[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.viste ]

Tentlabs b-DAC

Il coltellino svizzero

[Tentlabs b-DAC]
[English version]

Prodotto: Tentlabs b-DAC
Costruttore: Tentlabs - Paesi Bassi
Costo: 980 € (YMMV)
Recensore: Maarten van Casteren - TNT UK
Pubblicato: Marzo 2012
Traduttore: Enzo De Sanctis

Probabilmente il nome Tentlabs non dirà nulla alla maggior parte di voi. Si tratta di una piccola azienda olandese, fondata da Guido Tent. La Tentlabs è famosa per i suoi prodotti destinati alle migliorie DIY (fai da te) di componenti HiFi, come nuovi circuiti di clock e regolatori di tensione ad alta qualità per lettori CD o DAC. Organizzano addirittura dei corsi dove si può apprendere la nobile arte delle modifiche al proprio impianto audio. Da qualche anno offrono anche prodotti in kit o già montati che hanno fatto molto clamore nei Paesi Bassi. Uno dei primi è stato un lettore CD a carica dall'alto, che ha ottenuto giudizi entusiasti da quei pochi recensori fortunati che sono riusciti ad averlo tra le mani. Hanno poi presentato un amplificatore, che è stato accolto molto bene, ed ora è il turno del b-DAC. Guido è noto anche come il guru digitale dei Paesi Bassi, ed è famoso per la sua capacità di creare sorgenti digitali dal suono molto musicale e rilassato. L'altra sua specialità sono le amplificazioni a valvole, il che dovrebbe darvi un'indicazione precisa del tipo di suono ricercato da Guido.

Ho già utilizzato un prodotto Tentlabs in passato. Si trattava di un modulo di clock, per il quale avevo costruito l'alimentatore sulla base del progetto presente sul sito Tentlabs. Inserito nel lettore CD che usavo allora, un Micromega Stage 3, ne ha davvero trasformato il suono. Ero rimasto molto sorpreso da quanta differenza facesse. Il lettore, che prima della modifica suonava piuttosto aspro, era diventato la dolcezza in persona. In realtà devo dire che in genere i Micromega non sono per niente aspri, ma il mio esemplare aveva ricevuto modifiche all'alimentatore ed allo stadio d'uscita che, se è vero che lo avevano reso molto più brillante, avevano anche dato origine ad un certo problema di jitter. È la dimostrazione che le modifiche possono, sì, avere effetto e, no, non sempre avere l'effetto voluto. Ma quella volta il risultato finale era stato eccellente, grazie al clock Tentlabs.

Il b-DAC è l'ultimo nato di casa Tentlabs, ed è decisamente interessante per tre ragioni. La prima è che utilizza parte della stessa tecnologia presente nel famoso lettore CD Tentlabs, la seconda è che è molto più economico, almeno se confrontato proprio con questo lettore, e la terza è che è estremamente versatile. Detto in poche parole, promette un suono hi-end ad un prezzo medio, e per maggiore sicurezza mette sul piatto anche un'eccellente flessibilità. Tra parentesi, c'è pure l'intenzione di affiancargli una meccanica di trasporto, creando così un lettore CD a due unità completo, e persino di accoppiargli un amplificatore, il b-AMP. Ho usato il b-DAC con l'uscita digitale del mio lettore CD Astin Trew, ed il tutto ha funzionato davvero molto bene.

Il b-DAC è sicuramente un oggettino molto grazioso. È compatto e ben proporzionato, ed il frontale in alluminio anodizzato è solido e rifinito in modo robusto e piacevole. Il logo Tentlabs, inciso sul metallo spesso, aggiunge un tocco di classe distintivo. Il resto del contenitore è avvolto da una lamina di acciao inossidabile opaco, senza viti o altri oggetti in vista a rovinarne l'aspetto. Molto elegante, almeno per me. Sul frontale c'è un'unica manopola, che può essere ruotata per regolare il volume e premuta per selezionare parecchie altre funzionalità. L'unica altra cosa sul frontale è un display blu, molto dettagliato, la cui luminosità può essere attenuata.

[Tentlabs b-DAC]

Nonostante il suo aspetto minimale e pragmatico, il b-DAC è in realtà una macchinetta estremamente versatile. Non contiene solo un DAC, ma anche un controllo di volume completo, di modo che può essere così collegato direttamente ad un amplificatore. Presenta sia uscite bilanciate che sbilanciate, ed accetta segnali digitali ottici e coassiali. Fa persino sfoggio di un ingresso USB per l'utilizzo con un computer. Stando al sito Tentlabs i prossimi modelli accetteranno anche segnali EAS e SPDIF da ingresso BNC. Inoltre, è disponibile anche un'uscita digitale dalla quale prelevare un segnale a basso jitter.

E proprio la cura del jitter è il punto essenziale qui. Guido si è costruito una buona reputazione con i suoi moduli di clock ad alte prestazioni ed altri metodi di riduzione del jitter. Naturalmente tutti i dati in ingresso sono ri-cadenzati, ed il clock usato nel b-DAC è di qualità molto alta. Anche l'alimentazione è presa tremendamente sul serio, dal momento che Tentlabs vende anche regolatori di tensione di alta classe, ed in questo DAC vengono utilizzati non meno di 12 regolatori. Il modulo di conversione digitale-analogico utilizzato è un PCM1792, la cui risoluzione massima è di 24 bit a 192 kHz. Tutti i segnali sono sovracampionati, a 48, 64, 96 o 192 kHz. Oltre a ciò è possibile scegliere tra due impostazioni diverse del filtro: ripida o più dolce. Tutte queste opzioni possono essere selezionate per mezzo dell'unica manopola sul frontale ed il display.

Riepilogando, è davvero poco quel che questo piccolo DAC non può fare. È in grado di accettare qualsiasi tipo di ingresso, USB compreso, in qualunque formato disponibile e darlo in uscita ad un pre oppure direttamente ad un amplificatore, in configurazione bilanciata oppure no. L'unica cosa che credo non sappia fare, oltre al caffé, è di gestire uno streaming secondo le specifiche DLNA [Digital Living Network Alliance, proposta per uno standard di comunicazione su rete locale per dispositivi audio e video N.d.T.], che ultimamente sembra diffondersi sempre di più, ed una presa per cuffia. In un mondo ideale potrebbe avere anche gli ingressi analogici e sostituirsi in tutto e per tutto al mio preamplificatore. Ma anche senza di questi, il DAC si rivela essere una sorta di coltellino svizzero estremamente semplice da utilizzare, compatto e di bell'aspetto.

[Tentlabs b-DAC]

Quando ho dato un'occhiata all'interno sono rimasto un po' sorpreso. Il circuito stampato è davvero piccolo e non c'è molta roba montata sopra, ma di sicuro ha un aspetto pulito e ordinato e sembra molto ben assemblato. Direi che è elegante ed ispira fiducia. La qualità costruttiva è nel complesso notevole, lo è senz'altro per il prezzo che costa, ed il tutto sembra un prodotto di classe.

Nell'utilizzo questo DAC è molto flessibile. Per esempio lo si può programmare in modo che possa essere gestito con un telecomando. Purtroppo però non accetta i codici di tutti i telecomandi, e non sono riuscito a procurarmene uno che lo facesse funzionare. Forse sarebbe stato meglio fornirlo con un telecomando di tipo economico, e mantenere le funzioni di apprendimento nel caso lo si volesse utilizzare con uno diverso. La cosa mi ha un po' indispettito perché, per esempio, il mio lettore CD ha anche i tasti di controllo del volume per l'uso con gli amplificatori Astin Trew. Sarebbe stato splendido poterli usare per il DAC, in modo da poter controllare l'intero sistema con un unico telecomando.

Il suono

Guido fa delle affermazioni davvero pesanti sulle capacità tecniche di questo DAC. Secondo la Tentlabs, si tratta di uno dei DAC sul mercato che alle misure esibisce i risultati migliori, con distorsione inferiore a -120 dB, jitter estremamente basso e reiezione quasi perfetta ai disturbi in frequenza ed ai rumori sull'alimentazione. È stato attentamente progettato per avere una voce la più neutra e pulita possibile. L'obiettivo è stato quello di raggiungere la perfezione tecnica, e l'eliminazione completa di qualsiasi artefatto di origine digitale.

La prima impressione che fa il b-DAC è certamente buona. Il suono è dettagliato, nitido, preciso e pulito, ma anche levigato, aperto e spaziale. Il mio riferimento digitale è l'Astin Trew AT3500 plus, e non sono ancora riuscito a tovare un lettore sotto le 2000 £ che possa batterlo. Il b-DAC costa solo la metà dell'Astin Trew, e sostanzialmente lo eguaglia in quanto a qualità del suono. Se collegato direttamente al mio amplificatore di potenza Usher fa effettivamente meglio del lettore CD, nonostante l'eccellente pre Django che utilizzo di solito. Questo fatto dimostra che anche preamplificatori decisamente buoni non possono competere con un collegamento diretto e, secondo me, il b-DAC si trova ad essere una scelta molto buona per un sistema completamente digitale.

Quel che impressiona di più è la totale assenza di qualsiasi sensazione di suono digitale, indipendentemente da quale ingresso si utilizzi. Naturalmente sono finiti i tempi in cui qualsiasi sorgente digitale di costo contenuto suonava spigolosa, ma anche per gli standard di oggi il b-DAC è pulito e rilassato in modo impressionante. Nelle registrazioni buone c'è un vero senso di atmosfera, e la musica non esibisce mai quel leggero tocco di artificioso che si avverte di solito con molti lettori CD o DAC in questa fascia di prezzo. Al confronto diretto col mio Astin Trew l'unica differenza è una leggera nota di calore nel suono del lettore CD combinato con un estremo alto appena appena più setoso, caratteristiche apprezzabile e coerenti con lo stadio d'uscita a valvole dell'Astin Trew, ma forse non completamente neutre. Il b-DAC a sua volta è una delle migliori sorgenti digitali che mi sia capitato d'incontrare fino ad ora, in grado di farsi semplicemente attraversare dal segnale, quasi come se non lo toccasse affatto. Il fatto di dover convertire un flusso di numeri in musica non sembra infastidirlo per nulla, e quel che ne viene fuori sembra il più neutro e naturale possibile. Tuttavia, almeno per me, è ancora l'Astin Trew a vincere la partita, per un pelo, con la sua tonalità leggermente più ricca.

Quando ho giocato con le frequenze di sovracampionamento e le impostazioni del filtro, devo ammettere che non ho sentito enormi differenze. Forse, per me, le frequenze di campionamento inferiori rendevano il suono un po' più profondo e fisico, e quelle superiori un po' più vellutato. Lo stesso accade col mio lettore Astin Trew, e si tratta probabilmente di una caratteristica generale. Le differenze con il b-DAC erano più piccole che con l'Astin Trew, ma quest'ultimo offre la possibilità di eliminare del tutto qualsiasi sovracampionamento. Al contrario il b-DAC, anche nell'impostazione minima, porta comunque il segnale da 44,1 a 48 kHz. A questo proposito, esiste anche la possibilità di avere il b-DAC con una frequenza di clock più bassa, nel qual caso il campionamento può essere fatto a 44,1, 58,8, 88,2 e 176,4 kHz.

Ho portato il b-DAC da un amico che ha un Naim CD5 con alimentatore Flatcap ed usa anche uno SqueezeBox collegato ad un Benchmark DAC. Da confronti precedenti so già che si tratta di due sorgenti eccellenti, e rappresentano un gran bella sfida per il mio lettore Astin Trew. Abbiamo scambiato il Benchmark con il b-DAC ed anche in questo caso il Tentlabs DAC ha suonato appena un po' più freddo del Benchmark. Al confronto, sia il lettore CD Naim che il Benchmark DAC suonano più pieni, con un po' di presenza e peso in più in gamma bassa. Il b-DAC possiede focalizzazione e precisione straordinarie, ma le altre due sorgenti digitali hanno esibito un palcoscenico leggermente più profondo e con una migliore definizione verticale. Il b-DAC suonava anche un pochino "breve", nel senso di durata della nota, ma allo stesso tempo sembrava avere un sottofondo più "scuro". Alla fine sia il mio amico che io abbiamo preferito il Naim ed il Benchmark rispetto al b-DAC, sebbene vada detto che le differenze non erano gigantesche. Purtroppo non abbiamo potuto connettere direttamente il b-DAC nell'amplificatore del mio amico, poiché il Naim fa uso di connettori DIN, e non avevamo gli adattatori. Sospetto fortemente che se avessimo potuto mettere alla prova questa possibilità il risultato sarebbe stato diverso.

Quando ho discusso questi risultati con Guido lui non si è mostrato sorpreso. Conosce il lettore Astin Trew ed il Benchmark DAC, ed è convinto che il calore in più sia il risultato di distorsioni armoniche. È un fatto ben noto che l'aggiunta di componenti armonici causa una maggior percezione della frequenza fondamentale da cui derivano. È addirittura possibile suggerire la presenza di una frequenza fondamentale solo con le sue armoniche, rimuovendo completamente la frequenza stessa dal segnale musicale. Tutto ciò significa che l'aggiunta di distorsione armonica ad un segnale lo farà sembrare più caldo all'ascolto. Ecco spiegato uno dei motivi per cui gli ampli a valvole possono suonare più caldi e ricchi. Inoltre, la presenza di rumore può ammorbidire un po' il suono, facendo suonare la gamma alta un po' più morbida. Per Guido questo è il motivo per cui il b-DAC suona leggermente più secco e preciso, dal momento che rumore e distorsione nel suo caso sono praticamente pari a zero. Guido riconosce anche che l'aggiunta di un po' di distorsione armonica può far sì suonare un sistema in modo più piacevole, ma il b-DAC è stato progettato e costruito con l'obiettivo di essere il più puro e pulito possibile, senza togliere o aggiungere alcunché alla registrazione.

Devo dire anche che questa apparente mancanza di calore mi ha infastidito molto meno quando stavo ascoltando il DAC da solo, senza confrontarlo con altre sorgenti digitali. L'orecchio si adatta abbastanza facilmente a quell'equilibrio tonale leggermente più freddo, ricompensandoci con un suono che non risulterà né irritante né fastidioso. Ovviamente, quanto un po' di calore in più risulti bene accetto o necessario dipenderà anche in misura enorme dal resto del proprio sistema.

Tutte le prove mi hanno confermato sempre la stessa impressione riguardo al b-DAC. Sebbene sia molto pulito, trasparente e non introduca alcun senso di artificiosità digitale, in termini di qualità del suono percepito non è riuscito a battere nessuna delle altre tre sorgenti con cui l'ho confrontato. Sia i lettori Astin Trew e Naim, che il Benchmark DAC, hanno tutti suonato più caldo e musicale del b-DAC, che al confronto è risultato leggermente radiografante e asciutto. La situazione migliora quando lo si collega direttamente all'amplificatore. Anche in questa configurazione suona un pochino secco e analitico, ma risoluzione, dinamica e messa a fuoco migliorano talmente tanto che il suono nel suo complesso è molto impressionante. Riesce comunque ad essere coinvolgente e dettagliato, ma sempre rilassato e tranquillo allo stesso tempo. Possiamo perciò dire che la connessione diretta fa davvero suonare questo piccolo DAC al pieno delle sue capacità, anche se non riesce a compensarne del tutto le relative mancanze.

Credo proprio che Guido abbia pienamente ragione quando afferma che l'apparente mancanza di calore del b-DAC sia dovuta alle piccole quantità di distorsioni armoniche introdotte dalle sorgenti. In una certa misura questa cosa mi preoccupa, perché nel mio sistema non voglio nessun componente che introduca una qualche forma di distorsione, in alcun modo. Ma allo stesso tempo devo decisamente riconoscere che, nel mio sistema, preferisco questo suono un po' più caldo che alla fine sembra risultarne.

[Tentlabs b-DAC]

Conclusione

La conclusione su questo piccolo componente è che si tratta di un DAC molto buono per il suo prezzo, dal suono pulito e focalizzato. Se fosse tutto qui, allora sarei più che felice di raccomandarlo, con l'avvertenza che sembra essere perfino troppo onesto da parte sua, e molti altri DAC e lettori CD forniscono un suono leggermente più ricco.
Si dà il caso che lo scatolino sia anche dotato anche di controllo del volume, ed il b-DAC si trova veramente a suo agio quando viene collegato direttamente all'ampli di potenza. Se avete solo sorgenti digitali, allora si tratta di una delle soluzioni migliori nella sua fascia di prezzo. È talmente neutro al punto di poter essere addirittura percepito come leggermente secco e analitico, ma se potete convivere con questa sensazione allora si tratta di una scelta eccellente, e non posso che raccomandarvelo con decisione.

© Copyright 2012 Maarten van Casteren - maarten@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.viste ]