Piedini XSSH

Belli e originali, ma suoneranno bene?

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Prodotto: Piedini per apparecchiature Hi-Fi
Produttore: XSSH Audio Store
Prezzo di listino: 20€ circa
Recensore: Piero Canova - TNT Italia
Recensito: Dicembre, 2021

Premessa

Non avendo più occasioni di viaggio in Cina, ogni tanto vado a visitare il sito di Aliexpress. Se debbo fare un nuovo cavo o cercare qualche accessorio particolare ed a costi ragionevoli è quasi obbligatorio visitarlo; il difetto è che è ormai talmente grande che si parte con una ricerca e si finisce acquistando anche altre cose che si scoprono man mano. Avevo visto un po' di tempo fa questi piedini e mi ero sempre chiesto come funzionassero per cui ho deciso di acquistarne quattro e provarli. Ho scelto la soluzione più economica tra le varie proposte, fatto l'ordine e dopo circa un mese mi è arrivato a casa il pacchetto con i piedini.

Come sono fatti?

Il mio riferimento tra i piedini per elettroniche sono i G-Flex, recensiti su TNT dal nostro Editor nell' ormai lontano 1999. Purtroppo non sono più in produzione da tempo e si trovano a fatica anche usati; ho provato anche a replicarli usando le molle in eccesso che ho ma verrebbero a costare veramente troppo. I G-Flex sono sostanzialmente costituiti da una parte superiore che si infila in una parte inferiore a bicchiere: tra le due parti si inseriscono delle molle piane che effettuano lo smorzamento delle vibrazioni. Il produttore raccomanda di usarli quattro alla volta. Leggendo la descrizione degli XSSH ho ritrovato molte cose in comune: molle come smorzatore e le quattro unità per ogni apparecchio.

I piedini XSSH sono composti da 3 parti: 2 dischi in alluminio con ricavati da un lato dei fori ciechi dove inserire le molle ed un set di molle a spirale del diametro di 10mm. I due dischi sono perfettamente simmetrici e quindi non c'è un superiore o inferiore. Nelle immagini quì sotto potete vedere come sono fatti. La finitura è ottima: bella tornitura, anodizzazione di qualità. Esteticamente si presentano molto bene; il valore percepito visivamente è molto al di sopra dei 20€ pagati.

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Nella confezione non c'era nessun foglio di istruzioni o un data sheet per cui dopo qualche prova ho capito come aprirli. Le molle hanno un diametro leggermente superiore a quello dei fori per cui una volta assemblati i piedi con le molle corrette per il carico da sostenere si incastrano nei fori ed il piedino diventa un unico oggetto. Per consentire ad un piede di questo tipo di funzionare bisogna che il carico applicato produca una deformazione della molla in compressione; il quantitativo minimo di molle per piede è di tre per consentire ai due dischi di essere stabili. Con tre molle la compressione inizia ad essere visibile con circa 1 Kg di peso per cui apparecchi di peso inferiore ai 3 Kg probabilmente non si attiveranno e quindi sarà come avere dei piedini rigidi. Non ho testato il carico massimo ma direi che 5 Kg per piedino con 7 molle montate non dovrebbe creare problemi. Nella confezione ci sono anche dei dischi adesivi di gomma con funzione di antiscivolo. Non li ho utilizzati perché non hanno mai avuto la tendenza a scivolare e generalmente strati di materiale gommoso tendono a confondere il risultato.

Come suonano?

Per asemblarli con il giusto numero di molle sono necessari 5 minuti. Una volta montati la tentazione ovvia è di comprimerli con una mano per vedere come funzionano e quì iniziano le cose meno piacevoli. Cigolano. Fanno lo stesso rumore che si sente nei cartoni animati quando si comprime una molla. Il rumore si genera quando la molla viene compressa e deve entrare un po' di più nel foro che è stretto per cui striscia e quindi cigola. Ora, trasformare una vibrazione in un cigolio non mi sembra geniale ma mai e poi mai in uso si arriva a queste variazioni dinamiche per cui li metto in prova. Questa volta la cavia è il mio pre fono Parasound Halo JC3; pesa circa 6 Kg per cui 3 molle per piede, via i G-Flex e si parte. A monte del JC3 c'è un Sony TTS 2500 molto modificato con un braccio ultraleggero da 13" ed una Dynavector Karat 23R caricata a 100 Ohm. Primo disco: Jeff Buckley Grace. Dopo due minuti inizio a sentire che qualcosa non va: alti OK, stage OK, bassi troppo asciutti ed ipercontrollati, medi assenti. Non può essere, per cui cambio disco e metto su Eagles Live. Meno evidente ma stessa prestazione complessiva. Non ci credo ancora, metto su altri cinque o sei dischi che conosco bene ma non cambia. Rimetto su i G-Flex e ritorna tutto normale. Provo a cambiare il numero di molle da 3 a 6 ma non sento grandi differenze. Nel mio impianto così come vengono forniti non funzionano proprio. Ora, è chiaro che se li mettete sotto un impianto gonfio in basso e molto presente in gamma media funzioneranno bene ma stiamo parlando di equalizzazione meccanica, non di smorzamento delle vibrazioni.

Conclusioni

Così come sono non ve li consiglio a meno che il vostro impianto non abbia bisogno di profonde correzioni acustiche. Costano poco ma influenzano il suono in maniera troppo marcata e sbagliata per cui non mi sento di consigliarveli.

Post scriptum

Chi mi conosce sa che non mollo la presa facilmente. Ci deve essere un modo per farli suonare bene e quindi ho iniziato a modificarli. Per cominciare ho allargato il diametro dei tre fori che utilizzo utilizzando una punta da 10,5mm per una profondità di un paio di millimetri. Così cigolano molto meno; forse non sarà importante ma mi convince di più. Ho provato ad inserire vari materiali smorzanti all'interno della spirale delle molle per vedere se riuscivo ad ammortizzare le vibrazioni delle molle. Il risultato migliore lo ho ottenuto infilando all'interno un cilindretto di Blue-Tack come nella foto quì sotto.

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In questo modo le molle non possono risuonare liberamente come prima. Così il risultato è molto migliore: resta sempre una certa asciuttezza in basso ed una gamma media leggermente arretrata ma siamo in un range di cambiamento ragionevole che a volte potrebbe risultare gradito. Modifico quindi il mio giudizio precedente: se siete disposti a fare un po' di prove e tentativi meritano di essere acquistati: sono belli, costano poco e con poco lavoro possono suonare bene. Nel frattempo io continuo le mie prove: ho in mente di provare delle molle di forma inusuale per avvicinarmi alla molla piatta. Se funzionano ve lo saprò dire a breve.

P.S. Alla XSSH Audio hanno fatto i compiti a casa e ora le basi sono in acrilico.

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