L'Albornoz Palace Hotel, come lo scorso anno, ha ospitato la manifestazione Umbria HiFi edizione 1999, che ha avuto luogo a Spoleto (PG) nei giorni 4 e 5 Dicembre.
Seguendo un copione già sperimentato, al piano terreno gli audiofili in visita avevano l'opportunità di effettuare acquisti presso gli stand di Suono e Fedeltà del Suono, che esponevano accessoristica, CD musicali e vari numeri delle rispettive riviste. A far loro compagnia, gli stand della Red Records, che esponeva la propria interessante discografia, e di Audion, con in mostra i kit e le pubblicazioni di casa, alcune delle quali già recensite da TNT-Audio.
Salito al primo piano (e notato con mio dispiacere come alcune delle sale utilizzate lo scorso anno risultassero tristemente vuote), la prima saletta che incontro è quella della Audio Note, all'interno della quale era possibile ascoltare una coppia dei nuovi diffusori da pavimento AZ2 (acronimo di Absolute Zero 2), ideale complemento delle elettroniche di casa della serie Zero. Cifra di commercializzazione contenuta entro il milione e mezzo di lire.
Nella saletta successiva esponevano Dissanayake, con le proprie elettroniche valvolari (preamplificatore phono e linea a due telai, abbinati a finali da 30W, sempre a due telai, il tutto privo di controreazione totale), Piantini, con i diffusori Max Research monovia che utilizzano driver a larga banda con rifasatore da 17cm (a partire dai piccoli Minimum, con un prezzo di poco superiore ai 4 milioni di lire, per proseguire con i Medium - si fa per dire, vista l'altezza di quasi un metro e mezzo -, finendo con le Max Horn, che avevo inizialmente scambiato per una coppia di armadi, viste le dimensioni esterne decisamente inconsuete - date uno sguardo alla foto! - ), e Fone', con la propria interessante produzione musicale.
Davvero singolare il giradischi analogico utilizzato (Moss), visibile in foto, caratterizzato dalla presenza di un braccio che operava immerso in un non meglio identificato liquido (!).
CD Fonè in omaggio a tutti coloro che seguivano la dimostrazione prevista, e compilavano una specifica scheda di valutazione.
Proseguendo oltre, incontro con piacere Luigi Basagni e la sala "bifronte" ART, dove era possibile ascoltare da un lato (nel vero senso della parola) le nuovissime Audio Physic Tempo 2, commercializzate ad un prezzo di 6.900.000 lire, dotate di un particolarissimo nuovo tweeter, dal disegno della cupola caratterizzato da una forma piuttosto inconsueta, e doppio woofer in Nomex. Per l'occasione, venivano pilotate da elettroniche Audio Note della serie Zero.
L'altro lato della sala di ascolto, vedeva "impegnate" le eccellenti Audio Physic Libra, accompagnate da interessantissime elettroniche Goldmund della serie VSR: CD Player, DA Converter, Preamplificatore P2, ed amplificatori finali mono M2. Ammetto che, per quanto mi riguarda, sono rimasto piacevolmente intrigato dalle prestazioni complessive del sistema...
Degno complemento di entrambi i sistemi esposti, cablaggio ART un po' dappertutto. Semplicemente magnifici (anzi, oserei dire geniali!) i tavolini della serie Spider.
Nella saletta Diesis, il costruttore di Todi esponeva i diffusori "Top of the Line", gli Stylos. Trattasi di un sistema tre vie, bass-reflex, da pavimento, piuttosto "importante" in termini di dimensioni e "pretese" musicali, che viene commercializzato ad un prezzo di lire 7.690.000. Collegato ad una catena composta da un lettore CD Revox B225, pre Bartolomeo Aloia "The Last", finale UREI Audio Technology HEXA 2250, esprimeva un suono certamente interessante.
Roberto Spera, responsabile della Diesis, esponeva (in modalità statica) anche i diffusori della serie HT2000, "Mini" e "Centrale".
Studio Progettazione Audio, fedele alla propria filosofia costruttiva, presentava un sistema costruito sulla base delle specifiche esigenze di un proprio cliente (misure comprese!), sviluppando, come è possibile osservare in foto, una coppia di diffusori in configurazione TQWT utilizzanti un driver da 13cm + tweeter di Heil, nonchè elettroniche valvolari specificamente progettate e realizzate. Il tutto, abbinato ad una sorgente EAD CD1000 + Arcam Black Box, modificato dallo stesso Luciano Cavenaghi.
EMGI Audio, esponeva i diffusori "Choice 1", monovia con driver da 13cm biconico, e "Choice2", un due vie bookshelf con l'ottimo tweeter Audax da 3,4cm. e woofer Ciare 202 modificato. Prerogativa progettuale di casa EMGI, la realizzazione del mobile secondo una particolare costruzione interna, denominata "C.R.P. Technology", grazie alla quale, a detta del costruttore, è possibile scongiurare l'insorgere di fenomeni di onde stazionarie e compressione all'interno della cassa acustica.
Il costruttore presentava anche il prototipo di un amplificatore integrato a valvole (The Last Choice), dotato di 4 6550 in push-pull ultralineare, da 40+40W nominali, con alimentazione a stato solido e gestione dei parametri elettrici effettuata tramite l'ausilio di un microprocessore.
The Sound of the Valve, dimostrava un sistema composto da giradischi analogico Carlo Morsiani, lettore CD Melos modificato dallo stesso Stefano Zaini, amplificatore monotriodo valvolare single-ended 1,5W per canale con triodi finali 45 (di produzione della stessa The Sound of the Valve), dal peso di quasi 30Kg (circa 20Kg a watt! :-), cavi linea Linear Valve e di potenza Clear L.B., diffusori Apostrophè con driver a larga banda ZS 266-8-1 (anche questo di produzione propria) e diffusori Lowther Delphic Z equipaggianti 2 driver Lowther per cabinet (102db di efficienza dichiarata 1m 1W).
Il tutto si esprimeva in modo decisamente più significativo rispetto a quanto udito all'ultimo Roma Audio Show.
NADIR esponeva, nella propria saletta, la produzione di casa, riguardo ai cavi (segnale, potenza ed alimentazione), unitamente al condizionatore di rete modello Fidelio, disponibile con potenza variabile da 1 a 3 Kva.
Nella saletta Antique Sound Lab, pre AQ 2006 e finali mono AQ 1009 mostravano le proprie qualità musicali, pilotando una coppia di diffusori Harbet LS12/5A. Le sorgenti digitali utilizzate, erano un Luxman 600S ed un Lector 3T. In esposizione statica, alcune delle ulteriori elettroniche valvolari di casa.
UREI Audio Technology dimostrava il preamplificatore linea PLF-2020 (dual mono con alimentatore separato), assieme ai finali stereo HEXA modello 2250 (75+75W) e 2150 (50+50W), entrambi caratterizzati dal parziale funzionamento in classe "A".
La stabilità è assicurata anche in presenza di carichi particolarmente complessi.
In dimostrazione assieme alle elettroniche, i diffusori Tesla Acustic modello Harley, due vie bookshelf dall'estetica piuttosto singolare (vedi foto).
Da segnalare anche la presenza della saletta che esponeva le elettroniche valvolari di casa Audion, che purtroppo non mi è stato possibile visitare, avendola trovata chiusa nei due tentativi effettuati la domenica pomeriggio.
Dietro le quinte... :-)
...maledetto tempo, maledetto traffico. Sto tornando da Spoleto, sono le 18:00 del 5 Dicembre 1999, ho appena effettuato il reportage della manifestazione Umbria HiFi, e procedo letteralmente "immerso" in un mare di acqua, in fila con altre vetture, alla folle media di più o meno 40 Km orari.
Il computer di bordo sta visualizzando un simbolo strano, che assomiglia vagamente ad un fiocco di neve. Aguzzo gli occhi, e mi accorgo che un candido tappeto bianco, ai lati della strada, accompagna il lento scorrere della vettura alla volta di Roma. Coraggio, mancano solo 150 Km (!), e sarò finalmente a casa.
In mezzo alla catena montuosa, quasi indistinguibile per la pioggia scrosciante, Giuliano litiga col proprio cellulare, che non vuol proprio saperne di stabilire un contatto radio continuativo superiore ai tre o quattro secondi, mentre Marco, "annegato" nel sedile posteriore, sembra aver raggiunto uno stato di apparente serenità, completamente disinteressato al diluvio nel quale siamo immersi (non deve aver dormito molto il nostro fonico mentre, la notte precedente, curava le sonorità del concerto del gruppo rockettaro di turno... :-)
Come se non bastasse, il flash facente parte della mia (vecchia) attrezzatura fotografica, mi ha piantato in asso il giorno della manifestazione, ed ho dovuto un po' arrangiarmi con quanto sono riuscito a rimediare (Giuliano, ma vuoi deciderti ad acquistare un Flash decente? Potrebbe servirmi di nuovo! :-)
Cosa può confortarmi in un momento del genere? Forse la consapevolezza di essere stato uno dei POCHI eletti ad aver visitato una delle POCHE manifestazioni dedicate all'audio di qualità (e che ha testimoniato la presenza di POCHI espositori) che, annualmente, si svolgono nella nostra beneamata Italia?
Una decina di salette audio presenti, ed una A/V: come bilancio non mi sembra affatto confortante...
Sui dati relativi all'affluenza di pubblico, non so dirvi nulla di preciso, ma durante la mia visita del 5 Dicembre, non è mai stato un problema trovare posto nelle salette dimostrative per ascoltare gli impianti in dimostrazione, anzi...
Resta il piacere dell'"appuntamento di mezzogiorno" con il gruppo TNT (no, non si tratta di Alan Ford e compagnia... :-), che, nonostante le "agguerrite" dichiarazioni di partecipazione, non risultava poi così numeroso (Andrea Coltella e Mattia Cobianchi da Roma, e Francesco Mattioli da Todi).
La pausa pranzo ha quindi visto il gruppo TNT, così composto (Francesco escluso, che ha preferito rientrare nella sua beneamata Todi) vagare per Spoleto, adiacenze Albornoz Palace Hotel, alla ricerca di un punto di ristoro veloce e possibilmente genuino.
Eccolo! "Specialità Umbre e Leccornie Varie", è il miraggio che, sotto una pioggerella fastidiosa, si presenta ai nostri occhi!
Salami, salsicce, porchetta... ci stiamo già leccando i baffi, quando arriva improvvisa la doccia fredda di turno: l'intrigante esercizio commerciale, che ci aveva ormai messo in subbuglio stomaco e ghiandole salivari, risultava sì pregno di leccornie di ogni genere, ma del tutto privo di pane!
Credo sia noto a tutti come, in assenza di pane, sia estremamente improbabile che si possano preparare panini... :-(
Ripieghiamo sull'unico bar che riusciamo a trovare, con il risultato che, divorati un paio di tramezzini a testa, ci ritroviamo a seguire il "fiuto di Andrea", e saccheggiare così una pasticceria dalla quale fuoriusciva effettivamente un profumo inebriante e irresistibile (su, Giuliano, non te la prendere: la prossima volta agirai in modo più risoluto, ad avrai così la possibilità di arraffare la pasta più grossa... :-)
Caffè per tutti, e si riprende il giro all'interno dell'Albornoz Palace Hotel, un tantino preoccupati dall'eccesso di basse frequenze che scuotono letteralmente il fabbricato (no, non si tratta della gara di HiFi Car che ha luogo nel parcheggio sottostante l'Hotel, ma di lampi e tuoni belli e buoni!). Il tempo non promette nulla di buono (come avremo modo di verificare in seguito), e forse è il caso di affrettarsi e terminare il giro pianificato.
Finisco di prendere appunti e scattare (pessime) foto, acquisto un paio di CD interessanti, ed eccoci di nuovo in auto (appena in tempo, sono quasi le 18:00 e sta per venire giù il diluvio universale!) pronti ad affrontare il (disastroso) viaggio di ritorno.
Ritorno a casa con una sola (amara) constatazione: anche se il reportage da me effettuato l'anno prima
(un po' provocatorio), è piaciuto particolarmente a più di un operatore del settore (al punto che ho personalmente ricevuto calorosi apprezzamenti al riguardo), di fatto questo non sembra abbia prodotto alcun risultato positivo per la manifestazione: per quanto ho potuto verificare, meno espositori, e meno pubblico.
Peccato davvero...
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