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Waipuna Sound MYRTLEFEET

Piedini in legno di mirto & ottone

[Ciao Mirto, come va?]
[English version]

Produttore: Waipuna Sound - USA
Prodotto: MYRTLEFEET
Prezzo: $34 per set di TRE (urrà) più spese di consegna
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Data: Maggio 2011
Traduzione: Daniele Aspesi

“Al vecchio scriba non sta già gelando il sangue nelle vene?” accusa la plebe, da sinistra, “A Geoff arriva il nuovo SME V-12 e a Mark altri piccoli pezzi di legno - ormai è il suo ruolo.”

Questi bellissimi piedini torniti e levigati sono fatti di legno di mirto, con una pallina di ottone incastonata nella superficie superiore. Le qualità del legno di mirto sono declamate esaurientemente sul sito della Waipuna, suggerendo così l'idea che questi debbano essere considerati accessori per l'elaborazione piuttosto che per il controllo delle vibrazioni. Giusto in caso vi siate dimenticati che cosa avete ordinato, la scritta “HAND CRAFTED by WAIPUNA SOUND” è impressa sul fondo, ma potrebbe essere coperta se ci appiccicate i feltrini autoadesivi per la protezione dei mobili. Se accettate il fatto che dei blocchi di legno con una pallina di ottone incastrata possano cambiare il suono di qualche componente nel vostro impianto, inevitabilmente il feltro cambierà il suono anche di più, visto che il feltro ha una sua cedevolezza, e creerà un sistema risonante con la massa sorretta.

La Waipuna Sound, nota anche come Jeff Freauff, dichiara: “Gli originali MYRTLEFEET standard includono una sfera di ottone incastonata sulla parte superiore del disco di legno. L'ottone è uno dei migliori conduttori di energia, e l'obiettivo è di incanalare ogni energia vibrazionale causata dal componente stesso nel corpo di mirto. L'incredibile densità del mirto, e le sue venature casuali hanno la capacità di lasciar diffondere e assorbire le vibrazioni, lasciando che arrivi alle vostre orecchie un segnale più puro. Nessun altro legno appare altrettanto esclusivamente ricco, o si comporta in modo simile al legno di mirto dell'Oregon.”

“Non mancano di certo delle palle d'ottone, in quelle dichiarazioni...” accusa la plebe, dalla sinistra

A dir la verità quelle palle d'ottone avranno un effetto già da sole. In molti precedenti test ho constatato che le punte d'ottone siano migliori di quelle in acciaio o in alluminio sotto diffusori e ripiani per giradischi. La mia esperienza di piedini di legno mi dice che sono più nel campo dell'elaborazione, piuttosto che essere dispositivi per il controllo delle vibrazioni, ma in qualche caso i piedini della strumentazione servono per il controllo, più che per l'isolamento. Dispositivi compositi (2 matetriali) come i Jade IsoDuo o gli Avondale Basis 15 sembrano essere veramente efficaci nel salvaguardare il PRaT, mentre sono meno efficaci di dispositivi molli come i BrightStar Isonodes nel controllare le vibrazioni, dovute alla struttura o interne.

Specifiche del costruttore

  • altezza: 38-40mm
  • diametro: 70mm
  • materiali: Legno di Mirto & ottone
Feltrini opzionali

Il costo molto basso, $35 (25,55€), è stato aumentato di 11,70 sonanti sterline (12,89€), per diritti di importazione/sovrattassa, riscossi dall'Ufficio Postale quando sono andato a ritirarli. Non sono sicuro di quando l'IVA (Imposta sul Valore Aggiunto, conosciuta in altri mercati come tassa di vendita) sia stata alzata a oltre il 50%. Ciò sembra succedere TUTTE le volte che importo della merce, ed è ad un passo dal latrocinio; sostengo in toto il pagare correttamente le tasse, e detesto quelle persone che usano furbi stratagemmi per evitare di pagare il dovuto, ma la legge dice che l'IVA è, al momento, del 17,5% (20% in Italia, ndt), che equivale a 4,47€. I consumatori inglesi vengono sovrattassati del 262%, nonostante le fiacche giustificazioni mosse dalle autorità, e questo non è niente di più e niente di meno che un patetico e disonesto tentativo di scoraggiare voi e me dal fare importazioni personali. Le autorità non amano queste azioni individuali, perché è meno agevole cercare cose veramente indesiderate se sempre più persone coltivano le proprie eccentriche passioni importando piccole quantità di cose che le autorità di frontiera non riconoscono. È un ostacolo al commercio libero e leale.

“Scendi da quel pulpito!” chiede la plebe, dalla sinistra, “Mo' basta farneticare. Non siamo sanculotti pronti per andare alle barricate, siamo solo poveri audiofili resi ancora più poveri dagli infiniti acquisti di aggeggi per l'elaborazione.”

La Waipuna Sound non va confusa con il loro omonimo dell'altra parte del mondo che fa un sistema a schiuma calda per il controllo delle erbacce, né con il più musicale duo Hawaiano chiamato Waipuna, che per loro si traduce in acqua di fonte, ma che spinge me a indugiare nell'aggiungere un po' di chiarezza e nell'eliminare un po' di erbacce da questo business audiofolle dell'elaborazione. Lavorando durante il giorno nel mondo della psicologia clinica, sono semplicemente troppo consapevole che un tentativo casuale controllato non è né casuale né controllato in questo contesto. La manciata di minuti che il tester spende a spiegare la terapia di prova, sia essa un farmaco, un placebo o una seduta psicoanalitica è attenzione che egli dedica al paziente. Ricerche hanno anche dimostrato che l'attenzione data al paziente fa altrettanta differenza che non molti altri interventi. Un senso di essere ascoltato è un intetrvento significativo, e un sorriso condiviso rilascia serotonina, la sostanza chimica del cervello felice. Qui a TNT-Audio abbiamo provato a trasformare degli economici materiali d'uso quotidiano in dispositivi per l'elaborazione e per il controllo delle vibrazioni e, quando provati, degli scettici non-audiofili, che non sapevano nulla di ciò che si sarebbe testato, hanno sentito chiare e ripetibili differenze anche quando erano all'oscuro di ciò che era sotto esame. Sono stati in grado di identificare cambiamenti nel suono tra un qualche friabile triangolo di pietra pomice da bagno e stravaganti e costosi accessori.

Sebbene il vostro umile scriba si faccia qualche scrupolo a sfruttare le proprietà di alberi che hanno impiegato fino a 500 anni di lenta crescita solo per essere tagliati per giovare ai miglioramenti dell'audio domestico, non è molto più egoista che non usarli per scatolette di gioielli o per altri ninnoli. Jeff Freauff, proprietario, progettista e costruttore dei (sempre maiuscolo) MYRTLEFEET, dichiara che i disegni della trama, cosė come i rigonfiamenti dei tronchi, sono mutazioni cellulari, e creano ripetizioni naturali di disegni che non sono solo belli, ma che sono anche naturalmente casuali: proprietà ideali, in abbinamento alla densità del Mirto (che è così denso che talvolta i tronchi non galleggiano), per l'elaborazione audio. È una storia adorabile, e ogni prodotto ha bisogno di una buona storia, ma ci sono molte persone là fuori che pensano che il legno non possa avere effetto sul suono di un apparecchio audio.

Mi sono stupito nel vedere che un tale nuovo e mai testato dispositivo sia l'oggetto di derisione e disapprovazione sul forum gearslutz da gente che chiaramente non li ha nemmeno provati né ha minimamente pensato di provarli. Questo sito è popolato da professionisti del mondo della musica (o che si spacciano per tali) che deridono gli audiofili, che sono quelli che portano loro la pagnotta. Infatti, diciamoci la verità, questo controsenso si ha in un momento in cui è molto più probabile che la musica delle major venga scaricata come download veloce, economico e a bassa risoluzione, piuttosto che acquistata su CD. Il mercato pop dei teenager, che una volta era la vacca grassa che finanziava le uscite classiche d'élite (non prendetemi in giro dicendomi che il mio box set di Bartok ha fatto guadagnare qualcosa), è ora perlopiù condivisione di file e pirateria; se circondi le persone con cattiva qualità il loro pensiero diventa alla fine di bassa qualità (James Hillman, psicologo analitico).

Sono stato testimone di tali scenate di musicisti che non potevano usare il loro “fortunato” cavo da strumento per via della disposizione dello studio (e del comprensibile desiderio degli ingegneri di evitare un'altra connessione jack-jack da 1/4 di pollice in mezzo al pavimento dello studio) o perché il loro vecchio e rumoroso amplificatore da concerto avrebbe reso ogni registrazione inascoltabile. Tutto ciò stando di fronte ad una finestra da cui potevano vedere tonnellate di equalizzatori e apparecchiature per la correzione del suono che lasciavano intendere, con un po' di buon senso, che avrebbero appianato queste differenze. Ho anche sentito la differenza che un dispositivo audiofilo di elaborazione può fare sotto un piccolo combinato da prove, o sotto una scatola vecchia e leggera che conteneva un antico Celestion etichetta verde da 15". L'elaborazione non riguarda la precisione, ma il gusto.

[se vai per boschi oggi]

Ma i MYRTLEFEET suonano?

Nonostante l'ilarità satirica che mi attirerò da quelli che non si prendono la briga di provare una cosa prima di scartarla, decido di ascoltare il mio impianto senza i blocchi Waipuna Myrtlewood in nessun punto, per ricalibrare le mie orecchie allo stato dell'arte attuale. La Guinness diceva in una pubblicità “Non mi piace perché non l'ho provata” e, dato che era scritto dappertutto nel giorno di San Patrizio, mi sembra un paragone appropriato, sebbene rimanderò il versarmi una pinta di quella roba nera dopo aver finito qualche test. Il primo posto dove proverò sarà sotto il vecchio preamplificatore a valvole Concordant Excelsior.

Con i blocchetti della Waipuna Sound al loro posto ho notato per la prima volta un forte pre-eco nella nuova riedizione di Don't let it Bring You Down in After The Goldrush di Neil Young. Ora, può darsi che sia perché sto ascoltando con molta attenzione per cercare di riportarvi accuratamente se ci sia qualche differenza con tre pezzi di legno e ottone sotto un antico preamplificatore con i condensatori che hanno probabilmente già dato il meglio di loro. O magari è perché i vecchi master da cui queste riedizioni sono state stampate si sono deteriorate con l'utilizzo. C'è un solo modo di scoprirlo. Togliere i MYRTLEFEET non dimostrerebbe nulla, dato che sapete che il problema esiste, proprio come succede quando leggete una recensione che sottolinea il suono di un foglio che scivola da un leggio durante un cambio di pagina, e cominciate a cercarlo tutte le volte che suonate quel disco. Badate bene che ho visto un primo violinista far cadere un foglio l'altra notte al Nottingham Royal Centre, ma non ho notato per nulla il suono mentre mi facevo trasportare dalla musica, il che ci dimostra una proprietà fondamentale della musica registrata: la sua ripetibilità. Ebbene, ora è altrettanto lampante (il suono, ndt) anche dopo aver tolto i blocchetti della Waipuna.

E allora ho riesumato la mia vecchia copia di After the Goldrush, che mi è stata data da un amico in New Jersey, e che, infilata in uno zaino Karrimor, ha viaggiato in autostop e in autobus in giro per il nord est degli Stati Uniti, prima di essere sbattuto nella stiva di un 747 economico e riportato in Europa più di 20'anni fa. In questa vecchia stampa non si sente nessun pre-eco. Ritornando alla versione più nuova, il pre-eco è ancora ovvio. Questa è una lezione oggettiva sulla suggestionabilità soggettiva nei test: attribuire un cambiamento nella percezione a qualche proprietà del cambio che si è fatto durante l'esperimento nel proprio ben conosciuto equipaggiamento, senza controllare l'originale riferimento. Ho sentito la nuova uscita molte volte, ma ho ascoltato quella vecchia centinaia, se non migliaia di volte. La memoria umana funziona per ripetizione (più in dettaglio, ripetizioni attraverso il cervello via ippocampo) e ovviamente la mia memoria a lungo termine è stata condizionata dall'esposizione, precedente e più ripetuta, alla vecchia stampa.

E quindi, alla ricerca del pre-eco, faccio suonare Bam Bam dei Toots & The Maytals, il più esplicito pre-eco su cassetta mai registrato su vinile e cd, così tanto da sembrare parte della performance, da tanto è comune. C'è una leggera differenza tra nessun piedino (il Concordant non ne ha, per facilitare l'uso della custodia opzionale in legno) e i MYRTLEFEET. Il lettore è già posizionato sul ripiano ERaudio SpaceHarmoniser (è un nome del ca**o, che di sicuro attirerà altre prese in giro), sopra ai coni ERaudio e sul mobile Something Solid XR4 per fornire isolamento dalle vibrazioni. C'č una piccola differenza di +1 nella chiarezza dei transitori, migliore separazione degli strumenti, profondità e altezza (illusione) del palcoscenico, timbro degli strumenti e delle voci, ma un -1 per lo stringimento del palcoscenico. Ad un primo ascolto sembra che ci sia una differenza di +2 nella microdinamica e nel senso di una stabile immagine virtuale, ma il cambiare da un dispositivo ad un altro esagera le differenze fino al punto che il processo di continue sostituzioni è durato abbastanza da rendere non affidabili queste impressioni. L'alimentatore fantasma separato Explicit del Concordant sopra un altro ripiano del mobiletto vibra davvero un po' sopra un altro ripiano del mobiletto, così il test verrà ripetuto con l'isolamento dalle vibrazioni dato dai BrightStar Isonode oltre ai ripiani sospesi dell'XR4.

A Unhalfbricking dei Fairport Convention tocca il trattamento sul giradischi. Tre Waipuna sound sono piazzati sulla cornice cromata del ripiano da muro Origin Live Ultra, sotto il ripiano da 11 mm di vetro laminato che sorregge il Michell Orbe SE/Hadcock 242SE Silver/MusicMaker II. In un sistema già ottimizzato, includendo anche elementi aggiuntivi come i Point Discs della PolyCrystal, i MYRTLEFEET della Waipuna Sound hanno fatto una leggera differenza. Bypassano le punte, appoggiando direttamente sui Point Discs della PolyCrystal, e sono quindi un sistema di elaborazione alternativo, più che complementare. Le differenze sono piccole. Non c'è una differenza apprezzabile nel rumore di fondo, suggerendo prestazioni uguali in questo parametro. Ci potrebbe essere una leggera differenza nel timbro (usando questo termine in senso musicale, non da sommelier audiofolle), ma non una differenza che chiunque possa identificare bendato. Potrebbe valere la pena di provarli sotto a un giradischi, tanto per fare; se funziona, ottimo; se no, si può provare sotto il lettore CD.

A volte sono un recensore crudele. Metto l'Avondale AAA5 sui sui piedini Avondale Basis, posizionati in maniera ottimale su un vecchio prototipo di piattaforma Something Solid. Metto questa sopra delle molle magnetiche (a breve in recensione) a ciascun angolo, in cima ad una cornice a scatola riempita di sabbia asciugata in forno su quattro piedini conici. Teoricamente l'effetto predominante che si potrà sentire sarà quello della piattaforma Something Solid (conosciuta da 20 anni), e dei piedini tra essa e la leggera carrozzeria in acciaio dell'AAA5. Per eliminare un'altra sfumatura dovuta al telaio, un Little Rock 5 della BrighStar verrà messo sopra, al centro della piastra superiore dell'AAA5. Uno si potrebbe aspettare una differenza molto piccola in queste condizioni, ma l'eventuale differenza può venire solo dall'interfaccia tra il lettore cd e il suo supporto. Il risultato è una cosė piccola e poco ripetibile differenza tra i MYRTLEFEET della Waipuna Sound e i piedini Avondale, che sarebbe fuorviante ed esagerato descriverlo.

Comunque, con i soli piedini Avondale sopra il ripiano della Something Solid vs i Myrtle Feet della Waipuna Sound, le cose cambiano. La carrozzeria è davvero risonante, dato che la piastra superiore è stata lasciata senza smorzamento, questa volta. Ora, i MYRTLEFEET della Waipuna Sound sembrano preservare l'intera struttura della nota leggermente meglio dei piedini originali della Avondale. Le vocali sembrano avere più corpo, per non trovare un'espressione migliore, e il PRaT è sorprendentemente serrato (e questa era una priorità del fondatore della Avondale, Les Wolstenholme). I Myrtle Feet della Waipuna Sound sono leggermente in avanti in generale, il che contraddice le mie aspettative. Nel paese d'origine della Waipuna Sound, i Myrtle Feet rappresentano quindi un ottimo affare, ma nel Regno Unito (dove le tasse d'importazione sembrano essere usate come una fonte di reddito non ufficiale) il rapporto costo/prestazioni non è così vantaggioso.

La sorgente CD elettromeccanica con stadio d'uscita valvolare, lo Shanling modificato, è particolarmente sensibile al supporto (e la sensibilità del CD a questo è largamente supportata da misure oggettive, oltre a paia di orecchie più imprecise con le quali ci troviamo ad ascoltare la musica), nonostatnte l'aggiunta di un controllo integrale delle vibrazioni nel mio sistema, sotto forma del mobiletto Something Solid XR4, e gli isolanti per vibrazioni Absorb-GEL sotto ogni valvola. Lo standard di riferimento in questo caso è il (non più disponibile) SpaceHarmoniser della ERAudio, sui suoi coni d'acciaio, su un ripiano del Something Solid e sotto i piedini originali dello Shanling. I MYRTLEFEET della Waipuna Sound sono più vicini al suono ottenuto nella configurazione con lo SpaceHarmoniser che a quello con il solo ripiano Someting Solid. Questo è un buon risultato. Questo è davvero buono, considerando che con il prezzo dell' ERAudio (4 anni fa) ci si potrebbero comprare 4 o 5 set di Myrtle Feet. La possibilità di aggiustare con precisione la posizione dei Myrtle Feet sotto lo Shanling permette di scegliere i punti di contatto. Questo è utile nell'area del PRaT e dà anche qualche altro lustro audiofilo, come dimensione del palcoscenico e forma viruale.

L'inquietante effetto (inquietante perché non ha senso in fisica che ci possa essere un fenomeno audio ripetibile per via di un ripiano sotto un lettore CD) che lo SpaceHarmoniser ha sulle vocali è diverso da quello altrettanto inesplicabile dei Myrtle Feet della Waipuna Sound, ma dello stesso tipo. I Myrtle Feet sembrano enfatizzare un registro leggermente più basso. Mentre la grande forza dello SpaceHarmoniser è la capacità di far percepire i diversi strumenti più chiaramente che ogni altro supporto o dispositivo per il controllo delle vibrazioni, i MYRTLEFEET della Waipuna Sound sembrano riuscire in questa immaginaria separazione altrettanto bene in questo contesto.

A sostegno del lettore CD a valvole di precisione della CANOR sotto l'asse del cassetto del CD, della scheda analogica e dell'alimentatore hanno migliorato le sue prestazioni, e superato quelle poche critiche che si sarebbero potute muovere al suono del lettore. Anche il fattore boogie è migliorato molto lievemente (+2 nel gruppo PRaT del sistema di giudizio di Mark). Il recupero dell'ambiente è migliorato, e la coerenza nella struttura delle note è diventata un capolavoro.

Il DIY SET6080 nella carrozzeria in Torlyte è sembrato meno influenzato rispetto alle sorgenti con guscio metallico. Se avete già elaborato e ricarrozzato un amplificatore del genere, o se possedete uno splendido amplificatore SET (Single Ended Triode, a uscita a singolo triodo, ndt), allora questi piedini staranno benissimo, e suoneranno altrettanto bene di qualunque altra cosa di simile. Vale quindi la pena provarli se il vostro oggetto di piacere per l'amplificazione se ne sta buttato lì senza nessuna considerazione per i suoi supporti, ma i Myrtle Feet della Waipuna Sound potrebbero non darvi nessun beneficio se è già installato un supporto adeguato. Se questo supporto è già ottimizzato (nel caso del SET6080 con supporti molli sotto il trasformatore separato e con piedini PolyCrystal sotto la sezione audio) i Myrtle Feet possono persino rappresentare un peggioramento. I feltrini hanno fatto una differenza molto minore dei piedini da soli, e hanno semplicemente ridotto l'effetto dei piedini. Questo non è ciò che uno si potrebbe aspettare, visto che danno cedevolezza, e creano quindi un sistema risonante.

La scelta di legno e metallo per sorreggere i lettori CD è condivisa anche da Yamamoto, i cui piedini per lettore CD PB4 (presto in recensione) sono simili ai MYRTLEFEET, combinando legno e metallo per lettori CD, mentre tutti gli altri loro supporti sono in legno, o legno e ceramica. Può darsi che ci sia qualche cosa in quest'idea, nonostante sia anti intuitiva.

Da ultimo, infilati sotto un amplificatore da prove, mi convinco che i MYRTLEFEET suonino diversamente dai piedini di plastica. Non posso esserne sicuro, dato che non uso niente per registrarmi e la mia performance non è abbastanza valida. La pallina d'ottone si incastra nella fodera di pelle, così che l'accoppiata non si muove molto.

[è qui sove mi si sente?]

Conclusione

Il legno di mirto e le sue pubblicizzate proprietà si schierano nel campo dell'elaborazione, piuttosto che in quello del controllo delle vibrazioni. I risultati del test sembrano confermarlo. Le prove sembrano suggerire che i dispositivi per l'elaborazione, più di quelli strettamente nel campo del controllo delle vibrazioni, sono più efficaci sulle sorgenti. Le sorgenti sono spesso dispositivi elettromeccanici, siano essi giradischi, lettori CD o grossi hard drive, e sono inevitabilmente più influenzati dalle vibrazioni e da modifiche nella loro propagazione ad opera di gadget per l'elaborazione. Quindi una accurata analisi dei dati qualitativi nel sisema è richiesta IN OGNI CONTESTO. Queste prove sono raccolte di solito individualmente, spesso con test alla cieca o ABX, e sono dati che provengono da sorgenti soggettive, analizzati per andamenti, e NON da qualche numero pseudoscientifico proveniente da esperienze umane, e non è neppure il completamente irrilevante rifiuto di fenomeni che non possono essere misurati da test elettrici relativamente primitivi, che ci dicono di più della paura dell'incertezza del misuratore che qualcosa di utile per l'audiofilo.

I Waipuna Sound MYRTLEFEET portano una differenza udibile sotto certi apparecchi, specialmente quelli elettromeccanici o con valvole (tubi). L'effetto delle vibrazioni sulle valvole è stato misurato, e l'effetto dell'isolamento dalle vibrazioni sulle valvole è stato chiaramente misurato. L'effetto principale si ha sul rumore; forse dispositivi di elaborazione come i MYRTLEFEET della Waipuna Sound influenzano il contenuto in frequenza di quel rumore (non immagino in che modo) e per questo forse hanno un effetto similare nel modulare il suono del campo digitale. I MYRTLEFEET fanno davvero la differenza con alcuni apparecchi, e ogni volta che si sente una differenza, questa è in meglio. Per 35 carte (e il vostro kilometraggio dipenderà dai tassi di cambio, dalle tasse locali e se nel mese in corso ci sia una 'R') questi piedini sono nel più competitivo settore di mercato. A quel prezzo vi potete comprare UNA vistosa presa RCA, e francamente una vistosa presa RCA è semplicemente un tentativo di cavar sangue da una rapa, così come nel campo dei cavi audiofili questi sono un affare. Ad ogni modo, gli oggetti per l'elaborazione sono totalmente dipendenti dalla relazione con l'obiettivo che cercano di modificare, ma ottone e legno hanno applicazioni più vaste che la maggior parte dei materiali, così i Waipuna Sound MRTLEFEET hanno più probabilità di successo di altri materiali.

Musica apprezzata durante questa recensione

Su vinile:

  • Neil Young: Neil Young, 1º album della serie Neil Young Official Release, Dischi 1-4
  • Neil Young: After The goldrush,
  • Fairport Convention: Unhalfbricking
Su cd:
  • Toots and the Maytals: Reggae Greats
  • Foghat: NOT Live at the BBC,
  • Stray: New Dawn/Alive and Giggin'
  • Robin George: Crying Diamonds/Dangerous Music Live,

“4000 parole su un altro trio di piedini” mormora la plebe, dal lato sinistro del palco, “Nessuna sorpresa se Geoff ha ricevuto il nuovo SME v-12, il vecchio scriba avrebbe scritto un libro.”

© Copyright 2010 Mark Wheeler - mark@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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