DAC Pink Faun 4.32se

[DAC Pink Faun 4.32se - vista esterna]

Un DAC con interfaccia I2S

[English version]

Prodotto: DAC 4.32se
Produttore: Pink Faun
Prezzo: 890 euro + 100 euro per l'ingresso USB - (il prezzo può variare)

Recensore: Mike Cox - TNT UK
Data della recensione: Novembre, 2015
Traduttore: Roberto Felletti

Oggigiorno, ci sono così tanti DAC disponibili sul mercato che scegliere quello giusto, nella massa, è molto difficile. È tutta una questione di come sono realizzati, poiché la maggioranza di essi utilizza un ristretto numero di chipset. Il DAC 4.32se dell'azienda olandese Pink Faun è realizzato molto bene e dispone di una dotazione completa di ingressi, compreso quello USB che supporta il DSD (64 - 128 - 256 - 512).
Inoltre, l'apparecchiatura è corredata di un cavo I2S (HDMI) di buona fattura, un accessorio di cui parlerò in dettaglio più avanti. Il DAC è arrivato fornito di un cavo di alimentazione, anch'esso di ottima fattura, anche se, purtroppo, era destinato al mercato europeo e quindi praticamente inutile qui, nel Regno Unito.
L'unica caratteristica che mi sarebbe piaciuto trovare sarebbe stata l'uscita bilanciata, ma a questo prezzo (890 euro) forse sarebbe stato pretendere troppo. Qualora aveste bisogno di questo tipo di uscita, è sempre disponibile il DAC 2.32, il cui prezzo (da capogiro), però, arriva a 3.890 euro.

Come potete vedere nell'immagine sottostante, l'interno del 4.32se è estremamente ordinato e tutto quanto è montato su scheda, tranne la presa di alimentazione e il selettore degli ingressi.

L'ingresso USB è opzionale e costa 100 euro; esso va montato sulla scheda. Sono rimasto un po' sorpreso nel vedere esposti la sezione di ingresso dell'alimentazione e il fusibile; mi sarei aspettato una copertura in plastica sulle connessioni sotto tensione, allo scopo di prevenire contatti accidentali.

[DAC Pink Faun 4.32se - vista interna]
All'interno, il 4.32se mostra un'ottima qualità costruttiva

Il 4.32se utilizza un DAC Burr Brown PCM 1795 con un convertitore corrente-tensione a discreti, nessun sovracampionamento e uno stadio di uscita analogico, anch'esso a discreti, senza retroazione (feedback). L'alimentatore impiega condensatori, in configurazione a filtro π, per 75.000 µF, i quali alimentano regolatori separati per le sezioni digitale e analogica.

In ingresso vengono accettati segnali PCM fino a 32 bit - 192 kHz e, via USB, anche DSD, come ho già detto prima. La caratteristica insolita di questo DAC è accettare segnali dall'ingresso I2S tramite la connessione HDMI. L'I2S, come ingresso per i DAC, sta lentamente raccogliendo seguaci, poiché si dice che elimini i problemi di rumore e di jitter che affliggono l'USB.

L'anno scorso recensii una scheda I2S per PC Windows, utilizzando il mio solito DAC La Voce, scoprendo che apportava un significativo miglioramento rispetto al normale ingresso USB asincrono integrato nel La Voce. Questo miglioramento sarà confermato anche con il DAC di Pink Faun? L'unico svantaggio dell'I2S è che non permette la riproduzione di musica, in alta risoluzione, in formato DSD.

Per recensire questo DAC, gli ho somministrato musica da tre PC differenti, il primo dei quali è stato quello con Windows 8.1 e la scheda con interfaccia I2S che assemblai l'anno scorso. Ho utilizzato anche un altro PC, dotato di una scheda madre Intel identica a quella del PC Windows, con il sistema operativo Audiophile Linux v3, per l'uscita USB. Anche il terzo PC è equipaggiato con Audiophile Linux v3, ma la scheda madre è molto più vecchia e dispone di un'uscita coassiale SPDIF integrata.
Alla prima accensione, e con l'alimentazione fornita dal mio rigeneratore di rete PS Audio P500, il suono era un po' aspro o, forse, tipicamente digitale. Dopo ogni sessione di ascolto lo spegnevo e questo mi aveva portato a pensare: sarebbe meglio lasciarlo acceso? Quindi, avevo collegato l'alimentatore all'uscita filtrata, sempre sotto tensione, del P500, lasciando così il DAC acceso per un paio di giorni. Gli effetti sul 4.32se erano stati significativi; il suono si era ammorbidito e l'asprezza era scomparsa.

L'impianto utilizzato per recensire questo DAC è stato il mio abituale, con il DAC di riferimento La Voce dell'azienda Aqua acoustic quality di Milano. Come preamplificatore ho utilizzato il Music First Audio Classic, con controllo del volume a trasformatori. Il compito di amplificare il segnale è stato svolto dal mio fidato Leak ST50, mentre i diffusori Eryk S Concept Superioro hanno trasformato gli elettroni in onde sonore. Ho anche “giocherellato” con alcuni prototipi di moduli di amplificazione in classe D provenienti dalla Cina, basati su chipset International Rectifier. A breve, pubblicheremo un articolo, su questi amplificatori, che comprenderà una soluzione tradizionale con cabinet!

Ascolti comparati

Appena estratto dall'imballo, il 4.32se suonava un po' aspro e tipicamente digitale, a prescindere dall'ingresso usato. Sono stati necessari due giorni di accensione continuata prima che il DAC si stabilizzasse. Io consiglio di lasciarlo acceso permanentemente, per evitare il periodo di riscaldamento.

Finito questo periodo, ho iniziato dall'ingresso I2S, alimentato dalla scheda con interfaccia I2S e JRiver. Questa configurazione è eccellente e, con un'applicazione su iPad come telecomando, rappresenta una soluzione di prima classe per la riproduzione di contenuti multimediali.

Non c'è bisogno di ricorrere ai molto costosi server multimediali che compaiono attualmente sul mercato. Tramite l'interfaccia I2S, sono stato in grado di esplorare la mia collezione musicale, in formato PCM, sotto ogni aspetto e devo dire che è stata un'esperienza molto piacevole. Il suono è meno tagliente, con poche tracce dell'asprezza digitale. Come nel caso della recensione della scheda con interfaccia I2S, la prestazione che si ottiene mette davvero in luce il ritmo della registrazione. Il DAC 4.32se, tramite l'ingresso I2S, è, indiscutibilmente, un prodotto molto valido; i dettagli contenuti nella registrazione sono rivelati chiaramente su un palcoscenico tridimensionale.

Alcuni impianti possono mascherare certe informazioni presenti in una registrazione e solo quando esse vengono rivelate ci si rende conto che mancavano. Il CD Wrecking Ball di Emmylou Harris contiene alcune tracce fantastiche, ma la registrazione non mi è mai piaciuta. Questo disco mi è sembrato sempre faticoso da ascoltare, pieno di artefatti digitali che la voce di Emmylou semplicemente enfatizza. Il Pink Faun 4.32se e l'interfaccia I2S hanno letteralmente ripulito la registrazione ed ora posso rilassarmi e godermi la musica.

L'ingresso successivo da esaminare è stato quello SPDIF, tramite collegamento coassiale. Ho usato il medesimo PC assemblato per il recente articolo sul DAC RT Audio Design Orpheus mk1. Sul PC ho installato Audiophile Linux v3 e ho utilizzato la scheda audio integrata, che dispone di uscita coassiale. Anche questa configurazione è molto valida e, quanto a qualità complessiva, si è avvicinata parecchio all'I2S.

Alla Pink Faun pubblicizzano l'interfaccia I2S come la migliore per la musica; usando un PC con Windows, credo che abbiano ragione. Usando un PC con Audiophile Linux v3, passando per l'ingresso SPDIF, le mie orecchie mi dicono che questa configurazione è allo stesso livello di quella I2S con Windows. C'è qualcosa di così musicale per cui, semplicemente, il suono è quello giusto. Quasi tutto ciò che ho riprodotto è stato di buona qualità, più o meno come l'ho sempre ascoltato.

L'ingresso USB mi ha consentito di giocare con un altro formato musicale, il DSD. Usando un altro PC con Audiophile Linux v3 (scusate se continuo a ripetermi), l'interfaccia USB ha funzionato bene, senza intoppi né interruzioni nel flusso musicale.

Passando da PCM a DSD si sente un click quando il DAC si appresta a funzionare in questa modalità e un altro click quando ritorna al PCM; è qualcosa che non ho mai riscontrato in altri DAC con funzionalità DSD. Malgrado i click, il risultato con il DSD è molto buono e il 4.32se fa risaltare egregiamente le tracce in questo formato.

L'album di Emmylou Harris, riprodotto tramite l'ingresso USB, è parso meno interessante e coinvolgente rispetto all'ascolto con la configurazione I2S. È difficile descrivere le differenze; l'I2S conferisce una maggiore sensazione di naturalezza unita a una microdinamica e a una struttura armonica migliori.

Conclusioni

Se state cercando un DAC in grado di riprodurre la maggioranza dei formati audio disponibili, allora il Pink Faun 4.32se dovrebbe essere nella lista dei candidati. Questo DAC è realizzato molto bene, sia internamente che esternamente, e sul frontale è chiaramente indicato, tramite LED, l'ingresso selezionato.

Tramite l'ingresso I2S con connessione HDMI e usando come sorgente un PC Windows equipaggiato con un'appropriata scheda provvista di interfaccia I2S, i risultati sono favolosi; ogni bit viene riprodotto con la stessa qualità del mio, molto più costoso, DAC La Voce.

Se non vi piacciono i PC Windows e preferite una sorgente alternativa, allora l'ingresso SPDIF con Audiophile Linux si avvicina molto, come qualità sonora, all'I2S, e vi permette di evitare tutti i problemi di manutenzione che Windows porta con sé!

L'uso dell'ingresso USB aggiunge il supporto per il formato DSD e, con registrazioni di buona qualità, i risultati sono impressionanti. Il palcoscenico, da cui il rumore di fondo è praticamente assente, mette in evidenza i musicisti e i cantanti. Mi secca doverlo ammettere, ma, con il materiale giusto, ora il digitale può avvicinarsi molto al caro vecchio vinile senza averne i rumori, difficili da evitare. Possiedo un file DSD 128 di Oscar Peterson che esegue Richard Rogers: l'esperienza musicale che ne risulta è appagante, dettagliata e cattura l'attenzione.

Lo svantaggio nell'uso del DSD è rappresentato dalla scelta ristretta di materiale e dai prezzi, gonfiati. Se, per voi, questi aspetti non costituiscono un problema, allora il Pink Faun 4.32se via USB è un'ottima scelta.

Se, come me, avete una vasta collezione di musica, estratta da CD o file PCM in alta risoluzione, allora la configurazione migliore è: I2S, PC Windows e JRiver. Tuttavia, io preferisco il 4.32se collegato tramite SPDIF coassiale, con il PC Audiophile Linux come sorgente. Questa scelta non è basata sulla qualità sonora in senso assoluto, bensì sulla semplicità della configurazione che evita i continui e assillanti avvisi di Microsoft relativi allo scaricamento di aggiornamenti e il conseguente riavvio del computer.

© Copyright 2015 Mike Cox - mike@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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