Cocktail Audio X30

[Cocktail Audio X30]

Agitato, non mescolato!

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Prodotto: Cocktail Audio X30
Produttore: Novatron - Corea
Distributore per l'Italia: Polaris Audio
Costo approssimativo: 1200 Euro (il prezzo può variare)
Recensore: Mattia Bellinzona - TNT Svizzera
Data recensione: Febbraio, 2016
Impaginazione html: Stefano Miniero

Introduzione

Il Cocktail Audio X30 è uno strumento autarchico, capace di funzionare da solo come sorgente multimodale collegato a diffusore passivi. Il Cocktail Audio X30 riproduce in meglio il modello X10 e aggiunge ulteriori (poche) funzionalità. Il tutto ad un prezzo intorno ai 1000-1200 EUR, quindi (quasi) quadruplo rispetto all'X10. Le mie riflessioni ed osservazioni fanno quindi in parte riferimento a quanto detto riguardo al modello inferiore.

Unboxing ed aspetto esteriore

Nulla di particolare riguardo all'imballaggio. Non ci sono scatole dedicate ai componenti principali o agli accessori, come nel modello più piccolo (o non c’erano nel mio caso). Le protezioni antiurto sono adeguate. All'interno della scatola troviamo quindi l'apparecchio, il telecomando, le pile, il manuale stampato (ottima cosa) e l’antenna WiFi (ottima notizia anche questa), il cavo di alimentazione, un'antenna FM ed un cavetto di collegamento.

La prima cosa che si nota: peso e dimensioni sono standard. Il cabinet è di metallo ed il frontalino ha un certo spessore (8 mm dichiarati con un certo orgoglio). Le manopole sembrano di metallo (ma sono di plastica) ed offrono poca resistenza. La loro qualità non è in linea col resto dell'apparecchio. Il caricamento dei CD è del tipo slot-in, quindi i CD si inseriscono nella apposita feritoia. Ho notato alcune incertezze nell'espulsione dei dischetti, cosa che non mi aspettavo data la fascia di prezzo a cui appartiene questo apparecchio. Sul pannello frontale è presente uno schermo da 5 pollici non tattile di qualità media, ma più grande rispetto a quello dell'X10. Sul lato sinistro del pannello frontale sono presenti un'uscita cuffie e un ingresso USB 2.0 (ottima idea posizionarla sul frontale, ma oggi meglio sarebbe un 3.0).

Il retro mostra ingressi ed uscite standard con 2 USB 2.0, antenna FM, ottica, RCA e morsetti per i diffusori (di qualità adeguata). Il tasto di accensione è ben raggiungibile. Una volta in stand-by la macchina si accende con il telecomando o grazie ad un pulsante posto sul pannello frontale.
C'è anche una uscita HDMI per collegare un monitor e visionare immagini (slideshow) o interfacce a menu più articolate. Ma non consente di riprodurre video. Vi ricordo inoltre che il lettore è un DVD player, e non un BR player. L'antenna WiFi in dotazione si ripiega sul lato e protrude a sinistra o chiude una presa USB verso destra. Farla estendere verso l'alto sarebbe stato più logico.
Nel complesso si tratta di una realizzazione di livello molto più elevato che nell'X10. Non posso esprimere grosse critiche. È semplicemente migliore un po' in tutti gli aspetti presi in esame.
Fondamentale: manca la ventola di raffreddamento, presente invece nell'X10. Quindi il CA X30 è finalmente silenzioso. L'unico rumore che si sente è quello della meccanica del disco rigido, a parte quello del sistema di trascinamento del CD in fase di avvio. Il rumore da HD ovviamente scompare se usiamo un SSD (i cui prezzi sono in rapida discesa). E immagino che i tempi di accesso migliorino sostanzialmente.

[Cocktail Audio X30]

Disco rigido

Nulla di nuovo rispetto all'X10, tranne che per il cassetto di qualità superiore. Un HD da 3,5 pollici viene prima sistemato al suo interno e poi fissato con viti. Infine viene inserito e due viti lo bloccano in sede. La procedura di fissaggio del disco nel cassetto è spiegata superficiamente ed in modo poco chiaro. Non basta appoggiarlo, deve essere avvitato, altrimenti i contatti non funzionano. Ovviamente potete usare dischi da 2.5 pollici e SSD tramite un opportuno adattatore. Ho visto in vendita l'X30 con diverse opzioni di HD preinstallati, con capacità che arrivano fino a 4 Tb.

Internet radio

Il cocktail è collegabile ad una rete esistente tramite WiFi. L’antenna WiFi è di serie. Non capisco bene perché non sia integrata, cosa che avrebbe consentito di eliminare un ulteriore accessorio e liberare una presa USB.

Streaming

Due provider sono disponibili per default: Simfy e Qobuz. A tutt'oggi Qobuz è forse l'unica azienda che offre streaming non compresso (CD quality), ovviamente ad un prezzo maggiorato rispetto alla musica compressa in formato MP3. Comunque entrambi si sono comportati bene. Esistono apps per Android e iOS che de facto trasformano un cellulare o un tablet in un eccellente e completo telecomando. In modalità Airplay mi sono divertito col mio iphone a pilotare il sistema in tempo reale, ascoltando decine di brani senza problemi.

Amplificazione interna

A questo punto deve essere chiaro che il modello X30 fa tutto quello che fa l'X10, ma costa 3-4 volte tanto. Un punto sul quale si è molto discusso è la qualità dell'amplificatore interno, che fornisce 50 W per canale in classe D. In rete esistono opinioni diverse sulla qualità di questa amplificazione.

Io posso dire che funziona bene e riesce a pilotare anche dei pannelli elettrostatici a volumi medio-alti, in un ambiente sui 18-20 mq. Non bisogna aver paura di girare la manopola ma le prestazioni ci sono. Ovviamente chi desidera sfondare muri usando il 10% della potenza rimarrà deluso. Si tratta di una amplificazione di buona qualità, con le note caratteristiche della classe D, precisa nella ricostruzione scenica. Per carichi difficili ed ambienti grandi o per prestazioni audiofile no limits, resta l'opzione dell'ampli esterno.

A mio avviso si tratta di una ottima amplificazione in classe D, limitata per potenza e caratterizzata dalla impostazione tipica di questa classe di funzionamento. Come avrò modo di ribadire, l’impostazione timbrica, la trasparenza e la dinamica sono lontane da quelle di un valvolare e di ampli eufonici, dal suono morbido. Lo stage è solido e stabile (posto che usiate registrazioni adeguate), ben definito e leggibile. Ho letto una recensione che trovava l'X30 poco emozionante. Forse si riferiva a questo, onestamente a me può emozionare la musica, non l'ampli. Un confronto con un Nuforce da 80 W per canale vede l'X30 come perdente, ma con onore. Ed una parte della sconfitta è imputabile alla potenza inferiore. Tuttavia si consideri che il Nuforce in questione costa più del Cocktail Audio.

Amplificazione esterna

Esistono uscite RCA analog out per connettere la macchina ad un ampli esterno. Queste tuttavia non sono regolabili quindi, se usate un finale di potenza, non potrete controllarne il volume. Questo mi è stato confermato in una email personale dalla casa madre. Potete naturalmente usare le uscite digital out per connettervi ad un ampli integrato esterno o ad un combo pre-finale. In questo caso userete il controllo del volume presente sull'integrato o sul pre. Per inciso un setup da me provato ha confermato la validità dell'amplificazione interna dello X30.

Pregi

Difetti

Una nota a parte

Le tracce rippate su HD dovrebbero essere trasferibili come il disco rigido da X10 ad X30. Non è sempre così facile ed io ho avuto problemi. In sostanza l'X30 ha visto i brani presenti sull'hard disk ma non è riuscito a riportarli nel database, con la conseguenza di non riuscire a visualizzare le copertine con i brani.

Ho tentato più volte di aggiornare il firmware (cosa che avviene automaticamente e correttamente). La versione risultava aggiornata. Avendo io rippato pochi CD ho semplicemente formattato l'HD e rifatto tutto da capo. Tuttavia non ho avuto problemi ad inserire su HD 64 Gb di materiale rippato da un amico. L'X30 ha cercato e trovato molte copertine in modo autonomo ed ordinato il tutto. Per inciso considerate che le memorie USB sono diventate economiche, pertanto una chiavetta da 128 Gb contiene circa 500 CD in FLAC (lossless compression) che sarebbe già sufficiente per molti.
In pratica vi portate dietro tutti i CD sulla chiavetta e li potete ascoltare semplicemente inserendola, oppure, a scelta li trasferite sul disco interno. Questo potrebbe avvenire facilmente usando anche una seconda macchina, tipo un X10.


Dopo un uso prolungato

Ancora alcune osservazioni dopo un uso prolungato. Ho evidenziato un funzionamento sempre affidabile. Tuttavia alcune incertezze del router ne hanno inficiato il comportamento in streaming. Si tratta quasi certamente di un problema di router in configurazione wireless. Forse il problema è derivato dal collegamento in network di 7-8 componenti (così è attualmente da me), ma non ne sono sicuro. Le incertezze si sono verificate nel collegamento col server e nel buffering prolungato. Spegnere e riaccendere il router ha migliorato la situazione ma non ha risolto il problema del tutto. Non ho provato con cavo ethernet.

Conclusioni

Il Cocktail Audio X30 fa tutto quello che faceva il piccolo X10 ma meglio, è più bello, robusto e silenzioso. Rispetto all'X10 ci troviamo davanti ad un prodotto costruito interamente in metallo, curato nell'aspetto e dotato di morsetti/ingressi di qualità adeguata. In questo senso, il passo in avanti è decisivo. Si potrebbe obiettare che il nuovo chassis ed i contatti di migliore qualità non giustifichino il prezzo aumentato, rispetto al fratello minore. Ma l'X30 ha un ampli dedicato da 50 + 50 W capace di pilotare i miei pannelli (non sempre in modo perfetto ma quasi).

Un ampli in classe D di questa potenza ha il suo prezzo. L'eliminazione della ventola è secondo me un passo determinante in senso audiophile. A questo punto resta il giudizio sul suono prodotto da questo apparecchio. A mio avviso siamo decisamente oltre l'entry level, sia per quanto riguarda il CDP sia per quanto riguarda l'amplificazione. Resta il fatto che le amplificazioni in classe D non piacciono a tutti. In questo senso, se prediligete un approccio più eufonico o addirittura melenso, troverete questo ampli troppo freddo ed impersonale. Certamente ancora meno entusiasmante per gli amanti del valvolare.

Come già sottolineato, potete aggiungere un ampli esterno così come un DAC. A questo punto vale la pena chiedersi se il prodotto abbia ancora senso. A mio avviso resta un prodotto valido perché già così com'è va bene. Al massimo può essere migliorato. Questo vale anche per l'aggiunta di un DAC esterno. Ma non ne vedo una impellente necessità, dato che il CDP funziona bene. Unico neo, come detto, le incertezze nell'espulsione dei CD. Resta il fatto che l'X30 serve soprattutto a rippare i nostri CD, che poi resteranno nello scaffale. È principalmente per questo motivo che un cliente compra una macchina simile.

Due parole infine sulle apps per comandare l'X30 a distanza. In questo modo risulta molto agevole cercare ed ascoltare i vari brani. Oltretutto si può pilotare agevolmente in streaming, usando servizi come Qobuz o Simfy. Per quanto riguarda Qobuz, si tratta di app primitiva e poco flessibile. Usare il telecomando per digitare titoli risulta infatti laborioso.
Nell'insieme è meno costoso dei blasonati concorrenti. Nel prezzo sono compresi un buon lettore CD, un ampli adeguato, uno streamer efficace, internet Radio, FM radio ed un sistema di ripping dei CD facile da utilizzare. Se il DAC o la sezione ampli risultassero non all'altezza dei vostri gusti, potrete sempre aggiungere apparecchi esterni.
A mio avviso si tratta di un apparecchio valido e dal prezzo competitivo, anche se meno rispetto allo X10.

© Copyright 2016 Mattia Bellinzona - mattia@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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