedere il passo. La stanza in cui ho l'impianto, inizialmente un salotto per musica e lettura, la sto utilizzando molto anche come studio pertanto le ore di ascolto dell'impianto rispetto all'iniziale previsione di ascolto serale in poltrona è aumentato ma divenuto "laterale" ed il fuori fuoco si sentiva abbastanza con le Lonpoo. A Settembre una coppia di Duevel Planets ha preso il posto delle Lonpoo, il fatto che lei le abbia suggerite più volte per casi simili al mio insieme al fatto che siano pressoché un assegno circolare non mi ha fatto avere molti dubbi quando le ho viste inserzionate ed il venditore si trovava lungo una strada che percorro quotidianamente.
Il montaggio ed il posizionamento ha richiesto circa un mese, le ho montate, spostate, avanzate, ruotate (sembra che oltre oceano siano in diversi a preferirle con i tweeter esterni), fino alla disposizione attuale. Audiofilo felice? L'ascolto al tavolo è decisamente migliorato, ma... in poltrona mi sembra che manchino di precisione. Per il 80% del tempo in cui le uso sono contento della sostituzione. Il restante 20% no.
Cosa lamento? Immagino entrambe siano legate alla naturale coperta corta, negli ultimi giorni ho recuperato le Lonpoo e fatto alcuni test.
  1. A basso volume (80% dell'ascolto) nelle Duevel latitano i bassi che diventano "sufficienti" solo arrivando a volumi prossimi ai 50dB (non lontani a quelli che definiscono "da ascolto" 60dB-62dB), non da sottofondo come le tengo la maggior parte del tempo (42-44dB). Le Lonpoo restituivano un suono completo già ad una pressione sonora inferiore. Non mi prenda per maniaco dei dB, li ho misurati solo per poter scrivere questa missiva e poter quantificare delle sensazioni.
  2. Nel 20% dell'ascolto rimanente (e questa penso sia la coperta corta) le piccole Lonpoo mi sembra siano più "corrette". In particolare ascoltando alcune registrazioni di Alan Parsons (del suo gruppo o dei Pink Floyd) non ritrovo la musica che conosco. Il CD test Focal nella traccia del motore monocilindrico mi da ragione: la spazialità è differente, non si percepisce "l'attraversamento" ma la moto che vaga per la stanza. Omnidirezionalità.
Ho fatto le prove utilizzando alcune registrazioni e dischi che conosco bene, anche ascoltando lo stesso brano dal digitale e dal giradischi "switchando" le sorgenti per capire se fossero scherzi della memoria o differenza delle registrazioni, ma i risultati sono quelli sopra quindi mi orienterei principalmente sulla diffusione più che sulla riproduzione. Ora che sto scrivendo al PC sul tavolo, le apprezzo. Più tardi seduto in poltrona non sarà altrettanto e rimpiangerò per alcuni passaggi la precisione delle casse direzionali.
Le scrivo dopo aver letto la risposta di queste settimane in cui tornano fuori le Duevel e le Larsen per situazioni analoghe alla mia, i dubbi e la curiosità mi attanagliano e mi rimbalza in testa la Sua recensione delle Argon Audio Alto 55 mk2.
Vorrei la solita botte piena e moglie ubriaca: una soluzione "meno" omnidirezionale ma neppure con un fuoco clinico ed una maggior efficienza a basso volume. Forse lavorando sull'ambiente e collocazione potrei ottenere qualcosa? Cedendo le Duevel potrei fare cifra tonda ed arrivare ad un budget essere nell'intorno dei 1000€. La stanza è 4x3, tappeti, tende, libri, non c'è la porta (!) e dietro le tende si cela una portafinestra, allego un paio di scatti per rendere l'idea: i mobili sono tutti in legno e pieni di libri o dischi.
Generi ascoltati sono principalmente Rock, Blues, Jazz con qualche incursione nella classica (Opere). Sorgente direi 70% liquida (file FLAC dal NAS oppure Tidal) con l'AudioPhonics EVO-SABRE, 30% vinile.
Ho aderito con una donazione ricorrente minima alla campagna di TNT. Le lancio un altro input: quando recensite prodotti sostenete sempre (giustamente!) l'acquisto dai rivenditori fisici, per alcuni di essi però l'unica via sono Amazon o eBay: perché quando inserite i link alle piattaforme non farlo con le formule di affiliazione? Mi sembra che i termini per entrambi sia che la percentuale viene scontata dalla piattaforma di eCommerce, senza oneri né per il venditore né per l'acquirente.
Grazie come sempre.
P.S.: Un suggerimento per un amico: amplificatori con stadio phono e ricevitore bluetooth low budget ne esistono? Per low budget intendo concorrenziali al prezzo di un TC754+Nobosound quindi -150€, verrebbero accoppiati alle mie ex Lonpoo ed un Lenco L75 che l'amico ha ritrovato in cantina e gli sto revisionando.
PPS: A chi lamentava strani problemi con l'arresto del giradischi ed il TC-754, suggerisco di verificare che non sia un'interferenza tra lo spegnimento del motore del giradischi che crea disturbi nell'impianto elettrico.
Nicola - E-mail: nicola.giada (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Nicola,
sarò franco: non esiste un diffusore che suoni altrettanto bene ascoltato fuori asse e in asse. O fa bene una cosa o fa l'altra. Le Argon non sono una soluzione, immaginati delle Lonpoo vitaminizzate, vivaci, dinamiche, con un basso tellurico ma comunque parecchio direttive. Quindi non direi siano da prendere in considerazione. In realtà la soluzione ottimale non esiste, sei tu che devi accettare dei compromessi. In più, l'ambiente e la disposizione dei diffusori di certo non aiutano. Quelle Planets sono troppo lontane tra loro, con troppa roba in mezzo ad esse, secondo me le stai ascoltando al 50% delle loro possibilità, perché io questa mancanza di dettaglio, in ascolto frontale, non la ricordo affatto. Come già consigliato ad altri su questa rubrica, qualche settimana fa, la soluzione per sistemazioni così castranti potrebbe essere quella di due piccoli satelliti abbinati a un subwoofer. I satelliti potrebbero persino trovare spazio appesi alla parete dove sta l'impianto. Non sul mobile, perché lì c'è il giradischi e andresti incontro a guai sicuri.
Due parole sulle donazioni e altre forme di finanziamento: grazie per aver contribuito e per il suggerimento, ma ho spiegato più volte che i programmi di affiliazione con Amazon o altri e-commerce sono quanto di più lontani dalla nostra filosofia si possa immaginare. La tentazione di pubblicare una recensione ottima pur di accaparrarsi parte dei proventi delle sicure vendite - questo fanno i siti che sfruttano questo sistema, non facciamo finta di non averlo capito - è una trappola pericolosissima, che minerebbe alla base la nostra credibilità. In più, ove possibile, cerchiamo di far sì che chi impegna professionalità e risorse per distribuire un prodotto, non veda vanificati i proventi perché gli acquirenti, anziché attraverso i canali ufficiali, acquistano su Amazon. Certo, in alcuni casi non si può fare altrimenti, ma cerchiamo di limitare il dilagare di questa prassi. In definitiva, chi utilizza il sistema dell'affiliazione, si trasforma in “oste”. E io non chiederei mai a un oste se il suo vino è buono.
Per quanto riguarda il quesito per il tuo amico, non ricordo di piccoli amplificatori che dispongano di Bluetooth e phono. L'unico che mi viene in mente è l'Argon SA1, ma costa 400€. Magari ne esistono altri, ma non li ho provati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Domanda su possibile abbinamento
Gentile Direttore, caro Lucio,
Vorrei innanzitutto ringraziarti di nuovo per il tuo sito e i consigli proficui che mi hai dato in passato. Avendo letto la tua recensione degli amplificatori finali Zerozone e constatato l'entusiasmo pressoché unanime dei lettori che li hanno acquistati, portandoli a preferirli ad apparecchi Mark Levinson o McIntosh, mi sono inevitabilmente incuriosito e vorrei domandarti, vista la mia ignoranza nel campo, se è possibile usare il mio amplificatore Marantz PM 7200 come preamplificatore per potervi collegare i suddetti “diavoletti”. Secondo le istruzioni sembrerebbe di no, poiché manca un'uscita dedicata, ma sul retro sono presenti due coppie di connettori RCA ponticellati ed etichettati come “Processor in e out” che servono a collegare in uscita e in entrata un processore. È possibile usare la connessione in uscita per collegarvi gli Zerozone oppure si rischiano danni irreparabili?
Se valesse la seconda ipotesi, per continuare ad avere la possibilità di ascoltare (con casse AR 2ax), oltre al lettore CD (Rotel RCD-1572) ed al giradischi (Thorens TD 126 MK III Electronic, braccio Thorens TP 16 MK III, portatestina Thorens TP 63, testina Goldring 1042), anche il sintonizzatore (Pioneer F 303 RDS), un registratore a bobine (Akai GX 4000D) ed uno a cassette (JVC KD-A55), che funzionano e dei quali non voglio disfarmi, avrei pensato al preamplificatore del produttore italiano RHF modello PX 3. A prescindere dal livello di prezzo, non omogeneo, pensi che sarebbe un abbinamento ragionevole?
Ringraziando anticipatamente per l'attenzione, ti saluto con cordialità.
Andrea - E-mail: adscm (at) tiscali.it

LC
Caro Andrea,
ho dato un'occhiata al manuale del tuo Marantz e non è chiaro se questa uscita linea sia o meno asservita al controllo del volume. Per logica direi proprio di no. In tal caso, non si può usare il tuo amplificatore come pre. Ma, in ogni caso, non acquisterei gli Zerozone, almeno per due motivi:

  1. Utilizzi un sintonizzatore FM. È altamente probabile che le frequenze di switching dei finali vadano a interferire con il sinto. Già una coppia di Lonpoo LP42X attive, con un integratino in Classe D, fanno danni pesanti alla ricezione FM.
  2. Prima di passare a dei giocattolini malefici come gli ZeroZone io sostituirei i diffusori, perché realisticamente non riusciresti a sentire alcun upgrade significativo cambiando i finali. Non solo, ma correresti il rischio di bruciare i tweeter e far uscire fuori dai cestelli i woofer :-)
Bocciata pertanto anche la scelta del pre RHF, per le stesse ragioni di cui sopra. Mi spiace, perdona la sincerità.
Capiamoci tutti quanti una volta per tutte: non è che adesso, siccome gli ZeroZone suonano bene, li attacchiamo ovunque e comunque ed essi realizzano il miracolo a prescindere da tutto. Non è così che funziona.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova testina
Direttore,
sono Tony, il quale Le scrive a distanza credo, di circa 10 anni. Ebbene, dopo questi anni la testina Exact del mio Rega 6 mi ha detto basta. Ma basta non lo dicono i problemi. A Firenze ho aquistato una nuova Exact. ma si presentano questi problemi che provo a descrivere. Tutto regolare tranne quando sollevo il braccio e la puntina dal giradischi.
Con la testina appena sollevata si sente come se la stessa testina fosse ancora sul disco, ed infatti si ode il fruscio tipico della puntina sulla parte del solco non inciso, e dopo due, tre o quattro secondi, a seconda di quanto tempo ho ascoltato il disco, si percepisce chiaramente il classico suono dello stacco della puntina dal vinile. Anche a disco fermo e solo appoggiato e risollevato il braccio si sente ugualmente.
E questa è la loro risposta: “quello che lei descrive non sembra essere un problema di testina. La testina è un elemento passivo e non genera fruscio. Il fruscio è tipico di ogni ingresso phono presente sugli amplificatori ed è perciò "normale" che, al volume di ascolto e senza segnale, si possa sentire sui diffusori. Quello che non capisco è il rumore dello "stacco" della testina dal vinile. Comunque continui ad usarla e ci faccia sapere.”
Naturalmente ho risposto che conosco il "fruscio" dell'ingresso phono, e che quindi non sono stati in grado di dirmi alcunchè. Ho paura di aver ricevuto una testina difettosa. Mai capitato e mai sentito questo tipo di problema che a dire il vero non sembra inficiare l'ascolto, ma mi da fastidio al solllevamento del braccio.
Grazie
Tony - E-mail: upupa54 (at) email.it

LC
Caro Tony,
il negoziante ha ragione quando dice che la testina è un componente passivo, pertanto non può inventarsi alcunché. Se tu poggi la testina su un disco fermo, è ovvio che si senta il rumore dello stilo che poggia e che poi si stacca dal vinile. Pensa alla testina come a un microfono ultra-sensibile. Mi viene un dubbio: la testina è stata montata correttamente? Intendo sia dal punto di vista geometrico che da quello del peso di lettura. Immagino di sì, ma farei una verifica. Non solo, ma se il disco è carico di elettricità statica questa genera comunque rumore su questo nostro microfono ultra-sensibile, il che spiega come mai sembri che il fenomeno aumenti all'aumentare del tempo nel quale è stato suonato un disco: più gira e più suona, più elettricità statica si genera. Potresti provare a scaricare elettrostaticamente i dischi e a usare un tappetino in sughero. Quel che mi preoccupa, però, è che questi problemi con la precedente Exact non fossero presenti. È così? O adesso ci stai semplicemente facendo caso? Come in altre situazioni analoghe, anziché continuare a fare test estenuanti, io proverei con una testina diversa: ti bastano 25-30€ per toglierti il pensiero. Una Audiotechica AT3600 costa una cifra simile, è onestissima e dal buon suono e potrà aiutarti a individuare/isolare il problema. Magari non è la tua Exact a crearlo...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sostituzione amplificatore?
Buongiorno Direttore,
la disturbo per chiederle un consiglio su come migliorare sotto alcuni aspetti il mio impianto hifi, oggi composto da:

In generale sono soddisfatto del suono ma vorrei maggiore dettaglio, precisione e soprattutto finezza nella riproduzione della musica vocale e antica che amo tanto. Ho avuto modo di ascoltare nel mio impianto sia un valvolare che una coppia pre + finale Marantz top di gamma (completamente fuori budget per me) con significativi miglioramenti negli aspetti di cui sopra, per cui sarei orientato alla sostituzione dell'integrato: lei cosa ne pensa? È la strada giusta da intraprendere?
Ho questo dubbio perché maggiore piacevolezza nell'ascolto della musica antica l'ho riscontrata anche passando dalle ProAc alle Sonus Faber Minuetto (che pure posseggo) ma che non mi soddisfano nell'ascolto del rock (hanno un suono troppo "rilassato" e morbido). Per quanto riguarda l'amplificatore, preciso che del Naim apprezzo molto il PRaT e il punch (tipici del marchio) che desidero ascoltando musica rock e blues: ecco, senza perdere (troppo) queste caratteristiche vorrei contemporaneamente più finezza e microdettaglio. Il mio budget di spesa è di circa 2000€: non escludo di passare ad un valvolare (non troppo morbido) e valuterei volentieri anche prodotti usati. Che apparecchi/marchi può consigliarmi?
P.S.1: tra i vari amplificatori che ho avuto modo di ascoltare c'è stato anche lo Wazoo. Concordo pienamente con il recensore di TNT: ha una ricostruzione spaziale e una raffinatezza straordinari ma manca di corpo e di punch alle basse frequenze. Per questi motivi, non è il mio amplificatore.
P.S.2: ascolto a volumi estremamente bassi (non raggiungo neanche gli 80dB) per cui la richiesta di potenza all'amplificatore è nell'ordine dei decimi di watt: non ho bisogno di grandi potenze.
P.S.3: per quanto al punto precedente, essendo anche autocostruttore, mi sono spesso domandato se i "pochi watt ma buoni" di amplificatori in classe A come JLH1969 o Pass Camp potrebbero fare al caso mio...
Come vede la mia confusione è grande: grazie ancora per le preziose indicazioni che vorrà darmi.
Saluti,
Corrado - E-mail riservato

LC
Caro Corrado,
secondo me potresti ottenere il risultato sperato passando a un SuperNait: stessa impronta sonora del tuo Nait XS ma maggiore raffinatezza. Per la cifra indicata, trovi facilmente un SuperNait 2, usato. In alternativa, ti consiglierei di valutare qualche integrato in Classe D di Nuprime. Ad esempio, per 1500€ trovi il modello IA9X, che ha la possibilità di adattare la componente armonica del segnale rispetto alle esigenze dell'ascoltatore. Inoltre, certamente non pecca in termini di coinvolgimento e di dinamica con la musica più movimentata. Vedi se ti riesce di ascoltare questi due amplificatori nel tuo impianto. Certamente potresti anche pensare a un upgrade dei diffusori, ma con 2000€ non è facile, neppure nell'usato, trovare di molto meglio rispetto alle tue ProAC.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto con 2000 € e incertezze su pre/DAC.
Gentile Direttore, torno a scriverle dopo molti anni (circa 20...) dalle mie prime lettere, allora ero all'Università e, con pazienza, risparmi e il vostro aiuto, iniziai a farmi strada nella passione audiofila. Ho provato nel tempo a tenermi aggiornato, leggendovi sempre con piacere e conservando la gioia di veder crescere il sito e la sua autorevolezza.
Attualmente ho tre piccoli impianti, che mi hanno reso a lungo dignitosamente soddisfatto, stabili ormai da tempo, situati in ambienti separati di casa, tutti con amplificatori integrati Nad: un 3020B, un 3120, e l'impianto principale con un più recente C320BEE. Gli ampli pilotano rispettivamente questi piccoli diffusori: Wharfedale Diamond 7.1; Indiana Line Arbour 4.40; Kef Coda 70. Tralascio le sorgenti CD, che ormai uso molto poco, avendo progressivamente digitalizzata in FLAC buona parte della mia collezione, salvata su Nas, che si affianca a vari servizi streaming; la sorgente digitale liquida che più uso sono dei semplici Chromecast Audio, che mi permettono anche di avere un piacevole multi zona.
La sorgente analogica, nell'impianto principale, è un per me soddisfacente ProJect Debut Carbon Esprit collegato al Nad C320BEE per il tramite di un pre-phono base sempre ProJect. Tutti i cavi di segnale sono Monster Cable 400 mk2.
Le scrivo, dunque, perché, dopo tanto, mi sono deciso a cambiare l'impianto principale che tengo in soggiorno: purtroppo, infatti, da qualche anno la coppia Nad C320BEE + Kef Coda 70 non incontra più il mio piacere di ascolto: trovo il suono che esce dalle Kef un po' troppo tagliente e freddo, privo poi di punch e con bassi complessivamente insoddisfacenti, analitico e fedele sulle voci ma presto stancante. Quando voglio provare piacere ad alzare un po' il volume, quasi sempre corro dal vecchio 3120 con le Indiana Line...
L'impostazione timbrica di queste ultime piccoline, assai più loudness e rotonda, messa alla prova anche con amplificazioni digitali (un vecchio t-amp e il piccolo Nobsound NS-01G pro), con un po' di stupore mi è sempre sembrata più eufonica e piacevole all'ascolto delle più robuste Kef. La base della mia ricerca, dunque, è: un suono più rotondo, meno tagliente in alto, un buon punch, migliorare la qualità della sorgente liquida. La cifra che potrei dedicare è attorno ai 2.000 €.
Il mio piano sarebbe allora questo: partire dai diffusori e dai finali, poi trovare un pre-amp/DAC adeguato. Alla fine della fiera, vendere il C320BEE e, se merita, le Kef Coda 70. Mi sto orientando dunque su questo set-up:

All'inizio, userei il Nad C320BEE come pre, anche perché, e qui veniamo al dubbio che le sottopongo, sono molto incerto sull'acquisto di un nuovo pre/DAC/streamer... Il fatto è che il campo digitale liquido non mi sembra ancora ben assestato, o almeno sono un po' disorientato circa quel su cui merita davvero investire (formati, compatibilità) e, per di più, non vorrei rinunciare ad avere, nel pre, un ingresso phono decente. Ho capito che, purtroppo, soluzioni "tutto incluso" se ne trovano poche e molto costose (per le mie tasche): ho visto un pre/DAC/streamer della Nad, il C658, che parrebbe fare al caso, comprensivo di stadio Phono. Ma certo costa da solo quasi il doppio di casse e finali: attorno ai 1.900€! Anche se vendessi oltre al C320BEE uno o entrambi dei due vecchi 'nonninì NAD, non ce la farei.
Alternative: aspettare di pescare qualcosa nell'usato, o raccogliere col tempo qualche altro risparmio. Oppure, tenere il C320BEE come pre e prendere a parte un DAC/streamer più economico in attesa di schiarire le idee.
Le chiedo, dunque, avrebbe da suggerirmi qualche alternativa 'tuttofarè al C658, attorno ai 1000 €, magari con ingresso phono decente? O nel campo solo DAC/streamer, escludendo per ora ingressi phono e analogici, qualche consiglio da darmi? Infine, ovviamente, ben accetto qualunque consiglio la sua esperienza le faccia venire in mente.
Intanto, ringrazio lei e tutta la Redazione dell'incredibile lavoro che fate. Spero di non averla tediata oltremisura.
Cordialmente,
Gianpiero - E-mail: giapo79 (at) yahoo.it

LC
Caro Gianpiero,
l'analisi del tipo di suono che cerchi (loudness e rotondo, meno tagliente in alto) fa a pugni con la soluzione da te individuata (Argon + ZeroZone) che tutto è tranne che rotonda, nel senso comunemente inteso. Grande gamma bassa di sicuro, ma anche un suono che non concede praticamente niente a rotondità in gamma medio-alta. Quindi no, sei completamente fuori strada. Partiamo dai diffusori e lasciamo il NAD al suo posto per ora. Io propenderei per qualcosa ancora di Indiana Line (magari dalle Tesi a salire) oppure Sonus Faber. Investi, per ora, buona parte del budget nei diffusori, il NAD può tranquillamente pilotare diffusori anche impegnativi. Se puoi, vendi tutto il surplus, anche perché in tutta sincerità non capisco la necessità di tre impianti in una sola casa. Meglio solo uno, ma buono, che tre così così. Poi lo streamer: non c'è bisogno di spendere i 1900€ del NAD C658, esistono tante alternative di costo inferiore che potrebbero fare al caso tuo e che migliorerebbero drasticamente la situazione attuale. Ad esempio un Cocktail Audio N15D è sia streamer di rete che DAC, in pratica un network player per la musica liquida, che puoi collegare al tuo amplificatore oppure al tuo convertitore DAC. Di dimensioni ultra-compatte, in un elegante chassis in metallo, che permette la lettura nativa e diretta del sistema di codifica audio DSD, PCM, MQA e DXD e può gestire NAS e altri dispositivi, il tutto per circa 600€. Possibile alternativa di prezzo simile il classico Blusound Node 3. Con 1000€ invece ti porti a casa un CAMBRIDGE AUDIO CXN V2 SERIES 2, completissimo e dotato anch'esso di ottimo DAC interno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Magia perduta
Buongiorno Direttore, dopo più di 10 anni, Le riscrivo perché casualmente, per nostalgia, ho riacquistato il Sonic Impact 2, ricordandomi della sua capacità di ricostruire la scena di Private Investigations dei Dire Straits. Ebbene non ci sono riuscito...
Non sarà che le mie orecchie di 58 enne non acchiappano più? Il sistema usato è sì scarsino rispetto a quello che gira da Lei, ma proprio non capisco. Era quello che avevo usato allora. Sto parlando di un lettore Denon DCD 590, il Sonic Impact 2 e casse Indiana Line 023. Poi ho provato con musica liquida, PC, Ifi Zen2 + Sonic + Casse Indiana: niente. Allora ho provato PC, Zen2, il mio sempre limpido Nad c340 e casse Indiana Line. Debbo dire che è la catena che suona meglio, anche della sorgente Denon. Per finire, non inorridisca, ho messo dentro anche un equalizzatore Technics SH 8055 giusto per sentire un po' perché non ci capivo niente. La scena non si è ricostruita. Crede che dipenda dalla posizione delle casse, dalle casse o dalla nostalgia che fa brutti scherzi?
O da qualcos'altro ovviamente? Le chiedo cortesemente un consiglio anche per un paio di casse adatte a quello che ha visto, usate, spesa max 350 euro se ritiene sia il caso.
PS. La stanza 5,5x 4,5 mq è sempre il mio studio, dove lavoro e in un'altra postazione faccio pure i campionati simracing che è un'altra mia passione.
La ringrazio un po' per tutto, perché continua il suo impegno su TNT Audio e perché trova il tempo per rispondere a tutti noi appassionati.
Cari saluti,
Giuseppe - E-mail: baygiuseppe (at) gmail.com

LC
Caro Giuseppe,
se nel frattempo hai cambiato anche solo la posizione dei diffusori è normale che il risultato non sia più quello di una volta. In più, di sicuro le casse non possono fare miracoli e anzi le ritengo abbastanza incapaci di riprodurre una scena sonora accettabile. Erano le stesse dell'epoca, quando il T-Amp ti aveva conquistato? Di anni ne sono passati tanti (quasi 20 ormai, la prima recensione del T-Amp risale al 2005) e la memoria gioca certamente brutti scherzi, ma ti garantisco che da me i piccoli ampli in classe D che via via ho recensito continuano a suonare bene ora come allora. Può darsi tu abbia avuto, in 20 anni, un calo importante all'udito proprio nella zona delle alte frequenze, dove risiedono tante informazioni utili alla ricostruzione di una buona scena 3D. Magari nel frattempo hai anche cambiato gli arredi o la disposizione degli stessi nella stanza. Basta poco e cambia tutto.
Per quanto riguarda i diffusori da sostituire ci vedrei bene, stando sempre in casa Indiana Line, le
Nota 550X che di sicuro suonano meglio delle vecchie 023. Nell'usato ovviamente puoi trovare tanto altro, da Wharfedale a Mission, da Monitor Audio a KEF, tanto per citare dei marchi che hanno realizzato delle buone torri da pavimento non troppo costose. Vedi cosa riesci a trovare e sentiamoci di nuovo. Ah, e butta via l'equalizzatore, che fa danni a basta, se non usato in maniera scientifica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cavi con CAT5/CAT6
Buongiorno Lucio,
da tempo uso dei cavi basati sul progetto
Star, confesso di non avere un orecchio sopraffino ma dato che dei cavi comunque li dovevo prendere mi sono detto perché no, vista anche la spesa esigua. Ora per varie vicissitudini lavorative ho 50 metri di cavo cat 6 e vorrei realizzare uno dei progetti che sono sul sito. Scrivendo della mia idea fra gruppi e forum ognuno ha detto la sua ma alcuni parlano di risonanza che romperebbe gli amplificatori.
Ti risulta? Anche se direi che la risposta sia no altrimenti non pubblichereste i progetti. Ci sono particolari attenzioni da prendere?
Grazie,
Jacopo - E-mail: jdotti (at) hotmail.com

LC
Caro Jacopo,
nei forum la percentuale di incompetenti che pesta a caso i tasti sulla tastiera o del telefono o del PC è elevatissima. Non so di quale risonanza parlino, l'unica cosa sensata, della quale abbiamo scritto tante volte, è che certi progetti con CAT5 o CAT6 possono avere una componente capacitiva abbastanza elevata. Questa, con certi amplificatori, può essere ostica, perché potrebbe diventare un carico non particolarmente gradito, magari se si deve anche pilotare dei diffusori già complicati dal punto di vista dell'impedenza. Tuttavia, nonostante l'enorme numero di appassionati che utilizza regolarmente cavi di questo tipo, non mi è capitato di sentire di amplificatori che esplodono, entrano in risonanza (???) o suonano male. C'è anche da dire che la stragrande maggioranza degli amplificatori moderni non ha particolari problemi a pilotare carichi anche capacitivi. Una volta molti integrati commerciali andavano in crisi persino pilotando determinati diffusori difficili.
Quindi: costruisci con attenzione (occhio a non realizzare dei cortocircuito) uno dei nostri progetti e poi sentiamoci di nuovo per valutarne pregi e difetti (eventuali).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Ragione e sentimento
Ciao Lucio; dalla tua risposta mi sono reso conto di non essere riuscito a esprimere ciò che intendevo. La questione non consiste nel sentire la differenza fra diversi dac, ma fra file lossy e lossless e di conseguenza l'acquisto di un apparecchio oppure no. Nel video di cui ti parlai (link: Apple Music LOSSLESS: Can an Audiophile HEAR the Difference? - YouTube) un recensore passa ben un'ora e dodici minuti a testare file AAC e ALAC e a rendersi conto che non riesce a sentire con sicurezza alcuna differenza tra i due.
Sembra anche molto costernato da ciò, considerandosi un audiofilo ed essendo un recensore. E ciò mi riporta alla mia riflessione: se questo ragazzo, che è giovane e fa il recensore audio non è in grado di riconoscere con certezza un file compresso e uno no, ha senso che io, che tra l'altro ho 60 anni, compri qualcosa in grado di darmi ciò che non sarò mai in grado di sentire? Non sarà più concreto tenermi il mini blink, ottimamente recensito anche da voi, che ha i codec AAC nativi e li riproduce splendidamente?
Ovviamente non mi aspetto una risposta, hai tante lettere che aspettano risposte; volevo solo che quanto sopra fosse uno spunto di riflessione sul fatto che a volte ci fissiamo su cose che poi nella vita reale non hanno senso.
Cari saluti,
Mauro - E-mail: iknosu (at) gmail.com

LC
Caro Mauro,
avevo capito perfettamente cosa intendessi, e infatti la mia risposta - che forse hai frainteso - faceva riferimento proprio a questo: il problema non è la differenza tra file compressi e non compressi (non è sempre semplice distinguerli) ma semmai la differenza di qualità tra un DAC e un altro. Per capirci meglio: un DAC migliore suona meglio di uno peggiore ANCHE quando riproduce file compressi. Per questo motivo ti invitavo a valutare l'acquisto di un DAC di qualità superiore al tuo Mini Blink. Poi, certo, è lapalissiano che un DAC migliore che suona file non compressi suonerà molto meglio di un DAC peggiore che suona file compressi :-)
Quindi: il problema che ti devi porre non è se tu sia in grado di sentire differenze tra file compressi con perdita e compressi senza perdita. Può darsi la senta, e può darsi di no, tutto dipende dalle tue orecchie, dalla tua esperienza d'ascolto (tanti audiofili non sanno come cercare e valutare le differenze) nonché dall'impianto e dall'ambiente. Nella mia sala d'ascolto sento differenze anche quando sposto un diffusore di 5 cm avanti e indietro, ma non posso pensare che in un normale soggiorno, non curato e non “dedicato”, le cose possano andare allo stesso modo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
continuo a seguire con piacere TNT-Audio anche se negli ultimi annu non ho avuto troppo tempo per dedicarmi ai piaceri audiofili! Però ogni tanto il fato ci sorprende... e influenzato dai tuoi editoriali sul vintage mi sono fatto prendere. Il destino ha voluto che tempo fa cascassi su un piccolo Revox A722 destinato alla discarica (sì... sono quelle cose che possono capitare qui in CH...). Me lo sono portato a casa e dopo un po' di ricerche mi sono detto che era fattibile e mi sono messo al lavoro. Ho cambiato tutto (perchè era proprio messo male) e a parte le resistenze, ho rimpiazzato transistor, condensatori, diodi, relais e si è rimesso in moto.
Design vintage? Al 100%! Costruzione vintage? Assolutamente sì, all'ingresso degli RCA orribili + DIN, un segnale di uscita che viene rinviato avanti e indietro su tutte le schede per uscire sui connettori DIN che la Revox saldava al contrario...
Suono vintage? Assolutamente no! Ben bilanciato, teso, rapido, luminoso senza essere agressivo, con un basso non potentissimo ma ben articolato. Niente suono caldo e rotondo degli ampli '70. Ho provato a farlo vacillare iniettando rock, prog, funk, classica di tutti i tipi ma non ha fatto una piega e messo a confronto con il mio finale Hypex il vecchietto se la cava veramente bene.
Un gioiellino che terrò stretto nella mia collezione.
Un saluto da Ginevra con una proposta di prog italiana in un
video recente con un brano del bellissimo album del 1977.
Florian - E-mail: staelix (at) hotmail.com

[Revox A722]
[Revox A722]
[Revox A722]

LC
Caro Florian,
un bel colpo questo Revox A722! Un finale da 45 watt per canale dei primissimi anni '70, dalla classica estetica teutonica. In buone condizioni e funzionante si trova per circa 500€, hai fatto benissimo a salvarlo dalla discarica, anche perché il marchio è glorioso e il modello è abbastanza raro. Sono felice ti abbia soddisfatto anche dal punto di vista sonoro. Complimenti per l'ordinatissimo e accuratissimo restauro! Grazie per il suggerimento musicale della band prog italiana “La Locanda delle Fate”, che giro volentieri ai nostri lettori.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Se ne va a 71 anni Gary Rossington, l'ultimo membro ancora in vita dei Lynyrd Skynyrd (gli altri tre persero la vita in un incidente aereo), co-autore di Sweet Home Alabama e del famoso assolo di chitarra di Free Bird.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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