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Sound & Vision

Bristol, 22-24 Febbraio 2004

Parte II

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Autore: Werner Ogiers



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A partire da quando è stata acquisita da un gruppo scandinavo, la Tannoy ha dimostrato una vitalità tecnologica che potrebbe fare di lei la nuova B&W. Quindici anni dopo che la Meridian ha aperto la strada a questo concetto ora c'è una nuova gamma di altoparlanti pronti per il digitale: la Eyris iDP. Sorprendentemente simile alla normale serie Eyris, ogni iDP integra un'interfaccia digitale, equalizzatore e pre digitale, DAC e finali di potenza, in maniera da richiedere solamente una sorgente digitale per formare un sistema completo per la musica o l'Home Teather. Le iDP includono anche un sistema digitale di equalizzazione ambientale, il quale se ho capito bene deve essere settato dal rivenditore al momento dell'installazione mediante un PC sul quale gira un SW dedicato Tannoy.


La gamma iDP include anche due subwoofer attivi. Ma c'era di più. Che dire di una intera gamma entry-level, chiamata Fusion? A partire da poco più di 90 sterline la coppia per le piccole Fusion R, diffusori posteriori abbastanza buoni per essere usati come coppia frontale, fino alle 350 sterline per le Fusion 4, torri da pavimento a doppio woofer. A completare la varietà dell'offerta c'erano due tipi di altoparlanti da incasso, di cui uno a tecnologia Dual-Concentric, ed un libro della Tannoy, firmato allo show da Michael Fountain, figlio del fondatore della Tannoy, e dall'autore (Julian Anderton).

Come al solito la Meridian ha organizzato dimostrazioni a durata fissa ed a porte chiuse, ovviamente con l'intento di informare l'audience sulle ultime novità della casa così come sul concetto di DVD-A (ehi, c'era pure un DVD-A ibrido!). Purtroppo, e anche qui come al solito, tutto ciò non brillava come avrebbe potuto a causa di una scelta delle musiche di demo piuttosto blanda. Pazienza. Recentemente la Meridian ha rimpiazzato l'intera gamma 500 con la nuova serie G, veramente un cambiamento pesante nel loro programma. La serie G contiene i "soliti sospetti", così come un componente altamente integrato che incorpora un lettore CD, un controllo di volume digitale, un DAC, ed un pre con input analogici e digitali (quindi con degli ADC). Questa macchina, collegata ad una coppia di altoparlanti digitali della Meridian (o della Tannoy? Scusate, non ho resistito...) forma un sistema completo.

Nella stanza vicina la Chord ha aggiunto i finali stereo Mezzo 50 e Mezzo 140 alla stilisticamente ricercata gamma mini Choral (50W a 1900, e 140W a 3250 sterline).


La Mission ha dato seguito alle top di gamma Pilastro con una linea da esse derivata ma molto più economica, la Elegante. Questa gamma comprende tre sistemi completi a 6.1 canali con prezzi da 2800 a 4800 sterline, situandosi così al top (ancora accessibile) del listino di questa marca.

La Arcam ha costantemente ampliato il proprio catalogo di elettroniche audio, dando sempre più enfasi a soluzioni HT rivolgentisi alla parte alta del mercato. Questo show ha visto il lancio di un massiccio receiver 7.1 canali della serie DiVA, l'AVR-300. La serie Full Metal Jacket, che bada alle prestazioni, è stata ampliata con il C30-7.1, un pre completamente analogico avente capacità 7.1 nonché stadio phono MM/MC (1500 sterline). La casa suggerisce di usare questo pre con due o sette dei loro nuovi finali P-1 ad ingressi bilanciati (1100 sterline).


Chi di voi conosce la mia ammirazione per la serie entry-level Z di Myryad, capirà che io considero la sostituzione della serie M con la nuova MX un evento molto importante. La gamma MX comprende un tuner, un lettore CD, pre stereo, e due ampli integrati per quelli rivolti più all'audio, ma anche un preampli/processore surround, un lettore DVD, ed un set di finali di potenza stereo e modulari per soluzioni A/V, il più grosso di questi erogante 7x150W oppure 14x80W. È un peccato che il lettore DVD MXV3000 è un lettore solo video, anziché un multiformato. Una opportunità mancata?
Altre informazioni: la Inca Design ha mostrato l'intrigante CD player Katana (ispirato a Kill Bill?). Di Anthony Gallo c'erano gli altoparlanti di fascia alta Reference III, che abbinano un woofer degno di questo nome al ben noto tweeter sferico con membrana ad espansione. La JMLab ha dato un segno della sua presenza con la nuova Utopia Diva Be, una snella torre con tweEter in berillio e woofer laterale. Quelli della Wilson-Benesch hanno presentato le casse hi-end Curve, che prendono molti elementi in prestito dalle loro top di gamma A.C.T, ed infine la Leema Acoustics aveva un bel sub attivo da 250 W con numerose opzioni per quanto riguarda il crossover.

Quegli anticonformisti della O'Heocha avevano la loro solita esposizione di strane e meravigliose casse acustiche, ma questa volta tutto "l'ambaradan" non era collegato. Mi spiego: tutte stavano suonando... ma senza cavi, bensì con trasmittenti e riceventi posizionati rispettivamente al pre ed ai finali che pilotavano le casse attive. Anche se non sono interessato a questo tipo particolare di setup, la cosa è interessante. Sapete che sono un sostenitore dell'ascolto in multicanale, per la ragione molto semplice che libererebbe i nostri sistemi dai vincoli dell'ascolto a due canali (se pensate che ciò sia veramente tridimensionale, beh ripensateci). Ma sono anche abbastanza realista da capire che il multicanale non si affermerà veramente, a meno che non sia reso semplice, cioè senza che i canali addizionali richiedano modifiche alla stanza di ascolto, come ad esempio lunghe e scomode cablature. Da qui il mio desiderio di soluzioni facili, trasparenti e senza fili che possano trasformare l'uscita del pre in "pressione sonora" a livello di altoparlante.

Ulteriori soluzioni wireless si potevano trovare alla Cyrus, anche se con un accento differente. Il sistema multistanza Cyruslink consiste nel Linkserver, un "server musicale" composto da un CD con hard disk, un'interfaccia utente video (attaccateci un TV al plasma), i DAC e gli stadi analogici di uscita di qualità audiofila Cyrus, cosicchè tutto ciò può effettivamente essere usato come una degna sorgente CD in ogni sistema. L'hard disc può contenere sia MP3 sia file wave. A livello periferico, collegate via ethernet o senza fili, si trovano i componenti Linkwave. Questi sono piccole scatole indipendenti contenenti un'amplificazione di 2x15W, sintonizzatore FM, e collegamento al Linkserver e perfino ad Internet. Il tutto è controllato da un software, Linkwand, che gira su PDA standard.

Yamaha offriva il suo sistema wireless simile (il Multicast) con un server da 80 GB, masterizzatore incluso, e client remoti. Ciascuno dei client include un finale digitale stereo, ed opzionalmente si possono avere anche degli altoparlanti piatti della stessa gamma. Un'altra novità in casa Yamaha era l'amplificatore digitale stereo MX-D1 da 500W (!), al prezzo di 3000 sterline, ed una volta tanto non basato su di un chip set commerciale fornito da terzi.


La Onkyo esponeva l'amplificatore integrato dual-mono A1, un ritorno al minimalismo (ha solo due controlli), ed il CD player coordinato C1 (basato su DAC Wolfson WM8740). In mostra c'erano anche il DS-VP1000E, DVD-A top di gamma con interfaccia HDMI, e l'analogamente equipaggiato TX-NR1000, un ricevitore A/V.

Sony ha mostrato l'ampli digitale multicanale della serie 9000 collegato tramite iLink ad un gira-SACD.


Della TEAC c'era naturalmente all'estremo alto della gamma il nobile multiformato DV-50, ed all'altro una apprezzabile collezione di sistemi CD-radio da tavolo: alcuni pateticamente retrò, altri abbastanza appetibili. Inoltre c'era un music centre piccolo piccolo con un CD-receiver e casse basate sulla NTX. Vi ricordate quel meraviglioso sistema della Technics da muro degli anni '80?
Tivoli ha mostrato un prototipo funzionante del Model DAB: indovinate un po': una versione DAB della celebrata radio da tavolo Model One. Ancora in fase di sviluppo, dovrebbe andare in produzione prima della fine dell'anno ad un non irragionevole prezzo di 200 sterline. C'era anche una borsa di pelle per la radio PAL, che la faceva sembrare (e non poco) come una Rolleiflex.

ArchDABlers Pure ha portato con il Legato un microsistema compatto comprendente un sintonizzatore DAB/FM, lettore CD e due diffusori, ciascuno comprendente un paio di largabanda da 3". La sezione DAB impiega il sistema di trattamento di segnale Digital Psycho-Acoustic Compensation II: se proprio me lo chiedete, una specie di loudness, necessario a rendere più ascoltabile il suono del DAB, niente di meno. All'altro estremo dello spettro c'era la radio da passeggio PocketDAB 1000: 160g e 18 ore di autonomia.

La Denon ha dimostrato quanto può essere piccolo un sistema HT "serio". Dopo il tanto criticato/acclamato ricevitore/CD player UD-M31 (21 cm di larghezza), hanno fatto lo stesso gioco con il nuovo receiver/DVD ADV-M71: due canali (35W), sezione radio, un DVD ed un processore "surround" che decodifica i segnali Dolby Digital e DTS e li trasporta in Dolby Virtual Speaker. Aggiungete un sistema di altoparlanti 2.1 come il SYS-A2.1Ls ed uno schermo (preferibilmente uno al plasma sul muro) e siete a posto. Lo ammetto: il sistema ideale per la camera da letto!

La KEF ha fatto una cosa del genere con il loro bel KIT - KEF Instant Theatre - una unità centrale che alloggia un lettore DVD ed un receiver Dolby Digital / DTS, anche qui virtualizzato a due canali. Un woofer separato con ampli incorporati ci mette un po' di birra pilotando (e qui sta la parte notevole), una coppia di diffusori frontali ciascuno avente due canali veri e propri: uno per la parte frontale veria e propria (coassiale Uni-Q a due vie), l'altro per dei pannelli laterali NXT dai quali il surround viene irradiato e riflesso dalle pareti, alla Niro.

La Tube Technology ha mostrato il loro sistema a valvole completo ed abbastanza massiccio, ora con i nuovi blocchi Genetix. Se la Chord dovesse mai fare elettroniche a tubi, probabilmente sarebbero esattamente come queste.

Chi vuole aggiungere dell'AV multicanale ad un sistema esistente, od almeno ad un DVD player già posseduto, può dare un'occhiata alla nuova serie AEGO P5-II di Acoustic Energy: un piccolo decoder con amplificatori che si accoppiano a 5 piccoli satelliti di AE ed ad un woofer.


Più seriamente, AE ha anche colto l'opportunità di lanciare la linea di diffusori mid-fi (la definizione è loro, non mia) Aelite, comprendente le Aelite 2 (2 vie, 2 woofer, da stand) e le Aelite 3 (3 vie, a colonna) entrambe con woofer e midrange in lega metallica. La gamma verrà completata nel corso del 2004 con dei diffusori centrali, surround, ed un subwoofer.

© Copyright 2004 Werner Ogiers - www.tnt-audio.com

Traduzione: Giulio Maira

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