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Convertitore Digitale/Analogico AudioNemesis DC-1

Fra Eresia e Magia Nera - Parte 3

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Altre misure

Come si può vedere dal precedente diagramma, il jitter tende anche a modificarsi nel tempo, probabilmente a causa di una variazione della frequenza del clock in dipendenza della variazione di temperatura. In questi casi il generatore e l'analizzatore audio sono la stessa scheda audio, il che dovrebbe ridurre se non eliminare gli effetti del jitter a bassa frequenza della scheda stessa.

Questo è invece quanto accade pilotando il DC1 con una sorgente digitale esterna(il Mimik della Linn): come potete vedere, c'è una quantità di artefatti di jitter sparsi per tutta la banda audio. Trovo difficile capire che cosa stia accadendo, l'unica spiegazione che mi venga in mente è qualche tipo di interazione fra il clock originale, il clock di reclocking ed il clock dell'analizzatore, forse connesso anche ai tempi relativamente elevati di transizione fra un livello e l'altro mostrati dall'oscillogramma dell'impulso di livello massimo e durata unitaria (vedi sotto).

[Frequency response]

La distorsione a 1KHz, attorno allo 0.3%, non è bassissima, ma perfettamente accettabile. La seconda armonica è in evidenza e le seguenti decrescono regolarmente. Come detto, è una precisa conseguenza dell'utilizzo di un uscita in classe a molto semplice. In pratica un decadimento regolare delle armoniche, la trasparenza e il basso costo sono stati considerati più importanti di una distorsione inferiore: un approccio del tutto razionale e assai "tubico". Il riferimento ha uno stadio leggermente più sofisticato.

[1Khz distortion]
Distorsione a 1KHz 0dB: Rosso = DC-1, Verde = Riferimento (TNT1541)

In ogni caso, rispetto al riferimento, il DC-1 ha un ottimo comportamento a -60dB (sotto) ed ancor migliore, con un noise floor molto più basso, a livelli ancora inferiori, il che da una buona idea della sua capacità di trattare i dettagli di livello più basso

[1Khz distortion, -60dB]
Distorsione a 1KHz -60dB: Rosso = DC-1, Verde = Riferimento (TNT1541)

L'oscillogramma che segue rappresenta un impulso positivo singolo di livello massimo e della durata di un campione, e mostra chiaramente che il DAC è invertente. Ciò non è chiaramente indicato sul manuale, e può avere qualche effetto sul carattere sonoro del dac, soprattutto in termini di impatto. Fra l'altro, l'impulso è abbastanza arrotondato, cosa non del tutto normale nei DAC a zero oversampling puro: in effetti, si tratta di una diretta conseguenza del blando filtraggio dell'uscita che è stato introdotto.

[Single sample full range pulse]
Impulso full range, durata un campione, DAC con zero oversampling (DC-1)

Comunque se si confronta l'uscita del DC-1 con quella di un qualsiasi DAC tradizionale, si vede che l'impulso emesso dal DC-1 è molto più simile a quello che ci si dovrebbe aspettare di quello di un DAC con oversampling: in quest'ultimo caso il ringing (oscillazione) causata dal filtro anti-alias ad altissima pendenza (utilizzato per cancellare tutti i lobi sopra i 22,050KHz) appare anche prima dell'impulso principale, il che è certamente un effetto poco "naturale".

[Single sample full range pulse OS Dac]
Impulso full range, durata un campione, DAC con oversampling (Weiss Medea)

Problemi

Sono stati rilevati solo problemi secondari.

Il problema principale consiste nel fatto che si tratta di un apparato invertente, e questo può avere un effetto sul suono. Avrei preferito averlo saputo in tempo per la sessione di prove di ascolto, ma disgraziatamente era troppo tardi. Per risolvere il problema basta comunque di norma invertire i cavi che vanno alle casse, inserendo il cavo rosso nel morsetto nero e viceversa.

Sono abituato ad avere il connettore del canale sinistro, sul pannello posteriore, a sinistra del canale destro guardando l'apparato dal davanti, mentre qui sono scambiati. Niente di grave, una volta che l'hai capito, ma... se non si ha accesso posteriore al sistema, come nel mio caso, poi bisogna ricordarsene.

Un altro punto puramente filosofico che vedo, è che, dato il budget molto ridotto, una fetta abbastanza larga deve essere stata spesa per il contenitore. Da un lato, ci sarebbe probabilmente stata la possibilità di spendere tale cifra in modo più efficace; dall'altro, la filosofia di progetto vieta al progettista di aggiungere alcunché al circuito. Perciò, una volta che budget (e prezzo di vendita) siano stati definiti, ed i migliori componenti audio selezionati, è del tutto ragionevole investire tutto quello che resta nel contenitore.

Conclusione

Bene, che posso dire?

Se guardiamo la cosa da un punto di vista tecnico convenzionale, il DAC ha un atteggiamento assolutamente eretico e ciò che è peggio un alto jitter, chiaramente il marchio del Nemico. E' stato generato in peccato originale audiofilo, ed in peccato audiofilo perirà, e ogni audiofilo che ne resterà contaminato, verrà precipitato nell'Inferno degli audiofili, dove MP3 di musica techno vengono suonati in continuazione per tutta l'eternità 8-(... meglio per voi non incontrarlo mai, o sarete perduti per sempre, non saprete resistere alle sue lusinghe...

Comunque, non si ascolta con l'oscilloscopio, perciò sarà meglio considerare i soli fattori percepibili, e nei fatti questa è una bella macchina, con un contenitore solido, un suono facile, naturale, mai affaticante, con un senso del ritmo molto buono e che combina questi vantaggi con un approccio aperto e diretto, un sacco di dettaglio, una scena sonora ampia e naturale se non particolarmente profonda e precisa, e nessuna sensazione di jitter.

Il prezzo, meno di 500EUR, può essere solo magia nera.

Stregonerie, ooops, sistemi di questo livello a questi prezzi sono ben difficili da incontrare di questi tempi, perciò se volete procedere ad un upgrade del vostro CD player, cercate di ascoltarlo. La sua voce è abbastanza particolare, ma credo che molti di voi l'apprezzeranno.

Ci sarà sempre tempo per innalzare il rogo, dopo. Se non vi avrà stregato, voglio dire: il DC-1 ha veramente venduto la sua nera anima al Nemico...

Commento di Fabio Camorani

Prima di tutto ringraziamo Giorgio e TNT per la prova. Giorgio ha immediatamente compreso il nostro progetto e la nostra filosofia. Dato un budget, quello che conta è il risultato audio, non i fronzoli; sarebbero soldi spesi inutilmente.

Il nostro approccio non prevede per forza soluzioni diverse, ma la soluzione migliore per quello che vogliamo e per il costo imposto. Così è nato il DC-1, che presenta davvero soluzioni sia insolite per la fascia di prezzo che effettivamente considerabili "eretiche". Ma in fondo non lo sono!

Progettare un convertitore d/a economico standard è piuttosto facile, infatti il mercato ne offre diversi, anche non economici! Anzi, potremmo dire che il mercato offre molti oggetti piuttosto standard racchiusi in contenitori che attirano l'occhio; questi oggetti all'interno sono, secondo noi, troppo spesso "vuoti". Vuoti di contenuti e vuoti di risultati: "sotto il vestito niente", potremmo dire. Ecco, non è il caso di quello che noi facciamo. Noi ragioniamo al contrario. E per raggiungere quello che desideriamo non ci poniamo barriere, non ci sono integralismi limitativi. E per offrire un prodotto che vada meglio degli altri della sua fascia bisogna avere le idee chiare su ciò che si vuole e non bisogna avere barriere limitative.

Ad un veloce ascolto questo oggetto, come gli altri nostri, non colpisce con fuochi d'artificio o effetti speciali. Questo accade perché è estremamente naturale e la naturalezza non colpisce subito. Al contrario, una volta ascoltata musica per un certo periodo tornare "indietro" non è affatto semplice!

Giorgio ha colto perfettamente anche la scelta della sezione bassi. Sembra un poco indietro ad un primo ascolto. Ma è un basso molto ricco. è una scelta precisa. In commercio la tipica risposta sui bassi di molti oggetti, in particolare molti diffusori, è gommosa, lenta e monocorde. Odiamo questo genere di basso così innaturale ma certamente d'effetto. Lo scotto da pagare è questa lieve impressione di leggerezza.

Siamo estremamente convinti che il jitter sia un nemico del buon suono. Però non siamo stati ciechi ed abbiamo provato il reclocking asincrono che ha sì aggiunto jitter, ma un jitter "diverso" ed il risultato sonico ci ha detto che abbiamo fatto un clamoroso salto in avanti. Giorgio ha ben spiegato tutto. Ed ha anche aggiunto che ci sono altre soluzioni, ma non a questo costo!

Infine la scatola. Sebbene il suo costo sia da me considerato elevato, non è affatto vero che sia una % così elevata della spesa totale! Al contrario, le soluzioni trovate hanno drasticamente tagliato i costi del telaio, diversamente inaffrontabili. Il risultato ci ha permesso di utilizzare una parte del budget in altri aspetti di maggiore impatto. Altri forse avrebbero speso più soldi in un telaio ancora più attraente, a scapito del suono però. Le soluzioni adottate per il telaio hanno richiesto molto tempo ed un lavoro a più mani col fornitore.

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© Copyright 2005 Giorgio Pozzoli - www.tnt-audio.com

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