Cofanetto Marcel Dupré - Mercury Living Presence

[Marcel Dupré - Mercury Living Presence]

Sistema Plangent Processes - Rimedio per Salvare i Nastri

[English version here]

Prodotto: Cofanetto Marcel Dupré
Produttore: Mercury Living Presence
Prezzo: $ 75 (Convertitore di valuta)
Recensore: Chris Templer - TNT Sudafrica
Pubblicato: Febbraio, 2020
Traduttore: Roberto Felletti

Introduzione

Cercando di recensire una registrazione, contrapposta a un'esecuzione dal vivo, per non parlare di un remaster o di un "restauro", ci sono molte cose da tenere a mente. Alcune di esse riguardano come il suono originale viene catturato, come, col passare del tempo, siano state prodotte altre edizioni e poi, infine, i vantaggi e non dell'offerta corrente. La Mercury Living Presence è sempre stata, in un certo senso, qualcosa di speciale, a partire da Bob Fine (1922-1982) che progettò lo schema da seguire per tutte le sue registrazioni; egli era colui che sistemava le cose, voleva fare sempre meglio ed era intenzionato a cambiare il processo di registrazione del momento rimanendo però fedele al suo concetto originale, che prevedeva quello che funzionava meglio dal punto in cui erano collocati i microfoni. Un unico microfono per il mono e tre per lo stereo, appesi a circa 25′ e sopra l'orchestra anziché a livello degli strumenti, perché lui aveva stabilito che il punto di cattura migliore era lì. Per il missaggio in stereo, sostanzialmente si divideva il feed del microfono centrale e lo si aggiungeva ai canali sinistro e destro. Solitamente questa procedura era gestita da sua moglie, Wilma Cozart (Fine).

Dopo la messa in liquidazione della Mercury e l'arrivo del CD, fu deciso di ripubblicare il catalogo Mercury. Poiché era una proposta meno che stellare non vendette, e così Wilma Cozart fu richiamata dal pensionamento (essendo Bob Fine deceduto), le apparecchiature a nastro e i mixer originali furono riesumati dallo scantinato e rimessi in funzione. (Nota 1) Wilma si mise al lavoro usando i master su nastro e il catalogo Mercury di composizioni classiche così come lo conosciamo oggi, pubblicato. Durante questa operazione di remastering, per alcune composizioni fu fatto un mix-down per la versione LP; una che balza alla mente è la versione multi-disco dei Concerti per Violoncello di Bach di Janos Starker. Io possiedo entrambe le versioni, e tutti i miei amici audiofili si meravigliano ascoltando il suono degli LP; pur apprezzando la versione CD, tutti preferiscono il cofanetto di LP. Wilma Cozart ha dichiarato che sebbene gli LP siano stati realizzati molto bene e abbiano un suono caldo, la qualità dei CD è più simile a quella dei master su nastro originali. Questo è il link all'articolo su TapeOp.com (in inglese).

Qui mi limiterò alla registrazione Mercury di Marcel Dupré, 1957 circa, che suona l'organo Aeolian-Skinner presso la St. Thomas' Church di New York. Pubblicazione originale su LP Mercury. I confronti sono stati fatti con il mix-down su CD di Wilma Cozart; l'ultimo è stato curato da suo (e di Bob Fine) figlio, Tom Fine, con un lavoro di "restauro" eseguito con il sistema Plangent Processes di Jamie Howarth.

[Marcel Dupré - Mercury Living Presence - cofanetto CD] [Marcel Dupré - Mercury Living Presence - cofanetto CD]

La Tecnica

Cito dal sito Plangent: «Ogni registrazione magnetica analogica inizia con un motore che trascina una striscia rugginosa di plastica tra rulli e guide, in mezzo a parti metalliche che sfregano», definizione che descrive molto bene un registratore a nastro. Wow & flutter, scrape flutter e un sacco di altri problemi accompagnano i tecnici del suono quando cercano di resuscitare una vecchia registrazione. Il degradarsi del nastro, con il tempo che ha seccato il legante che tiene incollate le "particelle rugginose" al nastro stesso, e qualcosa chiamato "sindrome da nastro colloso", che può far incollare il nastro su sé stesso, più l'età dell'apparecchiatura di riproduzione, non fanno che aggiungere problemi ai problemi.
Per sapere come funziona il sistema Plangent Processes, cliccate qui. Per una spiegazione più tecnica, consultate l'AES Paper e leggete anche l'intervista con Jamie Howarth (documentazione in inglese).

L'organo Aeolian-Skinner utilizzato in questa registrazione fu terminato pochi giorni dopo (metà giugno 1956) la morte di G. Donald Harrison, avvenuta a causa di un infarto sopraggiunto per aver lavorato troppe ore nel calore soffocante, per far sì che l'organo fosse pronto per il concerto inaugurale che Pierre Couchereau, organista titolare della Cattedrale di Notre-Dame di Parigi, avrebbe dovuto tenere. La registrazione oggetto di questa recensione fu eseguita da Marcel Dupré il 17 ottobre 1957 e fu completata alle prime ore del mattino, con molte interruzioni e riprese dovute al rumore del traffico e al rombo della metropolitana che transita sotto la chiesa.

Per la registrazione furono utilizzati tre microfoni omnidirezionali sospesi a 30′ sopra il pavimento e, in parte, dietro il cabinet dell'organo; i segnali dei microfoni furono inviati a un "Mercury Truck" parcheggiato davanti alla chiesa. Non viene detto quale registratore fu usato, ma poiché il susseguente remastering fu fatto con registratori Ampex, presumo che fu usato un Mercury Ampex a tre piste modificato. Il remastering di Wilma Cozart è qualcosa di leggendario; vedere la Nota 1, sopra. Questo remastering è stato fatto da lei e da suo figlio (e di Bob Fine), Tom Fine. I nastri a tre piste di prima generazione sono stati trasferiti in digitale ad alta risoluzione usando il sistema Plangent Processes. Questo sistema allinea l'audio al segnale di bias ad alta frequenza sul nastro. Il processo rimuove le "sbavature" nel dominio del tempo causate dai processi meccanici di registrazione e riproduzione, insieme ad altri problemi quali lo scrape flutter, col risultato di una migliore trasparenza e di una "messa a fuoco" stereo più nitida.

L'ascolto

Tutto ciò che posso dire su questo cofanetto può essere riassunto dalla seguente clip audio. La prima parte è estratta dal CD Wilma Cozart, poi ripetuta dalla versione Tom Fine/Plangent. La differenza è piuttosto stupefacente, specialmente se si ascolta con un impianto hi-fi; c'è un notevole aumento in chiarezza e dettaglio. Nella versione Cozart l'azione dell'organo semplicemente non c'è, mentre in quella Fine/Plangent non solo si sente, ma si sentono anche i difetti, non percepibili nella clip. La durata complessiva della clip è poco più di un minuto: Widor, Allegro dalla Sesta Sinfonia.
Per i patiti dell'organo, il link seguente descrive l'organo Aeolian-Skinner dell'epoca (pagina in inglese).

Musica

Ho acquistato il cofanetto di 10 CD su http://marceldupre.com/, ma è disponibile anche su https://www.arkivmusic.com/. Se avete Tidal il link alla versione Cozart è https://tidal.com/browse/album/36883465, mentre quella Tom Fine/Plangent Processes è https://tidal.com/browse/album/77609919 (in MQA). Non ho riscontrato/sentito differenze tra la versione CD e quella MQA.

Conclusioni

Da quello che ho potuto sentire, il sistema Plangent Processes è un cambiamento in meglio che vale davvero la pena. La reputazione di Jamie Howarth spazia dai Grateful Dead a Woodie Guthrie passando per molti altri.

Apparecchiature

Il tutto collegato a un commutatore su misura che permette di accoppiare all'istante qualsiasi amplificatore con qualsiasi diffusore.

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