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ERaudio Space Harmonisers

SPAZIO: l'ultima frontiera

[ERaudio Space Harmoniser]
[English version]

Prodotto: ERaudio Space Harmonisers
Produttore: ERaudio - Russia
Distribuito in Italia da: Diapason HiFi
Costo approssimativo:
180 € dimensioni (medio): 290mm x 470mm x 29mm
250 € dimensioni (grande): 380mm x 610mm x 35mm
Il ripiano medio può reggere fino a 30kg e il grande fino a 50kg
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Recensito: Settembre, 2005

Per diversi anni ho sperimentato diversi materiali nella costruzione di diffusori acustici. Quindici anni fa cominciai a provare vari legni utilizzati nella costruzione di strumenti musicali. Ad esempio, scoprii che l'acero, spesso usato nei manici delle chitarre elettriche (e nelle tastiere delle chitarre Fender costruite negli USA), è eccellente anche per l'intelaiatura di diffusori a sviluppo verticale. Ho anche due grandi fogli di platano americano per dorsi di violino (penso che, di solito, siano usati per questo) che ho messo a maturare lentamente finché non avranno almeno 7 anni, quando questi pezzi spessi 60mm diventeranno pannelli frontali. Perciò, ero molto interessato ai contatti tra TNT-Audio e l'azienda russa ERaudio riguardo i loro Space Harmonisers. ERaudio è nata quattro anni fa a Novosibirsk in Russia. Costruiscono violini, amplificatori e sistemi per il trattamento acustico di sale da concerto in tutto il mondo.

Gli Space Harmonisers di ERaudio vanno oltre la solita idea di supporto per apparecchiature audio che ha la funzione di smorzare vibrazioni e risonanze o isolare le apparecchiature dalle vibrazioni. Non c'è alcuna pretesa di tutto ciò. Gli Space Harmoniser pretendono di fare ciò che va contro le convenzioni del buon senso audiofilo; ma tutti noi sappiamo che la saggezza e il buon senso sono solo una collezione di pregiudizi acquisiti con l'età adulta. In tal senso, è importante che un recensore conservi una mentalità aperta. ERaudio è molto orgogliosa di esser stata la prima compagnia russa finalista al BEST OF CES AWARDS (Las Vegas 2002).

Gli Space Harmonisers sono strutture leggere (disponibili in due misure per ora) che sembrano bellissimi ripiani di legno di cedro. Dai lati, le venature fanno capire che sono costruiti da blocchi di cedro incollati insieme, cedro siberiano invecchiato 100 anni secondo la loro descrizione, anche se non scrivono se è l'albero o il legno stagionato ad avere quell'età. La loro massa leggera suggerisce che non è tutto come sembra. Forse, i ripiani contengono delle cavità, anche se i dettagli della costruzione sono segreti. La superficie, toccata leggermente in vari punti, produce suoni diversi. Le barre sono accordate a orecchio (presumibilmente quello di un esperto liutaio) e selezionate con cura. Quelle adatte sono accoppiate e incollate insieme per formare ripiani di misure varie. So che le colle influiscono sulla colorazione del suono dei diffusori e cosė ho chiesto del tipo di colla utilizzato da ERaudio. Non hanno voluto svelarmi i loro segreti e ci siamo accordati sulla frase "una colla speciale, selezionata attentamente attraverso prove sul campo". Colle e vernici usate nella manifattura di violini hanno già portato risultati contrastanti nei circoli audiofili per la lacca C37 provata su TNT. Il discusso inventore della teoria del C37, Dieter Ennemoser, dice che il decadimento armonico del suono è la sua caratteristica principale. Questo concetto andrebbe bene anche per gli "Space Harmonisers" ma ci porta in un territorio piuttosto incerto e spaventoso...

Valery Pankov, presidente della ERaudio, descrive lo Space Harmoniser come un insieme di barre risonanti, fatte di legno di cedro siberiano e ognuna avente specifiche proprietà risonanti. Dice che "montare lo Space Harmoniser sotto apparecchiature high-end arricchisce la scena sonora, aumenta il coinvolgimento nell'ascolto, alza la riproduzione sonora dell'intero sistema a un nuovo livello. Noi consideriamo il nostro prodotto come il primo di un nuovo filone: la riproduzione risonante". Quindi, una nuova filosofia apparentemente divergente da conoscenze audio oramai acquisite.

Comunque, questa filosofia potrebbe avere molto più fondamento di quanto non appaia a prima vista. Da molto tempo sappiamo che la distorsione dovuta alle armoniche pari è più tollerata di quella dovuta alle armoniche dispari, a tal punto che i progettisti di amplificatori per strumenti musicali includono uno stadio a valvole negli amplificatori a stato solido cosė da sommergere la piccola quantità di distorsione di ordine dispari degli stadi di classe AB a transistor con una piacevole distorsione di una 12AX7 sovrapilotata. Sappiamo anche che la distorsione da armoniche superiori deve essere a un livello molto più basso delle prime armoniche per rendere piacevole il suono all'orecchio umano. Le distorsioni causate da risonanze meccaniche (vibrazioni dei trasformatori, di motori, risonanze dei contenitori, rumore che eccita le valvole, le capacità e la piastra del circuito) sono implicitamente non lineari, ovvero, scollegate dall'evento musicale riprodotto. Un'ipotesi che proverò a verificare è che questi supporti risuonino costruttivamente con ogni risonanza in una serie armonica e che risuonino distruttivamente con le vibrazioni non armoniche. Una risonanza distruttiva non cancellerà semplicemente quelle frequenze, ma le intermodulerà, producendo battimenti, come il va e vieni del suono di un pianoforte quando una corda viene colpita.

Se questo è vero, allora un nuovo approccio filosofico si presenta. Questo tipo di modifica non è più vicina all'accuratezza, qualunque cosa possa significare questa parola, che la serie originale, risonante e discordante. Infatti, le armoniche superiori potrebbero avere un'ampiezza maggiore, e quindi il suono potrebbe essere meno accurato, anche se più piacevole. Ma noi vogliamo solo divertirci con la nostra musica e quindi obiettivi teorici di accuratezza possono essere meno importanti nell'ascolto domestico che un suono armonicamente coerente.

"Lo Space Harmoniser", dice Valery Pankov, "non assorbe le vibrazioni. Lo Space Harmoniser è un supporto risonante. Quando interagisce con un'apparecchiatura, ridistribuisce l'intero spettro di frequenze, esaltando quelle frequenze che hanno un effetto piacevole all'ascolto, assorbendo le altre. Il principio di funzionamento dello Space Harmoniser è simile a quello di una cassa armonica di un violino". J-C Morrison, ex-scrittore di musica, progettista di amplificatori e, recentemente, di valvole alla Sovtek, già contro la neutralità degli impianti high-end, lo descrive come neutro. Come lui, anche io chiedo passione musicale e armonia al mio impianto audio. Gli ERaudio Space Harmoniser vanno esattamente in quella direzione. Il motto della ERaudio è "Nessuno può essere neutrale nell'arte. I nostri prodotti rinforzano e riproducono emozioni". E' possibile discutere sull'idea che il loro allontanarsi dall'obiettivo della neutralità va, invece, verso una migliore accuratezza musicale. A riguardo, non posso esprimere un'opinione obiettiva perché ciò è interamente nel regno della soggettività. La musica come arte è fatta solo da sottili sfumature, cosė nella fotografia io so esattamente quanto ognuna delle mie lenti si adatterà a un'immagine, a prescindere dalle sue caratteristiche tecniche teoriche. Alcune delle mie lenti sono molto vecchie e tecnicamente arretrate, ma le uso ancora e cosė, particolare ascoltatore, puoi comprendere che non sono certo il recensore che ti dice cosa devi ascoltare.

ERaudio stessa descrive la storia dei loro Space Harmoniser: "Tutto cominciò nel laboratorio per la verifica e la messa a punto delle casse armoniche di violini dove alcune persone del laboratorio per lo sviluppo di amplificatori chiesero un supporto di legno per un modello di amplificatore. Non trovando niente di adatto, fu data loro una tavola per la cassa di un violino. La prova dell'amplificatore mostrò eccellenti risultati e tutti erano compiaciuti del buon suono. In quel momento nessuno prestò attenzione ai supporti. Successivamente, fu preparato un amplificatore con componenti di migliore qualità, per cui tutti si aspettavano risultati ancora migliori. Ma, restammo molto sorpresi quando scoprimmo che il suono del nuovo modello era peggiorato rispetto al precedente! Nessuno sapeva spiegare quanto successo. Solo dopo un po' di tempo cominciammo a riflettere sul fatto che il primo modello era stato installato su una tavola per casse di violino. Ripetemmo la prova del nuovo modello di amplificatore sulla tavola e di nuovo fummo entusiasti del risultato".

E' una bella storia che conferma il vecchio detto "la fortuna aiuta gli audaci" anche se è possibile che nella sua ricostruzione questa storia sia stata piuttosto romanzata. ERaudio afferma che i primi componenti a beneficiare di questa tecnica sono i diffusori. Ciò sembra ovvio perché sono la maggiore fonte di vibrazioni (forse potevo esprimere meglio il concetto...). ERaudio consiglia di posizionare i diffusori direttamente sulla superficie degli Space Harmoniser, e quindi non possono essere utilizzati con diffusori aventi un foro reflex in basso (oh caro, quale rude ambiguità!). Inoltre, siccome i diffusori impongono un suono anche agli altri componenti del sistema, se gli effetti di questi accessori fossero proficui, allora il trattamento dei soli diffusori potrebbe essere cruciale. Sfortunamente però, il loro utilizzo sembra più indicato per i diffusori da pavimento. I soli diffusori questo mese nella mia stanza sono le Rogers Studio 1a, mentre i miei grandi diffusori da pavimento a tre vie sono in riparazione. Le Rogers hanno un bilancio tonale, tipo BBC, che è già caldo e piuttosto caratterizzato nel basso e nel medio. Io li ho posizionati su dei sostegni "Origin Live" su disegno originale a tre gambe e un'impronta a terra piuttosto larga. Questi sostegni trasformarono le Rogers, che erano sembrate lente su sostegni pesanti e l'altezza ulteriore che io richiesi (per il cliente che li possedeva quando mi occupavo di installazioni) permisero ai sostegni OL di ridurre anche l'enfasi sul medio-basso. Gli Space Harmoniser in prova non erano abbastanza larghi da accomodare i sostegni (soluzione che avrei voluto provare) e quindi sono stati inseriti tra i sostegni e i diffusori. Gli Space Harmoniser poggiavano sulle punte del piano superiore dei sostegni, ma non vicino agli spigoli cosė come raccomandato da ERaudio. I coni di acciaio forniti a corredo non potevano essere usati nelle posizioni raccomandate, se non usando un'altra tavola di dimensioni simili. Questo compromette la mia opinione a riguardo. Comunque, il risultato non mi è piaciuto abbastanza da tenere gli Space Harmoniser sotto i diffusori mentre li provavo sotto altri componenti. Dovrò preparare diffusori più adatti per prove successive e sospetto che modelli più snelli possano avere un qualche beneficio. Poi, li ho provati sotto varie elettroniche e questo ha portato a una scoperta.

C'era qualcosa riguardo la maniera in cui influenzavano le voci e gli armonici di tutti i miei componenti audio (laddove fosse un miglioramento o no), che mi ha indotto a tentare un esperimento. Ho collegato il mio vecchio basso Fender al suo piccolo amplificatore e ho suonato alcuni semplici giri a me noti. Poi, ho posizionato l'amplificatore sullo Space Harmoniser con i suoi piedini di gomma. Ho chiesto a mio figlio di 9 anni se poteva riconoscere qualche differenza e lui prontamente mi ha risposto che il suono era più forte. Questo mi ha sorpreso fino a quando non ho ricordato che anche la cassa di un pianoforte amplifica la vibrazione delle corde, accoppiate mediante il telaio, oltre a rinforzare l'emissione in aria delle corde stesse. Cosė come il volume (incrementato di un paio di dB), anche il carattere del mio basso era enfatizzato. I toni fondamentali del mio Fender Precision erano chiaramente posti in avanti, qualunque fosse la regolazione dei toni sul basso e sull'amplificatore. Lo stesso fenomeno si è ripetuto con la chitarra di mio figlio, copia ridotta della Stratocaster, e il suo amplificatore 8watt Laney. Quando abbiamo ripetuto l'esperimento ponendo i coni di acciaio sotto lo Space Harmoniser: l'effetto era ancora più pronunciato e il volume incrementato. Questo è un sito web di hifi e quindi non ho verificato gli effetti sotto amplificatori per tastiera (o persino sulle tastiere stesse) e percussioni. Per questo ho limitato la discussione solo ad applicazioni hifi, ma io credo che ogni studio di registrazione dovrebbe considerare questi strumenti tra quelli per ottenere il meglio dai musicisti; e chissà come potrebbero suonare sotto il piede di un violoncello?

Tornando a componenti audio per uso domestico

Gli altri componenti del mio impianto sono stati influenzati in maniera molto differente in ogni prova. Lo Shanling CDT100c ne ha beneficiato immediatamente in alcuni aspetti. Il suo suono è diventato meno "suono" e più esperienza musicale quando era posizionato sullo Space Harmoniser. Per la prima prova ho usato i quattro piedini in materiale composito dello Shanlings posizionati sullo Space Harmoniser di media misura, poggiato sui suoi piedini in gomma (piccoli inserti di gomma inseriti in piccoli incavi vicini agli angoli). C'era una certa perdita di ritmo e tempo, ma guadagno in musicalità. Molti giorni di ascolto in questa configurazione hanno confermato le impressioni iniziali, poi ho inserito i coni di acciaio sotto ciascun angolo dello Space Harmoniser. Il ritmo e il tempo sono notevolmente migliorati insieme a migliori definizione del basso e attacco dei transienti. Questa combinazione ha superato in ogni aspetto la configurazione non trattata tanto che una prova senza gli Space Harmoniser non è durata a lungo. Ho provato sotto altri lettori CD e la musica è diventata meno elaborata; la musica elaborata vanta solo una somiglianza superficiale con il mondo reale ed è noiosa fino ad essere irritante, cosė questo è chiaramente un miglioramento. Sotto i lettori CD gli Space Harmoniser funzionano solo con i coni di acciaio. I piedini di gomma fanno crollare l'intera struttura musicale.

Il suono è cambiato per ogni elettronica provata e il cambiamento era differente per ciascun componente. Sotto alcuni la profondità dell'immagine sonora era aumentata a discapito della larghezza. Sotto altri l'immagine ricadeva nei diffusori. Ma con diversi componenti l'altezza dell'immagine diventava più identificabile e, anche se non sono mai stato sicuro se questa caratteristica non fosse un inganno, in questo caso il risultato era ripetibile. La scena sonora sembrava posizionata su uno sfondo più scuro (analogie visive permettendo) con un miglior senso di spazio acustico ricostruito dal sistema audio.

Sotto il mio amplificatore SET (n.d.T. Single Ended Triode), autocostruito e con telecomando, c'erano solo lievi differenze, ma tutte più piacevoli in un certo senso. Il miglior risultato si otteneva con l'amplificatore sui coni Polychristal sullo Space Harmoniser più grande, insieme al modulo trasformatore sullo stesso Space Harmoniser. Anche se questa combinazione non comportava una netta differenza rispetto alla prova senza ulteriori accessori, la combinazione completa era decisamente preferibile. Poi, i coni di acciaio sotto lo Space Harmoniser hanno migliorato la definizione dei bassi e la pienezza del suono proprio come suggerito dal costruttore. Anche se gli Space Harmoniser sui piedini di gomma erano pessimi con i lettori CD, sotto quest'amplificatore erano solo leggermente inferiori ai coni di acciaio. Quest'amplificatore è già ottimizzato per il controllo delle risonanze e ricco in armoniche musicali e i coni di acciaio hanno dato un ulteriore contributo all'ottimizzazione dell'esperienza musicale nella mia stanza d'ascolto. ERaudio dice che hanno provato "coni fatti di ottone cromato o alluminio", ma erano inferiori "ai coni di acciaio dal punto di vista della definizione dei bassi", ed anche nelle mie prove i coni di acciaio erano migliori, ma più importante, riportavano quel ritmo che era stato sacrificato dai piedini di gomma. Altri amplificatori miglioravano di meno e qualche volta aggiungevano troppo calore nel medio basso, specialmente quelli in contenitori risonanti.

Purtroppo ho solo tre di questi affascinanti dispositivi e non ho potuto verificare gli effetti su più componenti del mio sistema. Nessuna delle dimensioni a disposizione era adatta ad alcuna combinazione del mio giradischi e tavolino e potrebbe essere fuorviante provarli in condizioni non ottimali. Una scelta più ampia di dimensioni è necessaria, data la diversità di proporzioni delle apparecchiature high-end: questo potrebbe essere un utile sviluppo di questo prodotto per ERaudio. Forse le dimensioni disponibili sono limitate dalla disponibilità di tavole di legno di cedro sul mercato.

Conclusioni

Paragonato a tanti accessori "brutti ma meravigliosi", lo Space Harmoniser offre un rapporto qualità/prezzo eccellente. I vostri 200-270 euro comprano un bellissimo pezzo di artigianato. Alcuni degli orribili piccoli gadget presenti sul mercato costano molto più e offrono solo una manciata di piccolezze in un contenitore alla moda. Siccome gli Space Harmoniser sono apparecchi che mettono a punto un impianto, consiglio che siano ascoltati sotto le proprie apparecchiature prima dell'acquisto. In questo caso è importante che i rivenditori e gli importatori mettano a disposizione alcuni esemplari perché si rigano molto facilmente. Credo che solo cere raccomandate per strumenti musicali potrebbero essere usate senza comprometterne le prestazioni.

Caro lettore, stavolta non puoi sfuggire alle tue responsabilità sugli acquisti che fai! Devi ascoltare questi Space Harmoniser e decidere se fanno al caso tuo. Se non lo farai, potresti perdere quell'ingrediente in più nella musica che desideri dal tuo sistema. Se lo farai e non ti piacerà, almeno avrai imparato qualcosa.

Se suoni uno strumento amplificato, allora dovresti decisamente provare gli ERaudio Space Harmoniser sotto il tuo amplificatore combo, testata, o altoparlante. Sembrano chiarire il carattere dello strumento che viene amplificato. Dopo trent'anni di studi sulla percezione sonora, tutto ciò mi fa pensare su come tutti noi abbiamo capito ben poco sull'interfaccia sensore-cervello. E' un esperienza paurosa che scardina convinzioni acquisite sull'ascolto audio domestico e semiprofessionale. Buon ascolto.

[Avanti alla Parte II]

© Copyright 2005 Mark Wheeler - www.tnt-audio.com

Traduzione italiana: Daniele Davino

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