[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweaking | Inter.Viste ]

Harmony Design DA9 - convertitore D/A a 24 bit

Plug & Play!

[English version]

Prodotto: convertitore D/A a 24 bit Harmony Design DA9 24 bit
Produttore: Harmony Design - Svezia
Prezzo indicativo: 464 € - 686 € con modulo FIFO
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensione: Luglio, 2005
Traduzione: Giacomo Ponzetto

[Harmony Design DA9 - vista anteriore]

La Harmony Design è una piccola ditta svedese che produce alcuni componenti hi-fi assai interessanti dai prezzi contenuti: un preamplificatore (anch'esso in prova), un paio di finali mono, un amplificatore per cuffie e questo convertitore D/A a 24 bit, il DA9. Oltre ad avere un prezzo ragionevole (meno di 500 € per il DA9!) i componenti Harmony Design sono molto piccoli, molto più del normale e, sorprendentemente visto il basso prezzo, sono interamente progettati e prodotti in Svezia.
La ditta - di proprietà di Mattias Stridbeck - cominciò nel 1994 a Gotheborg ed all'epoca non realizzava che modifiche, upgrade e tweak di componenti hi-fi preesistenti. Venne poi il primo preamplificatore (modello 906), completamente personalizzabile secondo le necessità ed i desideri dell'acquirente. Questa peculiare "caratteristica" è ancora offerta dalla Harmony Design. Sul DAC DA9 si può chiedere un modulo FIFO opzionale, un sistema di reclocking, e si può perfino scegliere l'opamp da usare sul proprio componente, a seconda del suono che si vuole ottenere e dell'equilibrio tonale del proprio sistema. Interessante, no?

Il DA9 è un componente estremamente piccolo (24.4 L x 20.4 P x 5 A) con svariate caratteristiche interessanti ed inusuali. Anzitutto ha uscite sia XLR bilanciate sia RCA non bilanciate, poi ingressi sia SP/DIF che TOSlink, un modulo FIFO ed un opamp AD845 di classe audiophile. Viene fornito anche un opamp AD743 (o AD 826) che può essere installato direttamente dall'utente (plug & play, niente saldatura). Il DA9 si basa su di un chipset D/A Crystal CS4390 (lo stesso installato nel D/A & pre Lehmann DAC+ recensito qualche anno fa qui su TNT-Audio).
L'alimentazione è alquanto sofisticata, con diversi filtri sulla rete e tre "linee" separate per:

  1. Stadi d'uscita analogica e filtro passabasso.
  2. Sezioni analogiche nel dac e ricevitore d'ingresso.
  3. Sezione digitale nel ricevitore d'ingresso, ingresso toslink e, quando fornita, l'unità FIFO.
Le sezioni analogica e digitale sono collegate da una connessione blianciata. L'ingresso digitale usa un trasformatore per evitare che delle interferenze raggiungano il ricevitore. Si è fatto ogni sforzo per sopprimere le interferenze ed il rumore che potrebbero corrompere il segnale.
Il modulo FIFO opzionale è di fatto una sorta di "memoria" per la riduzione del jitter.
Il DA9 è disponibile in finitura nera oppure argento. Un interruttore sul pannello frontale attiva l'unità mentre un altro sul retro consente la selezione dell'ingresso (RCA o toslink). Inoltre è disponibile una presa di corrente standard IEC per facilitare futuri miglioramenti del cavo di alimentazione.
Riassumendo, si vede che ogni aspetto progettuale è stato tenuto nella massima considerazione, il che, di nuovo, è sorprendente se si considera il prezzo modestissimo del DA9.

[DAC Harmony Design DA9 - interno]
DAC Harmony Design DA9 - interno

[DAC Harmony Design DA9 - posteriore ed interno]
DAC Harmony Design DA9 - posteriore ed interno

Queste le caratteristiche tecniche dichiarate (non sono stati forniti dati ulteriori):

Il DAC Harmony Design DA9 è stato provato sull'arco di un lungo periodo accompagnandolo a molti componenti, incluso lo Harmony Design Pre9 (di prossima recensione). Ho usato una meccanica Linn Karik. Ho provato l'unità con il modulo FIFO installato.

Plug & Play!

Nonostante le dimensioni ed il peso minimalisti, questo Harmony Design DA9 offre un suono pieno, ben bilanciato tonalmente e molto ricco di contenuti armonici. Suona piuttosto neutro, con un'ottima gamma media ed alta. In effetti le voci - specie femminili - appaiono sensuali e naturali, con un ottimo senso di presenza e pathos. Non esattamente indulgente (per es. con le sibilanti), all'eufonia il DA9 preferisce con decisione la presenza e la precisione.
Sui cori complessi il DA9 tende ad amalgamare e mescolare insieme le voci: il risultato non è affatto male e per quanto si possa desiderare una miglior separazione delle voci, l'effetto unificante rimane nondimeno godibile.
La tessitura pianistica viene riprodotta con quel genere di precisione che conserva la complessa struttura armonica dello strumento. La mano sinistra è un poco meno "precisa" della destra ma, nel complesso, il comportamento va dal buono all'ottimo.
Sui bassi il DA9 suona alquanto potente ed "intonato". Tamburi e schemi ritmici del basso sono riprodotti senza esitazione alcuna. In effetti, le note del basso elettrico rimangono sempre intelligibili, anche all'interno di strutture musicali molto complesse, in cui molti strumenti suonano al contempo. Inoltre, durante gli assolo di chitarra si può seguire con facilità estrema la linea ritmica del basso. Questo non sempre è facile.
La risposta in frequenza è ben estesa fino all'estremo più profondo ed il peso della prima ottava è da considerarsi appropriato.
Nella gamma medio-alta, a seconda dell'equilibrio tonale complessivo del proprio sistema, si può trovare il DA9 un poco "secco" o duro. In tal caso, si può sperimentare un suono più caldo con l'altro set di opamp.

Micro- & macro-dinamica

Questo è un interprete molto dinamico: metro, ritmo e tempo sono rispettati ed anche segnali complessi scorrono senza sforzo. Soprattutto i tamburi ed il basso elettrico sono riprodotti con la tempistica corretta: se si aggiunge il buon comportamento (in termini di quantità e profondità) della gamma bassa, si ottiene un risultato di primo rango in quest'area. L'impatto c'è, se occorre violento, aggressivo: è un colpo basso!
Non mi aspettavo un comportamento di tale livello da quest'apparecchio piuttosto economico. Certo non saranno delusi gli amanti del rock. Lo stesso può dirsi della musica classica: questo DAC segue qualsivoglia variazione dinamica con facilità, dai pianissimo ai fortissimo, senza perdere il filo. Forse gli manca il respiro naturale di DAC migliori, ma il suo comportamento dinamico è chiaramente alla pari di concorrenti più costosi.

Immagine scenica

Precisione e rispetto delle corrette proporzioni dell'immagine sono due aspetti in cui il DA9 eccelle. Forse l'immagine tridimensionale non è estremamente ampia o profonda, ma almeno è geometricamente corretta. Se ne conserva perfino l'altezza. Lo spazio circostante gli esecutori ed i cantanti è adeguato, anche se si potrebbe nuovamente desiderare un po' di "aria" in più. Se paragonato a DAC migliori (per esempio l'"eccellente" Karik SMPS) manca parte del respiro naturale della musica, ma senza un paragone diretto si può trovare il comportamento del DA9 assolutamente godibile.

Alcuni consigli

[DAC Harmony Design DA9 - chipset D/A]
DAC Harmony Design DA9 - chipset D/A

Sembra necessario un certo rodaggio, raccomanderei almeno 30 ore. Il DAC è decisamente leggero, quindi si impone un'attenta scelta di piedini assorbenti. Un set di quattro Brightstar IsoNodes si è dimostrato un'ottima "interfaccia" meccanica, migliorando la musicalità e la riproduzione dell'immagine scenica.
Non abbiate timore di sperimentare: opamp diversi, un cavo d'alimentazione differente, uscite bilanciate, e così via. C'è molto spazio per divertirsi seriamente in compagnia del DA9. Infine chiedete al progettista/costruttore altre modifiche e miglioramenti che possono essere applicati a questo versatile DAC.
Se possedete un lettore CD (o DVD) economico con uscita digitale, questo DA9 potrebbe rappresentare uno degli upgrade più astuti (per il suono e per il portafogli) che possiate offrire al vostro sistema.
Se possibile, usate sempre l'ingresso digitale coassiale, visto che il TOSlink suona meno bene (al solito).

Lamentele

Costruzione e finitura.
Non molto da dire su questo fronte. L'apparecchio è ben fatto e rifinito, anche prescindendo dal prezzo contenuto. L'interno rivela una disposizione assai pulita e qualche tentativo di smorzare la risonanza dello chassis.
Forse si dovrebbe includere un ingresso digitale bilanciato AES/EBU, tanto per accrescere la versatilità. Il DA9 è molto piccolo e leggero, magari si dovrebbe prevedere e progettare uno chassis più sostanzioso. In effetti, con cavi pesanti e rigidi (alimentazione, digitale e segnale) il DA9 tende al "decollo"... :-)
Un buon controllo di volume passivo aggiungerebbe anch'esso ulteriore versatilità. Prendete un lettore CD o DVD economico con uscita digitale, un DA9 con controllo di volume, un T-Amp :-) o qualsiasi altro finale di potenza essenziale (od anche piccoli diffusori attivi) ed avrete costruito un sistema minimalista che potrà farvi annusare l' "high end" per una cifra ragionevole.
Suono.
Può mancargli il "respiro" di convertitori migliori, e mostra magari una certa spigolosità nella parte superiore del registro medio. L'immagine tridimensionale non è eccezionale, benché sempre precisa e corretta nelle proporzioni. A seconda dell'equilibrio tonale del vostro sistema potreste preferire il set di opamp alternativo (un suono più caldo e morbido).

Conclusioni

Non sono solamente i componenti hi-fi cinesi a poter avere un ottimo rapporto qualità/prezzo. Questo DA9 della Harmony Design dimostra che si possono conseguire ottimi risultati anche con budget limitati e manodopera "locale". A 460 € (senza modulo FIFO) è uno dei DAC meno costosi sul mercato, forse il meno costoso. Anche a 680 € con l'opzione FIFO i concorrenti scarseggiano.
Considerando il suo comportamento musicale e l'elevato livello dei componenti, il rapporto qualità/prezzo va classificato come eccellente. Certo una delle migliori scelte immaginabili per migliorare un lettore CD economico (o molto vecchio). A questo prezzo è (molto) difficile da battere.

© Copyright 2005 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweaking | Inter.Viste ]