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Finalmente......Belgrado Audio 2000

Fidati soltanto delle tue orecchie (slogan ufficiale)

[English version]

Prima Parte

Finalmente, dopo l'anno dei bombardamenti, quest'anno, invece delle bombe NATO, Belgrado ha avuto la sua seconda mostra dell'audio. La mostra si è tenuta per la prima volta nel 1998 ma l'anno successivo, per varie ragioni, è stata sospesa. Dunque, la manifestazione di quest'anno è stata per molti aspetti un nuovo inizio - nuova organizzazione, nuovo personale e nuovi espositori accanto ai vecchi. E qualche novità molto positiva. Ma leggete oltre.

L'evento si è svolto al secondo piano dell'Hyatt Regency Hotel di Belgrado, occupandone in pratica un'intera ala dal momento che quasi tutti gli espositori hanno preso più di una stanza, spesso separando l'home theatre dall'hi-fi classico e in qualche caso separando l'audio per comuni mortali da quello per chi ha i soldi ed il tempo per goderselo.
Il tutto affiancato da un'organizzazione impeccabile che, per una volta, non ha sbagliato una mossa. Così i visitatori, all'uscita dell'ascensore al piano, sono stati accolti dall'eccellente organizzazione, e dal quel momento in poi è stata una navigazione facile e sicura attraverso le diverse proposte audio.

Considerati gli eventi che questo paese ha vissuto nel corso degli ultimi 10 anni, come le sanzioni delle Nazioni Unite e i bombardamenti della NATO, non dovrebbe sorprendere che si sia trattato di un evento piccolo in termini numerici, con appena 9 espositori.
Si è fatta notare l'assenza di un gruppo di, diciamo così, operatori non ufficiali, di quelli che trattano via cellulare comodamente seduti nei loro salotti, e con loro anche di alcuni marchi piuttosto famosi nel settore audio, ma il materiale presente non era davvero niente male, come potrete notare. Vediamo con ordine le proposte degli espositori presenti.

Devo scusarmi per la qualità delle fotografie che ho talvolta dovuto scattare in condizioni a dir poco avverse; le camere d'albergo non sono certo degli studi fotografici, e per di più gli apparecchi erano quasi sempre allineati contro le finestre.
Il che mi ha costretto a chiudere le tende per evitare il controluce ottenendo così per contro una quasi completa oscurità. Potete immaginare le difficoltà che ho avuto con la videocamera, digitale e non.


[Audio Note Zero] KORATO merita sicuramente la citazione d'onore, dal momento che ha di fatto sempre guidato le tendenze audio locali durante i suoi 10 anni di attività.

Questo operatore di Belgrado ha esibito prodotti di costruttori ben noti come Marantz (Giappone/Olanda), Audio Note (Gran Bretagna/Giappone), Bowers & Wilkins (Gran Bretagna), JM Lab/Focal (Francia), California Audio Labs (USA) e van den Hul (Olanda), ma anche la sua intera, e neanche tanto piccola, produzione.

Essa comprende due preamplificatori, entrambi valvolari, ed un finale di potenza oltre ad una "Anniversary Series" costituita da un preamplificatore dual mono con due alimentatori separati e da un finale di potenza da 2x150W/8 Ohms di specifiche.


[Korato stuff] Questa combinazione di alto livello è candidata alla prossima recensione su TNT. È basata su una configurazione dual mono, ed il finale di potenza è dotato di tre coppie di transistor RET Sanken di elevata qualità per canale, di 4 massicci condensatori da 36.000uF e di due trasformatori toroidali da 600VA.

L'altra novità è la nuova coppia pre/amp Korato, attualmente nelle sicure e qualificate orecchie, ..ehm, mani del nostro Geoff Husband che la sottoporrà a prova d'ascolto non appena possibile.

Questa coppia pre/amp da "comuni mortali" offre valvole nel pre e 2x100W/8 Ohms (ma anche più di 2x350W/2 Ohms!) di potenza reale anche in questo caso in configurazione dual mono ad un costo, relativamente parlando, ragionevole.

Collegata a diversi modelli di diffusori B&W e JM Lab, e specialmente ai prestigiosi Mezzo Utopia (ascoltateli e vi renderete conto che il nome è tutt'altro che fuori luogo - davvero vicine all'utopia, un grosso sforzo per Monsieur Jacques Mahul, ma del resto anche il prezzo è un grosso sforzo!) la nuova "piccola" coppia Korato ha realmente brillato, producendo suoni che uno potrebbe ascoltare per una giornata intera e poi chiederne ancora.

La cavetteria era gentilmente offerta da Mr. van den Hul.

Ho ascoltato questo sistema con quasi tutti i generi musicali, dal jazz classico, alla fusion, ad Eric Clapton unplugged, e tutta veniva riprodotta davvero molto bene.

La mia unica critica allo stand Korato riguarda la terza stanza, dedicata alle potenzialità dell'home theatre con proposte molto costose, come schermi al plasma ed un enorme sintoamplificatore Marantz (prezzo locale, circa 3,000$) che pompava allegramente bassi scuoti-pavimento, sovrastando il vicino stand B&M Acoustics e parzialmente soffocando anche il buon suono proveniente dalla seconda stanza dell'esposizione Korato stessa. Eh, bè, panem et circenses.....


[B&M stuff] B&M Acoustics è un operatore di Belgrado che distribuisce i prodotti della francese Son Audax e della giapponese Fostex.

In realtà, Son Audax è attualmente proprietà della Harman International, ma molti la ricorderanno come prestigioso costruttore di altoparlanti da quasi 80 anni. Così era considerata allora e così è, ancora di più, adesso.
Il catalogo Son Audax è a dir poco straordinario e gran parte dei prodotti sono vere e proprie offerte.

B&M Acoustics esponeva anche una notevole gamma di diffusori completi di sua produzione (dal progetto all'assemblaggio finale), basati ovviamente su driver Son Audax.

La casa propone tre serie di diffusori, da modelli piccoli ed economici a modelli piuttosto grossi e pesanti.

Evidentemente, alla B&M Acoustics devono semplicemente adorare la finitura laccato nero pianoforte accoppiata alle piastre in acciaio disposte attorno agli altoparlanti, un accostamento che trovo piuttosto insolito ma che non ha mancato di colpire molti visitatori.

Sono comunque disponibili diversi tipi di finiture, tra cui laccato nero pianoforte, rovere, ciliegio, palissandro, ed altre ancora a seconda del modello e della disponibilità del materiale scelto.


[B&M stuff] Questi diffusori alti e stretti nascondono in qualche caso dei veri e propri sistemi a 3 vie con i woofer (da 6.5 ad 8 pollici, 16.5-20.3 cm) montati sul pannello laterale allo scopo di ridurre quanto più possibile la larghezza del mobile nel tentativo di eliminare o, quanto meno, minimizzare i fenomeni di rifrazione.

È per certi aspetti sorprendente sedersi ad ascoltare quello che a prima vista si presenta come un diffusore a due vie e scoprire che ha bassi molto più profondi di quanto sia possibile con due soli driver.
Solo allora, incuriositi, ci si chiede dove sia il trucco e si scopre il woofer da 8 pollici (20,3 cm) che "spara" allegramente dalla fiancata del diffusore.

I diffusori sono venduti in coppia (canale sinistro e canale destro bilanciati) ad un prezzo che trovo incredibile per un diffusore solo; ad esempio, un vero 2-vie a torre, in configurazione D'Appolito (con tweeter a cupola rivestita in titanio in mezzo ai due mid/woofer) costa qui solo 330$, un prezzo dannatamente basso considerata la qualità dei driver e crossover e del progetto. La finitura è buona, anche se non eccezionale.

Mi ha un po' stupito trovare in esposizione un diffusore con mid/woofer da 10 pollici (25.4 cm) e tweeter a cupola morbida.   Non se ne vedono più molti di questi tempi, anche se Snell aveva qualche modello con questa configurazione, come molti anni fa Advent e, prima ancora, KLH.

Le mie perplessità sono tuttavia state fugate non appena il diffusore è stato collegato a due massicci monoblocchi Krell che ricevevano il segnale direttamente da un lettore Marantz CD-17 KI.   Il risultato è stato un suono notevole ed una dinamica mozzafiato, da sempre punti forti di Krell, a cui però i B&M Acoustics tenevano dietro assai meglio di quanto sarebbe stato loro diritto.
La differenza di prezzo è abissale, eppure il suono che ne viene fuori, pur non essendo all'altezza di Krell, vi si avvicina assai di più di quanto mi sarei aspettato sulla carta.   In realtà penso che la scelta dei Krell nel caso specifico fosse sbagliata, ma non addentriamoci adesso in questa discussione.

Per quanto ne so B&M Acoustics è attualmente l'unico costruttore jugoslavo di diffusori che propone diverse serie, ciascuna con modelli di varie fasce di prezzo. Mi hanno detto che ha iniziato ad esportare, le prime spedizioni dirette in Austria.
Badate però che, se questi diffusori possono essere vergognosamente economici se acquistati direttamente dal produttore, i costi di spedizione, dati peso e dimensioni, incideranno non poco per cui fate prima le dovute verifiche con il produttore stesso.


[Dayens stuff] Dayens è un operatore di Sabac, cittadina del sud della Serbia.   Devono essere fissati con i diffusori dal momento che rappresentano ben tre ditte, tutte tedesche, la cui produzione è interamente dedicata ai sistemi di altoparlanti.

Nella foto potete vedere due modelli della tedesca Quadral ("Aurum Four" a sinistra e "Ergo RC-L" a destra), ma Dayens distribuisce anche Visaton (ben nota per i suoi kit e componenti) e Canton.

I modelli esposti erano di livello abbastanza modesto anche se, a dire il vero, la sola Visaton offre circa 30 kit diversi e sarebbe impossibile fare stare tutta questa roba in meno di cinque stanze, Quadral ne richiederebbe altre quattro o cinque, ed altrettante Canton.

Per cui dovevano necessariamente fare una selezione e la scelta è caduta su due diffusori di grandi dimensioni e su un mini-diffusore, con mid/woofer in lega di alluminio e tweeter a cupola morbida.

Sinceramente, il suono che ne viene fuori non mi ha impressionato, ma questo potrebbe essere dovuto all'amplificazione non all'altezza della situazione o ad un accoppiamento non felice diffusori-amplificatore.

Alcuni diffusori Quadral hanno curve di impedenza terribili e richiedono un'amplificazione muscolosa per poter dare segni di vita, lo stesso dicasi per alcuni modelli abbastanza carini Visaton per quanto ho potuto ascoltare sino ad ora.

Il piccolo in esposizione produceva suoni molto coerenti e buon ritmo, ma era notevolmente limitato dalla bassa sensibilità (84dB/1W/1m) da un lato e dalla scarsa potenza sopportata (60W) dall'altro.

Non ha potuto fare a meno di produrre un suono da 'scatolà, con "bassi" che sarebbe meglio definire al più dei medi di bassa frequenza; se mai vi fosse necessità di un subwoofer, non vedo situazione più adatta di questa ma stranamente lì non ce n'erano in esposizione.


[Dayens stuff] Per non sfigurare di fronte ai concorrenti della capitale, Dayens presentava anche una gamma di amplificazioni: un integrato, un pre ed un finale di potenza.

Hanno tutti un aspetto un po' grassoccio con la parte centrale infossata quasi non potesse reggere il peso del contenuto.

Si tratta di elettroniche a stato solido di fattura ragionevolmente buona; se poi si considera il prezzo, sembrerebbero davvero convenienti.

Quanto al suono, sebbene buono e senza pecche evidenti, con buon ritmo e il giusto calore, non posso dire che mi abbia impressionato: mi è sembrato un tantino velato e in qualche caso un po' chiuso.

D'altra parte, devo dire che ho ascoltato queste elettroniche in un ambiente acustico a me non familiare e con diffusori sconosciuti, per cui se le mie impressioni sono giuste o meno andrebbe verificato in maniera più approfondita di quanto non sia stato possibile con questo ascolto estemporaneo.

Avanti per la [Seconda parte]

© Copyright 2000 Dejan Veselinovic - http://www.tnt-audio.com

Traduzione: Aldo Polettini - HTML: Paolo Saggese

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