Visita della mostra High End 2019 a Monaco

Parte III

Visitatore: Carlo Iaccarino
La mostra si è svolta dal 9 al 12 maggio 2018 presso il M.O.C., centro fieristico di Monaco di Baviera, in Germania
Scritto: Luglio 2019
Sito web ricco di informazioni: High End Society

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Pensavate fosse finita, eh?

Ho praticamente finito le chiacchiere. In questa terza parte mi limiterò a qualche foto di roba che mi ha particolarmente colpito, giusto per soddisfare le vostre (ok, nostre) pruderie voyeuristiche.

Iniziamo con FOCAL e NAIM
Come al solito, questi due marchi hanno allestito una grossa esibizione, quest'anno maggiormente incentrata sul costruttore francese di sistemi di altoparlanti, che celebra i suoi primi 40 anni.
Ecco le usuali splendide finiture dei modelli di punta.
 Diffusori FOCAL
Grossa novità di quest'anno era il primo processore ed amplificatore multicanale di Focal, il modello Astral 16.
FOCAL Astral 16
Ad un prezzo di circa 20.000 Euro, arriva a trattare fino a 16 canali, può decodificare segnali nei formati DTS:X e Auro 3D, e coì via. Una delle sue principali carateristiche, almeno secondo me, è che può eseguire la correzione acustica ambientale col sistema Dirac live: è già un'operazione difficile in stereo, ma diventa davvero tosta in multicanale. Ho chiesto loro perchè non si fossero affidati alle notorie capacità della consorella Naim in campo di amplificatori (come si vede nella foto, nell'impianto erano presenti anche elettroniche Naim), e dalla loro risposta ho capito che preferivano non "compromettere" l'ottima a reputazione di Naim nell'audio puro. Personalmente, non credo che se mi trovassi al cospetto di un apparecchio A/V targato Naim il marchio mi apparirebbe meno interessante. Inoltre sarebbe davvero in errore chi pensasse all'Astral 16 come una prova minore, visto quanto è potente, compatto e molto ben progettato. Ma, ovviamente, non ho alcuna voce in capitolo circa le strategie di marketing di nessuna delle due Società :-)
Il resto dell'impianto mi è parso suonare solamente bene, ma va considerato che si trattava di una demo, ovviamente, degli "spettacolari" effetti del multicanale: in ogni caso, la potenza di questo apparecchio era evidente, così cone la sua abilità nel decodificare i vari formati audio multicanale, producendo sempre un campo sonoro avvolgente. Sono davvero curioso di vedere (ok, sentire) come se la cava con buoni programmi musicali multicanale in un ambiente d'ascolto appropriato... sebbene non riesca nemmeno ad avvicinarmi alla fascia in cui si inserisce il prezzo di questo apparecchio :-)

Facciamo rotta verso Nord, Estonia, dove incontriamo ESTELON
Esibivano i loro nuovi diffusori Forza che suonavano, come al solito, molto bene, ma meno "dolci" di quanto la mia inaffidabile memoria ricorda dei pregressi ascolti.
Diffusori ESTELON Forza
Ecco la parata di elettroniche a marchio CH Electronics usata per pilotarli.
Diffusori ESTELON Forza
Lo so che dobbiamo sempre ricordare che gli spazi della MOC non sono pensati appositamente per dimostrazioni acustiche e quindi non è corretto giudicare gli apparecchi in mostra soltanto in base a ciò che vi si sente; ma sono molto tentato di ascrivere il suono che ho sentito nella sala Etalon alle elettroniche lì usate. Ho trovato amplificatori di quel marchio anche in molte altre salette dove ho pensato che il suono fosse un po' "appuntito". Però gli apparecchi CH Electronics godono di ottime recensioni in tutto il mondo, quindi deve esserci qualcos'altro sotto, e le cose non devono essere così semplici.
Andiamo avanti

STUPENDI!
THORENS TD 1601 e  TM 1600
THORENS TD 1600 e TM 1600
Non sono riuscito a trattenermi dal pensarlo non appena ho visto i nuovi giradischi a controtelaio flottante TD 1600 e TD 1601 (siamo nella fascia dei 2.500-3.000 Euro) di THORENS affiancati dal registratore a bobine TM 1600, un'assoluta novità per il marchio; la loro estetica si combinava perfettamente e piatto e bobine facevano davvero una bellissima accoppiata.

WESTERN ELECTRIC, dopo il suo "ritorno sulle scene" dell'anno scorso,quest'anno esiibiva un impianto costruito attorno al suo ampificatore integrato 91E che adotta, manco a dirlo, le loro 300B come valvole di potenza, ed ha un prezzo di circa 12.500 Dollari americani. La cosa interessante, per una tecnologia così datata, la dichiarazione che si tratta di un progetto innovativo: sottolineavano che il progetto del loro circuito aveva ottenuto un brevetto appena prima della mostra, il 19 aprile del 2019 (!)
WESTERN ELECTRIC

TOTEM aveva portato alla mostra la nuova versione V2 sia del diffusore da stand Fire da 8.000 Euro, che del diffusore da pavimento Metal da Euro 18.000. Come sempre accade con le casse di Vince Bruzzese, il cui altoparlante principale è filtrato solo meccanicamente (il tweeter presenta un crossover elettrico), la musica si lasciava seguire con facilità, con bassi solidi e profondi ed un palcoscenico ampio e poco costretto dalle pareti circostanti.
Diffusori TOTEM

E poi c'erano i soliti grossi nomi

Ecco DYNAUDIO con il diffusore da pavimento Confidence, da 17.000 Euro, qui pilotato da elettroniche Moon.
DYNAUDIO Confidence
Lo stesso abbinamento di marchi si poteva apprezzare nella saletta di MOON.
MOON by Simaudio

Nella stanza di CONSTELLATION a mio parere si sentiva un bel suono provenire da una coppia di diffusori M2 di MAGICO,
CONSTELLATION - MAGICO  M2
pilotati da elettroniche Constellation: il pre-phono Andromeda, il DAC con lettore di rete Cygnus, il pre solo linea Pictor, ognuno dotato della sua brava alimentazione separata, ed i finali mono Taurus.
CONSTELLATION

Ora si cambia registro... Ecco a voi EINSTEIN, un produttore tedesco che ha sempre proposto impianti che mi sono sembrati suonare "diversi", nel senso più piacevole che possiate immaginare.
Avevano allestito due impianti, uno terminato con una coppia di torri,
EINSTEIN
e l'altro con una coppia di diffusori da supporto.
EINSTEIN
Per quanto possa sembrare strano, sono stato molto più colpito dall'estensione in basso dell'impianto piccolo, ma non posso escludere l'influenza acustica dell'ambiente col tetto spiovente.

Questi grossissimi diffusori LANSCHE erano ottimamente pilotati dalle elettroniche EMM LABS di Ed Meitner.
LANSCHE - EMM - MEITNER

Ovviamente, alla mostra non potevano mancare i diffusori WILSON.
Ecco le bellissime Sasha, pilotate da elettroniche SPECTRAL, colte durante una demo dall'atmosfera un po' troppo "liturgica", per me.
WILSON - SPECTRAL
Credo che le Wilson si comportino meglio quando spinte con dei "veri" brani musicali, magari come quelli che il nostro buon Marco Cicogna, di Audio Review usa per le sue demo agli audio show, come, infatti, quella che ha tenuto nella sala DCS.
WILSON - DCS

Spazi ridotti, quest'anno, per ESOTERIC, le cui elettroniche pilotavano una coppia di bellissime - al solito - SONUS FABER da pavimento.
ESOTERIC

Ecco gli enormi Monolith di MARTIN LOGAN, di nuovo sulla breccia, che suonavano davvero bene pilotati da elettroniche PASS.
MARTIN LOGAN

In questa sala elettroniche MSB pilotavano una coppia di diffusori Magico.
MSB

NAGRA avea allestito un impiantone, per pilotare degli enormi diffusori YG.
NAGRA

CABASSE aveva preparato uno spazio chiuso nella Halle 3, nella quale si mostrava anche l'impianto clever di Pro-Ject che ho descritto nella prima parte. Nella stessa "sala", come avevo scritto, l'attrazione principale era costituita dai nuovi diffusori The Pearl di Cabasse (quelli bianchi nella foto), da 5.580 Euro la coppia. Presentano la famosa forma sferica tipica del marchio e sono casse attive, capaci di accettare in ingresso segnali digitali, anche via WiFi, sono controllate da DSP e possono formare un sistema che ne comprende fino ad 8, possono suonare la musica in streaming controllate dal cellulare. Si tratta di uno dei nuovi oggetti audio, nella stessa categoria dei Phantom della Devialet, ma ad un prezzo molto più contenuto, nonstante offrano le stesse (o simili) funzionalità.
CABASSE

MARTEN aveva portato diversi dei suoi diffusori.
MARTEN
Però non sono riuscito ad apprezzarne appieno il suono; anche in questo impianto le lelettroniche erano della CH PRECISION. Si tratta certamente di una mera coincidenza.
MARTEN - CH PRECISION

solito grande e piacevole suono nella saletta di KHARMA, dove suonavano le loro Enigma Veyron EV-2.
KHARMA
Se solo non fossero così funeree... :-)

E questo è tutto

In realtà dovrei parlarvi di molto altro.
Una macchina lavadischi ad ultrasuoni compatta e facile da utilizzare prodotta da DEGRITTER: usa frequenze ultrasoniche più elevate di quelle analoghe di altri produttori, il che, secondo loro, produce delle bollicine di cavitazione più piccole, che penetrano più a fondo negli stretti solchi dei dischi. Altro vantaggio sui concorrenti sarebbe il filtraggio attivo che rimuove le particelle di sporco dal liquido nel quale il disco si sta pulendo. Però non è economica: 2.650 Euro.
La nuova linea di elettroniche ALCHEMY di ELAC, sempre progettata da Peter Madnick: il pre phono PPA-2, da 1.000 Euro, il DAC/pre DDP-2 ed il finale DPA-2, entrambi da 2.600 Euro.
Gli apparecchi sorprendenti, anche per il prezzo, di EMOTIVA, che permettono di allestire un aggiornatissimo impianto multicanale bensuonante E ad un prezzo ragionevole.

Credo che questo sia un buon punto per fermare il mio pomposamente definito "report" dal 2019 Munich High End hi-fi Show.
Come ogni anno, vi rinnovo l'esortazione a pianificare con anticipo una fuga primaverile dedicando un finesettimana a Monaco per la mostra. Sia che vi stiate guardando attorno per comprare qualcosa per migliorare il vostro amato impianto o per assemblarne uno ex novo, sia che siate semplicemente curiosi di vedere che si dice nel campo della riproduzione audio domestica, sia che vogliate solo divertirvi a passeggiare per un enorme parco di divertimenti a tema Hi-Fi, dovreste pensare di venire a questa mostra. Qui potrete vedere i protagonisti del mercato e, soprattutto, incontrare altri soggetti afflitti dalla vostra medesima patologia, sia essa l'insano amore per i monotriodi o l'inesplicabile affetto per i giradischi, o il cronico desiderio di possedere la più rara (o la più nuova) edizione in vinile di quel famoso gruppo jazz, troverete senz'altro molte ragioni per esserci.
Inoltre, una volta che la mostra ha chiuso i battenti, potete contare su una bella città che vi offre molteplici opzioni di intrattenimento gastronomico e musicale.
Per molti di noi cittadini eurounitari è agevole raggiungere Monaco in aereo o, da non pochi posti, anche in auto. Dopo tutto, scommetto che chiunque di noi che sta leggendo queste pagine possa legittimamente aspirare ad una innocente e breve evasione. Per quanto mi riguarda, cercherò sicuramente di essere lì anche l'anno prossimo.
A proposito, segnatevelo in agenda: nel 2020 la mostra si terrà dal 14 al 20 Maggio; come al solito, il primo giorno non è aperto al pubblico, ma solo ai professionisti del settore: rivenditori, distributori e... reporter ;-)

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